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Autore: willow11    20/04/2015    5 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.19-Dovrebbe essere più riconoscente con la natura signorina Lopez- disse il preside Silente facendo ricrescere i fili d’erba che la ragazza aveva appena strappato.
L’uomo agitò la bacchetta facendo spuntare uno sgabellino e si sedette davanti alla ragazza; poi, guardò con attenzione la bacchetta con cui aveva appena fatto la magia.
Santana riconobbe la bacchetta di Brittany e guardò il preside con stupore.
-Vite, 13 pollici e mezzo con crine di unicorno, particolarmente flessibile… Si dice che la vite sia tra le più sensibili…-
-a riconoscere anche senza contatto diretto i loro padroni- completò l’ispanica come se conoscesse a memoria quella formula.
L’uomo sorrise passò la bacchetta a Santana che si premurò di afferrarla con cura.
-Si dice anche che i loro padroni siano particolarmente intuitivi-
Santana sorrise per la prima volta -è buffo, Brittany non era famosa per essere una persona intuitiva…- fece un respiro profondo, come se pronunciare quelle parole significasse rivelare un grandissimo segreto -ovviamente non era così…- concluse, prima di agitare la bacchetta e far comparire da terrà un girasole.
-Doveva avere un rapporto molto speciale con la Signorina Pierce, di solito le bacchette rispondono solo ai loro padroni-
Con fatica l’ispanica trattenne una lacrima e poggiò per terra la bacchetta, non voleva rispondere a quella domanda così poco velata.
-Professor Silente… Lei crede davvero a Potter… insomma alla faccenda di…-
-Di Voldemort?- Si affrettò a precisare il preside.
Santana annuì.
Silente sembrò pensarci su.
-Il signor Potter si è trovato ad affrontare qualcosa più grande di lui e sicuramente questo può averlo confuso, tuttavia, credo che tempi duri attendono Hogwarts -
-Non sono sicura di voler tornare…-
-Beh sarebbe un peccato Signorina Lopez, perderebbe l’occasione di fare d’assistente al prossimo insegnante di difesa contro le arti oscure…-
-Come scusi?-
-So che vuole diventare un Auror… Sicuramente questo impiego gioverebbe al suo curriculum- disse il preside Alzandosi dal piccolo sgabello che sparì improvvisamente.
Santana guardò l’uomo alzarsi non sapendo cosa rispondere.
-Non mi deve rispondere adesso, ha tutta l’estate per pensarci…- aggiunse il preside.
Santana guardò Silente allontanarsi e poi abbasso gli occhi sulla bacchetta di Brittany.
L'afferrò, la portò al petto e cominciò a piangere.
Da quel momento, non si sarebbe più separata da lei.


-A che pensi?-
Santana, con in mano la bacchetta di Brittany, si ridestò dai suoi pensieri e si girò a guardare Hermione.
La sua Hermione.
Anche piena di graffi rimaneva comunque bellissima.

Hermione arrossì appena.
Santana allora allungò la mano verso la grande quercia che era rimasta intatta, e ne accarezzò la corteccia.

-Pensavo a quando Silente mi ha proposto di tornare per fare da assistente alla Umbridge-
-A quando ti ha dato la bacchetta di Brittany…- aggiunse Hermione con tono leggermente inquisitorio.

Santana sorrise sapendo che era stata colta in flagrante.

-Sì... A quando mi ha dato la bacchetta di Brittany- ripeté, staccando la mano dall’albero per cingere Hermione sulla vita.

Hermione fece lo stesso e le due cominciarono a camminare.

-Sei molto perspicace ultimamente- la punzecchiò l’ispanica.

Hermione avvampò e abbassò lo sguardo.

-Che succede?- Chiese la latina con dolcezza.
-Devo dirti una cosa…-

Santana accigliò lo sguardo ma vedendo che l’altra era titubante, decise di sciogliere un po’ la tensione -puoi dirmi tutto Granger-

Hermione, sentendosi chiamare per cognome, sorrise.

-Credo che tu ti sia veramente innamorata di me…- cercò di argomentare.

Santana strabuzzò gli occhi -evviva la modestia-

-Quanto sei idiota! Guarda che sto cercando di dirti una cosa importante-

-Cioè? Che ti ho passato i poteri di Brittany?-

-Sì…- rispose secca Hermione, poi si girò a guardarla –No, aspetta quando l’hai capito?-

-Amore, ti avrò fatto l’incanto obscuro, ma sono pur sempre uno dei fiori all’occhiello di questa scuola… decaduta- disse la latina guardando quello che era rimasto del castello –allora? Com’è leggere il pensiero?- la punzecchiò l’ispanica.

Hermione si risentì –io non leggo nel pensiero, non ancora!-

-Ehy, non ti sto mica accusando!- la schernì ancora la latina –però se potessi leggere quello che sto pensando adesso, penso che sarei molto felice!- aggiunse Santana con un sorriso malizioso.

Hermione la guardò scioccata –pervertita! Com’era la formula dell’incanto obscuro?-

-Non se ne parla neanche!- l’interruppe Santana –abbiamo rischiato di morire per quella cazzata che ho fatto…-

-Amore siamo vive- cercò di calmarla Hermione.

-Per miracolo...-
-Ma io sentivo che stavi bene…- sorrise Hermione.
-Ma io no!- Replicò Santana –e questa cosa mi ha ucciso… Ogni giorno, per più di otto mesi Hermione…-

La grifondoro si sciolse davanti a quella dichiarazione d’amore e la strinse con forza.

-Ma l’incanto obscuro è irreversibile… Non c’è mago o bacchetta che possa scioglierlo!-

Santana ebbe come un’illuminazione.


--


Nella camera che in un tempo non troppo lontano era appartenuta a Santana e a Quinn, la corvonero se ne stava seduta sul letto con in braccio la sua bambina che dormiva beatamente.
Accanto a lei Noah Puckerman era incantato a guardare sua figlia.

-È bellissima…- disse il ragazzo con diversi tagli sul viso –proprio come sua madre-

Quinn al suono di quelle parole perse un battito.
-L’ha detto pure lei…- disse continuando a guardare sua figlia.

Puck, sentendosi in qualche modo colpevole dell’accaduto, abbassò lo sguardo.
-Dovevo essere più veloce… Se solo io-
-Sei stato fantastico Noah - l’interruppe subito Quinn guardandolo negli occhi.

Il ragazzo con la cresta incrociò i suoi occhi carichi di commozione, nonostante la notte folle appena trascorsa avesse lasciato dei segni evidenti su tutto il corpo, rimaneva sempre la ragazza più bella che avesse mai conosciuto.

Sorrise a quel pensiero ma si ridestò subito non sapendo più cosa la ragazza provasse per lui.

-Cosa faremo adesso?-
-Non lo so- rispose Quinn accennando un sorriso sincero.

Entrambi abbassarono gli occhi verso la piccola Rachel intenta a sbadigliare e sorrisero emozionati.


--


Fermi sul grande ponte che portava all’ingresso di Hogwarts, Harry Potter, con la bacchetta di sambuco puntata contro Hermione, si stava preparando a sciogliere l’incanto obscuro.

Non era sicuro del risultato, ma valeva la pena tentare.

Santana in piedi di fianco alla sua ragazza, le teneva stretta la mano.

Harry si girò per l’ultima volta verso l’ispanica che gli fece cenno di procedere.

Harry annuì e agitò la bacchetta –finitem incanto obuscuro-

Accanto a loro, Ron guardava la scena incuriosito.

Improvvisamente, una nuvola di fumo circondò la testa di Hermione cominciando a roteare con forza fino a dissolversi.

Hermione sbattè le palpebre un paio di volte e si voltò subito a guardare Santana, sapeva bene che se le avesse fatto una domanda e basta non avrebbero sciolto il dubbio.
In fondo anche lei era riuscita a leggere la mente.

Così si concentrò su un ricordo ben preciso.

-Bene ragazzi, vi ho fatto venire qui perché per la prossima prova ci occorre rubare un tesoro a ognuno dei quattro campioni- disse il preside guardandoli dall’alto della propria scrivania.
Hermione guardò prima Ron scrollando e le spalle e poi si sporse a vedere gli altri ragazzi ossia la sorella di Fleur De la Cour e il portiere dei serpeverde.

La serpeverde, sentendosi osservata girò lo sguardo verso Hermione e le imbruttì.

Hermione alzò un sopracciglio di dissenso, senza capire il perché l’avesse guardata in quel modo.

-Cioè, vuole che le diciamo il tesoro di Harry?- Chiese Ron.
Silente sorrise –non proprio sig. Weasley… piuttosto crediamo che lei sia il tesoro del signor Potter-

Il ragazzo sbiancò.

-Come scusi? Che vorrebbe insinuare con questo?- Chiese subito la serpeverde mettendosi sulla difensiva.

-Oh assolutamente niente Signorina Lopez, solo che il legame che lega due amici è sempre molto potente-
-Ok, ma nessuno dei serpeverde è nel torneo- disse la mora sempre più ostile.
-Infatti… Ma credevo che fosse lei il tesoro più prezioso della signorina Pierce…-rispose pacato Silente -in tal caso potrei suggerire di chiamare il signor Evans…-  
Santana avvampò sotto lo sguardo incuriosito di Hermione che non aveva smesso un attimo di fissarla.

-Io andrò benissimo, che cosa devo fare?- Chiese infine Santana stizzita.



L’ispanica dopo aver visto il suo ricordo, aprì occhi confusi.
-Cos’era?-
-La prima volta che ti ho notata…-
-Per Salazar… Ti sarò sembrata una pazza isterica!-
Hermione sorrise e la baciò –decisamente!-

-Aspetta... Ha funzionato!- Sorrise la latina staccandosi dal bacio della sua ragazza.
Hermione senza rispondere la baciò di nuovo con passione.


-Harry, sei proprio sicuro?- Chiese Ron, avvicinandosi al suo amico che aveva ancora in mano la bacchetta di sambuco.
-Con quella bacchetta saremmo invincibili…-

Harry, dopo aver messo a posto la propria bacchetta, si girò a guardare Ron.

-Perché non togliamo pure a Harry l’incanto obscuro? Sai, potrei approfittare e farmi dire cosa pensa- disse Ron indispettito.

-Non serve- rispose Santana –credo che morendo abbia perso tutte le sue difese…-

-Allora puoi provarlo a convincere tu... so che sai essere molto persuasiva-
-Non osare Santana- la bloccò Hermione.

-Mi piacerebbe Weasley, ma quella bacchetta è un potere troppo grande… Tuttavia credo che possa essere utilizzata ancora per una cosa…-

Hermione e Ron guardarono Santana senza capire.

Questa si avvicinò ad Harry e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.

Il ragazzo la guardò sorpreso –Davvero?-

Santana annuì –Sì, è arrivato il momento-

Harry fece un respiro profondo e agitò la bacchetta di sambuco verso il cielo –accio bacchetta di Santana!-


L’ispanica fece un paio di passi indietro andando ad afferrare la mano di Hermione che non era sicura di aver capito bene.

Qualche minuto più tardi, una bacchetta molto più scura di quella che Santana teneva stretta in mano, planò atterrando proprio ai piedi di Harry.

Il ragazzo si abbassò per afferrarla e la passò a Santana.

Hermione era senza parole.

-È di cedro- spiegò Santana -12 pollici, meno flessibile di quella di Brittany, ma pur sempre flessibile… Infondo non sono perfetta- rise la latina giochicchiando con la propria bacchetta.

-Sei proprio sicura amore? Se è per dimostrarmi qualcosa, lo sai che…-
-Lo so- rispose serena.

Hermione sorrise percependo la sua ragazza molto tranquilla.

-Ma la bacchetta di Brittany è potente, vogliamo distruggere anche quella?- Chiese sarcastico Ron guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Harry.

-Certo che no!-
-E allora, chi l’avrà?- Chiese ancora Ron.

Santana si avvicinò a Hermione senza smettere un secondo di guardarla.
La grifondoro dopo un attimo di esitazione sorrise e annuì.
Santana la guardò sorpresa come se non fosse sicura di quella risposta e la guardò di nuovo con aria interrogativa.

A pochi passi da loro, i due ragazzi confusi guardavano la scena senza capire.

-Sai Harry, ho sempre invidiato il dono di Santana, la capacità di leggere la mente e di comunicare senza aprire bocca... ma in questo momento, mi sembrano due pazze- rifletté Ron.
-Sai Ron... Credo che tu abbia ragione- rispose Harry con un sorriso.


La grifondoro, senza far caso alle parole dei suoi amici, sorrise alla silenziosa richiesta di Santana e annuì con più enfasi -sì, sì...-
All'ispanica le si illuminò il viso per quella risposta così spontanea e, senza aspettare un secondo di più, annullò le distanze con un bacio carico di amore.

Hermione approfondì il bacio prendendole il viso tra le mani.
Santana allora lasciò cadere a terra entrambe le bacchette e la strinse con forza in un bacio che raccontava tutta la loro vita.




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E buonasera a tutti,
in realtà questo capitolo doveva far parte del precedente, ma poi non mi convincevano insieme e li ho divisi.
E' sempre complicato scrivere i finali e sinceramente non sono tanto soddisfatta.
Però mi piaceva l'idea che San ricominciasse a usare la sua bacchetta, mi sembrava un gesto simbolico che in qualche modo doveva a se stessa...
Su Hermione diversi di voi ci avevano preso,
mi piaceva tanto come idea la questione dell'amore che passa i doni... e non volevo mettere da parte Hermione, non lo so, non mi sembrava giusto.

E poi buh... volevo scrivere tante cose ma Santana non collaborava, come se dovesse rielaborare tutta la grande guerra in silenzio...
Chissà cosa si saranno dette in silenzio...

Non ho inserito tanti personaggi ma ci saranno sull'epilogo, vi dico solo che faranno una breve comparsata anche due ragazze che so piacervi tanto.
Scopriremo anche cosa ha chiesto Brittany a Santana... Avete qualche idea?

Quindi che dire,
vi aspetto numerosi per l'epilogo (che sono triste.......)
Alla prossima
buonanotte
C





  
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