Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: principessanonima    19/04/2015    2 recensioni
Australia, Sydney. Ashton Irwin a soli diciannove anni è il capo della gang più temuta e ricerca della città. Allyson Summers segue il padre a Sydeny dopo che questo viene chiamato dalla polizia di Stato per fermare una volta per tutte i 5 Seconds of Summer.
Ma cosa succede quando Allyson verrà rapita da Ashton? Può l'attrazione nascere tra questi due opposti?
Dal capitolo:
L'aveva uccisa. Non con un'arma da fuoco, ma decidendo di allontanarsi da lei.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Baby girl, you can’t survive like this.
 Beyonce  -Jealous
Sbatté le palpebre lentamente cercando di ricordare cosa diavolo le fosse successo. La stanza in cui si trovava era priva di luce, fatta eccezione per quel fascio che entrava da una finestrella in alto.
Iniziò ad agitarsi, e quando tentò di alzarsi, qualcosa le impedì di farlo. Il suo sguardo si posò sui piedi legati così come i suoi polsi.
Completamente nel panico pensò al peggio. Cosa volevano farle? Perché lei? Cosa aveva fatto?
Allyson si diede un pizzico sperando di star sognando e che tra qualche minuto si sarebbe svegliata nel suo letto..
Nonostante i tentativi di ricacciare indietro le lacrime sbattendo le palpebre, si ritrovò a singhiozzare .
Perché non si era fatta gli affari suoi? Chi credeva di essere, Wonder Woman?                                    
Ma soprattutto, questa era la sua fine?
Non poteva neanche immaginare il colpo che avrà fatto prendere a Jay e Lana non trovandola più.
E suo padre?  Non lo rivedrà mai più?
L’improvviso scatto della serratura la spaventò e per un attimo smise di singhiozzare. Le persone che vide entrare erano le ultime che si aspettava di vedere, non poteva credere che tutto questo era opera loro.
-L’avevo capito da subito che eri una ragazza coraggiosa Summers, ma non fino a questo punto- disse Michael ridacchiando.  Lei rimase in silenzio, sapeva che se parlava avrebbe solo aggravato la situazione.
-Ti sei messa in un enorme guaio- continuò Luke facendole di proposito aumentare la paura.
-Lasciatemi, non ho fatto niente!- urlò in preda alla disperazione. Quei tipi la stavano spaventando da morire tant’è che prese a tremare come una foglia.
I due, come se non l’avessero sentita, le si avvicinarono. Luke sciolse le corde che la tenevano legata e poi, con voce dura le ordinò di seguirli.
Ben  preso scoprì di essere rinchiusa in una villa, e ciò la sorprese, forse si vedeva troppi film ma si era immaginata una fabbrica abbandonata, in un posto sperduto dal mondo dove non c’era possibilità di sfuggire. Quella, invece, era una normalissima villa.
Si fermarono davanti ad una porta, Michael la aprì e la spinse dentro. Era un piccolo studio dalle pareti rosse e tappezzato di vari riconoscimenti.
Seduto tranquillamento dietro la scrivania al centro, vi era un ragazzo dai capelli mossi che aveva si e no la loro stessa età e un altro dai tratti asiatici, appoggiato alla parete affianco alla finestra con una sigaretta tra le mani.
-Ashton, è arrivata-  lo richiamò Luke facendola sedere forzatamente sulla sedia di fronte alla scrivania.
Gli occhi del ragazzo la guardarono attentamente e lei dovette ammettere che era bellissimo.
-Allyson Summers-  mormorò smorzando un sorriso. La ragazza iniziò a stancarsi di tutti quei sorrisi e senza pensarci, sbatté i pugni sulla scrivania.
-Fammi uscire di qui! Non ho fatto niente!-
Ashton non sembrò curarsi del suo atteggiamento, anzi, ne era parecchio divertito.
-Calmati tigre, sei tu che ti sei praticamente consegnata a noi-
Lo sguardo di Allyson si fermò sulla targhetta in oro lì sulla scrivania con inciso “Ashton Irwin”.
Sbarrò gli occhi –Ashton Irwin, tu sei Ashton Irwin!-
Il ragazzo che suo padre tanto desiderava era di fronte a lei, aveva il criminale più ricercato di tutta l’Australia a dieci centimetri.
-Vedo che il tuo paparino ti tiene informata- disse divertito.
-Cosa vuoi da me?-
-Mi hai messo in una posizione difficile, Allyson. Dopo quello che hai visto non posso lasciarti libera sapendo che spiffereresti tutto e non posso neanche ucciderti perché sarebbe solo peggio.-
Allyson a quel punto non sapeva se tirare un sospiro di sollievo o temere comunque il peggio. Perché c’era di peggio.
-Quindi ti terremmo  in ostaggio, contenta?-
Faceva anche lo spiritoso! Stiamo scherzando?!
La conversazione fu interrotta da un colpo alla porta. Dopo che Ashton diede il permesso di entrare, un uomo sulla trentina si fece avanti trascinando un altro uomo con la faccia ricoperta completamente di sangue.
-Ci ha presi per il culo, Ashton. Ha pagato con soldi falsi- disse il primo buttando l’uomo per terra come se fosse un sacco dell’immondizia.
-V..vi posso spiegare, non ho più un lavoro e ho un figlio.. ho bisogno di più tempo, vi prego –
Allyson sentì gli occhi pizzicarle e avrebbe fatto di tutto pur di non assistere a quella scena. Non era possibile che erano così senza cuore, come facevano a rimanere impassibili davanti a quella scena? Quante altre volte era successo?
-Ti ho dato un cazzo di mesa a disposizione, un mese. E tu mi ripaghi con soldi falsi?!-   il tono di Ashton era minaccioso ma sempre basso.
Successe tutto in un attimo: estrasse la pistola da dietro il pantalone e gli sparò, alla testa.  Il sangue schizzò da tutte le parti arrivando persino al vestitino di Allyson. Il suo volto sbiancò in un attimo e si portò le mani alla bocca.
-Devo vomitare!-
Luke sbuffò e le avvicinò un secchio. – Se rimarrai qua per molto tempo ti ci abituerai, tranquilla –
Allyson rigettò di tutto per poi scoppiare a piangere.

 
 
 
Pochi minuti dopo fu portata in un’altra stanza. Era una normalissima stanza per gli ospiti:  un letto a una piazza e mezzo dalle coperte color salmone al centro, un armadio che ricopriva la parete di sinistra,  una finestra a vasistas e una scrivania.
Allyson si posizionò davanti allo specchio facendo una smorfia di disgusto osservando il proprio riflesso.
Il vestito nero era completamente sgualcito e il trucco sbavato per le troppe lacrime. Fu in quel momento che si ricordò della sua borsa, nella quale era solita metterci delle salviette struccanti in caso di emergenza, ma ovviamente quei bastardi le avevano preso tutto.
Qualcuno bussò alla porta e la mora sbarrò gli occhi per il terrore. Sebbene Ashton le avesse detto che non l’avrebbe uccisa, di quelle persone lei non si fidava e non lo avrebbe mai fatto.
Si avvicinò lentamente e con le mani tremanti aprì. Si aspettò di vedere Luke o Michael, invece era il ragazzo asiatico che aveva visto nello studio.
-Questi sono per te- disse porgendole una bustina. Confusa, l’aprì e ci sbirciò dentro scoprendo che erano un pigiama, uno spazzolino e un ricambio.                                                        
Allyson rimase sbalordita da quel gesto. Non era esattamente il trattamento da “prigioniera” che si aspettava.
-E ora seguimi, sicuramente hai bisogno di una doccia -  aggiunse guardandola da capo a piedi.
La ragazza seguì il moro senza obiettare. Mentre gli camminava alle spalle si permise di osservarlo meglio e deglutì notando il fisico ben definito.
-Questo è il bagno, io ti aspetto fuori-
Allyson si chiuse la porta alle spalle, sollevata di ritrovarsi da sola. Accese la luce, rimanendo ancora una volta sbalordita da quella villa. Quel bagno era probabilmente più grande di casa sua, alla sua destra vi erano due lavandini sottostanti ad uno specchio orizzontale, affianco un mobiletto  bianco e poi una doccia in muratura.
Si spogliò finalmente da quei vestiti sporchi e si beò di quei pochi minuti, gli unici in cui tutta la tensione venne dimenticata.
 

 
 
 
 Un ritardo che più ritardo non si può. Non avevo le idee chiare su come dovessi continuare questa storia, ma fortunatamente adesso ho un quadro generale su come proseguirà! 
Allora, in questo capitolo entriamo nel fulcro della storia. Allyson è stata rapita e da chi?  Da quei ragazzacci che suo padre non vede l'ora di sbattere in prigione.  Si risveglia in una bellissima villa e stranamente viene trattata come una normalissima ospite.  Purtroppo per lei,l'apprenza inganna.

Risultati immagini per lily collins tumblr cry 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: principessanonima