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Autore: Beta Chan    18/04/2015    2 recensioni
[Fic tratta/ispirata al film & libro"Un Ponte Per Terabithia"][Diciamo la stessa storia cambiando alcuni fatti, ma con protagonisti i nostri Inazumiani][RanMasa][HiroMido, MasaHika, MinaKura con accenni]
"Salve a tutti, sono Kariya Masaki, un ragazzino strafottente che ha una passione nascosta per il disegno e gli scherzi.
Un giorno mi capitò di incontrare per la mia strada un ragazzo insolito, strano, con capelli bizzarri di un color rosa fotonico raccolti in due piccoli codini ai lati della testa.
Più lo guardavo... e più sentivo che il misterioso ragazzo era diverso dagli altri.
Si differenziava dalla massa e aveva in qualche modo qualcosa di più particolare e affascinante al tempo stesso.
Quel ragazzo era la mia rovina, mi avrebbe cambiato e totalmente stravolto la vita...
Me lo sentivo già dal primo giorno.
Ed infatti non mi sbagliavo per nulla.
Era tutto vero."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hikaru Kageyama, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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-Capitolo 8

 

Vendetta con i fiocchi

 

 

«C-che stiamo facendo?!»
«Zitto e seguimi! Era qua vero che quei due bulletti ti avevano appeso la bici?»
Annuisco al confetto rosa, guardando confuso una piccola piazzetta vicino scuola, nella quale, proprio stamattina, Puffo azzurro e Mr prugna secca mi hanno fatto una specie di "sorpresa" che consisteva nel mettere la mia malandata amica a due ruote e freni,  sopra ad una specie di palo grigiastro. Ancora devo chiedermi come hanno fatto.
E' inutile provare a descrivere le mie emozioni in quel momento, perchè non so proprio cosa pensare o tanto meno fare. Questa mattina non riuscivo a togliere la bici da quella grande altezza, e già mi immaginavo le facce di quei due damerini ridere divertite davanti alla mia totale "incazzatura" a quel simpaticissimo scherzo.
Fatto sta che in quel momento, invece di reagire, stranamente,  me ne sono andato con la coda tra le gambe, per poi rifugiarmi a "Terabithia" in compagnia della barbie sbrilluccicosa rosata, la quale insieme a me ha meditato "vendetta" nei confronti di quei due bulletti
Inoltre, vi ricordo anche che uno stormo di uccelli neri mi ha attaccato, e... beh, ad essere sinceri non ho ancora ben capito se si tratta di finzione o realtà, o se siano cose collegate. Ad ogni modo, devo ammettere che in  quel momento me la stavo facendo sotto, è la pura verità.
«Kariya! Ci sei?» con un colpetto alla spalla, Kirino attira la mia attenzione.
Lo guardo imbambolato, per poi uscire da quello stato di trans.
«Eh? S-si!» faccio per parlare nuovamente, ma un particolare attira subito la mia attenzione sulla barbie rosa e mi fa sgranare gli occhi: quella è la mia  bicicletta! Come diamine ha fatto Ranmaru a prenderla, farla cadere senza alcun rumore nell'asfalto in meno di cinque minuti?!
Credo che questo ragazzo non smetterà mai di sorprendermi...
«Oh, non guardarmi con quella faccia. Beh, portarla giù è stato abbastanza facile, tutto sommato. Adesso dobbiamo attuare la seconda parte del nostro piano.» lo guardo con un sopracciglio alzato, leggermente spaesato.
«Emh, che piano?» gli domando cauto. Vedo Kirino sospirare leggermente.
«Il piano della rivincita, mi sembra ovvio, Kariya! Adesso noi due andiamo nei paraggi di casa di Kurama, nella quale c'è anche Minamisawa, gonfiamo questi con dell'acqua, prendiamo un pò di carta igienica e beh... il gioco è fatto! Poi vedrai, non oseranno più importunarti!» mi rispondono impaziente quei codini rosa, per poi sorridermi, mostrarmi delle specie di palloncini colorati e montare infine sulla mia bici.
In quanto a me, mi gratto la testa dubbioso e non dico nulla.
«Sali, forza!» mi incita quest'ultimo, suonando il campanello della bicicletta e facendomi segno di  salire nel mezzo di trasporto.
Balbetto una frase disconnessa, e mi decido ad obbedire a Kirino, nonostante non capisca praticamente un cavolo di ciò che gli gira per la testa. Forse le tinte rosa gli avranno fatto male al cervello, mah...
Continuo a scervellarmi sulle strambe idee di Ranmaru, fino a quando egli non comincia ad andare a tutta birra con me in piedi dietro al sedile, fra le strette vie della cittadina.
«C-cavolo! Kirino, rallenta!» gli dico deglutendo, ed arreggendomi maggiormente al suo corpo, per poi attigliargli le spalle con le braccia per paura di poter cadere sull'asfalto.
Il confetto però non mi risponde, e anzi, va ancora più veloce come una saetta impazzita, facendo uno spaventoso "dribbling" fra gli ostacoli che di tanto in tanto incontriamo nel cammino. In quanto a me, mi faccio più vicino al suo corpo, e quando sento il mio torace combaciare con la sua schiena, non posso far a meno che arrossire. Cavolo Kariya, riprenditi!
Osservo per un attimo Ranmaru, e a differenza mia, lo vedo calmo, rilassato, quasi divertito da quella situazione. Lo spio di nascosto, e non posso far a meno che ammettere che in fin dei conti è un bel ragazzo.
Ha un colore di capelli particolarissimo, e quegli occhi, Dio... sembrano cristalli di ghiaccio.
«Siamo arrivati! Scendi.» un fatto abbastanza imbarazzante, è che da quanto ero assorto nell'"ammirazione" del mio compagno, ho perso completamente la cognizione del tempo, ed infatti mi meravigio che siamo già arrivati. La casa di Kurama non è poi così vicina da dov'eravamo.
«Cosa dobbiamo fare, mister sapientone?» sfotto un pò l'evidenziatore fotonico, scendendo dal nostro -dal mio semmai...- mezzo di trasporto e guardandolo interrogativo.
Ranmaru mi sorride appena, e prende dal suo fidato zainetto almeno dieci palloncini rossi, i quali riconosco per gavettoni.
«Aiutami a riempirli.» mi dice infine, porgendomeli alcuni.
Li prendo titubante e comincio a riempirli con l'acqua della pompa vicino alla casetta del nanerottolo palestrato.
«Dobbiamo lanciarglieli? E' questa la nostra geniale vendetta?!» sbotto gonfiando altri due gavettoni. Sinceramente, mi aspettavo qualcosa di più originale da parte del confetto rosa.
«Oh, tranquillo... non è finita qui! Già che ci sei, perchè non riempi anche questo secchio d'acqua?»
Annuisco confuso, e faccio ciò che mi è stato richiesto.
Non faccio altro che riempire e riempire palloncini e contenitori, e dopo circa una quindicina di minuti, ho finalmente finito la mia impresa.
«Adesso... che dobbiamo farci?» domando curioso.
«Ci vendichiamo per bene di loro una volta per tutte. Ho notato che c'è una finestra aperta in salotto, ed a quanto ho visto loro sono proprio in quella stanza.» una luce d'euforia brilla nello sguardo di Kirino. «Noi iniziamo con lanciargli i palloncini, loro sicuramente usciranno fuori di casa per vedere chi era il deficiente dello scherzo, e appena metteranno piede sulla soglia di casa, entrano in scena i secchi d'acqua. Mentre tu gonfiavi questi gavettoni, io ne ho messi alcuni sopra la porta, così che la prima persona che la apre, si faccia un bel bagnetto. Inoltre ho con me della carta igienica che potremmo utilizzare per fare... umh, degli "addobbi" alla casa...»
«Forte.» mi lascio sfuggire un apprezzamento, e lascio che il rosato continui la sua spiegazione. A dirla tutta, devo ricredermi della sua idea... è geniale, cavolo!
Lo sento ridacchiare.
«Beh, sono felice che ti piaccia la mia idea, perchè proprio ora bisogna metterla in pratica!» infine mi da una piccola pacca sulla spalla, e mi invita a seguirlo davanti al luogo del nostro piano: la porta e la finestra di casa principali dell'abitazione di Kurama.
«Qua, Kariya.» Deglutisco nervoso alle parole di Kirino e mi posiziono davanti ad esso, sbirciando furtivamente dalla finestra aperta del salotto.
Aguzzo meglio gli occhi, e ciò che vedo mi lascia letteralmente a bocca aperta, non ci posso credere! Puffo azzurro e Mister prugna secca si stanno baciando in modi non puramente casti, sospirando e facendo versi di tanto in tanto.
Come da copione, il mio viso diventa rosso, e mi volto a guardare il mio compagno, il quale invece se la ride di gusto.
«Oh, che dolci. Credo che questo sia il momento giusto per interromperli.» ghigna malizioso, e senza aggiungere altro, comincia a tirare un gavettone proprio in testa di Minamisawa.
Subito, la testa color malva della prugna secca si alza dal volto del puffo, e si guarda intorno spaesato.
«Dai, aiutami!» mi sussurra Kirino nell'orecchio, porgendomi un gavettone.
Lo guardo per un attimo titubante, e decido di vendicarmi anch'io a dovere. Così, con un lancio perfetto, il mio palloncino si infrange sul corpo di Kurama, e prima che i due possano capire cosa stia succedendo, io ed il confetto rosa cominciamo a bombardarli, letteralmente, d'acqua.
«Ehi! Chi c'è fuori?!» Minamisawa sbotta, ed insieme ad un nano azzurro altamente incazzato, apre la porta dell'abitazione per capire chi diavolo sia a rompergli le scatole.
"SPLASH!" proprio in quel momento, i secchi di Kirino cadono addosso ai due damerini, bagnandoli completamente d'acqua. Faccio il possibile per nascondere le risate, ma credo sia una cosa inutile. E' una scena troppo epica, Dio...
 «M-ma... cosa...!» Mister prugna non riesce neanche a parlare difronte a quella doccia fredda, ed io ghigno soddisfatto.
Guardo soddisfatto il mio compagno di vendette, e veloce come il vento, corro dietro di lui in direzione di un cespuglio, dove entrambi ci nascondiamo.
«Che dici, gli facciamo un'altra imboscata?» mi suggerisce divertito Ranmaru, tirando fuori dal suo fidato zaino una quantità incredibile di carta igienica.
Annuisco felice, e faccio per prendere un pezzo di quel materiale gamba, quando Kirino me la toglie impaziente.
«Aspetta, devo fare una cosa prima.» e detto ciò, incomincia a scribacchiare su quella carta un messaggio per le due "vittime", con un pennarello indelebile nero, a quanto pare apparso all'improvviso dalle sue dita.
Sbiricio il testo scritto dall'evidenziatore rosa, e leggo esattamente questa frase:
"State per essere umigliati dal mondo intero, smettetela o scateneremo l'inferno, a presto! -K.R. & K.M."
Lo guardo sorpreso, ma non faccio in tempo a dire altro, che la barbie rosa lancia in direzione dei due bulli mille rotoli di carta igienica, per poi colpirli e fargli avere un aspetto comico. Sembrano la  copia ridicola di due mummie di Halloween.
Infine, Mister prugna secca e Puffo azzurro leggono il messaggio in una di quelle carte sparpagliate per i loro corpi, e prima che finiscano di osservare quella "lettera", il confetto rosa tira fuori dal suo giacchetto il suo personale telefono, con il quale fa almeno una decina di foto a quelle "finte mummie", per poi guardarle con un'espressione vincente in volto.
«Che ci vuoi fare?» gli domando curioso.
«Oh, ora vedrai.» e senza dire nient'altro, carica tutte e dieci le fotografie appena fatte su Internet, per poi condividerle con praticamente tutto il mondo intero.
«...Wow.... che sadico!» dico sorpreso da ciò che è appena successo.
A dirla tutta, non mi aspettavo proprio che quella femminuccia rosata fosse così capace di vendicarsi. Devo dire che ha una personalità molto... particolare, ecco.
Vedo quest'ultimo aprire la bocca per rispondermi, ma una voce vicina a noi due lo precede. Deglutisco leggermente impaurito.
«Ehi, voi due!» a quanto pare, i due damerini si sono accorti della nostra presenza, e più arrabbiati che mai, ci vengono incontro, decisi a farcela pagare una volta per tutte.
Non so perchè, ma d'istinto stringo una mano a Kirino, in completo panico assoluto. Oh si, sento che moriremo.
«Ritirata, amico!» mi dice svelto quest'ultimo, per poi prendermi un braccio e farmi salire velocemente sopra la mia bici rossa, mentre lui si posiziona davanti.
«Fermatevi!» Senza perdere altro tempo o stare a sentire le imprecazioni di quei due bulli, sgommiamo alla velocità della luce per tutta Inazuma-Cho, per poi fermarci davanti alle nostre case.
«Che avventura... oh mio Dio...» mi dice Kirino una volta arrivati al sicuro, ridacchiando e cercando di riprendere fiato.
«Dici che si sono arrabbiati con noi?» mi chiede infine, sciogliendosi i capelli e stiracchiandosi un pò. Ma sta per caso scherzando?
«Noo, guarda per nie-» mi blocco a metà frase, e lo osservo imbambolato.
Non credevo fosse così bello con i ciuffi spettinati sopra il viso, ed invece, beh, devo ricredermi...
Arrossisco di colpo, e quando torno alla realtà, mi accorgo a quanta poca distanza siamo entrambi. Lo osservo in viso, e lo vedo ammiccarmi divertito.
Davanti a quel gesto divento ancora più rosso, e mi decido ad allontanarmi da lui.
«B-beh, si, umh... i-io vado, ciao!» mi congedo infine, camminando in direzione di casa mia. Però, prima di attraversare la strada, mi volto un attimo ad osservare il confetto rosa, e quando lo vedo scompigliarsi i capelli con fare sensuale e salutarmi a sua volta, m'incanto nuovamente e gli sorrido.
Giro la testa indietro per osservarlo meglio, ma finisco invece con lo sbattere ad un palo davanti a me.
Sento Kirino ridere, e vorrei veramente sotterrarmi dalla vergogna.
"Che figuraccia..." penso tra me e me, alzandomi da terra e andando dentro casa.
Lezione imparata: guardare sempre dove si mettono i piedi.
 


 
 

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-Angolino dell'arcobalenO

"Sabato, Sabato, è sempre Sabato!" (?)
Buoon Sabato a tutta la popolazione di Efp! C:
Inanzitutto, mi scuso per il ritardo nella pubblicazione del chap, ma ho avuto qualche problemuccio con il pc... e.e
Poi, beh, come al solito spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e niente... adesso mi dileguo! :33
Fatemi sapere cosa ne pensate voi, orrori, errori  eventuali plagi, tramite una piccola recensione qua sotto; ci tengo molto! C:
Alla prossima!! ^^


-Beta-Chan

   
 
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