Capitolo 11 – Di nuovo amiche
“Leggende Quileute.”
Ecco, ho appena digitato
due semplici parole.
E mi compare un’immensa schermata. Sarà una lunga
ricerca, me lo sento.
E’ strano. Sono incuriosita,
ma il tono preoccupato di Seth mi fa riflettere. Non sono così sicura di voler
leggere. Ma se è per fare un favore ad un amico…
Ecco qui.
“I freddi”
Proviamo a cliccare.
Forte. Parla di vampiri. E di un patto di tanti anni fa.
Vediamo un po’… “Caratteristiche dei Freddi. Forza.
Velocità. Grazia. Bellezza”
Forza… Perché mi torna in
mente quella volta in cui ho visto lo zio di Ness, Emmett, sollevare dei pezzi
di legno pesante con due dita?
Velocità… E ora come mai
mi torna in mente il momento in cui ho visto la zia di Ness, Rosalie – ragazza
giovanissima, oltretutto – muoversi molto, troppo velocemente da un lato della
sala all’altro?
Grazia… E che dire di tutte le volte in cui mi sono stupita dell’incredibile
abilità e grazia della mia… ex migliore amica?
Bellezza… Beh, inutile
negarlo, Ness mi batte, tanto, in fatto di bellezza.
Un brivido mi scorre sulla
schiena mentre leggo il resto.
“Immortali. Bevitori di sangue.”
Possibile? No.
Assolutamente no. Mi rifiuto di credere che… Oh, è assurdo. Dopotutto è solo
una leggenda… ma allora, perché Seth ha insistito tanto per farmela leggere?
“Nemici dei licantropi”
Ora mi tornano in mente le
precise parole di Seth.
“Cosa devo cercare
esattamente?”
“Cullen. Nemici dei Cullen.”
Ha detto così… o ricordo male
io?
Spero tanto che sia la mia
memoria a sbagliare…
Chiudo la pagina e ne apro una nuova.
“Cullen”
Ecco, una pagina sui
Cullen effettivamente c’è.
Parla di un patto… tanti, tanti anni fa… troppi.
“I freddi hanno il divieto di entrare nella terra
dei licantropi, nel territorio della riserva indiana di La
Push…”
Questo dice la leggenda.
E mi sento improvvisamente impaurita.
E non riesco a credere ai miei occhi. Cosa stava
cercando di dirmi Seth poco fa?
Che queste leggende… non sono false come sembrano?
Che sono circondata da… non riesco neppure a pensare quelle parole.
No, non è possibile, non…
“Daphne, è per te!”
Cosa è per me?
“Cosa?”
“Il telefono! Te l’ho detto quattro volte, cercano te!”
“Okay…”
Prendo il telefono, con la
mano tremante: non riesco a smettere di temere che quelle leggende siano
realtà.
“Daphne? Daphne, stai
bene? Alice ha appena avuto un… presentimento”
Nessie? Ness mi stava
parlando sul serio?
“N-Ness?”
“Sì, sì, sono io. Avanti,
rispondi!”
“Io… no, non… non sto benissimo” E’ la pura verità.
Sento delle voci nel
sottofondo, ma, anche sforzandomi, riesco a distinguere solo qualche parola,
mentre altri termini mi risuonano in testa: “Vampiro,
vampiro, vampiro…Forza, bellezza, agilità, grazia,
sangue, immortali, licantropi…”
“Te l’avevo detto! Dannazione, che ti è saltato in mente?”
Riconosco la voce roca di
Jake.
“Jake, fermo! Sta’ calmo!
Non ricordi? Hai fatto la stessa cosa, tempo fa, e…”
La voce di Ness che, per
quanto riesco a capire, sta calmando Jacob, si affievolisce.
“Che..
che succede?” chiedo.
“Il caos. Ma tu come ti senti?” Mi risponde Renesmee, con un tono di
voce comprensivo.
“Io… male. Ho la testa che
mi esplode, e termini e concetti ai quali non riesco a
credere che non mi si tolgono dalla mente”
“Hai capito tutto” Non è
una domanda.
“Ho letto tutto, più che
altro”
“SETH!” Jake adesso sta
urlando, e non capisco il motivo. Ho la testa che mi brucia.
“Che
succede? Rispondi, Nessie”
“Daph… ti va bene se vengo
lì da te? …Jake, non fargli del male, lui non…”
“Cosa
sta facendo? Cosa sta succedendo?”
“Jake sta… è leggermente
arrabbiato”
“Perché?
Con chi?”
“Set..”
Non le lascio neppure il
tempo di finire la frase. Ora sono io quella arrabbiata.
“Jacob Black”
Sto letteralmente urlando al telefono. Devo sembrare pazza. Ed
effettivamente forse sto impazzendo.
“Te lo
passo e vengo a casa tua” E’ Ness a parlare.
“Okay”
le rispondo.
“Jacob Black.
Stammi a sentire. Non sai quanto sia dura per me sentire
che le cose si stanno complicando più di quanto già non fossero complesse. Ma se stai per attaccarlo… Ti giuro che se stai per
attaccarlo, non m’importa che tu sia… che tu sia… un… li-li-lic… oh, quello.
Non m’importa. Giuro che vengo là e… Smettila. Immediatamente. Mi sento già
abbastanza male. Ma forse non lo puoi capire. Forse
non puoi capire che sto scoprendo ora che la mia… ex migliore amica è una
vampira, e come lei lo è tutta la sua famiglia. Non capisci che sto scoprendo
ora che i Quileute sono… l…licantropi. E non capisci neppure che una parte di
me rifiuta di credere alla leggenda, e l’altra parte di me si affida alla
realtà, e capisce che quella non è affatto una
leggenda. E questo è solo il problema più grave. Perché non puoi capire come mi senta ora. Ho la testa che mi
scoppia, e mi sento distrutta, dilaniata, spezzata. Mi sento in mezzo ad un
mondo diverso, del quale non faccio parte. E poi… e
poi ci sono i miei sentimenti. Ma neppure quelli
contano, ora, per te, vero? Non conta il fatto che
dopo quello che è accaduto non so se considerare Ness un’amica o no, eppure
vorrei tanto, tanto che lei fosse mia amica. Vorrei tanto che lei mi stesse
accanto. Non conta il fatto che ho bisogno di fare
chiarezza sui miei sentimenti, e non conta neppure il fatto che non so più a
chi appartiene il mio cuore, vero? Non. Attaccare. Seth. Clearwater. Non
capisci che mi infliggeresti l’ennesimo colpo al
cuore?”
Ho le lacrime agli occhi e
solo quando mi giro mi accorgo della presenza di Renesmee, che ha ascoltato
tutto il mio discorso, e mi guarda con ammirazione.
Non sento nessun rumore.
Evidentemente l’ho ammutolito.
“Seth… Ho fatto ciò che mi
hai chiesto, e ho capito. E
mi fa male aver capito. Però… però vorrei discuterne.
Vorrei sapere perché mi hai chiesto di leggere quelle… ‘leggende’.
E… vorrei che fossi tu a dirmelo. Ma
non ora. Non sto bene, ora. Ho bisogno… del sostegno di un’amica”
“Va bene. E grazie, grazie di aver letto…” E’ Seth a rispondermi.
“Prego” La mia voce è
esitante, rotta.
Chiudo il telefono e
scoppio in lacrime.
Prima che Ness possa dire
qualsiasi cosa, però, le parlo.
“Nessie Cullen. Scusami, scusami, scusami! Accidenti, non sai quanto mi dispiaccia,
io…”
“Hey… Ascolta, sono stata
arrabbiata con te, è vero, e mi sono sentita tradita. Ma
ti starò accanto, perché mi sei mancata, tanto. E
mettiamo una pietra sopra al fatto che hai baciato Jake”
Lo dice con una
naturalezza che mi sorprende. E una sincerità che mi
fa stare bene.
“Oh, Ness… Grazie, io… Ti
voglio bene”
Mi abbraccia
mentre le lacrime scorrono sul mio viso.
“Amiche come prima?” mi
chiede.
“Niente affatto” le rispondo, e sorrido “Più di prima”
Nota dell’autrice:
Un ringraziamento particolare a razorbladekisses e SorellinaMalfoy, per avermi seguito per molti capitoli ^^
Oh, quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo *________* Non avrei mai smesso!