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Autore: Tommo_Nello    17/04/2015    13 recensioni
Trailer: http://youtu.be/zool2ekGZRw
“Gli amori estivi finiscono per i motivi più disparati, ma di solito hanno tutti un elemento in comune: sono stelle cadenti, un attimo di splendore infinito nel cielo, un lampo fugace di eternità che in un istante svanisce.”
-Le pagine della nostra vita
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C


CAPITOLO DUE

Arriva trionfante innanzi all’entrata del Campus e, portandola per l’ultima volta tra le labbra, lancia in terra la sua sigaretta e la strofina al suolo con la punta dello stivale. Sembra soddisfatto dal modo in cui attraversa la reception, senza nemmeno dare indicazioni sulla sua figura.
 
Lo guardo sbalordita. Nessuno ha mai trattato la segretaria in questo modo dal momento in cui sono rimasta accanto a lei per un incarico assegnatomi dalla preside, eppure questo losco individuo ha fatto tutt’altro. Ma non posso permettere che la professionalità di Cammi scenda di livello, le abbasserebbe l’autostima ed io sono una persona umile, anche se il mio animo è ribelle.
 
“Scusami” lo chiamo a voce alta, facendogli bloccare la sua camminata regale.
Si volta velocemente e fa un sorriso malizioso. So a cosa sta pensando, ma non sarà sicuramente la mia risposta a fargli allargare quell’euforia che gli sta tormentando il petto. Andiamo, sono tutti così i ragazzi oggi: stronzi e pretenziosi.
“Il tuo nome? Il tuo ruolo?” gli elenco, mentre conto quello che dico sulle dita “Insomma, che diamine ci fai qui? Non puoi entrare così, come se esistessi solo tu… okay? Ora vieni qua e compila questo fottuto foglio!”
 
Il moro ghigna e, tenendo stretta la spallina dello zaino, fa passi lenti e sensuali verso il bancone, per poi fermarsi innanzi a me. Cammi mugola spaventata, mi aspettavo una sorta di debolezza differente da lei, insomma, anche se ha un apparecchio piuttosto sporgente, degli occhialoni neri e delle treccine bionde che ricadono morbide sulle spalle ha un animo vivace e frizzante, perché ora indietreggia per questo scimmione?
 
Mi porto una ciocca di capelli biondi scompigliata dietro l'orecchio e guardo il ragazzo torreggiarmi, sempre con quel suo modo di fare giunonico. Onestamente mi mette un po’ di soggezione, i suoi occhi verde acceso che bruciano i miei e quelle fossette adorabili che gli rendono il viso perverso un po’ più puro, celestiale. Prende il foglio dal bancone senza smuovere un ciglio da me e firma il foglio così velocemente che non riesco nemmeno a calcolare il tempo che è passato dal momento in cui il suo modo di fare così pretenzioso ha portato un tormento al petto, mentre la dolce Cammi si torturava l’anima per il suo fallimento.
 
Quando esco da quello stato di trance così possessivo da parte del riccio, mi accorgo che ha messo solo una stupida firma, senza nessun nome. Cerco di analizzare la sottoscrizione in modo tale da ricavarne almeno una piccola parte del nome, ma niente. Sono negata nel decifrare scritture incomprensibili.
 
“Niente da fare Cammi, non ho trovato nessun indizio nel suo autografo… il mio turno è concluso, quindi mi aspetta un bel bagno e dell’ottimo latte di cocco! A presto” le sorrido, prendendo il mio borsone da sotto il bancone.
 
Lei alza la mano destra e muove velocemente le dita per salutarmi, mentre con lo sguardo è completamente persa nelle piccole parole che ha lasciato quel ragazzo. Ancora ne sento il profumo.
Mi sarebbe piaciuto sapere anche il suo nome, non era poi così male senza pensare al suo atteggiamento scontroso e poco educato. Che poi parlo di educazione proprio io, che ho mentito spudoratamente alla mia famiglia per passare un’indimenticabile vacanza sulle spiagge di Miami… be’ almeno la motivazione è plausibile.
 
Attraverso buona parte del Campus a piedi nudi sulla sabbia bollente e, ad ogni passo, un’imprecazione mi passa attraverso le labbra rosee. Il nostro bungalow è l’ultimo infondo alla spiaggia, la fortuna gira dalla mia e la parte di Waly. Quando finalmente arrivo busso alla porta il più forte possibile, cercando di non spaccare il legno piuttosto instabile.
 
“Waliyha, dai aprimi! Sono stanca di stare qua fuori, ho lavorato tutta la mattina, ho bisogno di un bagno!” urlo contro il legno della porta, poco prima che quest’ultima si spalancasse.
La mia migliore amica ha l’aria assonnata, mentre con una mano si strofina l’occhio destro e sbadiglia silenziosamente. È ancora in pigiama e posso scommettere che non ha svolto le mansioni che le hanno assegnato ieri sera, il primo giorno e lei non ha già fatto qualcosa di socialmente utile. Questo la distruggerà, ma deve smetterla di stare sveglia fino a tardi se sa che il giorno dopo non riuscirà a fare quello che vorrebbe.
 
Entro in fretta e lascio che a chiudere l’uscio sia lei. Non ho voglia di chiudere ed aprire altre porte, fare la segretaria all’entrata del Campus è dura, specialmente se gli studenti sono superbi e vogliono entrare a tutti i costi, anche senza autorizzazione.
 
“Non hai fatto il tuo turno, Waliyha…” le ricordo, mentre assisto alla sua disperazione.
“Oh, merda! Perché non me l’hai ricordato stamattina?”
“Mi sono svegliata alle cinque di mattina per coprire il mio di turno, tu lo avevi alle nove… non ti saresti comunque svegliata!” sospiro esasperata.
 
Inizia ad andare avanti e indietro per la stanza, senza sostare un secondo. Starà cercando una scusa plausibile per non beccarsi la sua prima F nel suo altrettanto primo giorno di Campus, ma la verità è una sola: deve smetterla di imitarmi, io posso gestirmi, lei no.
 
“E se lo copro ora? Voglio dire, se mi sbrigo la professoressa mi vedrà sulla sedia della spiaggia ed io potrò fingere di essere accaldata e stanca per l’interminabile turno” gesticola, affrettandosi ad indossare il costume rosso da bagnina e bagnarsi il corpo con una bottiglietta d’acqua trovata sul comodino.
Questa scusa non durerà allungo, me lo sento, ma se lei è contenta in questo modo, be’, non posso contrariarla. Ha sempre scelto in modo giusto per sé stessa, ora non posso influenzare i suoi pensieri per motivi miei personali, perché sì, avrei voluto farla rimanere a casa per avere qualcuno al mio fianco quando sarò sulla spiaggia a prendere il sole e bere cocktail alla frutta.
 
“Scappo… a dopo” urla, mentre corre fuori dalla caparra. Non riesco a fare a meno di ridere quando ritorna indietro per prendersi le chiavi. È così folle a volte.
 
Finalmente rimango sola, così mi faccio una doccia veloce per alleviare la stanchezza e m’infilo il costume con un paio di shorts e una maglietta a coprirlo. Afferro la borsa dal letto e, una volta fuori dal bungalow, chiudo a chiave per evitare danni alla nostra unica salvezza, non che sia qualcosa di lussuoso, ma se entrano là dentro trovano troppe cose preziose… come il Mac e tanti altri aggeggi che, forse, non serviranno a nulla.
 
Mi sdraio sul telo da mare steso per terra e tolgo gli occhiali da sole, per evitare che i miei occhi prendano la forma. Prendo il telefono dalla mia borsa e controllo le notifiche. La maggior parte sono messaggi da parte di Dani e Jake che provano ad informarsi della mia vita… odio i ficcanaso!
 
*Mio fratello sta per presentarsi, mi raccomando… sii gentile! –D*
 
Sussulto quando, proprio nel momento in cui i miei occhi hanno letto quel messaggio, una mano mi tocca dolcemente la spalla. Lascio cadere il telefono sul bagno-asciuga e mi volto per identificare l’individuo che ha osato toccarmi.
 
“Ciao, sono Louis!” sorride, mettendo in mostra i suoi occhi azzurrissimi.
Rotolo su un fianco per scrutarlo meglio ed alzo mezzo busto, sorreggendomi con i gomiti, per poter avere un contatto visivo un po’ più discreto.
“Sarah”
“Sono il fratello di Dani, comunque… mi ha dato un incarico molto preciso ed io farò qualsiasi cosa per rispettarlo!” sorride, ha il sorriso più bello del mondo.
 
È a petto nudo e l’unico pezzo di stoffa che lo copre è un semplice costume nero. Devo essere sincera, ha un certo fascino per essere il fratello di Dani. Entrambi hanno un sorriso bellissimo, lo ammetto, ma quello che non capisco è perché lui ha gli occhi azzurrissimi e il corpo basso e massiccio rispetto alla sorella. Boh.
 
Si siede accanto a me sulla sabbia e sostiene il busto con le braccia tese dietro la schiena in modo che si tenessero alla sabbia. Io lo guardo di sottecchi, mentre con il piede destro fa volare granellini di giallastri sulla mia pelle. Mi sento così fottutamente debole in questo posto, i ragazzi mi intimoriscono più di quanto pensassi… Dio.
 
“Perché mi devi controllare? Voglio dire… hai una vita così noiosa?” inizio, cercando di spezzare quel silenzio imbarazzante che si era creato.
“Pensi davvero che perderò il mio tempo prezioso a giocare al poliziotto solitario? No grazie…” ride, portandosi una bottiglia di birra alle labbra. Non so da dove sia uscita in realtà.
“E allora perché sei qui? Non hai i tuoi amici ‘poliziotti’ da badare?”
“Io sarò solo una delle tue attrazioni preferite… ti farò conoscere il Campus, le feste di nascosto e il sapore dell’avventura. Ti divertirai da matti, vedrai” dice, cercando di convincere più se stesso che me. Poi si alza ed io lo seguo, facendomi torreggiare dalla sua figura così bassa ma comunque troppo alta per la mia.
 
Butta il vetro verde in acqua e porta le sue mani sui miei fianchi, avvicinandomi a lui più velocemente di quanto pensassi. Sto cercando di respirare regolarmente, ma il suo fascino spiazza tutta la tranquillità che prima era annidata nel mio petto. Si sta tenendo una sorta di concerto stile Metal dentro di me.
 
“Ci vediamo stasera, Bambi” sussurra sulla pelle sensibile del mio collo.
Chiudo gli occhi rilassata e m’inebrio del profumo della sua cute. Il suo naso continua a scorrere lungo le spalle e raggiunge il petto coperto dal costume, non ho ancora deciso di riprendere a vedere, ma sono comunque sicura che sta cercando di distrarmi.
Istintivamente riapro gli occhi e gli lancio uno schiaffo inaspettato sulla guancia. Posso essere debole quanto voglio, ma sono anche una grandissima stronza, questo è una delle tante prove.
 
“Ahi, perché?” si lamenta.
“Nessuno dovrebbe toccarmi in quel modo, specialmente tu che nemmeno mi conosci” rispondo, alzando la spallina della parte superiore del costume, che precedentemente ha abbassato il moro con il suo naso.
Mi chino per prendere la borsa e me la porto sulle spalle.
“Che ti prende?” chiede, ancora stupito dalla mia reazione.
“Niente…” lo sorpasso dandogli una spallata e torno nel mio bungalow. Prevedo una lunga giornata noiosa e accaldante. Non vedo l’ora che torni Waliyha.

Spazio autrice.

Hi Guys!
I’m come back with a new chapter! How are you?
Okay, mi è pigliata la cosa dell’inglese, quindi sorratemi(?) ma a volte capita. Lol.
Volevo intanto ringraziare tutti i lettori e le recensioni che ho ricevuto, non è un risultato eclatante, ma non me lo aspettavo e sono contenta che abbia fatto quest’effetto.
Poi volevo anche ringraziare AnVe_96
che una persona fantastica, è sempre presente in ogni mai storia e sono contenta che sia così! Vi invito anche a passare dal suo profilo, se vi va, giusto per dare un’occhiata. ♥

Un dolce bacio.
  
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