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Autore: WishAndMilly    26/12/2008    1 recensioni
[Augurissimi Luly! Ti lovviamo assai!] Pochi giorni a Natale e tante cose da fare, tante persone da amare...mettiamo per un attimo da parte l'angst e godiamoci l'atmosfera delle feste coi nostri eroi preferiti, anzi, con i preferiti della Luly! 1.ShikaIno, 2.NaruHina, 3.SasuSaku, 4.NejiTen
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era sceso da diverse ore, le luci natalizie riempivano di colore casa Hyuga

Il sole era sceso da diverse ore, e le luci natalizie riempivano di colore casa Hyuga.

Il fuoco nel camino riscaldava il grande salone, un pianoforte sostava nell’angolo destro della stanza, il compagno di tanti odiati pomeriggi di Hinata, costretta ad imparare a suonare uno degli strumenti “nobili”, secondo il padre.

Nel centro della sala un grande tavolo, un enorme centrotavola ad attirare l’attenzione; le decorazioni argento contrastavano con i segnaposto dorati. La macchia di colore della tovaglia rossa era interrotta qua e là da bianchi piatti di porcellana, geometricamente sistemati.

In cucina i fornelli accessi, enormi pentole da cui usciva un profumo invitante, Hinata coperta da un enorme grembiule, numerose macchie di sugo testimoniavano la sua lunga giornata dietro i fornelli.

Hinata dovresti andare a lavarti e vestirti, non vorrai di certo presentarti questa sera in tuta!” tuonò Neji, facendo capolino con la testa dalla porta della cucina.

“Finisco di preparare le ultime cose e poi corro subito a cambiarmi” cercò di spiegare Hinata, continuando però a correre da una pentola all’altra, assaggiando i vari cibi, correggendoli dove necessario.

Dlin Dlon. Un rintocco del campanello, e poi un altro e un altro ancora.

“Sarà Tenten” disse Hinata, senza fermarsi un istante dal suo lavoro “le avevo detto di venire prima con la torta, in modo che possa metterla in frigo il tempo giusto prima di servirla”.

Neji continuava ad osservarla correre senza tregua, senza mai perdere la concentrazione.

Lui sarebbe impazzito in mezzo a tutto quello sporco, in mezzo a tutto quel caos.

Dlin Dlon. Il campanello suonò di nuovo.

“Vai ad aprire” lo pregò gentilmente Hinata, fermandosi per una frazione di secondo e trovando le forze per sorridere al cugino, convincendolo così ad andare verso la porta.

Perché non mi aprivi?” chiese un’infreddolita Tenten lanciandosi come una furia all’interno della casa.

“Stavo arrivando” cercò di scusarsi Neji, anche se convinto di non averne bisogno.

“Io stavo congelando!” strepitò Tenten, entrando in  cucina ad appoggiare la torta che aveva fra le mani.

“Allora ti riscaldo io…” si lanciò Neji rincorrendo la ragazza che cercava, poco convincentemente, di fingere una resistenza.

Infine, Neji la raggiunse e l’avvolse fra le sue braccia.

“Ora ti meriti una tortura” sentenziò senza lasciarsi intenerire dalle proteste della ragazza. Cominciò a solleticarle l’addome, per poi risalire in una carezza morbida lungo le spalle, fino a raggiungere il sottomento. Tenten, quasi in lacrime dalle risate, si contorceva fra le braccia di Neji, continuando a supplicare clemenza.

Hinata che li sbirciava divertita e sorridente dalla porta della cucina.

Dlin Dlon.

Il campanello graziò Tenten, che approfittò di un momento di distrazione di Neji per liberarsi dalla sua presa e andare ad aprire.

In cucina Hinata e Neji lasciarono regnare il silenzio totale, curiosi di sapere chi fosse alla porta.

“Naruto!” gridò Tenten contenta abbracciando il ragazzo, dopo avergli aperto e averlo fatto accomodare.

Non appena sentì il nome del ragazzo, Hinata arrossì e poi sbiancò all’improvviso.

“Muoviti!” intervenne deciso Neji, aiutandola a liberarsi dal grembiule e coprendo la sua uscita dalla cucina.

“Ben arrivato!” esclamò poi Neji stringendo la mano dell’amico, che cercava con lo sguardo Hinata.

“È andata a cambiarsi, ha cucinato fino ad ora” spiegò Tenten interpretando il gesto di Naruto.

“Meglio” esclamò il biondo ragazzo, sorprendendo i due amici.

“Bello l’albero di Natale!” si complimentò poi arrivando in sala dove l’imponente abete decorato e pieno di regali attirava l’attenzione.

“Sì , è davvero bello” gli fece eco Tenten, andando a stringersi contro il braccio di Neji.

“Ecco qui” disse allora Naruto posando un piccolo pacco ai piedi dell’albero, e cercando di nasconderlo il più possibile fra gli altri pacchi “Penso mancasse solo questo”.

Dlin Dlon.

Il campanello suonò ancora.

“Vado…” cominciò Neji mentre Tenten interveniva: “Sono arrivati finalmente! Ho F-A-M-E!” scandì teatralmente.

“Anche io” sussurrò Neji mordendole affettuosamente il collo, e Tenten di colpo arrossì, mentre pensieri non esattamente casti le si dipingevano in testa. Arrossì alla velocità della luce mentre un sorriso ebete le si stampava in faccia. Fortuna che Naruto si era incantato a guardare le fiamme del camino.

 

“Ben…” Neji non fece in tempo a terminare il suo saluto che lo sfolgorante sorriso di Sakura fece capolino dalla porta. “Auguri Neji!” fece saltandogli addosso. Dalle sue spalle, Sasuke alzò un sopracciglio irritato. “Ciao Hyuga” mormorò entrando senza preamboli, e accomodandosi sul divano a fianco di Naruto. Il biondo lo salutò senza distogliere gli occhi dal fuoco: “Hai mai pensato a qualcosa di veramente serio, Sasuke? Tipo di consacrare la tua vita a una persona…”

Sasuke lo scrutò con occhio criptico, senza rispondere.

Anche io, sai?” replicò Naruto “E penso sia il momento giusto” sentenziò sorridendo placido. In quel frangente comparve Hinata proprio di fianco al camino, e d’improvviso il fuoco non era più il centro delle attenzioni di Naruto.

Hinata …” mormorò con un tono intriso di stupita meraviglia. La ragazza se ne stava davanti a lui in un elegante abito di maglia bianco, che la fasciava nei punti giusti lasciando trasparire quanto fosse morbida, e bellissima agli occhi di lui. La ragazza ebbe la grazia di arrossire fissando i propri occhi in quelli del suo ragazzo, poi d’improvviso si riebbe mentre un latrato rompeva l’aria soffice della stanza.

Immediatamente l’attenzione dei presenti venne diretta all’ingresso della casa, mentre Hinata correva felice verso Sakura: “Saku, hai un cane nuovo?” domandò gioiosa mentre spupazzava l’animale, un fiocco rosso a fargli da strano collare.

“No, Hinata, tu hai un cane nuovo!” sorrise Sakura porgendole il guinzaglio.

Hinata la guardò di sotto in su, l’espressione meravigliata e sbalordita: “di-di-dici davvero?” domandò speranzosa. Balbettava ancora nei momenti di massima emozione. Però non sveniva più: un bel passo avanti, dopo tutto.

Sakura le sorrise porgendole di nuovo il guinzaglio, ma Hinata prese in braccio il cucciolo stringendolo a sé: “È meravigliosa, Sakura, non so come…”

“Non devi” la fermò la rosa “Non voglio” proseguì baciando l’amica “te lo meriti” terminò abbracciandola. Quando si voltò, vide Neji con una mano alla fronte.

“Scusate, avete intenzione di rimanere sulla soglia fino a domani?” domandò una voce scocciata alle loro spalle. Naruto sorrise mentre Shikamaru Nara si faceva strada tra le ragazze, la mano intrecciata a quella della sua fidanzata. “Fa un freddo cane fuori” protestò annoiato mentre Ino lo seguiva.

“Benvenuti ragazzi” sussurrò Hinata arrossendo alla vista di tutti i suoi amici, schierati nel soggiorno di casa sua.

“Buon Natale Hinata!” replicò Ino stringendo l’amica. Poi d’istinto si portò una mano al ventre. Tenten la fissò con aria interrogativa, al che la diretta interessata sminuì la faccenda con un cenno della mano.

“Allora, che ci hai fatto di buono?” domandò Sakura mentre Sasuke porgeva una bottiglia di vino alla padrona di casa.

“Partiamo dall’antipasto, Sakura-chan?” domandò Naruto, porgendole la guancia perché fosse baciata. La rosa acconsentì schioccandogli un lungo bacio sotto l’occhio vigile del fidanzato, poi prese sotto braccio Naruto e si diresse in cucina con lui: “Dimmi che non hai contribuito in alcun modo…”

“Ehi!”.

 

Quando tornarono, qualche minuto dopo, trovarono Neji e Sasuke comodamente seduti a parlare di lavoro mentre Tenten sussurrava: “noiosi” e invitava Ino ad assaggiare una tartina al caviale che questa prontamente rifiutava.

Poi a ruota seguirono primi (due), secondi, contorni e per gradire, sorbetto e caffè.

“Sono davvero pieno” esordì Naruto lanciando poco regalmente il tovagliolo sul tavolo.

Hinata, era davvero tutto ottimo!” rilanciò Tenten.

“Abbiamo notato” le apostrofò Neji ponendole un braccio dietro le spalle “Non avevo mai visto una ragazza mangiare così tanto” concluse.

Lei arrossì e si girò verso di lui per dargli un pugno non troppo leggero nel centro del petto.

Lasciali perdere quei due Hinata, sei stata davvero bravissima a cucinare! Ma non è che per caso hai qualcosa di dolce?” chiese Ino, cercando di sembrare il meno indiscreta possibile.

“Giusto: Ino sei un genio” intervenne esaltato Naruto “hai il dolce?” alla domanda aggiunse il suo sguardo da supplica che faceva intenerire ogni volta Hinata.

“Sì, abbiamo una bellissima e sicuramente anche buonissima torta fatta da Tenten grazie alla preziosa collaborazione di Neji” disse Hinata alzandosi e dirigendosi verso la cucina, seguita a ruota da Naruto.

Ino e Shikamaru si guardarono cercando di trattenere una risata, Sasuke scosse la testa incredulo e Sakura gli fece poco evidentemente segno di lasciar perdere.

“Davvero?” chiese poi con un sorriso molto preoccupato.

“Smettetela!” gridò Tenten “è una buona torta, ci siamo impegnati molto!”.

Gli amici seduti al tavolo si azzittirono, fino a quando Hinata non entrò in sala con la torta fra le mani.

“Per lo meno è bella” cercò di complimentarsi Shikamaru con l’amica.

“Mi sembra un po’ diversa da come…” cominciò Tenten, ma Neji la attrasse a sé zittendola.

E sicuramente è anche molto buona, assaggiala!” ordinò Ino al suo stordito fidanzato.

Mhh!” esclamò Sakura mentre si metteva in bocca l’ennesimo cucchiaio.

“Ora però ci vuole un brindisi!” esclamò Naruto uscendo anche lui dalla cucina con in mano lo spumante. Arrivato al tavolo porse la bottiglia al suo amico Sasuke, che incominciò a scartarla.

“Pronti?” chiese Sasuke prima di allontanare il tappo dalla bottiglia e di incominciare a versare il liquido frizzante nei bicchieri dal collo lungo che Sakura gli porgeva.

Una volta che tutti i calici furono riempiti, Shikamaru fu invitato contro voglia a fare un brindisi: “Sì…dunque…Allora brindiamo alla meravigliosa cucina di Hinata” fece annuendo in direzione della ragazza “alla fantastica scena mentale che mi avete regalato questa sera, di Neji con indosso un bel grembiule rosa e la farina a sporcare la sua lucente criniera. Brindiamo a noi, e all’amicizia” concluse Shikamaru.

Gli otto ragazzi alzarono i bicchieri e li fecero incontrare prima di portarseli alle labbra e bere.

“Buon Natale!” gridò Naruto, tutti gli altri risposero con un medesimo augurio.

L’ultimo rintocco della mezzanotte avvisò tutti che un nuovo giorno era appena cominciato, che un altro Natale era alle porte.

“Credo che sia giunto il momento di darmi i miei regali di Natale” esclamò felice Ino, saltellando in direzione dell’albero.

Perché avremmo dovuto farti un regalo?” chiese provocatoriamente Shikamaru.

“Non avreste dovuto, ma sono sicura che non avete potuto resistere all’impulso di farlo” rispose Ino, mostrando la sua lingua.

Il resto degli amici divertiti dalla sua implacabile sicurezza la seguirono sotto l’albero.

Si sistemarono a semicerchio davanti ai regali, in fin dei conti desideravano tutti placare la loro curiosità e sapere cosa avevano ricevuto, cosa avevano pensato e cercato i loro amici.

“Direi che la prima a dover ricevere i regali sono io…” sostenne Ino, incominciando a cercare fra il marasma di doni che adornavano l’albero.

Mendokuse…” si lamentò Shikamaru scuotendo il capo.

“Oh, questo è di Sakura!” si esaltò la bionda “E forse è…” tentò di indovinare in base alla consistenza del pacchetto “Dimmi che è lui…” pregò poi a mezza voce.

Sakura scoppiò a ridere annuendo.

“Quello viola?” domandò allora Ino prima di scartare.

Se lo apri magari…” intervenne Sasuke.

“Fuochino…” la instradò nel frattempo la rosa.

“No…” le diede allora corda l’amica “Non ci credo” fece poi scartando l’involucro. “È lui!” impazzì abbracciando l’amica.

“Già” sorrise Sakura. L’abito che hai sempre desiderato per il tuo fidanzamento.

“Grazie Saku, grazie!” impazzì la bionda.

“Ino, tesoro, non ti vorrei smontare, ma se procediamo a questa velocità, arriva capodanno in men che non si dica” si intromise Shikamaru mentre lei lo guardava impettita.

“Senti un po’ mister simpaticone: il tuo, di regalo, dov’è?”

Il mio cosa?” fece innocentemente il ragazzo.

“Il tuo regalo” ripeté Ino convinta “Per me” aggiunse poi.

“Ah, quello?” domandò allora lui mentre lei annuiva vigorosamente.

“Non c’è” rispose poi con tutta la naturalezza di questo mondo. D’improvviso gli altri presenti trovarono estremamente interessante e impellente qualsiasi attività contingente. Sasuke addirittura si mise a sparecchiare.

Ino stava per scoppiare in una delle sue proverbiali scenate quando il ragazzo le si avvicinò, le mormorò qualcosa all’orecchio e subito lei si calmò, sorridendo complice.

“Questo è il nostro” le suggerì allora Tenten mentre le porgeva un pacchetto “Anche se forse avremmo dovuto regalarti una tutina” sogghignò.

Ino la guardò contrariata.

“Oh, Ino, non pensare che non abbia capito…” suggerì allora la castana con fare complice: “Giovedì non hai bevuto caffè alla nostra classica uscita tra donne, da un po’ di tempo non indossi più abiti aderenti ma comodi vestitini di lana e stasera hai persino rifiutato il pesce…a questo punto: congratulazioni!” fece con un caloroso sorriso all’amica.

Ino la squadrò: “Scusa?”

“Aspetta un bambino, no?” ribadì allora la castana, guardando Shikamaru.

“Aspetti un bambino?” domandò lui stupito.

“Da chi?” domandò Naruto. Tutti si girarono a guardarlo male.

“No!” se ne uscì Ino “Non aspetto altro che una proposta di matrimonio, per avere un bambino!” fece poi con uno sguardo eloquente in direzione del ragazzo.

Quindi non…”

“No!”

“Ah. Quindi…diamo il nostro regalo a Shikamaru?” domandò Tenten imbarazzata. “Non è una tutina, eh!” scherzò poi mentre porgeva il pacchetto al ragazzo col codino. A ruota anche gli altri gli porsero una Katana (gli piaceva così tanto l’oriente), due biglietti per il concerto del suo cantante preferito e di nuovo, il nulla, da parte di Ino. C’era da dire che i due si dimostravano molto segreti nella distribuzione dei regali.

“Ora Ino devi decidere chi sarà il prossimo ad aprire i regali” la invitò Sakura.

Ino incominciò a scrutare uno alla volta i propri amici, con la mano sul mento e la fronte corrugata.

“Se pensi troppo ti vengono le rughe…” la schernì Shikamaru, cercando poi di proteggersi il viso da una sicura reazione della ragazza, che però con uno straordinario autocontrollo ignorò il commento del moro e pronunciò il nome: “Sasuke”. Shikamaru sbuffò scocciato e Ino gli fece una linguaccia.

Ok” rispose Sasuke come svogliato, incominciando a cercare fra i vari pacchi presenti sotto l’albero.

Trovò prima un piccolo involucro da parte di Neji e Tenten dove trovò l’ultimo modello di Mp4, argento metallizzato.

Continuò poi a rovistare fra i pacchi fino a quando non ne trovò uno a nome di Naruto e Hinata: scartandolo scoprì un elegante portafoglio in pelle nera.

Subito di fianco notò un altro dei suoi regali, un piccolo pacco morbido, lo scartò curioso e vi trovò un paio di guanti in pelle firmati e del medesimo colore del portafoglio. “Questo è da parte nostra” illustrò Ino, mentre sgomitava Sakura che allora gli porse un pacco di grandi dimensioni dalla forma rettangolare.

Una volta rimossa la carta si trovò di fronte a una scatola enorme, tolse il coperchio e vide la giacca di pelle che aveva visto in un negozio in centro e che aveva amato fin dalla prima volta in cui i suoi occhi si erano posati su di lei.

“Bellissima” riuscì a dire solamente mentre si alzava di corsa per indossare la giacca e incominciare a osservare tutti i minimi dettagli, per poi risedersi al fianco di Sakura, afferrarle la vita e tirarla verso di sé per poi baciarla con passione davanti a tutti gli amici e sussurrarle all’orecchio: “Ti amo”. Era la prima volta: da quando si conoscevano, da quando lei si era innamorata di lui, da quando si erano messi insieme, da anni, da una vita.

Il sorriso di Sakura dopo quelle parole avrebbero potuto illuminare la stanza anche se tutte le luci si fossero spente.

Sasuke senza aggiungere altro si staccò dalla ragazza e le porse una minuscola scatola, che Sakura aprì con le mani tremanti e con le lacrime ad offuscarle la vista.

“Una chiave?” chiese lei perplessa.

“Sì, la chiave della tua nuova casa” disse lui, questa volta in imbarazzo.

“Quale nuova casa?” chiese lei, sempre più confusa.

“La mia” rispose lui, per poi guardarla ancora e rendersi conto dell’emozione che il viso di Sakura stava dimostrandogli, di tutto il suo amore, e allora aggiunse: “la nostra”.

Lei gli saltò al collo e lo baciò nuovamente.

“Va bene, abbiamo capito che vi amate, ora però Sakura apri anche i nostri di regali!” la invitò Tenten, richiamando l’amica all’ordine.

Senza l’abbraccio di Sasuke a scaldarla, la rosa sentì improvvisamente freddo, si asciugò le lacrime e incominciò a cercare fra i pacchi il suo nome.

Ino le regalò un bellissimo vestito che avevano visto insieme, e dalle fattezze simili a quello che Sakura aveva regalato ad Ino.

“Così potremmo uscire insieme a capodanno” le spiegò Ino divertita e contenta per la felicità dell’amica.

Tenten le donò una trousse di trucchi, a forma di angioletto: “Perché mi ricordava te in qualche modo.

Hinata infine le regalò tre DVD: La leggenda di un amore, I passi dell’amore e Love Actually.

“Così potrete passare le vostre serate a  vedere qualche film romantico” disse la ragazza corvina mentre Sasuke fingeva di colpirsi al petto con la spada di Shikamaru. Tutti gli amici attorno incominciarono a ridere, mentre fuori incominciava a nevicare.

“Ora però tocca a Neji” disse Sakura attirando così l’attenzione sullo Huyga.

Tenten gli porse subito il suo pacchetto: “Tieni pigrone!” disse consegnandogli la busta dove il ragazzo trovò un abbonamento per la palestra. Neji alzò gli occhi al cielo borbottando qualcosa su come preferisse le corse all’aperto.

“Lo so, ma è inverno” rise Tenten, mostrandogli il suo, identico, e facendo cenno a Sakura e Ino, che frequentavano la stessa palestra.

E dato che devi venire in palestra…” fece Ino allungando il pacco suo e (suo malgrado) di Shikamaru. Il contenuto fece quasi arrossire Neji: una tuta piuttosto aderente, che fece sogghignare le ragazze presenti mentre già si immaginavano i muscoli dello Hyuuga guizzare repentini sotto la tuta nera.

“Io e Sasuke abbiamo optato per il classico” fece Sakura mentre Neji scartava un libro delle risposte.

“Così saprai con certezza se fidarti o no dei tuoi clienti” aggiunse la rosa mentre il suo ragazzo scuoteva il capo: “L’ha comprato lei!” si scusò.

“Vediamo” fece allora Neji “cosa ci serba il destino per il prossimo anno…Saremo felici?” domandò sincero.

“Sì” rispose il libro, senza incertezza.

“Bene, direi di fermarci qui” rise allora lo Hyuga “non vorrei rischiare oltre…” borbottò mentre apriva il pacchetto successivo, un accappatoio da parte di Naruto e Hinata.

“È una congiura” confermò Tenten prima ancora che lui potesse chiedere spiegazioni.

“Indubbiamente” assentì Neji aprendo ancora il libro delle risposte: “Hai assolutamente ragione” recitava quello. Neji annuì.

“Sai Sakura, mi piace proprio questo regalo” decretò poi mentre la rosa gli sorrideva complice.

Ma ora vediamo che c’è per la tua fidanzata…” fece Sakura allungando il suo regalo a Tenten.

Stranamente, Neji non dissentì mentre guardava con orgoglio l’anello di brillanti che campeggiava sul dito della ragazza.

“Grazie!” esordì Tenten aprendo un buono per massaggi al centro benessere “da Shizune”, a pochi isolati dal suo quartiere “mi serviva proprio!” sorrise orgogliosa.

“Ah, questo è il mio…e di Shika!” aggiunse Ino “è troppo pigro per comprare regali”

“Per portarteli mentre fai shopping no, però, vero?” domandò lui scuotendo il capo mentre sorrideva.

“Che centra quello tesoro, sei una componente necessaria nelle mie compere…”

“Il portafoglio” conclusero i ragazzi, all’unisono.

Ino scosse le spalle senza riuscire a trattenere un sorriso. “Non lo apri?” domandò poi in direzione di Tenten.

“Certo!” rispose la castana “Un corso di cucina?” domandò poi, sorpresa.

“Certo, per te e Neji” la corresse Ino “Dio solo sa quanto Hinata abbia fatto tutto da sola per questa sera”

“Ho fatto la torta!” le ricordò Tenten, cercando gli occhi di Neji.

“…Poi abbiamo comprato quella del pasticciere qui di sotto, ma una torta l’ha fatta” assentì il moro mentre la castana gli tirava poco elegantemente un pugno in pancia.

“E qui c’è il nostro…” terminò Hinata mentre Tenten scartava con gli occhi l’ultimo libro del suo autore preferito “Grazie!” terminò soddisfatta.

E tu che mi regali?” fece poi in direzione di Neji.

“Una passeggiata” scosse le spalle lui.

“Una passeggiata?” chiese Tenten sorpresa.

Neji annuì facendole cenno di seguirlo all’esterno.

Prima di sparire col ragazzo,  Tenten tutta contenta urlò: “Naruto!”.

Il biondo ragazzo incominciò a cercare sotto l’albero e siccome i pacchi rimasti erano pochi non dovette lavorare molto per riconoscere i suoi doni.

Un maglione di lana arancione, il suo colore preferito, illuminò il sorriso del ragazzo.

Sasuke, Sakura grazie” ringraziò Naruto commosso.

“Bello, eh?” domandò ironico Sasuke mentre riceveva una gomitata da Sakura.

“Una katana!” esclamò poi sorpreso, scartando il pacco di Shika e Ino, “bellissima…e originale!” rise.

Shikamaru prese la sua: “Vedi di non farmi torto o mi vedrò costretto a…” cominciò guardandolo con occhi serrati.

Shika, amore” fece allora Ino “quante volte ti devo ripetere che non sei un ninja?” domandò come si fa con un bambino piccolo.

Hinata continuava a sorridere divertita dalle mosse di scherma abbozzate del suo ragazzo.

In quella tornarono Neji e Tenten, lei attaccata al collo di lui, imbarazzato.

“Mi ha comprato il motorino nuovo!” fece Tenten intenerita al massimo.

Sakura, Hinata e Ino sospirarono, mentre Neji porse un netbook a Naruto, tanto per cambiare argomento. Naruto non faceva altro che continuare a ringraziare all’infinito.

Infine aprì il regalo della sua Hinata, una cornice d’argento con una foto di tutti loro, insieme e sorridenti, in un caldo pomeriggio di maggio. Lui e la sua Hinata erano abbracciati e con loro c’erano i loro migliori amici, l’unica famiglia che lui avesse mai conosciuto. Le lacrime incominciarono a scendere quiete lungo le guance di Naruto, che cerò di coprirsi il volto con il braccio.

Hinata allora si diresse verso di lui e gli accarezzò la guancia per poi ritrovarsi stretta al corpo del ragazzo scosso dai singhiozzi.

Venne così il suo momento di ricevere i regali: erano rimasti solo i pacchi indirizzati a lei sotto l’albero.

Il primo veniva da Ino ed era una bellissima sciarpa blu dello stesso colore dei suoi capelli; Neji e Tenten le donarono Ragione e sentimento, libro di una famosa autrice inglese, e Naruto infine le porse un calendario fatto con le loro foto migliori, quelle più significative della loro storia.

Hinata lo adorò da subito, e non riusciva a staccare gli occhi da quell’oggetto, così fu l’unica a non notare Naruto raccogliere fra le mani l’ultimo regalo che giaceva sotto l’albero.

Con delicatezza il ragazzo aprì una piccola scatolina e mettendosi in ginocchio davanti a lei le chiese: “Vorresti sposarmi?”.

Lei solo allora sollevò lo sguardo e vide un piccolo anello, con un minuscolo brillante nel centro, e le lacrime presero a rigare le guance di lei, questa volta.

Un silenzio stupito li circondava, mentre Naruto se ne stava trepidante in attesa di una risposta, che non tardò ad arrivare: “Sì, lo voglio”.

Ecco le parole che chiusero alla perfezione un Natale di amicizia, cambiamento, e soprattutto amore.

E che furono ripetute non più di sei mesi dopo, in una piccola e accogliente chiesetta di campagna.

 

  
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