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Autore: Nomiemi    24/12/2008    5 recensioni
"Devo assolutamente fare una doccia", niente di più semplice ai giorni d'oggi. Ma come la mettiamo se il bel tenebroso si ritrova una ragazza che non lo lascia dormire, un noto biondino come compagno di appartamento, e una strana siccità? Beh, anche farsi una doccia può risultare difficile..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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doccia 4
Save Water, Share the Bath
Stupid, Sorry and Happy End!


"Stupido. Stupido. Stupido."
Lo ripeteva in continuazione ormai da più di un'ora, seduto su una panchina del parco vicino al suo campus. Non una delle tante panchine verdi in ferro, più o meno arrugginite e riempite di frasi di ogni tipo, dalla più insulsa alla più romantica e patetica. Si perché secondo lui tutte le frasi d'amore erano patetiche. No, non era una panchina qualsiasi memore di chissà quali strani appuntamenti e serate non proprio tranquille. No, era seduto su quella panchina. 
Appollaiato come un avvoltoio, le mani nelle tasche dei jeans, testa incassata tra le spalle e sguardo fisso sull'orizzonte davanti a lui. Si, proprio come quella volta. Quella volta che lui e lei, si erano scambiati il primo bacio. Quella volta che finalmente lui aveva aperto il cuore. Quella volta che si era accorto di provare per lei un sentimento molto e troppo simile all'amore. Quando aveva visto piangere Sakura per l'ultima volta. Si tutto uguale. La panchina, il tramonto, il parco, lui e.... No, forse non tutto uguale. Mancava semplicemente lei. Piccolo particolare innocente.
"Stupido" Ribattè Sasuke, scrollando la testa e serrando le labbra. Come aveva fatto a giungere lì? Non lo sapeva. Forse erano state le sue gambe a trascinarlo. O forse non proprio le gambe ma il cuore. Ma di certo non l'avrebbe mai ammesso. Una sola parola: Uchiha.
Stupido. E aveva ragione. Con una sola parola, aveva ferito la persona che più di tutti l'aveva capito. La persona che aveva incontrato molti anni prima in un parco e che gli aveva chiesto di giocare a nascondino con lei. La persona che oltre a Naruto l'aveva accettato per quello che era -testardo, scontroso,orgoglioso- e non l'aveva mai criticato. La persona che con tutta se stessa solo qualche anno prima, aveva cercato di farlo desistere dal partire da Londra e trasferirsi in un altra città. La persona che aveva capito subito i suoi sentimenti dopo il fatto che gli aveva stravolto la vita.
Sospirò a lungo, passandosi una mano tra i capelli folti, come per cancellare quei ricordi che si erano impigliati lì, tra la sua mente, e non sarebbero mai sfuggiti. Perchè non si può dimenticare un dolore così forte.
I genitori di Sasuke erano morti in un incidente stradale, quando lui aveva dodici anni. Al fratello Itachi era toccato il compito di informare il ragazzino. Il suo volto serio e gli occhi spenti, Sasuke non li avrebbe mai più dimenticati. Quei giorni erano stati orribili. Il funerale, i parenti che non la smettevano di rivolgergli frasi di condoglianze e baci velenosi e falsi sulle guance. Solo Sakura e Naruto, erano riusciti a capirlo e a stargli vicino. Certamente oltre a Itachi. Poi tutto era ulteriormente peggiorato. Il giudice aveva affidato i due ragazzi Uchiha, non ancora maggiorenni, allo zio Orochimaru che viveva in Scozia. Un uomo orribile e.. viscido. Si così era sembrato a Sasuke.Sakura, con Naruto, aveva cercato di farlo rimanere-perchè lui, orgoglioso, aveva detto che era stata una sua scelta quella di trasferirsi, invece che di suo zio- implorandolo e rivelandogli il suo amore. Ma era stato tutto inutile, e dopo un "grazie" sussurrato roco, era salito in macchina verso l'incubo. Non poteva dimenticare tutto il tempo che aveva trascorso in una casa vecchia e petulante. Itachi l'aveva protetto dallo zio, fino a quando quest'ultimo, una volta che Itachi aveva raggiunto la maggiore età, l'aveva sbattuto fuori di casa. Ma Sasuke non era un debole. Non lo era mai stato. E così gli aveva tenuto testa e sopportava pazientemente le ingiustizie che doveva subire.
 E quando lui era tornato ormai maggiorenne, appena tre tre anni prima, l'aveva trovata ad aspettarlo con le lacrime agli occhi e una scarica di pugni per non essersi fatto sentire in tutti quegli anni.
"Noiosa" Il ragazzo sbuffò. L'aveva ancora con quella parola che le aveva detto molto tempo fa, qualche mese prima che i suoi genitori morissero. Ma quando aveva visto che la piccola, piagnucolona e inutile Sakura Haruno era scomparsa, si era promesso di non commettere mai più lo stesso errore. E cosa aveva fatto poco prima? Le aveva dato della noiosa, solo per una stupida doccia.
"Sei un idiota,Sasuke. E lo sei ancora di più perchè sei ancora qui seduto".



-Orecchini lunghi oro, oppure semplici bianchi?- Chiese, saltellando per il corridoio intenta ad allacciarsi un sandaletto color oro con una mano e con l'altra a sventolare davanti al viso due orecchini diversi.
-Ehi Sakura.. Ci sei?? Sei affogata per caso?- Urlò la bionda, fermandosi davanti ad uno specchio e confrontando i due gioielli avvicinandole alle orecchie.
Per tutta risposta ricevette un grugnito non ben identificato proveniente dalla porta del bagno.
-Allora sei ancora viva. Dai fronte spaziosa, ho bisogno del tuo aiuto!!- Supplicò, avvicinandosi alla porta e bussando ripetutamente.
-Gli orecchini oro pendenti- Rispose atona Sakura dal bagno. Sdraiata nella vasca, godendosi un bagno caldo, Sakura guardava imperterrita il vuoto intorno a lei. Gli occhi sbarrati, le labbra serrate. Non sembrava dare segni di vita.
-Grazie, proprio quelli che avevo scelto- Cinguettò Ino, stirandosi il vestitino viola e camminando sicura nonostante i tacchi verso il divano, in cerca della sua borsetta. Dopo poco, tornò vicino al bagno, ribussando e avvicinando la testa al legno della porta.
-Senti Saku, non è che sai..-
-L'hai lasciata sul comò in camera tua-
Ino non si sorprese più di tanto. Sakura sapeva sempre tutto. Quello che la sorprendeva quella sera, era altro.
-Sakura tutto bene? Non mi hai ancora chiesto con chi esco...- Si, davvero preoccupante.
-Si Ino. Tutto splendido oggi- Sussurrò Sakura, senza distrarsi dalla sua contemplazione del mondo che solo lei stava vedendo.
-No, non mi convinci. C'è qualcosa che non va.. E' successo qualcosa con S..- Ma non concluse la frase, troppo spaventata dall'orologio che davanti a lei la minacciava rinfacciandogli il suo estremo e consueto ritardo-
-Cazzo! Sono in ritardo- Urlò, correndo in camera a prendere la borsetta, per poi tornare due secondi dopo. -Devo scappare, ma quando torno devi raccontarmi tutto. E non stare troppo in acqua che mi diventi una tartaruga!- Concluse così, correndo fuori dalla porta, chiudendo la porta dietro di lei. La solita.
-Si Ino. Non ti preoccupare-
Sakura guardava il vuoto. Si. Perchè non c'era nient'altro di interessante quella sera. E anche perchè la sua testa brulicava di così tanti pensieri poco gentili nei confronti di un certo ragazzo, che non avrebbe mai potuto concentrarsi su qualcosa in particolare.
Sakura era.. delusa. Delusa, perchè non si sarebbe mai aspettata quella parola Perchè aveva faticato tanto per cambiarsi e per non sentirla mai più. Ma il lavoro di perfezionamento che era durato anni, era stato mandato a quel paese in pochi attimi, insieme alla pazienza di Sasuke. E sicuramente ora stavano meglio loro che lei.
Ma nonostante tutto, Sakura era cambiata. Si era triste, delusa e arrabbiata. Si, l'aveva ferita nell'animo. Ma no, non si sarebbe fatta distruggere da lui!
Non avrebbe mangiato una pizza farcita con qualunque cosa. Non avrebbe divorato due vaschette di gelato. Non avrebbe guardato film d'amore strappalacrime, non avrebbe pianto fino a diventare rossa come un pomodoro. Non si sarebbe fatta compiangere dalle amiche. E no, non avrebbe seguito il metodo di Ino, uscendo con il primo ragazzo che avrebbe incontrato sulle scale. Niente di tutto questo per lei.
Sakura era originale e unica, e come tale reagiva di conseguenza.
Per prima cosa un bel bagno caldo, nonostante l'afa della stagione, con il bagnoschiuma profumato alla cannella e candele alla vaniglia. Poi la sua serata sarebbe continuata ancora meglio, dopo l'iniziale riposo. Due buone birre fredde, tutte e solo per lei, pronte per essere bevute tutte d'un fiato. E qui, arrivava il bello. Ascoltando il disco dei Sex Pistols, avrebbe ballato nuda No Feelings per l'appartamento,saltando e cantando a squarciagola. Almeno fino a quando l'alcol non l'avesse costretta a dormire. Si. Una serata tutta sua. Non si sarebbe abbrutita, non avrebbe mangiato schifezze. No. La vera Sakura Haruno quella sera avrebbe dominato su tutto e tutti. Ma in particolare su lui. E ogni altra cosa, in particolare il buon senso, per quella volta sarebbero stati cancellati dalla sua vita. Una rivoluzione, una ribellione. Punto e basta.
Sakura era immersa in questi strani e complicati pensieri, quando sentì il cigolio assordante della porta di ingresso del suo appartamento. Aveva chiesto tante volte a lui- perchè quella sera non l'avrebbe chiamato per nome- di aggiustarla, ma figurarsi... Troppo impegnato a studiare la sua letteratura!!
"Probabilmente ha dimenticato qualcosa..." pensò, voltandosi il capo a sinistra. "Infatti" concluse, notando il rossetto rosso di chanel posto proprio sul lavandino. Mai una volta che Ino Yamanaka uscisse senza. Non poteva vivere senza quell'oggetto tanto prezioso, che la stessa Sakura le aveva regalato. Era uno dei tanti simboli della loro amicizia.
Sentì la porta richiudersi, provocando ancora quell'insopportabile cigolio, che le ricordavano tanto lui. Si, quello si che era noioso.
-Ino, il tuo rossetto è qui in bagno, sul lavandino. Entra pure...- Urlò, sicura che la sua migliore amica fosse proprio lì dietro la porta pronta a bussare.
Chiuse gli occhi e buttò la testa indietro, distendendosi meglio nella vasca. La schiuma morbida avvolgeva teneramente tutto il suo corpo e il profumo dolce e sensuale le inibiva i sensi. Alcune ciocche di capelli sfuggivano alla presa della coda con cui li aveva raccolti, ricadendo sul suo volto. Si, totale e assoluto relax.
La ragazza sentì la maniglia della porta abbassarsi lentamente. Come mai Ino era così cauta?
Non ci dette molto peso, anzi senza aprire gli occhi scivolò ancora più giù, fino a quando l'acqua non le circondò completamente le spalle.
-Sei la solita smemorata.. Se non ci fossi io, ti dimenticheresti anche di vestirti...- Pronunciò queste parole con un briciolo di altezzosità, sorridendo appena. Si, il primo sorriso di quella sera. Che, forse per fortuna, non fu visto da Ino.
Nessuna risposta. Insolito per una come Ino, che non perdeva certo occasione per far nascere una discussione, in particolare con la sua migliore amica. Si sa, gli amici veri sono quelli che non ti danno sempre ragione. E poi la loro amicizia era del tutto particolare.
-Ino ma ci ....- Ma si fermò lasciando la frase sospesa, con gli occhi puntati sulla figura che stava davanti a lei.
Si era aspettata di vedere una coda lunga e bionda, con un ciuffo ribelle che copriva uno dei due grandi occhi azzurri. Si era spettata di vedere una figura snella e slanciata, fasciata in un vestitino viola che metteva in risalto le curve morbide e femminili. Si, si era aspettata di vedere una donna.
Bene. Ciò che i suoi occhi incontrarono, era molto lontano dalla femminilità.
Capelli corti, disordinati e neri. Sopracciglia dure, bocca fine e rosea, serrata in un'espressione più che curiosa.Il naso dritto e così diverso da quello piccolo e alla francese di Ino. Un corpo slanciato e atletico. Il torace largo che si intravedeva dalla maglia nera. Jeans scuri che cadevano morbidamente su un paio di gambe forti e muscolose.
E poi.. Poi gli occhi.
Neri, profondi. Due pozze di petrolio di cui non si scorgeva il fondo. Tenebrosi e così affascinanti. Semplicemente irresistibili.
Sakura sgranò gli occhi dalla sorpresa.
Lui era lì, nel suo bagno, appoggiato comodamente al lavandino con le braccia incrociate, e un'espressione del tutto derisoria.
Ma la sorpresa iniziale lasciò posto ad una rabbia che le fece gonfiare le guance, quando sentì la sua voce. Atona, ma terribilmente calda. E si, tremendamente sensuale.
-Mi dispiace, non sono Ino.-
La prendeva anche in giro adesso?
Maledetto.
-Che cazzo ci fai qui Sasuke?-



Sasuke la scrutava senza nessun timore ne pudore.
Da quando aveva varcato la soglia di quella stanza, non aveva allontanato lo sguardo da lei.
L'osservava imperterrito. Le guance leggermente arrossate per il calore-o forse per la rabbia-, il collo teso, la linea morbida delle spalle che riusciva a scorgere dall'acqua, i capelli lucidi ce le ricadevano sul volto. Il corpo snello che fluttuava tra nella vasca.
E poi gli occhi. Verdi, chiari e trasparenti. Come lei era sempre stata con lui. Occhi verdi che in quel momento erano tutto tranne che innocenti. Probabilmente, se fosse stata una dea, l'avrebbe incenerito all'istante. E sempre probabilmente, se lo meritava.
-La porta era aperta. Dovresti stare più attenta, può entrare chiunque così-
-Infatti. Proprio come te-
Ok. Era davvero incazzata. E si, era colpa sua.
Sasuke sospirò, muovendosi un poco e accavallando le gambe lunghe, continuando a puntare gli occhi scuri su di lei.
-Vuoi continuare a fissarmi o devi dirmi qualche cosa in particolare?- Sibilò velenosa riducendo gli occhi in due fessure.
Sasuke trasalì. Aveva ragione. Non era venuto lì solo per guardarla e ammirare la sua bellezza. Era venuto lì per... risolvere. E per cancellare ciò che aveva fatto. Sapeva che la ragazza era totalmente persa per lui.. Sarebbero bastate solo qualche mossa ben calcolata, uno sguardo magnetico.. e poi tutto chiarito e come prima.
Povero illuso.
Il ragazzo si avvicinò piano alla vasca. Sakura lo guardava curiosa, appoggiando le braccia al bordo della vasca.
Si faceva sempre più vicino, muovendosi lentamente e calcolando ogni suo passo. Raggiunta la vasca, si abbassò piano, poggiando le sue grandi mani sul braccio destro di lei. Senza naturalmente distogliere gli occhi da lei.
Era vicino, troppo vicino.
-Sakura non fare così...- Sussurrò lentamente, con voce bassa e roca.
-Sasuke... che cosa vuoi?- Rispose lei, sbattendo le lunghe ciglia scure e  guardandolo con sufficienza.
-Non posso permettere che una ragazza così bella passi una serata tutta sola...- Sussurrò. sfiorando con i capelli il volto di lei. Era a un soffio dalla sua bocca, ancora poco...
-Ma se tale ragazza è...NOIOSA??- Sakura si voltò dall'altra parte allontanandosi dal volto tentatore di lui. O, non si sarebbe lasciata convincere così facilmente. Lei voleva qualcosa d'altro a un bacio di perdono. Lei voleva che lui ammettesse il suo errore. E sapeva bene quanto gli sarebbe costato... Era un Uchiha!! E lei era stronza.
Sasuke rimase per un po' a fissarla, frustrato e imbarazzato.
Doveva passare al piano B.. Maledetta lei! Anzi.. Maledetto lui!
Si allontanò sempre con lentezza, continuando a guardarla.
Si portò dietro di lei, sempre piegato,posò le mani sulle sue spalle, per poi farle scorrere sulle braccia. I capelli solleticavano il collo della ragazza, il cui cuore, a quel contatto, battè più velocemente. Adesso aveva davvero caldo, e il rossore delle guance aumentò. Ma questa volta non per rabbia.
"Dai Sasuke, è solo una parola.. Una parola.. cosa vuoi che ti succeda?"
Sasuke avvicinò le labbra calde e sensuali proprio vicino al lobo dell'orecchio, posando un bacio leggero che fece fremere la ragazza.
Poi, salì con estenuante lentezza, fino a che incontrò l'orecchio.
"Coraggio"
Deglutì a fatica e raccolse tutto il coraggio che aveva, per poi sussurrare con voce flebile ciò che non aveva mai detto. Ciò che non sarebbe mai riuscito a dire guardandola negli occhi. Perchè troppo orgoglioso per farlo. Perchè gli occhi di lei, l'avrebbero fermato.
-Perdonami....-
Silenzio.
Seguì solo il silenzio.
Sakura strabuzzò gli occhi, mentre il cuore pompava sempre più forte.
-Che... che cosa?- Non poteva crederci. Non era possibile.
-Non farmelo ripetere Sakura.- Asserì lui, posando la sua guancia su quella morbida di lei.
-Io..... - Continuò lei. Ce l'aveva fatta. Lui le aveva chiesto scusa. Perdono chiesto da un Uchiha. Sarebbe passato alla storia.
-Shhh.. Non dire niente- Continuò lui, baciandole la guancia per poi allontanarsi da lei. -E' giusto così..-
Sakura voltò il capo, fissandolo e cercando di capire che cosa diamine gli stesse passando nel cervello. Ma ciò che lesse negli occhi scuri le bastò. Colpa. Sasuke si sentiva il colpa, e sapeva di aver sbagliato. Non poteva certo chiedere qualcosa di più, neppure sperare. Le bastava quel "perdonami", che non avrebbe mai scordato.
Sasuke si portò vicino al fianco della vasca, osservandola. Poi, misteriosamente gli angoli delle labbra si incurvarono. Impercettibilmente certo, ma la ragazza lo vide.. sorridere. Ecco un altro fatto che non avrebbe mai dimenticato.
Sakura allungò la mano verso di lui chiamandolo a sottovoce. Il bel moro si avvicinò nuovamente, curioso di capire che cosa avesse intenzione di fare.
La rosa si sollevò leggermente dalla vasca non curandosi di mostrarsi nuda davanti a lui -ormai ne era abituata-piegò le gambe e fece scivolare una mano sotto la maglia scura del suo ragazzo e aggrappandosi alla stoffa.
Lo trasse a se facendolo protrarsi verso di lei con il corpo. Poi sfiorò appena le labbra con le sue, curandosi di non farle incontrare.
-Perdonato...- Mormorò piano guardandolo negli occhi.
Sasuke si impossessò delle labbra di lei, baciandola con passione e fuoco. Ma ancora una volta, si era illuso che tutto potesse risolversi così facilmente.
La ragazza gli cinse i fianchi con le braccia e approfittando della sua momentanea "distrazione", lo spinse verso di se, facendolo cadere rovinosamente sul suo corpo, proprio nella vasca.
-Ma che caz...- Imprecò lui, trovatosi praticamente fradicio e disteso sul corpo caldo di Sakura.
-Shhh Sasuke, non dire niente- Sorrise furba lei, posandogli un dito sulle labbra.
-Lo sai... -Continuò, guardandolo maliziosa e provocante, facendogli spazio tra le sue lunghe gambe e avvicinandosi all'orecchio di lui.
-.... L'ha detto anche il nostro governo...- Mormorò seducente e languida, facendolo rabbrividire.
-... Salvate l'acqua... Condividete la vasca...-
Sasuke sgranò gli occhi. Finalmente, era riuscito a toccare l'acqua. Anche se, effettivamente, non era riuscito a farsi la doccia. Ma doveva ammettere che quel bagno non era niente male.
Si privò della maglia e trafficando un po' anche degli altri vestiti.
-Lo sai- Disse lui, abbracciandola e baciandole teneramente il collo. -Non l'avrei mai detto...-
Sakura lo guardò curiosa, non capendo cosa volesse aggiungere.
-Devo ringraziare Naruto...Forse.-


Track.
Un suono secco fece spaventare il ragazzo biondo, intendo a rivolgere molte e particolare attenzioni alla ragazza sotto di lui.
-Che cosa è successo?- Domandò Naruto, fermandosi e guardando Hinata, che dal canto suo non sembrava proprio saperne di più.
-Io.. non saprei- Rispose lei, mentre il ragazzo si alzava dal corpo di lei.
Il biondo si mise in piedi, osservando il divano su cui era sdraiato poco prima.
Un'espressione di assoluto terrore gli dipinse il volto. 
-Hinata... abbiamo sfondato il divano..- Mormorò piano, mentre lei strabuzzò gli occhi incredula.
-Oddio...- Continuò Naruto, tenendosi la testa tra le mani. -Sasuke.. mi ammazzerà!-
No, probabilmente non avrebbe ricevuto nessun grazie il giorno dopo.




Finita... Sigh!! Mi viene da piangere.. Mi divertivo così tanto a scrivere le s-venture di Sasuke.. Uffa!!
Ma ogni cosa ha una fine.. e anche questa storia doveva averne.
Bene, credo che non debba spiegare nulla su questo capitolo, se non aggiungere che finalmente il bel tenebroso è riuscito a lavarsi.. E finalmente direte voi!! Anche perchè ho lo strano sospetto che dopo la partita di calcio, non profumasse particolarmente.. eh no!!
Cosa posso dire? Che ringrazio tutti quelli che si siano interessanti a questa storia.
Ringrazio:
SAKURA UZUMAKI, Hinakura_thebest, ( vi sono davvero grata.. le vostra recensioni mi hanno fatto davvero molto piacere!! Grazie ragazze!!!) Amaranth93, Topy,BloodyKamelot per aver recensito. Grazie davvero tanto, di cuore.
Grazie anche a chi l'ha aggiunta tra i preferiti e chi l'ha soltanto letta...
Sniff Sniff..
Alla prossima..
Naturalmente SasuSakurosa!!!
Un bacione...
E Buon Natale!!

  
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