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Autore: Harime Nui    19/04/2015    1 recensioni
[SPOILER ep.1-25]
Nui Harime morì assieme a sua madre per mano di Ryuko. E se Nui avesse declinato l'offerta cambiando completamente idee e punto di vista? Cosa penserebbero Ryuko, Satsuki e gli altri? Cosa succederebbe? Questo avvenimento sovvertirà per sempre il mondo in cui vivono, cambiando per sempre il corso della storia.
Coppie: [Nonon/Satsuki] [Harime/Ryuko]
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nui Harime, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Senketsu nascose l'immenso dolore che provava combattendo.

Doveva mantenere Ryuko al sicuro, quello era il suo unico e vero scopo voluto da Isshin, e sarebbe quello che avrebbe tentato di fare. No. Ci sarebbe riuscito a costo della sua vita.

'Ryuko...' la interruppe durante il combattimento.

'Senketsu?'

'Fallo per Mako. E per Satsuki.' la voce incrinata.

'Che abito piagnucolone! Non ti preoccupare, torneremo tutti e due sani e salvi, è una promessa!'

'R-ryuko...'

 

 

Ad un normale banco di scuola era seduta una giovane ragazza, gli occhi azzurri, i capelli lunghi e biondi raccolti in un'improbabile e sofisticata pettinatura. Sul piccolo tavolo davanti a lei, un piccolo trenino in legno. Le sue mani, modellate per cucire, per essere all'altezza di Ragyo, tremavano alla sola idea di quel pezzo di legno. Non aveva mai visto qualcosa di così... normale... non aveva mai giocato, avrebbe potuto spezzare una delle sue splendide unghie.

Raccolse il gioco.

La pelle, a contatto con quel materiale ruvido, diventò fredda e rigida. Eppure sentiva un calore accendersi all'interno del suo cuore di biofibra.

Con una mano raccolse una penna, la intinse nel calamaio, la portò al foglio bianco, avvicinando la punta iniziò a scorrere come sangue una lenta ed inesorabile scia di inchiostro.

 

Comparve una normale bambina.

Una normale casa.

Una madre altrettanto normale.

Una famiglia normale.

Una scuola normale.

Accettata da chiunque.

 

'Questo è il potere dell'inchiostro. Il potere di immaginare.' a parlare era la stessa Nui.

'Anche il sangue può scrivere e disegnare...' cadde una goccia rossa sul foglio.

'Ma non darà mai le stesse emozioni.'

'E... e le ferite rimarginano?' la sua voce era curiosa di scoprire, simile a quella di un bambino.

'Prima o poi tutte le ferite si richiudono. Se tu sei disposta a ricucire le tue colpe.'

Harime lasciò cadere la pena.

Cinse le ginocchia con le braccia.

Gli occhi vitrei.

'N-non voglio più cucire...'

'Cucirò io per te.'

'Davvero?' la voce carica di gioia.

Sul suo viso si disegnò, veramente, un sorriso. Vero.

Un veramente vero sorriso. Vero.

Per la prima volta si sentì libera e felice, veramente. Vero.

Tornò a sedersi normalmente sulla sedia e appoggiò il mento al banco, osservando un punto imprecisato in quella distesa vuota ed inabitata.

 

Comparve un giardino.

Comparve il sole.

Comparve la luce.

Comparve l'acqua.

Cambiò voce: 'Puoi essere libera.'

Tornò ad essere una bambina: 'Grazie, Harime-sensei!'

 

La ragazzina vestita in rosa e bianco ebbe la volontà di togliersi la benda dall'occhio

destro. Ebbe la volontà di non essere sottomessa agli abiti. La volontà di vivere.

 

La ferita prima evanescente era ora scomparsa.

Al suo posto vi era uno specchio blu.

Un enorme occhio dall'iride bluastra.

Uno specchio che potesse riflettere ogni pericolo e minaccia.

'Ehi, nullità! Hai dimenticato il dolore che hai provato quando sei stata tagliata a piccoli pezzi? Quando la tua carne è stata lacerata da quell'esplosione? E quando ti è stato tagliato un occhio? Lo hai scordato!?' il sorriso inarcato a V, gli occhi carichi di odio e follia.

'No, no ti prego!' tornò ad essere una piccola bambina terrorizzata da ogni cosa.

'Ferma! Io sono la volontà di Harime Nui. Non ti lascerò torcerle un capello!'

Dal petto della ragazzina comparve un addome femminile, una perfetta copia della vera Grand Couturier. Si divise in un'altra lei.

Improvvisamente Nui si inginocchiò a terra.

Sotto ai suoi piedi una collina verde.

La rugiada bagnava ancora le piccole foglie.

Avvicinò lentamente la mano.

La sua pelle entrò in contatto con la fredda rugiada, la foglia verde carica di clorofilla.

Sorrise nuovamente.

'Sono davvero felice! Vorrei che questo sogno non finisse mai...'

'Finirà.'

'Finirà quando sarai tu a volerlo.'

'Grazie Harime-sensei!' chiuse entrambi gli occhi, uno smagliante sorriso a trentadue denti disegnato sul volto.

Ora era veramente un angelo.

La pelle candida.

Gli occhi azzurri quasi vitrei.

La folta chioma mossa dal vento.

Quel sorriso così sincero.

Già.

Ora era veramente un angelo. Vero.

 

Angolo dell'autore:

Terzo capitolo di oggi! La miglior Domenica di sempre! ^^

  
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