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Autore: Lady Moon    19/04/2015    1 recensioni
La protagonista si chiama Luna, una ragazzina come tante, solo con qualche divergenza.
Improvvisamente entrerá in un mondo particolare, una vita che sognava, nuova, ma che risulterà essere inizialmente difficile per lei perché priva di normalitá, o almeno su alcune cose. 
Incontrerá nuovi amici, fará nuove scoperte sia belle che 'mostruose'. Scoprirá, inoltre, di avere dei poteri che dovrá imparare a dominare, perché essere una strega non è per niente facile, e compiere una missione che salverá il suo adorato nuovo mondo, solo lei potrà.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Piacere mio.


:"Ma... ma... cosa... cosa sei?! Cosa sei, tu?!?!" - domandò Luna sorpresa e ammirando la figurina dinanzi a sé, i suoi occhi si dilatarono così tanto per lo stupore che quasi facevano impressione a quell'esserino che l'esaminava a sua volta.

:"Oh, calma calma signorina. Non c'è motivo di spaventarsi, io sono Bonnie e sono una strega. Sono immensamente lieta di fare la tua conoscenza. Onoratissima! - disse la "fatina", sorridendole.

:"A me sembri più una fata, piccola... molto piccola... piacere  mio?!" - ci fu qualche secondo di silenzio. Poi Luna riaprì bocca.

:"Io... ahh, non posso crederci. Ma cosa ci fa una strega travestita da fata in casa mia, nella mia stanza?" - disse, dopo essersi tranquillizzata un po', doveva. 

:"Puoi chiamarmi Bonnie? Comunque questo lo scoprirai adesso. Il mio compito è quello di dichiararti la tua vera identità e dovrai imparare ad accettarti per quello che sei veramente. In questo rilassati, ti darà una mano sempre la sottoscritta. Bene. Credo sia tutto, allora..." - esordì Bonnie.

:"No... no aspetta. Scusami ma io so chi sono. Il mio nome è Luna e sono una, ehm... terrestre. Sono nata e cresciuta qui, e beh... ci sono tante altre cose da dire ma so chi sono... potrebbe esserci stato un errore?" - interruppe Luna, aggrottando le sopracciglia in segno di disapprovazione. 

:"Anch'io mi sentirei così come te, forse, se non sapessi chi sarei veramente. Mi appoggerei alla vita che indubbiamente faccio, ma ignara di tutto. Ad ogni modo, devi cercare di ascoltarmi o non combineremo nulla, signorina." - rispose Bonnie, in modo assai garbato e gentile.

:"Io... non ho mai avuto una fatina dei boschi per amica..." - farfugliò Luna, dando quasi l'impressione di non aver afferrato nulla di quanto detto precedentemente da Bonnie. Aveva udito e compreso in veritá, ma ora nella testa volteggiavano così tanti pensieri curiosi e conturbanti che non riusciva a dominarli tutti. Avrebbe voluto fare mille domande, il suo subconscio dominava.

:"Fatina... fatina dei boschi? Ti dico di no, sono una strega e preferirei di gran lunga se tu mi chiamassi Bonnie, per piacere." - rispose la strega sospirando e portando pazienza. Ci voleva molto a convincere una "terrestre" che avesse qualcosa in più rispetto alle altre persone comuni, a quanto pareva.

:"Scusami, scusami. Hai ragione... solo che mi sembra tutto così strano!" - disse scoraggiata Luna, tentava per davvero di capire, ma era un compito arduo. 

:"Ma tranquilla! Sono qui per questo! Ora aspetta, ti faccio vedere una cosa!" - rassicurò Bonnie e sparì in un vortice di fumo, sembrava vapore, era una cosa strana. Ma ancora più strano fu vedere cosa accadde dopo; appena si levò quel fumo comparve una persona in carne ed ossa, più bassina di Luna e senza ali. Sorrideva in modo allegro e apparentemente sincero. Aveva dei capelli di una lunghezza media e color rosso acceso, un maglione verde chiaro da un lato, viola dall'altro e lungo, un pantalone verde giada e delle scarpe simili a quelle di un pagliaccio di colore giallo. In mano aveva una bacchetta di legno di cedro.

:"Eccomi qui. Magari così possiamo sentirci meglio e chiacchierare adeguatamente!" - disse la personcina, che in realtá era Bonnie, l'individuo minuscolo di prima.

:"Tu eri quella fat... ehm, quell'esserino, scusami?" - chiese Luna, non meno sbalordita rispetto a prima.

:"Sì, sì, sì signorina! Ero proprio io! Contenta?" - rispose Bonnie felice. 

:"Sì... come hai fatto? Quanti anni hai?" - domandò Luna, osservandola.

:"Undici, signorina Luna. Eh sì, mi considerano irresponsabile per via della mia giovane etá. Tutte baggianate, te lo dico io! Mi vien spontaneo ponderarlo. E' vero, di tanto in tanto rovescio qualcosa, lancio incantesimi in giro e faccio svenire qualcuno dallo spavento, non sono abituati a vedermi, non so se riesco ad intendermi... hmm, poi disturbo gli animali, mi faccio notare mentre volo con la mia fantastica nonché nuova di zecca scopa, litigo con i passanti alla stazione che mi conoscono e... qualcos'altro... ma so essere anche molto affidabile! Oh, aspetta! Dobbiamo parlare di te, non di me, non farmi dimenticare, per piacere! A volte mi lascio prendere la mano." - disse con un tono esaltante Bonnie, additando - senza volerlo - la bacchetta verso Luna.

:"Tutte cose impressionanti e non decisamente normali... direi... inverosimili a mio parere." - disse Luna, guardando basita la bacchetta che Bonnie, rapidamente, rimise giù.

:"Imparerai che è più verosimile ciò che risulta essere strano o alquanto strambo e meno possibile da compiersi. Comunque avevo una cosa sulla punta della lingua prima di... cosa... uff... giusto! Ti chiedo scusa per prima, non volevo spaventarti, mi ero nascosta in quel contenitore di penne e matite coi fiori sopra, celato dai tuoi stessi libri, facevo fracasso, vero? Non sapevo quando uscire allo scoperto ma alla fine mi sono decisa!" - divulgò Bonnie, amareggiata.

:"Oh... tutto chiaro, ecco perché non ti trovavo allora... oltre ovviamente per la ragione che eri un tantino minuscola." - disse quasi ridacchiando Luna, rincuorata.

:"Ora ascolta. Non ho molto tempo, tra un po' devo tornare nella foresta, mi stanno aspettando. Devi sapere che tutto ciò... ecco, come dire, il mondo in cui hai vissuto fino ad oggi non rispecchia il tuo vero 'io'. Tu non sei ciò che credi di essere, sei molto di più." - enunciò Bonnie, cautamente.

:"Molto di più?" - disse Luna, col cuore a mille.

:"Sei come me, signorina Luna." - 

:"C... che vuol dire? Tu sei una..." - balbettò Luna.

:"Sei una strega." - affermò Bonnie, risoluta.




 


*Nota dell'autrice: 
Anzitutto salve! Se volete sapere come continuerà questa storia, tranquillizzatevi, pubblicherò il prossimo capitolo appena posso e spero tanto che leggiate nel contempo il primo - quindi l'inizio - così capirete meglio come si è arrivati a questo punto.
Ecco tutto, alla prossima ^^ e grazie per aver letto!*
   
 
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