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Autore: Izayoi007_Pfepfer    24/12/2008    13 recensioni
Attraverso i miei occhi vidi tutta la scena al rallentatore e il mio cuore mancò di un battito quando mi accorsi che entrambi eravamo sdraiati sul pannello, io sopra di lui che mi guardava con uno sguardo indecifrabile.
Percepii il mio corpo bagnato e freddo a stretto contatto con quello caldo e muscoloso di lui. La mia gamba destra era appoggiata in mezzo alle sue gambe, il ginocchio a contatto ravvicinato con… con… Oddio!!
Sentii le guance scaldarsi e il sangue affluire velocemente ad esse e, probabilmente, tingermele dello stesso colore dei miei capelli.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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SORAIRO

SORAIRO

- Color del cielo -

***

Undicesimo capitolo:

Raw Truth

 

 

Che vergogna immane. Accidenti a me e a quei stupidi tizi della festa che mi avevano rimpinzato di bevande. Come avevo potuto fare una cosa simile?! E con lui poi, con Ryou Shirogane. Almeno fosse stato un perfetto estraneo. Certo, sarei stata imbarazzata del mio gesto, ma almeno non lo avrei visto tutti i santissimi giorni. Dannazione!!

La colazione fu consumata il più in fretta e silenziosamente possibile, fatta eccezione per la cara signora Shirogane che tentava in tutti i modi di instaurare un dialogo, ma vedendo che stranamente nessuno di noi due quella mattina era particolarmente loquace – almeno io che di solito ero dalla chiacchierata facile – desistette quasi subito e noi andammo tranquillamente ognuno per la sua strada, senza mai degnarci di uno sguardo.

In quel momento, mentre la mia mente non faceva altro che concentrarsi su quanto io fossi stupida, ero sdraiata sul comodo lettone della mia momentanea sistemazione e sospiravo guardando il soffitto di quell’elegante camera da letto.

-Ma quanto sono stupida!- mi dissi a voce alta, tanto per ribadire nuovamente il concetto, nel caso in cui le pareti della stanza non l’avessero ancora capito.

Nel frattempo che mi ripetevo mentalmente, quasi fino allo sfinimento, quelle quattro parole, flash della serata precedente mi passavano davanti agli occhi in una spasmodica sequela di immagini interminabili che si susseguivano una dopo l’altra con scene sempre più imbarazzanti e confuse. Non potevo credere che quella fosse la realtà, era così assurda. Sembrava più un sogno, anzi, meglio dire un incubo, era tutto così dannatamente caotico che non riuscivo a capacitarmi che quelle parole, azioni, gesti li avessi causati io stessa. Io, che nemmeno nell’anticamera del mio cervello avrei mai pensato di compiere gesti così osceni, prendendo perfino l’iniziativa. Ma sembrava che lui non avesse disprezzato tanta audacia, anzi… O cavolo!! Lui nemmeno per un momento mi aveva allontanata o ammonita. Lui, anche lui mi aveva baciata con la stessa mia passione!! Che questo voglia significare qualcosa? Infondo a scuola è sempre stato molto freddo con me, oppure anche lui era sotto gli effetti dell’alcol? E se non fosse così? Se provasse qualcosa per me? Cosa sarebbe successo se non mi fossi addormentata?

Ooooo! Basta!! Qui ci sono un po’ troppe domande e pochissime risposte.

Stizzita dai miei stessi pensieri mi sollevai di scatto e presi una decisione: era completamente inutile stare lì a rimuginare su quanto era successo e a farmi mille domande di cui non potevo conoscere la risposta, quindi decisi di andare a parlarne direttamente con Shirogane. Sarei morta di vergogna nel farli quelle domande così imbarazzanti per me, ma perlomeno avrei avuto chiara quella situazione una volte per tutte.

Con lentezza, quasi stessi andando al patibolo, uscii dalla mia stanza e mi diressi verso quella del biondo, che era particolarmente lontana dalla mia, ma mai come quella volta mi parve incredibilmente vicina. Quasi fosse a due passi dalla mia.

Tremante, bussai leggermente alla porta ma nessun suono provenne da essa. Riprovai un paio di volte ancora, accompagnando quel gesto con dei richiami leggeri ma come prima, nulla. Decisi quindi di entrare e con mia somma delusione mi accorsi che in camera non vi era nessuno. Contrariamente a quanto avrei dovuto fare, visto che la persona per cui ero lì non c’era, entrai e chiusi la porta alle mie spalle con fare sospetto, sperando che non mi vedesse nessuno. Sapevo che non avrei dovuto, ma la curiosità era troppa nel ficcanasare nella sua stanza. Cominciai quindi a guardarmi attorno. La camera non era molto diversa dalla mia, fatta eccezione per il grosso letto a baldacchino, elegante e di grande suggestione con un design sottilmente minimalista, dalla testata e i piedi in ferro battuto, piuttosto elaborato e il tendaggio rosso scuro, quasi bordeaux, in tinta con i colori del copriletto ed anche un grosso televisore al plasma, maxi schermo, sistemato ai piedi del letto.

Affascinata mi accomodai sul giaciglio constatando la sua morbidezza e altrettanto incuriosita, mi alzai per osservare il televisore abnorme che non avevo mai visto dal vivo, se non su qualche pubblicità alla tv. Notai con piacere che su di un ripiano lì accanto vi erano numerosissime cassette ed una in particolare attirò la mia curiosità. Era nascosta dietro a tutte le altre. Se una persona non si metteva lì ad osservare attentamente il ripiano rischiava di non vederla, ma io me n’ero accorta. Sicuramente era qualcosa di compromettente per la sua immagine, che non doveva far vedere a nessuno tranne che a lui stesso, magari nelle notti solitarie. Sicuramente era una di quelle cassette che hanno tutti i ragazzi nascoste sotto al letto oppure in bella vista, ma con una etichetta “sbagliata” per non far capire di quale film si trattasse. Sadicamente curiosa di avere la conferma di ciò che pensassi – perciò avere qualcosa con cui minacciarlo – la presi in mano e la tirai fuori dalla custodia. Sopra vi erano state scritte con un elegante scrittura, per niente simile a quella che avevo visto qualche volta scritta sui quaderni di Shirogane, poche parole:

Per non dimenticare chi sei!!

Che titolo strano, pensai. Non sembrava quel genere di cassetta, ma di certo non mi potevo far ingannare così facilmente. Seppur a malincuore dovevo ammettere che il mio sensei era molto furbo, quindi sicuramente il titolo era stato ideato per sviare i curiosi.

Infilai delicatamente il nastro nel video registratore e dopo aver afferrato il telecomando mi accomodai nuovamente sul letto per poi accendere il televisore e godermi lo spettacolo: ero impaziente di ricevere la prova del suo libido e quindi di avere un asso nella manica da giocare a mio piacimento nel momento più opportuno.

Ma presto dovetti ricredermi. Sembrava il classico filmino fatto in famiglia. Rammaricata nel constatare che non avevo nulla con cui minacciarlo mi decisi ad osservare il video, che era iniziato con frasi insensate di due persone che non conoscevo, che si dirigevano a passi svelti verso una stanza a me ormai nota…

 

Una figura dai capelli biondi aprì di scatto la porta alla quale si era diretta a passo svelto, seguita da un’altra figura che le stava dietro con una telecamera.

Vide un ragazzino sussultare alla sua vista e tentare di nascondere qualcosa in un cassetto della scrivania, ma senza successo, dato che l’uomo lo prese bruscamente per un braccio e lo distanziò dal tavolo.

-Papà!!- urlò il ragazzo tentando di allontanarlo -Non è come sembra!!- continuò, ma ricevette un sonoro ceffone in pieno volto, che lo fece zittire all’istante. Il capofamiglia aprì il tiretto e prese in mano dei fogli e dei libri. Li osservò per pochi istanti, prima di gettarli in viso al figlio, facendogli del male agl’occhi e alla bocca.

-Che cos’è questo eh, Ryou?!- domandò furente, prendendo da terra un albo sull’anatomia del corpo umano e sventolandolo prepotentemente davanti alla faccia ammaccata del ragazzo.

-Cosa ti avevo detto?- lo prese per il bavero della maglia, alzandolo da terra e portandolo a qualche centimetro dalla propria faccia -Quante volte ti ho detto di piantarla con queste sciochezze? Te lo vuoi ficcare in quella cazzo di testa che tu non diventerai un medico, eh!?- il biondino iniziò a singhiozzare, farneticando frasi senza senso, mangiate dai singulti che facevano vibrare il suo piccolo corpo ancora infantile. Allorché l’uomo lo accostò malamente a terra o lo prese per una mano, trascinandolo con la violenza fuori dalla stanza.

-Ora te la faccio passare io la voglia di studiare di nascosto!! Così impari a disubbidirmi e a crederti più furbo di me!!- ringhiò, prendendo il figlio in braccio, il quale continuava a dimenarsi, urlando di lasciarlo andare, che non avrebbe mai più trasgredito ai suoi ordini.

Lui lo ignorò.

Furono inutili i suoi successivi tentativi di liberarsi, il padre era più forte di lui e quindi i pugni, i calci che gli dava non avevano alcun effetto. Era in trappola.

Percorsero tra urla e singhiozzi un pezzetto di corridoio deserto, oltrepassando anche la madre, che alla vista del figlio imprigionato dalle grinfie del padre, volse lo sguardo dall’altra parte. Sapeva che punizione gli sarebbe toccata avendo per l’ennesima volta ignorato gli ordini del padre, ma la cosa più crudele che fece in quel momento, fu quella di ignorare il richiamo del bambino, che la pregava di aiutarlo.

Arrivarono in una stanzetta semibuia, illuminata da una fioca luce proveniente da una lampadina in procinto di spegnersi. Alle pareti due catene che alla fine avevano due pezzi di pelle scamosciata. Spinse il figlio nella loro direzione, bloccandogli le mani con quei due pezzi di stoffa e alzandogli la maglia al fine di scoprirgli la schiena. Poco dopo prese in mano una frusta nera e la strinse tra le dita, frustando come prova il pavimento sottostante.

-Un giorno mi ringrazierai per questo, quando diventerai una persona fredda, senza cuore. Quando diverrai un killer a tutti gli effetti!!-

Urlò, il ragazzo urlò disumanamente quando una striscia rossa, dalla quale cominciò a sgorgare un po’ di sangue, gli si tatuò sulla schiena, seguita da altre linee, accompagnate sempre da altrettante grida.

-Un Shirogane NON deve MAI urlare, nemmeno quando patisce le pene dell’inferno!!- un’altra retta rossa sulla schiena -Hai capito?!- nessun suono si espanse nell’aria. L’unico rumore fu il suono del contraccolpo della frusta.

 

La telecamera si spostò dalla schiena ormai insanguinata al viso sudato e chiuso in una smorfia di Shirogane. Dopo l’ennesima frustata vidi scendergli dalle guance delle gocce salate, ma senza essere seguite da alcun lamento. In quel momento, quando socchiuse gli occhi e si voltò verso la camera, notai per la prima volta gli occhi di lui. In quel preciso istante persero la loro vivacità, diventando gli occhi freddi e inespressivi che vedevo ogni giorno all’accademia.

Mi portai la mano alla bocca, mentre lo schermo diventava improvvisamente nero per colpa di una figura che aveva staccato la spina. Alzai lo sguardo verso quello di Shirogane, che mi guardava nello stesso modo come nel video. Lo osservai in silenzio per qualche istante, poi presa da uno strano sentimento mi alzai dal letto e mi gettai tra le sue braccia, piangendo come fosse la prima volta. Non riuscivo proprio a smettere di far scendere dai miei occhi quelle stille, che prepotentemente, con la loro tristezza, avevano avvolto anche il mio cuore ricolmo di dolore.

Come…?

Come si poteva odiare una persona che aveva avuto un’infanzia così? Come si poteva continuare a coltivare rancore nei confronti di chi era stato costretto a una vita del genere?

No. Non potevo. Anche se aveva ucciso mio padre, il mio cuore, la mia anima si rifiutavano di odiarlo, di ucciderlo. Razionalmente sapevo di doverlo fare, ma dopo aver visto una cosa del genere preferivo dimenticare le sue colpe. Sicuramente non aveva voluto uccidere mio padre. Lui era in un certo senso innocente, il vero colpevole era il padre che lo aveva obbligato a fare una cosa tanto orribile. Sì. La colpa era dell’uomo e non di questo ragazzo, una marionetta nelle mani dell’arido capofamiglia, con un cuore distrutto, ormai incapace di provare sentimenti umani.

Nessuno lo aveva mai amato. Tutti l’avevano sempre trattato come un pupazzetto utile per perseguire solo i loro scopi.

-Perdonami…- singhiozzai nella speranza che lui potesse capire, che mi potesse scusare per tutte quelle volte che gli avevo urlato in faccia di essere un assassino. Potevo capirlo. Comprendere il dolore che gli avevo arrecato tutte quelle volte che gli avevo fatto ricordare il suo passato.

-Perdonami, ti prego…-

Lui non fece nulla, non disse niente. Restò immobile nella posizione in cui l’avevo visto qualche minuto prima: con il cavo del televisore in mano e con me, che lo stringevo quasi con possesso, piangendo disperatamente. Però, sapevo che nonostante tutto quello che gli dicessi, urlassi, lui non mi avrebbe mai sentita.

Gli occhi…

I suoi occhi erano lontani anni luce dai miei.

 

 

Continua…

 

Eccoci tornare.

Credevate che l’aggiornamento sarebbe stato tra 50 anni eh?? XD

Ahaha, scherzi a parte. Spero che questo capitolo vi piaccia (povero piccolo Ryou é.è il nostro sadismo non ha limiti! Muahaha!! ;P) e prima di passare ai commenti mi riempie di gioia scoprire che ci sono ancora commentatrici (chiedo pardon agli omini *asd*) di quando io ero giovane, ergo, quando ancora scrivevo/aggiornavo le mie fan fiction.

Mi fa veramente piacere ritrovarvi ancora qui!! *O*

Ma ora… i commenti!

ECA90: macciauuu!! Ecco una delle “vecchie” commentatrici!! *asd* Come stai? Spero tutto bene, in ogni modo moooolte cose dovranno essere spiegate e tranquilla per la promessa sposa, sai bene com’è fatta Izayoi007 (ogni riferimento al suo modo di far finire le fan fiction è puramente casuale, dato che se fosse per me morirebbero tutti dopo il primo capitolo! Ahahaha! XD). Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e spero di risentirti presto.

Un bacione!

lucia lair: ehehe, grazie mille ma… non è tutto oro ciò che brilla (mi sa che non era proprio così la cosa! XD) e… se son rose fioriranno! Ahaha, scusa, ma era per farti capire che non è ancora tutto deciso e scontato! Muahaha! Molte cose devono ancora succedere!! *altra risata maligna*

In ogni modo grazie anche a te per il commento, saluti!

liliana87: ecco qui un’altra “vecchia”… commentatrice! XD Ahaha! Guarda, anche io non ci credevo che sarei tornata a scrivere, eppure sono qua. In ogni modo grazie anche a te e continua, imperterrita, a seguirci. Mi raccomando! *O*

Bacioni!

stezietta w: TI STIMO FRATELLA! *in Zelig mode*

Indovina? Me too viene dal FVG, io sono di Gorizia! ^O^ *gongola*

Ma passando ad altro, ci fa piacere che questa fan fiction, fino ad ora, ti sia piaciuta. Speriamo che continui a piacerti anche in seguito e grazie del commento.

Ciao!

drin_chan: uh, grazie. Io invece mi son messa a urlare quando mi ha contattato Izayoi007! … AHAHAHAHAHAHA!! No dai, poverella! Scherzo collega *faccina con occhi a cuoricino*! ^O^

Grazie ancora e a risentirci. Baci!

Geo88: altra “vecchia”… conoscenza! XD Come stai? Ne è passata di acqua sotto i ponti eh? XD Che dici? Sìsì, sono stati belli i tempi passati, io e te, te ed io! XD Ahaha, no dai, grazie cara per il commento e non demordere *_* Izayoi007 mi costringerà a finire questa ficcy! xD

Adieu!

algin91: diciamo che interrompere il capitolo così, con il lettore con la bavetta alla bocca, gli occhi a palla e intrisi di insana curiosità è il nostro scopo primario. Noi due, nella vita, siamo conosciute come le: “Suspance Ladies” e ne andiamo fiere!! *faccina da eroe*
Ehehe, in ogni modo eccoti accontentata e speriamo che il capitolo ti sia piaciuto! Saluti!

demu: ma tesoro, a chi è riferito quell’“amore”? *_* A me (Pfepfer) o a Izayoi007? Guarda, meglio che non sia per Iza, altrimenti quella pazza potrebbe ucciderti nel sonno! XD

In ogni modo, grazie per il commento e a risentirci! Baci! ;)

Gaia: se qualcuno ha la memoria corta e deve rileggere i capitoli… *d’improvviso Pfe si sente addosso lo sguardo accusatore di Iza*…

Bene, dicevamo? xD

E che ti devo dire? Tanto ti sento ogni santissimo giorno a te! XD Sei fastidiosa come un brufolo! XD

Va , Iza ti ringrazia del commento e io no, dato che ti ho dovuto costringere a leggere e a commentare la fan fiction! Sei una donna inutile, mi raccomando però, commenta anche gli altri! ò.ò

Baciotti mon brufolon! Ahaha! XD

 

Bene, finiti i ringraziamenti ringraziamo ancora tutti quelli che hanno letto e basta *non badate al coltello dietro la schiena* e auguriamo a tutti un Buon Natale e un Felice 2009!

Saluti da Pfepfer & Izayoi007! J

 

PS: mi scuso per il continuo “vecchia” – XD – ma mi mancavate! ç_ç *lecca-ciapet mode: ON*

 

 

 

 

  
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