Il viaggio sembrò durare molto più del precedente, ma era una
cosa dovuta all'ansia. Cosa sarebbe successo al bambino che lei portava in
grembo? Non voleva separarsene, anche a costo della sua stessa vita ma Edward
non lo avrebbe permesso.
Le faceva male pensare che lui non considerava
l'idea di avere un figlio come un evento eccezionale e bellissimo, ma sapeva che
era solo preoccupato per lei e per la sua vita. Dopotutto, dovevano anche
sbrigarsi con la trasformazione e il bambino rallentava le cose.
-Edward...
non mi importa.
-Cosa?
-Il fatto che il bambino ritardi la mia
trasformazione. Te l'ho già detto che voglio tenerlo, vero?
-Si, e io ti ho
detto anche che non voglio perderti. Perciò, prima di fare progetti aspettiamo
il verdetto di Carlisle.
Bella annuì mentre scendevano dall'aereo e andavano
in contro ad Emmett, che era andato a prenderli all'aeroporto.
-Ehi, come
state?
-Bene, grazie. Sei venuto solo?
-Si, Carlisle e gli altri stanno
preparando le attrezzature giuste per visitare Bella. Hanno detto che per un po'
é meglio che non vi vedano in giro, altrimenti dovrete fornire ad Eleanor e Luke
spiegazioni che non potete dare.
Bella rabbrividì al ricordo di come Charlie
e Renée erano stati rapiti dopo essere venuti a parte del segreto e infine
uccisi. Non avrebbe assolutamente permesso che accadesse di nuovo.
Salirono
tutti quanti sulla jeep di Emmett e arrivarono a casa Cullen in un attimo. A
quanto pare, la velocità era un vizio di famiglia...
Appena entrarono, Bella
fu travolta dal tornado Alice che si precipitò ad abbracciarla.
-Ehi, siete
tornati! Come stai sorellina?
-Meglio di quanto potessi aspettarmi, dato
quello che é successo.
Alice si morse il labbro, pensierosa. Lei aveva visto,
ma non abbastanza da sapere a cosa avrebbe portato la gravidanza di
Bella.
-Mi dispiace tanto...
-E di cosa?
-Di non averti potuta
avvertire in tempo. Mi sento in colpa, adesso tu rischi e...
-Alice, non
preoccuparti. Non devi sentirti in colpa, io non ce l'ho affatto con te e
nemmeno Edward.
-Va bene. Però cercherò lo stesso di vedere come si evolverà
la situazione, stai tranquilla.
-Io lo sono, Alice. Non sono agitata e anche
se ti sembrerà strano, non ho nemmeno paura. L'unica cosa che mi importa adesso
é di salvare il figlio mio e di Edward.
In quel momento, Carlisle fece il suo
ingresso in salotto e chiamò la ragazza per visitarla. Per quanto ne sapeva, la
situazione era urgente e non c'era tempo da perdere.
La condusse al piano di
sopra, dove doveva esserci il suo studio che era stato sostituito con le varie
attrezzature mediche. La fece distendere sul lettino per farle un'ecografia, ma
la macchina non riusciva a visualizzare completamente il feto.
-Carlisle,
cosa succede?
-Non lo so proprio... adesso preleverò un campione di sangue
per analizzarlo, così potremo regolarci su cosa fare...
Preparò la siringa
apposita e, dopo averla medicata, ripose il sangue in una provetta che avrebbe
successivamente analizzato.
-Posso alzarmi?
-Si, vai pure. Devi cercare di
fare meno sforzi possibile, d'accordo?
-Si.
Mentre lei stava per uscire,
Carlisle la chiamò facendola girare.
-Bella?
-Si?
-Vi salveremo
entrambi, vedrai.
Bella annuì e uscì dalla porta per andare in camera di
Edward, dove ormai dormiva permanentemente. Inoltre, ora erano anche
sposati.
Quando entrò, vide un letto pieno di fiori e sul cuscino dalla sua
parte vide qualcosa di tremendamente imbarazzante. Era un completino rosso a dir
poco indecente, e lei aveva anche una vaga idea di come fosse finito
lì.
“Rose... ma le sembra forse questo il momento di scherzare?”
Si
sedette sul letto e stava per sdraiarsi, quando sentì bussare alla
porta.
-Si, chi é?
-Sono Emmett, posso entrare?
-Emmett? Si,
certo...
Il muscoloso vampiro entrò nella stanza e si andò a sedere vicino
alla ragazza.
-Com'é andata la visita?
-Bene, credo. Carlisle ha detto che
ci salverà entrambi... lo spero, perché io voglio questo bambino...
Le
lacrime minacciavano di uscire da un momento all'altro e, senza pensarci, poggiò
la testa sulla spalla di Emmett per cercare un po' di conforto. Quando si rese
conto di quello che aveva fatto, arrossì e si imbarazzò ancora di più quando si
accorse che lui l'aveva abbracciata.
-Scusa, sono depressa e...
Il vampiro
non sembrava voler mollare la presa su di lei, anzi. Portò le mani a carezzarle
lentamente il viso, per poi avvicinarla a sé per baciarla.
Prima di tutto... BUON NATALE A TUTTI
QUANTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cosa ve ne pare
di questo capitoletto? Spero vi piaccia e che commentiate in
tanti!!!!!!!!!
So che il finale di questo capitolo vi potrà sembrare strano, ma non temete: alla fine spiegherò tutto e svelerò il mistero...