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Autore: Hoshimi    25/12/2008    4 recensioni
A Konoha è Natale vi è una ragazza e il suo sogno irrealizzabile... e se non fosse solo lei a sognare?... Due strade parallele che s'incontrano...per l'ultima volta. I pairing sono sasusaku e naruhina
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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ter Questa fanfic è stata scritta da me ed una mia amica (Giulia) ^^ sperando che sia di vostro gradimento vi lascio alla storia. Vi prego recensite. Buon Natale a tutti ^^
Capitolo 1- Il messaggio della foglia-

Per questa missione sarà Hinata a prendere il posto del  terzo elemento del team 7... D'accodo? - gridò Tsunade con la sua solita voce forte e decisa.
Certo maestra - rispose Sakura - allora ...partiamo fra un'ora?
Si! E mi raccomando fatte attenzione ...non vi devono scoprire. Il vostro compito è solo quello di raccogliere tutte le informazioni che potete ...voglio smascherarlo definitivamente!!!
Certo maestra- Sakura si girò, aprì la porta e uscì quasi di corsa.Aspetta Sakura chan - gridò Naruto - ti accompagno a casa...
Sakura si voltò... Naruto non capiva proprio niente. Dietro di lui Hinata sembrava delusa .
No, vado da sola... ormai sono grande e forte - disse mostrando i muscoli del braccio destro mentre sorrideva dolcemente - posso andare a casa da sola.
Quando hai detto così Sasuke è andato via dal villagg...
Ci vediamo! - Sakura corse via tenendo la faccia fra le mani.
Era stupido... come aveva soltanto immaginato di poter dire una cosa del genere?  Sapeva quanto facesse male quella ferita ma lui l'aveva fatto apposta...cosa voleva dimostrare? Non lo avrebbe mai capito neanche lui.
Per le strade di Konoha, mentre tutti navigano nel loro piccolo mondo così semplice e anche così  complicato, Sakura correva come per sfuggire all'affermazione di Naruto. Sapeva che tutto era vero, ma non voleva crederci: voleva solo illudersi di non aver avuto l'opportunita di fermarlo... non era colpa sua....
Signorina si sente bene? - chiese un passante toccandole la spalla. Si accorse di  essere inginocchiata a terra, il respiro corto come se l'aria intorno a lei fosse sparita.
Sì si sto bene - confusa, la testa che pulsava, si alzò in piedi e si allontanò dalla strada, dove tutti la guardavano con occhi penetranti come per leggere il dolore celato nel suo animo... Non lo avrebbero mai capito... era un dolore così grande... era il prezzo da pagare per aver amato così tanto... per aver amato così tanto una persona che non se lo meritava l'amore è un sentimento incondizionale e indispensabile per vivere... però si può trasformare in dolore... il dolore che lei provava in quel momento.
Voleva piangere... faceva di tutto per piangere, per potersi sfogare... ma le lacrime non venivano... erano finite... si erano stancate di cadere tutti i giorni da quei bellissimi occhi... Sakura era una lacrima.
Per le strade tutti erano impegnati a fare qualcosa: mancava poco a Natale. Uomini e donne erano impegnati ad appendere addobbi e intanto cercavano di evitare che i figli più piccoli, cercando di aiutare, si cacciassero nei guai .
Ragazzi di tutte le età si radunavano fuori dai cancelli dell'Accademia per mettersi d'accordo su cosa fare.
Arrivò a casa e si sforzo di prendere un'aria allegra (era diventata brava a farlo credere a gli altri, ma non poteva fingere con sé stessa... quell'amore la stava consumando giorno dopo giorno...)
"E' meglio se chiudo la finestra..."
Una foglia appassita era entrata dalla finestra per posarsi sulla mano della ragazza : i grandi occhi verdi si sollevarono per indugiare sul Villaggio e sui campi d'addestramento.
"Il campo della prova di sopravvivenza ... Smettila!"
Sakura pensava ad un ragazzo con i capelli e gli occhi scuri: Sasuke Uchiha, ninja traditore di Konoha, era fuggito per unirsi a Orochimaru  e poi l' aveva ucciso. Aveva ucciso suo fratello Itachi sterminatore del suo clan e ora vagava per i vari villaggi con altri traditori ... per distruggere Konoha.
Questi pensieri bruciarono nel petto di Sakura come fuoco...NO! Sasuke non era così, non era solo un traditore, era anche una vittima della Foglia stessa... il suo clan ucciso per ordine degli ANBU gridava vendetta e lui, pur di far smettere quelle voci, avrebbe fatto un patto anche con il diavolo.
"Non saremmo mai dovuti entrare in quel campo... Ma che sto dicendo?! Sarebbe successo comunque in un modo o nell'altro. Ed ora non c'è quasi più rimedio: se ritorna probabilmente lo giustizieranno e io non lo potrei sopportare.
Una foglia appassita... eppure anche lei a visto l'estate e il prossimo anno una sua copia arriverà per vederne un'altra e poi un'altra e un'altra ancora...a me e a Sasuke non è stata neppure data la possibilità di avere una nostra estate e dubito che ci sarà un anno prossimo. Vorrei rivederlo...
Non m' importa per quanto, dove, come o cosa potrebbe succedermi: una sola volta per dirgli tutto questo e forse lasciarlo andare... Cosa direbbe lui? che sono una sciocca illusa, ecco cosa.
Non potrò neanche mai essere certa di cosa significava quel  "Grazie"; non chiedo altro che togliermi questo atroce bruciore nel petto perché mi sembra di morire...
"Mi sembra di morire ogni volta che penso che non è più qui.."
Spinta da una strana forza la ragazza dai capelli rosa si alzò dal letto, appoggio la foglia che le era rimasta in mano sul tavolo, prese una penna e sulla superficie fragile:"Questo è il mio desiderio: voglio rivederlo!"
Un crepuscolo che fa pensare che mancano pochi giorni  a Natale, e tu, Sakura sai bene qual'è il tuo desiderio, non è vero?
Che almeno per Natale lui pensasse a te... che ritornasse da te... Ma in fondo sai che non è possibile...ma si sa che non importa per quanto si prolunghi la notte perché il giorno arriva sempre... e forse per il giorno sarebbe arrivato.
Lanciò la foglia dalla finestra  e rimase a guardarla volteggiare stupita che non si posasse subito a terra.
Un soffio di vento le arrivò in faccia scompigliandole i capelli e facendole scivolare il copri fronte. se lo slacciò e lo rilegò con un nodo stretto al suo posto.
Allacciò la borsa ai fianchi  e , prima di chiudere la porta gettò un'occhiata verso la finestra . la foglia volava ancora:"E' il mio solo desiderio...".
Si girò.
Chiuse la porta e uscì.

Angolino delle autrici

Scusate se vi è qualche errore di ortografia è solo colpa della vostra Hoshimi (T.T) che si vergogna tanto, ma deve ammettere di fare letteralmente "schifo" nell'ortografia italiana. 
  
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