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Autore: Arya_95    14/04/2015    2 recensioni
Ted è da sempre il migliore amico di Victoire e Victoire è da sempre la migliore amica di Ted ma i due ragazzi stanno crescendo e, si sa, l'adolescenza mette in discussione tutte le sicurezze.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La mattina dopo, a colazione, riuscì a dominarsi anche quando Donnel la salutò con un bacio appassionato in mezzo alla Sala Grande.
-Stai zitto Alex, non provarci nemmeno a dire qualcosa- disse Ted sapendo che Alex, al suo fianco, stava per parlare.
-Ciao!- salutò allegra Victoire sedendosi all’altro lato di Ted insieme ad Alice.
-Ciao Vic- la salutò Ted.
-Ehi Victoire, ti ho visto con Donnel..state insieme?- le chiese Alex.
-Uh, beh non lo so. Non ancora, credo...vedremo che succederà però- rispose lei risolevvando, di un poco, l'umore dell'amico.
Fecero colazione velocemente e poi si diressero tutti a lezione.
Le due ragazze, alle prime due ore, avevano Storia della magia per cui poterono recuperare tranquillamente il sonno perso la sera prima chiacchierando.
I ragazzi invece erano nella serra n.7 per una lezione di Erbologia che li lasciava liberi di chiacchierare.
-Comunque secondo me le tue opzioni, a sto punto, sono due: o ti dichiari o cerchi di dimenticarla- sussurrò Alex mentre concimava il terriccio.
-Pensi che non ci abbia provato, a dimenticarla?- rispose Ted irritato.
-Provaci di più! Esci con qualcuna! Che ne so, con la Wong avete un buon feeling no? E guarda, la Crawford non ti leva gli occhi di dosso da un’ora!-
-Non so se riuscirei ad uscire con un’altra, con una a caso intendo-
-Beh provaci no? Un pomeriggio non ti ucciderà di certo-
-Boh, vediamo. Comunque grazie Alex, sei un amico- disse Ted riconoscente.
-Figurati Ted, vedrai che andrà tutto a posto- lo rassicurò Alex con un sorriso e una gomitata amichevole.
Dopo due ore a lavorare con concime di drago i Grifondoro, insieme ai compagni Tassorosso, si avviarono verso il castello, attraversando il parco chiacchierando.
-Ted, Ted scusami! Ti disturbo?- chiese Allyson Crawford raggiungendo lui e Alex.
-No tranquilla, dimmi- rispose lui fermandosi.
-Ted io vado, ci vediamo in classe tra poco! Ti tengo il posto- disse l’amico trattenendo un sorriso e facendo l’occhiolino a Ted prima di andarsene.
-Ho visto che la Weasley esce con Donnel, non state più insieme?- chiese lei riprendendo a camminare.
-Non siamo mai stati insieme, siamo solo amici- specificò lui seccato.
-Ah, credevo…beh non importa- disse lei sorridendo, poi continuò –comunque mi chiedevo se ti andasse di uscire un giorno di questi. Giovedì magari?- propose lei.
Il primo impulso di Ted fu di dirle di no. Allyson era carina, certo, ma non era il suo tipo.
Non la conosceva benissimo ma da quello che sapeva non le sembrava una ragazza molto profonda e nemmeno tanto intelligente.
Però poi gli vennero in mente i consigli di Alex: alla fine un pomeriggio non era nulla, no?
Poteva per lo meno provarci, uscire con una ragazza carina e vedere cosa sarebbe successo.
-Certo Allyson, grazie. Mi farebbe molto piacere- rispose lui gentilmente.
-Wow, fantastico! Allora ci vediamo giovedì…oltre che a lezione ovviamente- lo salutò lei con un occhiolino malizioso e, mandandogli un bacio, corse verso la prossima lezione.
Erano entrambi in forte ritardo.
 
Avendo l’ultima ora vuota Ted, Alex e il resto della loro classe pranzò prima del resto della scuola e poi si rifugiarono nel loro dormitorio per cercare di sfoltire l’immensa mole di compiti che già avevano loro assegnato.
-Perché non eri a pranzo? E soprattutto perché non mi hai detto che esci con la Crawford?- chiese Victoire, entrando in camera di Ted, parecchio irritata.
-Ehi, calma! Innanzitutto non ero a pranzo perché ho mangiato prima e poi sono venuto qui a studiare. E non ti ho detto che esco con Allyson perché me l’ha chiesto stamattina dopo Erbologia e non ti ho più visto-
-E tu hai accettato?- chiese lei incredula.
-Si, perché?- chiese lui notando con la coda dell’occhio Alex allontanarsi, aveva capito che l’atmosfera non era delle migliori.
-Ma è un’oca! Per non dire di peggio, ha la reputazione peggiore di tutto il castello. Dai, non puoi uscire con lei!- esclamò Victoire.
-E tu esci con Simon, che è un idiota, ma non mi pare che tu mi abbia ascoltato quando te l’ho fatto notare, giusto? Perché dovrei ascoltarti adesso?- domandò Ted cominciando ad irritarsi.
-Perché sono la tua migliore amica!- urlò lei.
-E non dovrebbe essere una cosa bilaterale? Tu puoi uscire con tutti gli idioti palestrati che vuoi mentre per una volta che una ragazza dimostra interesse nei miei confronti io non posso uscirci? Ti sembra un comportamento da migliore amica, Victoire?-
-Io…tu non puoi uscire con lei.- insisté lei puntando i piedi.
-Non vedo perché no, a meno che tu non abbia una buona ragione per farmi cambiare idea io giovedì uscirò con Allyson- rispose lui impassibile.
Se si aspettava che lui rimanesse tutta la vita al suo servizio se lo poteva scordare. Lei stava uscendo con Donnel, perché anche lui non poteva uscire con qualcuna?
-Sei impossibile! Non puoi uscirci e basta! È stupida! E neppure così bella. E poi sono sicura che avrà qualche malattia venerea, si è portata a letto mezzo castello-
-Victoire stai oltrepassando il limite- la avvertì lui, la questione lo stava irritando parecchio.
Era una tale ipocrita!
-Benissimo! Fai come ti pare, non mi interessa! Ti auguro di divertirti!- urlò lei uscendo dalla stanza e sbattendosi la porta alle spalle.
-Fanculo- imprecò lui gettando il libro contro la porta.
 
La mattina del giovedì, quando Victoire si svegliò, fece un rapido calcolo mentale.
Erano esattamente 159 ore, 32 minuti  e una manciata di secondi che non parlava con il suo migliore amico.
Non erano mai stati così tanto tempo senza parlarsi, neanche quando erano distanti.
Si erano fatti acquistare apposta un aggeggio babbano chiamato cellulare per potersi tenere sempre in contatto e adesso, che a dividerli c’era solo una parete, stavano battendo il loro record.
Ma Victoire non voleva cedere.
Allyson non era assolutamente adatta per il suo amico e lui l’avrebbe capito, con le buone o con le cattive.
Scese dal letto conscia che di li a poche ore Ted sarebbe uscito con quella mangiatrice di uomini e senza un piano per riuscire a separarli.
Si vestì frettolosamente  e scese per andare a colazione ma, davanti alla Sala Comune, c’era Simon che l’aspettava.
-Ciao tesoro- la salutò afferrandola e stampandole un bacio sulla bocca.
-Ehmm, ciao Simon- rispose lei. Simon era carino, certo, ma non poteva essere definito un gran conversatore e lei si stava annoiando della sua presenza costante quanto monotona, a volte addirittura fastidiosa.
Simon la prese per mano e insieme entrarono in Sala Comune, separandosi per raggiungere ognuno il proprio tavolo.
-Come va?- le chiese Alice una volta che Vicky le si sedette accanto.
-Come vuoi che vada? Tra meno di 7 ore esce con quella- rispose lei addentando un french toast come se le avesse fatto un torto.
-Sei incredibile- disse l’amica ridacchiando.
-Cosa ci sarà mai da ridere? Il mio migliore amico rischia di prendersi la clamidia, la gonorrea o che so io. Non ci trovo nulla da ridere.-
-Non voglio renderti le cose facili- rispose lei ridacchiando, poi continuò –E comunque stai esagerando-
-Ah! Io starei esagerando?!-
-Si. E lo sai. Sei solo maledettamente orgogliosa e quindi non lo vuoi ammettere-
-Andiamo a lezione. E comunque no.-
Alice alzò gli occhi al cielo ma seguì l’amica fino all’aula di Difesa.
 
Il giovedì mattina, per i Grifondoro del settimo anno, era un vero e proprio inferno.
Iniziavano con due allegre ore di pozioni, seguite da un’ora di Artimazia e una d’Incantesimi e, per chiudere in bellezza, due rilassantissime ore di trasfigurazione.
Una giornata fantastica, a farla breve.
E l’umore di Teddy non faceva che peggiorare a mano a mano che le ore passavano, non voleva uscire con Allyson.
Quello stupido appuntamento di cui nemmeno gli importava gli stava facendo perdere una delle poche cose che gli erano rimaste e a cui teneva.
Era da lunedì che non parlava con Victoire e vederla sempre in giro con Simon gli faceva un gran male, aveva spezzato la maggior parte delle proprie piume nello sforzo di controllarsi.
Tuttavia non voleva cedere. Aveva diritto quanto lei di uscire con qualcuno e non voleva apparire debole nel annullare l’appuntamento come voleva Victoire quindi, quel pomeriggio, sarebbe uscito con Allyson e se lo sarebbe fatto piacere.
Fine della discussione.
 
Si incontrarono alle 3 meno qualche minuto nel Salone d’Ingresso.
-Ciao Ted- lo salutò lei sporgendosi per baciarlo sulla guancia e premurandosi di indugiare un po’ troppo sulla pelle di lui.
-Ciao Allyson, come stai?-
-Tutto bene, anche se oggi è stata una giornata noiosissima!- a quel punto Ted smise di prestarle attenzione.
Vicky stava scendendo le scale, diretta probabilmente in biblioteca, e al suo fianco c’era Donnel.
Entrambi fecero finta di non vederlo ma, una volta datogli la schiena, Donnel fece scendere la mano lungo la schiena di Victoire. Fece scendere un po’ troppo la mano.
Era già pronto a raggiungerli per prenderlo a pugni quando Allyson richiamò la sua attenzione.
-Wow, sono bellissimi i tuoi capelli di questo colore! Dovresti tenerli sempre così!-
-Perché? Di che colore sono?- chiese lui a denti stretti, cercando di calmarsi e di guardare la sua accompagnatrice.
Nonna Andromeda diceva sempre che, quando si arrabbiava, gli ricordava tanto la defunta figlia, Ninfadora.
-Sono di un rosso molto acceso, focoso direi- rispose lei mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Cosa facciamo?- chiese lei dopo un po’ di silenzio durante il quale Teddy si era calmato quasi del tutto.
Quasi.
-C’è qualcosa che vorresti fare?- le chiese gentilmente.
-Facciamo una passeggiata?-
Lui assentì e insieme si diressero verso le rive del Lago Nero, il sole era caldo ma il vento freddo entrava nelle ossa.
-Ti va di superare le prime linee di alberi? Magari attenuano un po’ il vento freddo- propose lui.
Allyson era ben poco vestita e, anche se non lo dava a vedere, probabilmente stava morendo di freddo.
-Certo- rispose con un sorriso, prendendolo per mano e seguendolo tra i tronchi.
-Ci potremmo anche sedere un po’ qui, no?- chiese lei indicando, poco dopo, il terreno ai piedi di una grossa quercia.
-Va bene-
Si sedettero, lui imbarazzato e lei sorridente. La gonna le copriva appena quello che doveva coprire e le guance di lui si imporporarono notandolo.
-Come mai sei arrossito? È curioso vedere qualcuno che arrossisce fino alla punta dei capelli- disse lei passandogli lentamente una mano tra la chioma rossastra.
-Non sempre riesco a controllare i capelli- disse lui sforzandosi per riportarli al consueto azzurro.
-Sei così tenero- sussurrò lei inginocchiandosi per far passare una gamba oltre le gambe distese di lui in modo di essere a cavalcioni su di lui.
Lui rimase pietrificato dalla mossa repentina di lei e non mosse un muscolo mentre lei lo guardava seducente e gli accarezzava la nuca.
-Vediamo di che colore diventano facendo così…- sussurrò lei avvicinandosi a lui fino a congiungere le labbra con quelle di Ted.
Allyson si allontanò per mezzo secondo, per controllare il colore dei capelli suppose Teddy, e poi, ridacchiando, gli si avventò addosso.
La bocca di Allyson era calda, insistente e fin troppo esperta per i gusti di Teddy, tuttavia non si ritrasse ma le permise di accarezzargli la lingua con la propria.
Le mani di Allyson si spostarono sul petto di Ted mentre le sue labbra gli lasciavano baci umidi sul collo e sulla clavicola.
La ragazza prese ad ancheggiare in modo molto provocante ma Teddy, capito dove Allyson volesse andare a finire, la bloccò.
-Allyson, no. Allyson per favore fermati- disse lui scostandola leggermente.
-Cosa c’è, tesoro?-
-Non posso, davvero non ce la faccio.-
-Sei gay?- chiese lei confusa.
-No. Non è per te Allyson, tu sei fantastica. Ma credo di essere innamorato di un’altra ragazza e credo che se andassimo avanti me ne pentirei- cercò di spiegarle lui.
-Questa è la prima volta in assoluto che vengo rifiutata, e non è bello. Spero che almeno ne valga la pena, non starò tanto ad aspettarti tesoruccio- disse lei e, lasciandogli un ultimo bacio sulle labbra, si alzò e, sistemandosi velocemente la gonna che si era spostata, ritornò al castello da sola mentre Ted, ancora scombussolato, rimase lì al freddo.

NOTE:
Salve! Non ho molto da dire, volevo solo salutare la mia cara amica 
Hayhey che, beata lei!, è in Francia (portami una baguette!)
E poi volevo ringraziare tutte voi che state leggendo, mi fa davvero piacere <3
Baci,
Arya
  
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