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Autore: _MiAproAllaChiusura_    16/04/2015    7 recensioni
TEMPORANEAMENTE SOSPESA
Un nuovo arrivo nel BAU, Samantha Smith, ragazza solare all'apparenza ma con un passato difficile, che tutt'ora affronta.
Solo due persone conoscono ciò che le accaduto, Jason ed Aaron.
Lei non vuole dire la verità al resto della squadra, ma arriverà il momento in cui farlo sarà inevitabile..
Samantha è sempre stata una ragazza che ha cercato di allontanare tutti, ma con loro, con la sua squadra non ci riuscirà, soprattutto quando una persona inizierà a capirla fino in fondo.
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aaron Hotchner, Derek Morgan, Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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~~Le vittime


Dopo un’ora

<< Non c’è nessun nesso tra i luoghi in cui sono state lasciate le vittime >> disse Samantha rivolta ad Hotch e agli altri della squadra che si erano riuniti per iniziare a capire il profilo dell’SI.
<< Le vittime sono state lasciate nelle case delle donne, quindi si potrebbe dedurre che è contro le donne, che potrebbe aver subito delle violenze domestiche anche in presenza della madre, e questa non avrebbe fatto niente per impedirlo >> continuò Spencer
<< Ma questo va contro il suo modus operandi, ha sempre coperto la parte inferiore, simbolo di rimorso e di pentimento, non ha senso >> intervenne Morgan
<< E se avesse senso?! >> questa volta fu Gideon a parlare.
<< Che vuoi dire? >> chiese Samantha
<< L’SI vuole colpire l’uomo che ha deciso di voler diventare una donna, unisce la sua parte superiore con quella di una vera donna, è dispiaciuto per la fine di quest’ultima, ma serve per il “piano” >> proferì Hotch che era arrivato alla stessa conclusione dell’agente Gideon.
<< Ciao bambolina >> rispose Morgan al cellulare che aveva appena squillato << sei in viva-voce >>
<< Allora, ho esaminato i risultati delle autopsie, le vittime sono quasi tutte di diversa origine, colore, mestiere, non le accomuna niente, tranne per il fatto che tutti i ragazzi erano di origini straniere >> disse Garcia.
<< Dicci i nomi di tutte le vittime Garcia >> proferì Gideon.
<< Subito, li pronuncio in base a come… Ehm… sono stati messi insieme. Allora abbiamo Edgar Souza, conosciuto con il nome Elisabeth tra i suoi amici e parenti, 32 anni, brasiliano, i genitori sono immigrati a Jacksonville nel 1983 quando aveva solo un anno, i genitori sono morti due anni fa, faceva l’imbianchino, ed altri piccoli lavori nel tempo libero >> << Amanda Key, 22 anni originaria di Jacksonville, il padre è morto sei anni fa, e la madre non si è mai trasferita. Si stava laureando in medicina, viveva con il ragazzo >> e si fermò un attimo
<< Hey bambolina ci sei?! >> chiese Morgan dato che Garcia si era bloccata all’improvviso.
<< Certo, scusa. Allora come stavo dicendo, abbiamo ancora Caius Rey, alias Cara, 25 anni, argentino, immigrato nel 1992 quando aveva tre anni, entrambi i genitori sono ancora vivi, viveva con il cugino e lavorava nella ditta degli zii >> continuò Garcia << Sarah Empton, 29 anni, nata e cresciuta a Jacksonville, i genitori si sono trasferiti in Ohio tre anni fa. Viveva con il ragazzo, era veterinaria come il fidanzato, infatti lavoravano insieme >> si fermò credendo che qualcuno volesse dire qualcosa, ma non vedendo nessuno disposto ad interromperla continuò senza più fermarsi << Ayubu Assan, conosciuto invece con il nome di Alexa, 30 anni, africano, immigrato nel 1989, quando aveva cinque anni, la madre è morta, mentre del padre non si sa niente, lavorava in un centro commerciale.
<< E per finire kayla Powell, 23 anni, anche lei come le altre due ragazze nata e cresciuta a Jacksonville, si stava laureando per diventare avvocato, viveva da sola, anche lei fidanzata. I genitori vivono nel suo stesso palazzo >>
<< Ho mandato sui vostri cellulari tutte il resto delle informazioni, e i nomi di tutti i colleghi, amici e conoscenti delle vittime, gli indirizzi dei luoghi di lavoro e casa dei genitori >> concluse Garcia.
<< Grazie ti chiameremo appena ci servirà dell’altro >> salutò Hotchner e la chiamata si concluse.
<< Allora Reid e JJ andranno da parenti amici e colleghi di Edgar Souza e Amanda Key >> continuò Hotch << Gideon e Smith da quelli di Caius Rey e Sarah Empton, e Morgan ed io andremo dai conoscenti e parenti di Ayubu Assan e kayla Powell >> conluse l’agente e tutti si mossero, leggendo le informazioni che Garcia aveva mandato sui cellulari di ognuno, compreso quello di Samantha, che non si chiese nemmeno come lo conoscesse, se era stata presa nell’FBI un motivo c’era.

Dopo un paio d’ore
Distretto di polizia di Jacksonville

<< Abbiamo parlato con i parenti e gli amici di Caius Rey e Sarah Empton, per quanto riguarda la ragazza tutti ci hanno detto la stessa cosa, era tranquilla, non aveva nemici al contrario, tutti l’amavano a detta loro. Il ragazzo ha detto di non aver notato niente di diverso nei suoi comportamenti, era tutto normale >> proferì Samantha.
<<  Per quanto riguarda il ragazzo, non aveva dei veri e propri nemici, solo persone a cui dava fastidio la sua scelta. Non era preso di mira, tranne per alcune battutine che riceveva per strada, ma non se ne era mai preoccupato, secondo gli amici e i parenti era fiero della sua scelta. Gli mancavano pochi interventi e sarebbe diventato definitivamente una donna >> continuò Gideon.
<< Lo stesso è per Souza e Key >> intervenne Spencer e JJ annuì.
<< Ecco un altro collegamento >> parlò allora Morgan << a tutte e tre le vittime maschi mancavano pochi interventi per diventare donna >> continuò.
<< L’SI è contro questa loro decisione, e quindi li uccide poco prima del raggiungimento del loro sogno e per farli vergognare per la loro scelta li unisce alle donne >> disse Hotch.
<< Ed inoltre ho scoperto che tutte e tre gli uomini barra donne erano molto religiosi, cattolici fino al midollo si potrebbe dire, non saltavano nemmeno una domenica per andare in chiesa. E indovinate un po’? Tutti nella stessa chiesa. Vi ho mandato l’indirizzo sui vostri cellulari, non ringraziatemi >> concluse Garcia che aveva chiamato sul cellulare Derek, anche se nessuno se n’era accorta in quel momento.
<< Bene allora Gideon e Reid andate in quella in chiesa. JJ tu cerca di tenere la stampa il più lontano possibile, non possiamo ancora dare alcuna informazione, mentre noi cercheremo qualcosa sui loro amici >> disse Hotch e dopo che ebbe terminato tutti fecero ciò che gli era stato ordinato.
Samantha vedeva come tutti non contraddicano mai Hotch, il suo tono autoritario, che sapeva addolcire tantissimo quando lei era piccola, convinceva tutti e non dava spazio ad obiezioni.
E la ragazza vedeva anche come tutti non avevano intenzione di contraddirlo, si vedeva come ognuno di loro aveva una grande considerazione di Aaron, Samantha riusciva a leggerlo nei loro occhi.
Non appena la ragazza vide che tutti si stavano muovendo, pronti a fare ciò che gli era stato detto, si mosse anche lei.

30 minuti dopo
Fallen Angel’s Church

<< Ne hanno aggiunti altri tre >> disse Jason riferendosi al nome della chiesa.
<< Speriamo di riuscire ad interrompere questa cosa >> continuò Spencer, entrando nella chiesa.
Dall’esterno si presentava in modo molto accogliente, non era ne troppo piccola ne troppo grande, le finestre erano mosaici di vetro colorato, con vari personaggi della Bibbia rappresentati.
Il soffitto era molto alto.
Sicuramente una chiesa del 600” pensò Gideon, che stava continuando ad analizzare la chiesa quando Spencer richiamò la sua attenzione, indicandogli un uomo che stava venendo verso di loro.
Era un uomo abbastanza alto e dalla corporatura massiccia, con un sorriso molto accogliente stampato sul volto.
Scuro di pelle e con gli occhi chiari, un verde che sfumava nell’azzurro notò Gideon.
<< Salve, sono padre Ferdinand, non vi ho mai visti da queste parti, oggi non teniamo alcuna messa, ma se volete confessarvi sono qui a vostra disposizione >> proferì gentilmente il parroco.
<< No in realtà noi siamo gli agenti Gideon e Reid dell’unità di analisi comportamentale dell’FBI, stiamo lavorando su un caso, e dalle nostre ricerche è saltato fuori che tre delle vittime venivano a messa qui ogni domenica >> Spencer informò il parroco e vide come la sua espressione cambiò radicalmente, incupendosi.
<< Oh si… Cara, Alexa ed Elisabeth, tre care ragazze, queste perdite hanno toccato il cuore di tutti, proprio per loro dopodomani terremo una cerimonia speciale, per ricordarle >> disse padre Ferdinand.
<< Non ha notato nessuno infastidirle? >> chiese l’agente più anziano.
<< No, tutti le avevano accettate, nessuno era ostile nei loro confronti, anche se… Ora che ci penso negli ultimi tempi, ho notato che ogni volta che una di loro tre si sedeva accanto ad un signore, questi si spostava immediatamente, ho sempre creduto che gli dessero fastidio i bambini e che volesse solo ascoltare la messa in pace >> si ricordò il parroco.
<< Si ricorda chi è quest’uomo? >> Chiese il giovane agente.
<< No, mi accorgevo di lui solo quando cambiava posto oppure se ne andava, non riuscirei a descriverlo, ma se lo vedessi riuscirei a riconoscerlo. Venite qui domani, per la messa in loro onore, così quando lo vedrò ve lo dirò, sono sicuro che verrà, nessuno mancherà a questa messa >> concluse padre Ferdinand.
I tre si accordarono e dopo ciò, i due agenti uscirono, pronti a comunicare ciò che avevano scoperto al resto della squadra.

Distretto di polizia di Jacksonville

<<… E così tra due giorni andremo in quella chiesa e ci ritroveremo faccia a faccia con l’SI >> comunicò Jason agli altri compagni della sua squadra.
<< Va bene, per oggi basta, andiamo in albergo a dormire ora, oggi è stato stancante per tutti, vi voglio ben riposati per domani >> disse Hotch e tutti si avviarono verso l’uscita, dirigendosi verso due auto.
<< Ma come, io volevo dare una festa e voi volete andare a dormire? >> ironizzò Derek e Samantha continuò << Si certo un bel festino, il mio sarà molto più bello, ci saranno un sacco di persone, io, il letto, il cuscino, il letto, poi verrà il letto… E ho già detto che ci sarà il letto? >> e tutti risero cercando forse di allontanare la tensione che li attanagliava ogni volta che dovevano affrontare casi difficili come questo.
Samantha capitò in macchina con Derek e Spencer, mentre nell’altra auto c’erano Aaron, Jason e JJ.
La ragazza si ritrovò ad analizzare in due ragazzi, cosa che faceva con tutti, spesso quando era piccola Aaron gli diceva che era una cosa non tanto carina da fare, ma era più forte di lei.
Non a caso voglio fare questo genere di lavoro” pensò Samantha che si ritrovò a ridere in silenzio, ma si ricompose subito, non voleva far credere di essere una pazza che ride da sola senza un motivo.
Pensato questo, posò gli occhi di nuovo sui due ragazzi.
Erano due persone completamente diverse, una giocosa ed un’altra più sulle sue.
Derek era sempre quello con la battuta pronta, mentre Spencer era quello che se faceva battute era l’unico a capirle, suppose, non conoscendoli ancora bene.
Per non parlare delle differenze dell’aspetto fisico, Derek era muscoloso e ti dava l’impressione di non poter essere sconfitto, mentre Spencer era alto e magro, forse anche troppo per la sua altezza, dava l’impressione di potersi spezzare da un momento all’altro.
Ma Samantha sapeva che queste erano solo apparenze, erano entrambi due ragazzi forti, che nonostante le differenze erano molto legati, questo si capiva benissimo.
I suoi pensieri però furono interrotti da Derek che parlò.
<< Allora, come è andato questo primo giorno? Molto movimentato, eh? >> domandò Derek.
<< Movimentato è dire poco, non molti possono dire di aver visto quello che ho visto io il primo giorno di lavoro >> rise la ragazza e rise di gusto, cosa che non le veniva abbastanza spontaneo con tutte le persone, ma con loro, si sentiva bene e al sicuro, a suo agio.
<< Molte volte è difficile adattarsi a certe cose, non sono certo situazioni a cui ci fai l’abitudine, anzi il 65% delle persone che provano ad intraprendere questo lavoro rinunciano, diventano paranoici, ci sono anche stati dei casi in cui sono diventate pazze, terrorizzati talmente tanto da queste persone capaci di commettere tali atrocità che sono diventati esse stesse dei serial kil… >> ma Spencer fu interrotto da Samantha << Hei! Mi vuoi tipo spaventare, vuoi che vada già via? Non pensavo di aver dato una così brutta impressione! >>
<< No, no, no, anzi hai dato un’ottima impressione, con il tuo intuito. Io non voglio spaventarti o tantomeno voglio che tu vada via, io dicevo per… >> iniziò a blaterare Spencer.
Che carino” pensò Sam “ Si è fatto anche rosso, ma non volevo metterlo in imbarazzo, di nuovo la mia boccaccia e devi dire sempre con la stessa persona” e fu proprio questo che gli disse << Guarda che scherzavo, so che non lo dicevi per quello. Te l’ho detto faccio battute forse fuori luogo, ma dammi tempo, devo solo capirvi di più e così farò le battute giuste al momento giusto! >> Gli sorrise Sam e Spencer ricambiò.
Sembra un bambino cresciuto troppo di altezza e naturalmente di cervello. E’ proprio tenero”.
Evidentemente era rimasta troppi secondi a fissarlo e sorridergli, quindi si rimise al suo posto e ascoltò Derek, che fino a quel momento era stato in silenzio ad ascoltare divertito la conversazione.
<< Quello che Spencer voleva dire, era che può essere difficile,ma man mano sarà più semplice >> disse il ragazzo alla guida.
<< Beh allora se stanotte farò dei brutti sogni verrò da te >> continuò divertita la ragazza.
<< Hai capito al volo quello che intendevo >> rispose alla battuta di lei Derek.
Continuarono così fino a quando arrivarono in albergo, dove tutti e sei gli agenti si divisero per entrare nelle proprie stanze.



Salve compagni di avventura ^^
Eccomi qui con il terzo capitolo, questa storia sta inziando a prendere vita insomma *-*

Allora prima di tutto ringrazio tutti quelli che hanno visititato la mia storia, anche se le visite del primo capitolo sono state mooooolte di più.
Non vorrei che questa storia vi stia scocciando ecco tutto, ma speriamo di no ahahah
Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite e le preferite.
Ho migliorato delle cose dai due capitoli precedenti, ho aggiunto delle scene descrittive in più, visto che scarseggiavano, il fatto è che lo stavo costruendo propro come la serie tv, dove le descrizione non servono.
Errore mio, cercherò di non ricaderci.
Per quanto riguarda l'impaginazione non sono riuscita ancora a cambiare niente, ma proprio non ci riesco, devo scaricare qualche programma per l'html.
E giuro, che prima della fine della storia arriverà anche un banner ahahah
Detto questo, spero di non aver tralasciato niente.
Spero davvero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e spero me lo facciate sapere in una piccola recensione *si nasconde*
Alla prossima, si, perchè mi vedrete ancora ^^

- F

 
  
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