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Autore: Lady Moon    25/02/2015    5 recensioni
La protagonista si chiama Luna, una ragazzina come tante, solo con qualche divergenza.
Improvvisamente entrerá in un mondo particolare, una vita che sognava, nuova, ma che risulterà essere inizialmente difficile per lei perché priva di normalitá, o almeno su alcune cose. 
Incontrerá nuovi amici, fará nuove scoperte sia belle che 'mostruose'. Scoprirá, inoltre, di avere dei poteri che dovrá imparare a dominare, perché essere una strega non è per niente facile, e compiere una missione che salverá il suo adorato nuovo mondo, solo lei potrà.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La magia è credere in noi stessi. Se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa.
                                                                      - Johann Wolfgang Goethe.




~ ~ ~ ~ 

 
 

 Capitolo 1Uno strano risveglio.


Era sera, una sera apparentemente tranquilla, consueta, dov'era ben visibile la congiunzione tra Marte e Venere.

Luna non era uscita, era ben immersa nei suoi pensieri, lì, sul suo comodo letto, c'era qualcosa che la tormentava continuamente, non faceva altro che pensarla, di notte, di giorno, come se non potesse farne a meno. Magari da un lato poteva ricavarne consolazione, tuttavia dall'altro sapeva che non era giusto per lei starci a pensare troppo su.

Luna era una ragazza di 16 anni, troppo piccola per affrontare il mondo, troppo piccola per capirlo totalmente, ancora immatura per risolvere tutti i problemi che nascevano, che susseguivano dinanzi a lei e non le davano spiegazioni, tregua. Talvolta molte cose le sembravano deliziose, prelibate e fantastiche, altre movimentate, strane, confuse, tristi. Sarebbe durato così per sempre? 

Era nata a Londra, ed è sempre vissuta lì, amava quella cittá e non voleva abbandonarla, non ci sarebbe riuscita facilmente. Ciò nonostante, aveva un'immensa voglia di viaggiare, di scoprire nuove cose, la sua fantasia era colossale e aveva bisogno di nutrirla ogni giorno, come qualcosa che viene creato e per mantenersi dev'essere curato, percepito a fondo. Aveva molte amiche, alcune fidate, altre semplicemente disponibili ma non rivelava ogni suo segreto a tutti, aveva avuto esperienze in precedenza e aveva imparato, a sua fortuna, che a fidarsi completamente di qualcuno non era molto saggio, bisognava valutarlo a lungo prima e forse, col tempo, sarebbe andata bene. Aveva un fratello che si era trasferito in Canada e una sorella che viveva ancora lì con lei, spesso andavano d'accordo ma alle volte non parlavano di questioni estremamente personali.
Come solito di persone della sua etá, era innamorata di un ragazzo; ma non era una cotta qualunque, si diceva tra sé e sé, sperava tanto di poterlo conquistare da molto tempo, di essere non solo "un'amica" per lui, un giorno, se ci fosse riuscita. E ci sarebbe molto altro da dire... anzitutto il loro rapporto non era sempre stato effettivamente "normale", Sam era particolare, vivace, allegro (non che Luna non lo fosse), e si era dimostrato molte volte misterioso nei suoi confronti, come se nascondesse qualcosa, come un ottimo dissimulatore, o semplicemente in realtá non pensava a niente ed era solo bravo a farlo credere. (E quest'ultima ipotesi potrebbe rivelarsi quella più avvilente.) Non parlavano spesso e quando capitava Luna si sentiva straordinariamente bene, e soprattutto meno sola. Adorava le poesie, i libri e scrivere, per questo molto spesso ci si dedicava, quando specialmente sapeva che non avrebbe sentito Sam, scriveva di lui.

Il mattino seguente Luna doveva studiare, ma rimandò appena sveglia e conscia lo studio al pomeriggio. Si alzò dal letto, sbadigliò e... un rumore, le tremò il cuore dalla paura. Cos'era stato?
Di nuovo. Era cascato qualcosa? Sembrava un contenitore pieno di matite, subodorò e tentò di squadrare la sua stanza.

"Cosa diamine è stato?" - pensò, senza peró riuscire a darsi una concreta risposta.

"Chiamo Sarah? Sì, la chiamo. No... potrebbe prendermi per pazza ed io non lo accetterei. Basta. Calmiamoci. Forse mi sono solo impressionata." - continuò.

*buum*. Nuovamente lo stesso rumore, sembrava prendersi quasi gioco di lei, perché "la creatura" che lo provocava  non si degnava di uscir fuori? 

"No... no... non sono tranquilla per niente. Ho paura. E se è una cosa brutta? Uno spirito, forse?" - pensò ancora vaneggiando, innegabilmente non aveva tutti i torti di farlo.

Il rumore cessò, cosicché Luna ebbe la possibilitá di tornare a respirare. Sarah, la sorella, entrò inaspettatamente nella stanza, le rivolse la parola con fare decisivo.

:"Alloraaa: oggi si studia o no? Però prima vieni fuori, dai... che... che hai? Ti senti bene?" - domandò a sua sorella minore, che aveva il viso più pallido del solito ed era lecitamente ancora turbata per l'accaduto.

:"Sì, tutto bene. Vengo." - rispose, dando l'aria di esser appena rinsavita.

:"Sicura? Hai la faccia di uno che ha visto un fantasma. E ci crederei se me lo dicessi..." - disse ancora Sarah, perplessa.

:"Non dici sul serio. Dai... va tutto bene." - rassicurò Luna.

:"Eddai, raccontami! Cosa ti è successo, eh?" - insistette la sorella, con sguardo rincuorante.

:"Sarah, possiamo rimandare la conversazione a più tardi? Ho fame, e hai ragione, devo mangiare qualcosina almeno." - proferì Luna.

:"Va bene." - rispose Sarah, senza contestare, ma avrebbe voluto, era alquanto preoccupata.

"Se solo sapessi cosa dirle. Vuole sapere cos'è successo, sento strani rumori, ecco cosa. Starò impazzendo per davvero." - realizzò Luna, mentre Sarah prendeva congedo dalla stanza.




"Va bene." - disse, stavolta dando voce ai suoi pensieri. Chiuse la porta a chiave, in modo che nessun altro potesse interferire e sottovoce continuò a dire 

:"Esca fuori chi c'è. O adesso o mai più..." - quasi non credeva di star parlando da sola, o con qualcuno che effettivamente non si sapeva nemmeno se fosse in grado di capirla.

Il rumore si rianimò, stavolta più forte, come se avesse voluto risponderle, e anche in modo impertinente. Luna ebbe un sussulto.

"Perché a me?" -

:"Ah, non lo so! Dimmelo tu." - disse una voce d'un tratto alle sue spalle, non solo era una voce estranea ma aveva risposto ad una domanda che Luna si era posta solo nella sua mente. Com'era possibile questo? Era un sogno? O sarebbe stato meglio definirlo un incubo?

Luna si girò frettolosamente, era suo solito affrontare una paura in quella maniera.

:"Ciaaao!" - proseguì quella stessa voce, che Luna notò bene appartenere ad un essere minuscolo con le ali... sembrava... una fata?! Eppure, da che ricordava, le fate o creature innocue simili non spaventano le persone.





 



*Nota dell'autrice:
Buon salve
, lettori! Ecco il primo capitolo della mia storia, che spero vi abbia in qualche modo colpito/interessato. Spero ovviamente anche che mi facciate sapere cosa ne pensate, esprimendo liberamente le vostri opinioni/consigli. 
La storia si apre con Luna, la protagonista, una ragazza apparentemente come tante, la quale non sa ancora cosa le spetta, ma tutto sarà spiegato nei prossimi capitoli e magari quello che appare non è proprio la realtà effettiva... :)
Ci tengo a precisare che il testo sarà in continua revisione! 
Alla prossima e grazie mille per essere arrivati fin qui, e soprattutto ringrazio coloro che sceglieranno di continuare a seguirmi ^-^
Un saluto.*
   
 
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