Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: Katonoffirecrow    18/04/2015    3 recensioni
Questa è la storia di come il nuovo mondo natio dalla guerra dei supremi, lentamente comincia la propria avanzata nell'eterno dubbio
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

« Il sangue scorre, la vita cessa e finisce nell'arco di pochi istanti..e tutto ciò che è creato si trasforma divenendo odio e amore...quale grande ironia. » disse una voce calda ed immensa in un mare di luce nella quale si riusciva a distinguere la sagoma umanoide di Nero.

Quest'ultimo, immobile con le mani lasciate scendere lungo i fianchi, teneva il proprio sguardo abissale fisso dinnanzi a se, con un leggero sorrisetto in volto.

« Sei molto filosofico oggi, non è che stai iniziando ad invecchiare ? Forse ti farebbe bene andare in pensione sai. »

« Nero, Nero...non cambi proprio mai. Secoli e millenni, non potranno mai cambiare l'operato tuo e della creazione stessa. Ma a parte questo dimmi, sai perché ti ho convocato ? »

« Beh immagino non sia per una partita a bigliardo visto che l'ultima volta ho lasciato tutti gli altri supremi privi di supremi. » disse l'umano sollevando lo sguardo verso l'alto, scrutando nell'immensa luce un infinità di piccoli bagliori muoversi.

« Non proprio, in realtà sei qui perché ho preso un importante decisione dopo quanto osservato in questa nuova fase. » disse l'immensa voce, facendo portare la mano destra di Nero sotto il mento, cominciando a farlo riflettere.

« Potresti essere più preciso ? » chiese l'essere supremo, ottenendo come risposta una miriade di luccichi attorno a se, che cominciarono ad espandersi come schermi su cui cominciarono a comparire le immagini provenienti da Equestria e migliaia di altri mondi, apparentemente lontani tra loro, ma tutti con lo stesso problema, la morte e la guerra.

« Oh...a questo ti riferisci. Beh non vedo come questo possa farti riflettere, in fondo è risaputo come ogni forma di vita, per quanto sia diversa per struttura e forma essa finirà sempre per generare la morte di altre esistenze per migliorare la propria. » disse Nero, mantenendo un atteggiamento distaccato dalle immagini che gli venivano mostrate, soffermandosi specialmente sull'immagine dove si poteva notare la strage attualmente in atto, da parte di Queen e Lilith sui changeling.

« Quindi secondo la tua opinione un essere vivente non può esistere senza soggiogare, uccidere, o in sostanza dominare un ambiente e tutti coloro che vi si trovano ? »

« Beh mi pare evidente, lo stesso principio di carnivoro da te creato comprende ciò, visto che per vivere serve uccidere. »

« Vero, ma ho anche fatto si che vi siano mezzi per impedire lo sterminio di specie dando a determinati elementi caratteristiche genetiche che ne impedissero la sparizione. »

« E se dico dinosauri ? » disse di colpo Nero, facendo comparire il proprio bastone nella mano destra, puntandolo in un punto indefinito della luce, che parve emettere un forte sospiro.

« Nero, posso ricordarti che le catastrofi, e gli eventi cosmici di pura casualità esentano dal mio operato ? »

« Certo, ma volendo avresti potuto impedire tale estinzione. O vuoi negarlo ? »

« Non lo nego, ma se lo avessi fatto avrei interrotto la catena temporale, cosa che tu fai costantemente in ogni mondo che visiti, proprio come gli altri supremi. »

« Ah ! Quindi ora sarebbe colpa nostra se gli esseri viventi si uccidono ?! » chiese di colpo il signor nero, incrociando le braccia sul petto con espressione indispettita in volto.

« Non lo dico, ma non lo nego. Ma come stavo dicendo poco fa, non è per questo che ti ho convocato, dato che darti una colpa che potresti avere non cambierebbe nulla, anzi conoscendoti peggiorerebbe.

Il motivo perché tu sei qui è molto più semplice. Da questo istante, la restrizione della prima persona verrà abrogata in modo eccezionale, per far si che voi supremi possiate svolgere una missione per me. » sentenziò la voce, facendo spalancare la bocca all'essere supremo, che lasciò cadere il proprio bastone, che precipitò nell'infinità della luce.

« Cioè no aspetta, fammi capire bene. Tu mi stai dicendo che ora posso fare quello che voglio ? »

« Si. »

« Posso uccidere o dare la vita a chi mi pare ? »

« Esatto. »

« Davvero ? Davvero, davvero ? »

« Certo. Io non mento mai Nero, lo dovresti sapere, ma-»

« Ecco lo sapevo, c'è sempre un “ma” con te. Dai spara. » disse Nero, con un certo pizzico di delusione, ancora però sovrastata dall'entusiasmo per la notizia entusiasmante che gli stava facendo dimenticare tutti i problemi in corso su Equestria.

« Ma prima dovete svolgere la missione che vi affiderò. »

« E' qualcosa di complicato ? »

« No, è qualcosa che tempo fa feci da solo, diverse volte. Ma visto che ora ci siete voi, tanto vale farvi divertire. La missione è questa “Armageddon”. » disse la voce, ora cupa.

« Cioè...aspetta. Vuoi che distruggiamo tutto ? Tutto tutto ?! Perché ? » chiese l'essere supremo, deglutendo con forza, sapendo bene i dettagli di quella missione che mai si sarebbe aspettato avrebbe visto mettere in atto, e che comprendeva per lui il compito di sbarazzarsi di tutti i suoi “giocattoli”.

« Dovrete far sparire ogni forma di vita da questa dimensione. Non dovrà più restare nulla, e come posso intuire dalla tua espressione, hai capito che questo significa che anche Black dovrà essere distrutto, assieme ad Equestria. » disse la voce, mentre all'esterno di essa si cominciavano a notare immense esplosioni rosse che Nero osservò con sguardo stupito.

« Si, gli altri supremi hanno già iniziato a devastare le aree di loro competenza. E dovresti iniziare anche tu se non vuoi che Lyram ti attacchi dicendo che sei sempre l'ultimo. »

« Ma c'è un problema...Rain è ancora sul pianeta, e poi li abbiamo appena fatti rinascere tutti e..e-»

« Nero. Hai intenzione di andare contro il mio volere ? » chiese di colpo la voce, tuonando per l'immensa luce che lentamente si stava tingendo di vari punti rossi.

Nello stesso istante il signor Nero, stringendo con forza i pugni cominciò a mordersi il labbro inferiore avvertendo in se le prime fasi di trasformazione nella sua vera forma, causatagli dallo stress della situazione.

Il suo corpo ed animo erano in conflitto, lui adorava la distruzione e la paura, ma allo stesso tempo non voleva perdere quel mondo, quel pony, quella ragazzina.

« Io...non so. »

« Nero, non puoi sottrarti al tuo compito. Sai bene che potrei farlo anche io, proprio ora. Ma proprio perché so ciò che provi per loro che ti sto dando la possibilità di farlo tu.

Conosco fin troppo bene ciò che si prova a veder morire ciò che si ama, accade ormai da eoni e mai smetterà. Ma ora, è necessario effettuare la vostra missione, quindi non per me. Per loro, cessa la loro esistenza e lascia il resto a me. » disse la voce, mentre la luce attorno a Nero cominciò lentamente a svanire, lasciando l'umano nel nero spazio, circondato da migliaia di stelle ed esplosioni rossastre lontane anni luci.

Lentamente l'essere supremo sollevò lo sguardo, osservando dinnanzi a se il piccolo pianeta azzurro, che tanto amava e dove coloro che conosceva ora stavano vivendo e morendo.

« Dunque è così che finisce tutto...penso che questo dunque sia un addio.

Avrei voluto passare altro tempo con voi...con te.

Sei stato un valido amico, dunque che la tua fine sia indolore, Black. » disse il signor Nero, sollevando il proprio indice destro verso il pianeta, scagliando una piccola sferetta violacea nella sua direzione.

Quest'ultima come una piccola lucciola svolazzò per qualche istante verso il pianeta, esplodendo qualche istante prima di entrare nell'atmosfera, sparando miliardi di fasci luminosi quintessenziali nella galassia, trapassando di netto i nuclei dei pianeti che, dopo pochi istanti esploderò con immense esplosioni cremisi.

Lentamente l'umano diede le spalle al pianeta, quando l'ultimo colpo, il più doloroso, parti come una freccia e trapassò il cuore del pianeta e di Nero, facendo esplodere Equestria, in contemporanea ad una piccola lacrima viola lasciata volteggiare nello spazio dopo essere discesa dalla guancia sinistra del supremo.

Ma quando tutto ormai parve finito, le infinite esplosioni rosse parvero fermarsi, come ogni cosa.

Il tempo, per un flebile battito di ciglia, si fermò.

Tutto di colpo di venne nero, facendo sparire ogni singola luce dalla dimensione, lasciando spazio soltanto ad una minuscola luce che Nero vide comparire a poca distanza da se.

« Cosa diamine...»

« Quello è per te, Nero. » disse nuovamente la voce, risuonando nel vuoto più assoluto.

« Non capisco capo, avevi detto che volevi annientare ogni cosa, che nulla sarebbe dovuto sopravvivere, dunque cosa è questo ? » chiese l'umano, scrutando la minuscola luce, che se ne stava immobile a pochi centimetri dal volto di Nero.

« Quella è la vita stessa, è ciò che tutti bramano, ma nessuno ottiene. Quello che hai difronte Nero, è il potere della creazione.

Io ho detto che tutto doveva essere distrutto, ma non che potesse essere ricreato in modo migliore. »

« Perché...? »

« Cosa ? »

« Perché stai dando a me questo potere ? Io sono l'incarnazione dei cattivi sentimenti, della paura, mi nutro di essa, dunque perché a me e non ad uno degli altri supremi ? »

« Perché loro hanno distrutto per mio ordine. Tu hai distrutto per amore Nero.

Questa è la differenza e credimi, non è poco. » disse capo, osservando comparire una smorfia di dolore mista a commozione sul volto del signor Nero, che malgrado tutto ciò che era avvenuto, ai millenni trascorsi vedendo morti di ogni genere, conoscendo esseri da tutti i mondi, solo per un piccolo pony, e una suprema incompleta ora stava versando lacrime quintessenziali, che come farfalle venivano attratte e risucchiate verso la piccola luce, che aveva preso a palpitare.

« Oh oh è iniziato. »

« Cosa ? »

« Fossi in te mi sposterei da li Nero. »

« Ma che diamine st-»

« Troppo tardi, Big Bang. » disse capo, mentre la piccola luce di colpo esplose, creando un immenso flash che per un istante abbagliò l'intera dimensione, inglobando in essa Nero, ed i restanti supremi sparsi in essa.

Per qualche istante Nero non vide più nulla, rendendosi solo conto di essere poggiato su qualcosa di duro.

Provò ad aprire i propri occhio abissali, ma nulla, ancora le sue energie non erano state evidentemente ripristinate o lo scoppio era stato troppo forte anche per lui, ciò che sapeva era che in quel momento non era solo.

Lentamente avvertì che qualcosa gli stava leccando la mano destra.

In quell'istante notò come, la vista cominciò a divenire più nitida, facendo apparire dinnanzi a se un immenso cielo azzurro, totalmente privo di nubi con un grande sole giallo che coi suoi raggi cominciò a riscaldare il suo corpo.

Con un piccolo sforzo il supremo voltò il capo poggiato a terra verso destra, cominciando a sorridere leggermente vedendo quello sghiribizzo nero col crine smeraldo mordicchiargli l'indice con veemenza.

Nel medesimo istante, capo osservando il nuovo universo generato da Nero, sospirò con una punta di soddisfazione.

«Quando fai le cose per bene, nessuno sospetterà che tu abbia fatto realmente qualcosa. »

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Katonoffirecrow