Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Queila    16/04/2015    3 recensioni
Nuova generazione. Rose, Lily, Scorpius, Albus e Lysander. Come affrontano il peso dei loro cognomi, alcuni con il ghiaccio e altri con il fuoco... ci sarò amore e introspezione (ehm... spero).
"E il principe del Ghiaccio, divenne fuoco e fiamme, divenne cenere, scoprì il calore e l’amore, capì come i brividi dettati dal cuore, fossero cibo per l’anima”.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lorcan Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come il ghiaccio con il fuoco
2 – Fuoco
 
Rose Weasley, seduta a gambe incrociate sul suo letto, con gli occhi ancori rossi per il sonno e i capelli scompigliati in una massa informe, guardava distratta fuori dalla finestra. Pioveva. Un brivido d’ansia la attraversò. Odiava la pioggia, odiava il freddo che portava con sé e odiava quella sensazione di umido e bagnato che percepiva ogni volta che c’era maltempo.
La rossa sospirò sonoramente e si portò le gambe al petto, nascondendoci la testa nel mezzo. Attese ancora qualche minuto in quella posizione, finchè non decise che fosse il momento di andare a prepararsi per la giornata. Quando mise piede fuori dal letto il gelo del pavimento le percorse tutta la schiena fino a perdersi,  riscaldato dalle fiamme rosse dei suoi capelli, la Weasley sorrise leggermente. Si ricordò che quel giorno era sabato e sabato voleva dire Quidditch, fece un piccolo salto di gioia e un gridolino di felicità le sfuggì dalle labbra. La giornata le parve più luminosa e solare e si avviò con un sorriso verso il bagno prima che lo facessero le sue compagne di stanza. Lo stomaco le brontolava: per colazione si sarebbe sicuramente riempita il piatto con bacon e uova e un’impensabile quantità di sciroppo d’acero.
Ogni volta che aveva gli allenamenti di Quidditch si sentiva elettrizzata e viva, le donavano quel fuoco e quella vivacità che la caratterizzava, e neanche la pioggia poteva fermare il vulcano di emozioni e felicità che esplodeva ogni qual volta la rossa cavalcava un manico di scopa. Salire in alto e difendere gli anelli era la sensazione più bella del mondo, l’adrenalina le scorreva in corpo facendola scaldare di viva passione e calda eccitazione. Non le importava che fredde gocce cadevano sulla sua pelle, le scintille che la attraversavano le scioglievano il cuore e l’anima, facendola vibrare di gioia. Albus Severus Potter, capitano della squadra, quel giorno era particolarmente ilare, e l’allenamento non risultò troppo faticoso o stancante.
Dopo un pranzo super sostanzioso, Rose si avviò di buon umore verso la biblioteca. Era in anticipo, ma non sopportava l’idea di arrivare tardi… questa era, forse, l’unica caratteristica che aveva in comune con sua madre, questa e i capelli crespi. Per il resto era una Weasley al cento per cento: disordinata, goffa, amante del Quidditch, rossa naturale e pessima in qualsiasi materia scolastica fatta eccezione per Difesa Contro le Arti Oscure. Rose si ritrovò a saltellare canticchiando mentre si avviava verso la sessione di studio.
Non sarebbe stato difficile scrivere una pergamena su una pozione, inoltre Scorpius era lo studente più brillante del corso, quindi il compito si sarebbe risolto in fretta e Rose già gustava l’arrosto della cena… non aveva mai parlato con il Serpeverde, non lo avevo mai visto parlare con nessuno per la verità, ma alla rossa non sembrava male come persona. Che fosse estremamente timido era palese anche alla persona meno empatica del pianeta, a parte questo non conosceva nulla del carattere del biondo. Arrivata di fronte la massiccia porta di frassino, si arrestò. Non era mai entrata nella biblioteca, mai in sette anni. Percorse l’uscio e il cambiamento di luce e aria la destabilizzò un po’. Le tenebre sembravano avvolgere quel luogo e un fitto strano di polvere copriva gli scaffali, dopo pochi minuti gli occhi si abituarono alla penombra e subito individuò una chioma biondo platino che riconobbe come Scorpius Malfoy.
“Ciao, Scorp” s’introdusse sorridendo Rose.
Il ragazzo tremò leggermente e si fece rosso in viso.
“Ci… ciao” biascicò incrociando lo sguardo con la Grifondoro per pochi secondi.
Alla rossa non sorprese per niente l’atteggiamento schivo del Serpeverde, ma lei era Rose Weasley, colei che parlava anche con i sassi, gli avrebbe fatto aprir bocca, ne era certa. Guardandolo negli occhi capì immediatamente come Scorpius avesse bisogno di calore umano, i suoi occhi color ghiaccio lo richiamavano avidi.
“Come va, tutto bene?”
Lui annuì leggermente, puntando il viso verso un libro che aveva di fronte.
“Benissimo, cominciamo?” chiese, senza smettere di sorridergli.
Lui annuì di nuovo.
“Ti ho preso questi libri dove puoi trovare tutto sulla pozione…” disse in modo pacato il biondo, tenendo basso il suo tono di voce.
“Oh, grazie infinite! Allora mi metto subito all’opera…”
Fece per prendere la pergamena e la piuma nello zaino, ma si fermò con gli occhi sbarrati il cuore in gola.
“Miseriaccia, ho dimenticato la borsa!” esclamò dandosi una pacca sulla fronte.
A quelle parole Scorpius sorrise leggermente e gli occhi grigi da dietro gli occhiali divennero per un attimo più brillanti, Rose si sentì stranamente felice e soddisfatta per averlo fatto ridere.
“Che ridi, Malfoy! È una cosa seria…” disse scherzando.
“Scusa…” rispose titubante il ragazzo, mentre le sue iridi riprendevano l’aspetto di sempre.
La rossa si dispiacque immediatamente, avrebbe dovuto usare un approccio più delicato.
“Potresti prestarmele tu, per favore?” chiese gentilmente.
Il biondo fece sì con la testa e le porse il materiale. Nel prenderlo, Rose sfiorò la pelle fredda di Scorpius, che si scontrò con la sua bollente, a quel contatto la ragazza provò un brivido, una sorta di scossa… e dal movimento del ragazzo capì che anche lui aveva avuto la sua stessa sensazione. Gli sorrise ancora, e si buttò a capofitto sul tema.
Di tanto in tanto alzava la testa per chiedergli qualcosa e il Serpeverde rispondeva prontamente… Rose era concentrata per la prima volta in vita sua su un compito per casa, ma non le sfuggivano le occhiate furtive che Scorpius le inviava di tanto in tanto: ero sguardi caldi, che cozzano con il colore freddo dei suoi occhi.
Messo il punto al suo tema, lo stomaco di Rose cominciò a brontolare senza sosta.
“Direi che per oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro, vero? Ora ho fame…” sentenziò alzandosi e allungando le braccia in modo da stiracchiarle.
“Beh, se hai finito puoi andare… credo rimarrò ancora un po’…” Scorpius teneva gli occhi incollati sul banco.
“No, caro… tu vieni a mangiare con me!” esclamò Rose mentre buttava alla rinfusa piume, pergamene e libri nello zaino del Serpeverde.
Poi senza preavviso, gli prese la mano e se lo trascinò dietro, decisa in tutti i modi di far trascorrere a Scorpius una serata tra persone e non tra libri.
 
***
 
Lysander, un metro e novanta, occhi neri e capelli biondi ricci, era considerato il Grifondoro più bello del settimo anno, spavaldo e dalla battuta facile, non si sorprendeva mai di nulla, di nulla eccetto che di Rose affianco a Malfoy.
Al riccio, infatti, andò quasi di traverso il succo di zucca che stava ingurgitando, quando vide Rose Weasley e Scorpius Malfoy mano nella mano entrare in Sala Grande. Il Serpeverde aveva il volto in fiamme, era rosso fuoco e guardava il pavimento in modo insistente. Rose, invece, era sorridente come sempre, Albus, seduto al fianco di Scamandro, sventolò la mano per manifestare la loro posizione e i due gli si sedettero accanto.
“Ehilà!” dissero in coro Al e Lysander, mentre Lily fece un cenno annoiato col capo.
“Ciao, gente, come va?” Rose era sempre di buon umore.
“Ci… ciao…” rispose Malfoy balbettando sul punto di vomitare, Lysander stava per scoppiare a ridere, ma l’occhiataccia di Rose lo trattenne dal farlo.
Albus sembrava invece tranquillo, come se Malfoy fosse loro amico, ma quando mai avevano parlato con Malfoy?
Mai.
Scamandro cercò di ricordare un saluto o una battuta scambiata con Scorpius, ma niente: non c’erano mai state interazioni tra di loro, neanche una.
Rose si fiondò in un attimo sulla cena e si riempì in tre secondi netti il piatto di qualsiasi cibo vi fosse sulla tavola. Albus intanto le chiedeva cose sul Quidditch e Scorpius, mentre mangiava una piccola porzione di patate, se ne stava in silenzio osservando imbambolato Rose che si stava abbuffando.
Lysander, però, si concentrò sulla persona che aveva davanti a sé: Lily Luna Potter.
La rossa si guardava annoiata intorno.
“Non mangi nulla?” il ragazzo non sapeva mai come cominciare una conversazione con lei.
Lily alzò dal piatto vuoto gli occhi color ghiaccio e lo trafisse con uno sguardo.
“Se un’occhiata potesse uccidere…” esclamò Scamandro ridendo.
“Magari fosse” sbuffò la piccola Potter.
“Sempre così fredda!”
“Sempre così fastidioso!” esclamò scostante la rossa.
“Mmm… magari potrei scaldarti io” disse ammiccante.
“Magari no” rispose asciutta Lily.
“Piantatela voi due… quando iniziate siete insopportabili” esclamò Albus.
“Hai iniziato lui!”
Lysander fece un smorfia in direzione della ragazza e cambiò subito discorso, veicolando sulla gita del giorno dopo.
“Domani a Hogsmeade devo fare scorta di Caccabombe!”
Lily sbuffò sonoramente, ma non commentò la battuta del Grifondoro.
“Io voglio comprare le Gelatine, ho finito tutte le mie scorte… mi sento persa senza” disse affranta Rose.
“Tu, Scorp devi fare acquisti?”
Da quando Rose Weasley chiamava Malfoy, Scorp? Lysander era sconvolto dalla scioltezza che la rossa dimostrava nei confronti di tutti.
“Io… io non vado mai a Hogsmeade in realtà”
La faccia soddisfatta di Rose a questa battuta non sfuggì a Scamandro che la guardò con aria interrogativa.
“Beh, domani vieni con noi. Non ammetto obiezioni” rispose risoluta la rossa.
Al stava per dire qualcosa, ma proprio in quel momento Lisa Delaine, Corvonero sesto anno, passò vicino a Lysander e gli lanciò uno sguardo ammiccante.
“Le piaci, è palese…” disse Rose mentre si infilava un panino al burro in bocca.
“Sì, beh, ma io ho altro per la testa in questo momento…” rispose guardando davanti a sé i capelli rosso fuoco di Lily che non prestava attenzione alla conversazione.
Quando la Weasley finì l’ennesimo budino al cioccolato tutti si avviarono verso i dormitori.
Lily e Rose salirono in camera, mentre Al e Lysander rimasero in Sala Comune davanti al camino.
“Tua cugina che intenzioni ha con Scorpius?”
“Ma… chi lo sa! È strana… lo sai!” fece spallucce Al.
“Sì, lui non ha detto una parola durante tutta la cena…” rise Lysander.
“Non sembra male come ragazzo, però…”
“No, non sembra male, sembra solo muto”.
“Credo che gli piaccia Rose…” commentò secco Albus mentre guardava le fiamme nascere e morire.
“Credo anch’io… chiederò a mio fratello se sa qualcosa” confermò Scamandro mentre scartava una Cioccorana.
“Mmm… puoi provarci, ma ho la netta sensazione che Scorpius non parli con nessuno, neanche col Caposcuola della sua casa”.
“Forse hai ragione… Scacchi?”
“E scacchi sia!” confermò Albus sorridente.
 
***
 
Scorpius Malfoy sentiva la mano andare a fuoco. Aveva toccato, parlato e mangiato con Rose Weasley.
Il cuore gli batteva impazzito in patto e i suoi battuti risuonavano pulsanti nella sua mente mentre scendeva verso i sotterranei. Entrato in Sala Comune Serpeverde, ignorò Randal Flint e Edward Nott che come al solito lo deridevano apostrofandolo ‘traditore’ o una cosa come ‘femmina mancata’, e si fiondò nel caldo delle coperte, provando per la prima volta uno strano fuoco scorrergli nelle vene.
Sì, qualcosa stava cambiando.
 
 
 
 
 
 
Note Autrice:
 
Salve! Sono tornata presto, che dite? Dunque, dunque, dunque! Questo capitolo è più di passaggio, anche se ci sono cosette interessanti… ho lasciato da parte un po’ i due Iceberg, per far capire anche il carattere di Rose e Lysander, spero si sia compreso un po’ il loro intento. Mentre sappiamo che Scorp è innamorato perso di Rose, non si è ben capito Lys, voi che mi dite?
Il prossimo capitolo sarà più fluff, credo… ma neanche molto. Perdonate i pochi dialoghi nella parte di Rose, ma avevo avvertito che sarebbe stato anche introspettivo ^^.
Detto questo ringrazio le 7 splendide anime che hanno messo tra le seguite questa mia storia. Un bel grazie anche alle meravigliose Naturally Sophie RebeccaGinevraPotter che hanno recensito il primo capitolo.
E un grazie anche a te che hai solo letto, spero ti sia piaciuto il capitolo.
Fatemi sapere per suggerimenti/errori/consigli/pareri/critiche costruttive. Sono sempre disponibile!!!
 
Vi lascio con due citazioni che troverete nei prossimi capitoli:
 
Vorrei fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi.
P.Neruda

Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due,
felici di essere insieme, parlando poco,
forse nemmeno una parola
W.Whitman

 
P.S.
Che mi dite di Albus? Lo mettiamo con qualcuna? Mmm…
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Queila