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Autore: fede_rica19    21/04/2015    3 recensioni
FanFiction sulla nuova generazione! Un TEEN DRAMA! Amori,tradimenti,amicizie e feste da sogno...ma soprattutto il ritorno del TORNEO TRE MAGHI AD HOGWARTS!
Dal primo capitolo:James Sirius Potter, alto e muscoloso, occhi nocciola e con capelli lunghi e corvini che ricadevano morbidi e scomposti sul collo, quasi fino alle spalle. Sorriso malandrino ed un caratterino troppo strafottente per essere davvero il figlio del Salvatore del Mondo Magico. Oppure forse la celebrità e la ricchezza nelle quali sin da piccolo era stato avvolto, lo rendevano così sprezzante, menefreghista ed arrogante. Sapeva di essere una celebrità appena ebbe messo piede sull’Espresso di Hogwarts, sei anni fa ormai.
Una ff sulla new generation con personaggi di mia fantasia e reali! Dimenticate la Hogwarts diligente e seriosa... fate spazio ad incontri lussuriosi, feste clandestine, a sentimenti non espressi, ed ad amicizie vere!
Vi va di seguirmi in questa avventura? Spero di vincere questa sfida con me stessa e scrivere una bella storia sulla nuova generazione!
Coppie: James Sirius/nuovo personaggio; Rose/Scorpius e tante altre...
Nuovi personaggi: Bart Mclaggen, Octo Thomas, Florinda Jordan e Calliope Rosier (cognomi importanti)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Orgoglio&Pregiudizio'
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Capitolo 21

“Ero venuta per questo…”
 
Quel week end ad hogsmead l’agitazione era molta più del consueto. Aveva deciso di andare con le sue amiche, Judi e Anna e con la nuova fiamma di quest’ultima, una moretta spilungona Tassorosso. Mentre le due si tenevano per mano, lei e Judi erano dietro di loro. Avevano passato metà del pomeriggio ai Tre Manici di Scopa e nella libreria Tina Fortina. Perciò si stavano concedendo un ultima passeggiata prima che la fioccata di neve diventasse una tempesta.

-Ehi occhi blu! Tutto ok? Sei così silenziosa ultimamente…- la svegliò dai suoi pensieri Judi poggiandole una mano sulla spalla. Calli abbozzò un sorriso.
-Non è vero… mi sto divertendo! È bello staccare la spina!-
-Beh rispetto alle prime settimane sei senza dubbio più chiacchierona, ma non puoi mentirmi e lo sai! Sei…sei ancora scossa e la spina non la stai staccando di certo dalle lezioni ma da un certo Nott…sbaglio?- la punzecchiò Judi scrutandola. Così Callie capitolò. Che senso aveva nascondersi alla sua migliore amica? Le raccontò di come evitava di star troppo tempo con Pierre, che per fortuna era impegnatissimo con gli allenamenti di quidditch in vista della partita contro i Tassorosso. Le raccontò della lettera di sua madre e… e di Sirius, ovviamente. Di come si era sentita meglio dopo aver avuto quel mezzo chiarimento ma di come fosse rimasta male che poi non avevano più avuto nessun contatto. Le ronde erano state del tutto stravolte nel secondo semestre e Sirius non ne aveva più fatte dopo il ricovero. Quel giorno aveva saputo che sarebbe stato dimesso però, visto che lei lo aveva cercato con gli occhi dovunque, evidentemente non aveva avuto il permesso di venire ad Hogsmead. Sicuramente Madama Chips glielo aveva seriamente vietato per non sforzare la gamba. Erano passate due settimane dalla fine del Torneo. I studenti stranieri non erano ancora tornati nelle loro scuole e alla loro routine perché era tradizione festeggiare la premiazione con una super mega festa lussuosa il vincitore, pertanto le due delegazioni straniere e i loro rispettivi presidi erano dovuti rimanere ad Hogwarts. Proprio quella mattina la McGranitt aveva annunciato la premiazione per il Sabato successivo e tutti, nessuno escluso, avevano approfittato dell’uscita per comprare un nuovo vestito o solo per passeggiare e chiacchierare avidamente della festa, che si sarebbe tenuta tra i Grifondoro, alla quale lei ovviamente non era stata invitata. Si aspettava che da Serpeverde non lo fosse, ma chissà perché ci aveva sperato che Sirius la invitasse facendo un’ eccezione per lei. Comunque da brava codarda che era non era più tornata in infermeria nonostante avesse saputo del risveglio del ragazzo. L’aveva trovato in compagnia della sorella Lily due settimane prima, ammaccaticcio e ancora con le bende sporche di sangue sulla fronte e sul collo e le si era rimpicciolito il cuore. Aveva maledetto Lily Potter per la sua presenza. Se la sorella di Sirius non fosse stata lì lo avrebbe abbracciato. Addormentato e ferito le era sembrato ancora più attraente e dolce allo stesso tempo.

-Callie…ha ragione! Se non hai ne voglia ne coraggio di lasciare Pierre devi smetterla di punzecchiarlo! Vuole voltare pagina, vuole chiudere questo capitolo… se tu non vuoi sfidare i tuoi genitori, devi lasciarglielo fare!- commentò alla fine Judi. La ragazza annuì. Avevano ragione, avevano ragione entrambi. Ma che poteva farci se quando stava con Pierre si sentiva oppressa, come costretta dentro uno stanzino delle scope di Gazza? Quei pochi minuti con Sirius invece si era sentita libera, viva. Lo voleva, lo desiderava, ma doveva stare al suo posto. Era un compito che non era sicura sarebbe riuscita a portare a termine.
 
*

“Ci sono così tante cose che mi piacerebbe dirti ma non trovo le parole giuste nella mia testa.
I giorni stanno scorrendo e tutte le foglie stanno cambiando
ma il tempo non cambierà tutte le cose che non sono mai state dette…
perchè tutto è diverso ora...”

Che non se lo fosse aspettato sarebbe stata una super mega balla, ma vederli tutti lì in rosso-oro con bandiere a scacchi, piccoli fuochi d’artificio e coccarde a dargli il benvenuto gli riempì il cuore d’orgoglio. Si sentiva amato, inutile negarlo. Lo rispettavano come Potter, come Cercatore della squadra e ora anche come Campione del Tre Maghi. Eppure si rese conto che non era questo che gli importava. Ma erano gli abbracci, le domande sulla sua salute, i baci ed i sorrisi erano tutto ciò che lo faceva star bene. Ci aveva messo un po’ a capirlo che tutti i suoi amici e compagni lo avrebbero comunque festeggiato per non aver mollato ed aver comunque completato le tre prove, e lo stesso valeva per i suoi genitori e fratelli, ma alla fine ci era arrivato e se pure era fiero di aver vinto il Tre Maghi, niente lo ripagava meglio e lo faceva star bene quanto stare al caldo della sua Sala Comune, circondato dai suoi amici. Inutile dire che grazie all’anima delle feste, ovvero suo cugino Freddy, si fece baldoria tutta la notte tra drink, fuochi d’artificio illegali marchio Tirivispi Weasley e balli sfrenati. Octo si era lanciato in una sorta di spogliarello, vicino al camino, con due ragazzine del quinto e ad una delle quali stava per prendere fuoco il sedere, per le graziose risate di Flo. L’aveva osservata per tutta la sera e lei sembrava non accorgersi di lui. Si era chiesto se lei sapesse che la festa era in suo onore. Non aveva incrociato il suo sguardo nemmeno per un istante. Accerchiata da Selene e Gina e tra le risate insieme ad Octo non era riuscito a rapirla e riprendere il discorso o quello che era, che Madama Chips aveva interrotto in infermeria.

Ma voleva veramente riprenderlo?

La stava baciando, anzi per meglio dire: si stavano per baciare. E lui stavolta era vigile e cosciente. Voleva farlo. Ed ora? Ora non ne era più certo. Si, senza ombra di dubbio Flo era bella ed era la migliore ragazza che aveva conosciuto. Le voleva bene e stava bene con lei ma…

Si perché c’era un ma…

Ritornavano prepotenti i dubbi. Fare le cose di istinto e con impulsività, lasciandosi guidare da sensazioni ed emozioni era diverso che guardare a mente fredda le cose. Era davvero intenzionato a mettere alla prova la loro relazione? Era davvero disposto a mettere a repentaglio la loro amicizia per qualcosa che poteva finire. Si perché per Sirius una cosa era certa: l’amore finiva. Ma l’amicizia quella no, quella resta. Per sempre.
-Bon soir belle célèbre!!- voltandosi e tirato fuori dal groviglio di riflessioni così bruscamente, vide Amelìe. Lei senza aspettare una risposta gli scoccò un bacio sulla guancia. –Balliamo?- aggiunse trascinandolo sulla pista. Sirius ridacchiò sorpreso e si lasciò trasportare nell’improvvisata pista da ballo, tra i divanetti della Sala Comune.
 
*

-Non fare l’idiota! Stai diventando verde!- la fastidiosa voce di Octo la riportò al presente. Era alla festa di Sirius, l’aveva ignorato per tutta la sera, lo stava osservando con la coda dell’occhio e ora stava morendo di invidia mentre quella francesina si strusciava maliziosa su di lui, mentre un pezzo elettro si propagava per la Sala Comune rosso-oro.
-Piantala ok? Fatti gli affari tuoi! Hai finito piuttosto di ballare come un coniglio in calore con la sciatica?!- ribatté acida. Prendersela con lui non aveva senso ma non poteva sfogarsi con Selene e Gina visto che erano andate a prendere da bere.
-Stare invece seduta su un bracciolo di una poltrona e tenere il muso morendo di gelosia è molto meglio, vero?!- rispose inarcando un sopracciglio. Flo rispose con un gestaccio del dito medio e una linguaccia. –Molto maturo da parte tua!- disse il ragazzo scuotendo il capo. –Andiamo!- aggiunse. La afferrò per la mano e la trascinò, ignorando le sue potreste, in mezzo alla pista da ballo, proprio accanto a Sirius e la mezza veela. Si sentì avvampare di imbarazzo quando si accorse della vicinanza con i due ma ancor di più quando Octo le posò le mani sui fianchi facendola ondeggiare a ritmo di musica.
-Che ti salta in mente?!- gli ringhiò a denti stretti, ritrovando la lucidità per parlare.
-Ti faccio buttare nella mischia! Restare in disparte a guardare non ti sarà d’aiuto se quel che vuoi è far breccia nel cuore del Campione!- rispose con tono saccente e un ghigno. Flo sbuffò mentre istintivamente seguiva le note e il corpo del ragazzo, ballando. Ma quello che ne seguì fu terribilmente spaventoso e non solo per lei. Visto che al rallentare delle note e all’aprirsi di un lento dalle casse del Dj, anche Octo impallidì.
 
*…come ti volevo qui al mio fianco, so quel che ho detto,
ma ho mentito, sembrava una risata, ma in realtà piangevo…
adesso vorrei poter schiacciare sul pulsante "rewind”…
oh, stupido orgoglio, non riesce a nascondere i buchi che ci sono nel mio cuore
perchè ho bisogno che tu sia qui con me.*

Fermarsi e fuggire come due idioti l’uno dall’altra sarebbe stato ancora più imbarazzante davanti agli occhi di tutti e specialmente di Sirius. Non erano due ragazzini perciò fu Octo a far l’uomo e a prender un po’ di coraggio. Le cinse la vita facendosi più vicino, tanto che Flo poté sentire il profumo del suo collo. Si diede una scossa e come etichetta voleva gli mise le braccia attorno al collo. In religioso e imbarazzatissimo silenzio, ballarono su quella dolce ma amara melodia. Sembrava scritta per lei e Sirius. Perché si, si trattava di orgoglio se ora non era tra le braccia del ragazzo ma di Octo, e se aveva un groppo alla gola stretta e così vicino a lui, tanto da trattenere il fiato. Se non avesse preteso che fosse stato Sirius a venire a parlarle, probabilmente quel lento adesso lo avrebbe ballato con lui. Ma si sentiva quasi le gambe molli, quasi stessero per cedere, mentre Octo la stringeva a sé, in silenzio e guardandola serio, ma andava bene così.
*ti ho visto all'angolo, stringendo la mano ad una nuova felice come solo un ragazzo sa essere…
c'era l'amore nei tuoi occhi e si, anche lei sembrava provare le stesse cose… è divertente che potevo essere io.*

 
*
 
Fino a sei mesi prima non avrebbe mai creduto di fare una cosa del genere. Fino a sei mesi fa, non si sarebbe mai immaginata di sgattaiolare fuori dalla sua Sala Comune dopo aver dato la buona notte alle sue amiche, assicurarsi che Pierre fosse cotto di sonno nella sua camera, dati gli estenuanti allenamenti di Quidditch, e aggirarsi per i corridoi della scuola. Fino a sei mesi prima non avrebbe mai creduto che vedere James Sirius Potter fosse diventato vitale. James Sirius Potter era la nemesi di Calliope Rosier, eppure lei era li a congelarsi di freddo e a morire di ansia, chissà Gazza potesse scoprirla, diretta alla Torre Grifondoro. Non era ancora certa di come sarebbe riuscita a convincere la Signora Grassa a farla passare, e nemmeno cosa avrebbe potuto dire ai Grifondoro in merito alla sua presenza lì. E cosa avrebbe detto a Sirius?
“Ciao…congratulazioni per la tua vittoria…ehm, mi manchi?!” nella sua testa questo discorso faceva abbastanza schifo quindi non voleva immaginare quanto schifo avrebbe fatto dirlo ad alta voce. Aveva preventivato una colossale figuraccia eppure non riusciva a fermarsi. Judi era stata chiara “se lui vuole chiudere questo capitolo, devi lasciarglielo fare”, ma Calliope non era famosa per essere una ragazza accondiscendente, bensì abbastanza testarda e caparbia. Oramai pensando un milione di cose e nessuna con un senso compiuto, era quasi giunta alla Sala Comune rosso-oro.

BANG

-Caspita, occhi blu!- una ragazza alta, androgina e dai capelli corti le era finita addosso. Ricordava il suo viso ma in quel momento le sfuggiva il nome.
-Scusami, non ti avevo vista con questo buio!-
-Tranquilla, un lumos però la prossima volta potrebbe aiutarti!-
-Quel viscido di Gazza potrebbe avvistarmi più facilmente, preferisco il buio!- si giustificò.
-Beh che ci fa una…- la squadrò bene e non solo vide i dettagli verde argento ma anche la spilla da Prefetto sulla sua divisa –…una brava ragazza come te in giro a quest’ora di notte?-
-Mi chiamo Calliope,- “non brava ragazza” pensò -e vorrei vedere una persona…-
-Piacere occhi blu! Io sono Katrina!- ora Calli ricordò chi fosse la ragazza davanti a sé. A lei di certo non piaceva il quidditch ma Pierre le aveva fatto una testa come una casa in merito alla figlia di Krum, quando la delegazione di Durmstrang si era presentata ad Hogwarts.
-Piacere!- gli restituì il sorriso, -cosa fai in giro tu? Da Prefetto dovrei portarti dal tuo preside ma date le circostanze sono solo curiosa!- Katrina ridacchiò e si strinse nella spalle.
-Sono invitata ad una festa!- Calli si illuminò.
-Stai andando nella Sala Comune Grifondoro? Sai la parola d’ordine?- si morse la lingua.
-Beh si…perchè io sono stata invitata!- la punzecchiò. –E tu occhi blu perché vuoi andare? Sei una spia? Andrai dalla preside a denunciare la festa clandestina?- la interrogò per niente in allarme la bulgara, ma solo molto divertita. Calli era convinta che da un momento all’altro la ragazza avrebbe potuto scagliarle un confundus e aveva drizzato tutti i sensi.
-Ehm…io…no, no vorrei…- stava balbettando e se non si dava un contegno, così Katrina avrebbe potuto convincersi che fosse veramente lì per mandare all’aria la festa. Beh forse sei mesi prima avrebbe anche fatto una cosa del genere. Ma ora…ora c’era Sirius, e non più “quel pagliaccio di Potter”.
-Calma occhi blu! Vuoi imbucarti non è così?!- la riscosse Katrina con un ghignetto saputello. Calli si ritrovò ad annuire rilassandosi. –Beh seguimi allora! Mclaggen mi ha invitata e mi ha dato la loro parola d’ordine, andiamo a divertirci occhi blu!- e cominciò a fare strada. Calli cominciò a sentire i battiti del cuore dentro le orecchie e il respiro accelerato quando si avvicinarono al ritratto della Signora Grassa. Non si sentiva musica provenire dalla Sala, di sicuro avevano lanciato un silencio sulla porta.
-ASPETTA!- quasi urlò tanto che Katrina sobbalzò in aria.
-Che c’è?- chieste stupita. –Non ti sai imbucare alle feste? Non devi attirare l’attenzione!-
-No, non è questo… è che non so se sono desiderata dal festeggiato! Non so…non so cosa potrei dirgli, io…- ma che cosa le era venuto in mente? Farsi vedere li dai rosso-oro, insieme a Sirius? Tutta la scuola sarebbe venuta a conoscenza della sua cotta, Pierre l’avrebbe mollata e i suoi genitori diseredata. E cosa avrebbe detto Sirius? Le aveva chiesto chiarezza e presentarsi lì chiaro non lo era affatto. E poi in veste di cosa si stava presentando? Essere mollata, essere odiata dalla sua famiglia ed essere lo zimbello del Castello si rese conto non le importava poi così tanto…le importava cosa avrebbe fatto Sirius quando lei gli avrebbe detto che era lì per lui e di star un pò da soli. Aveva bisogno di parlargli, congratularsi, abbracciarlo dopo lo spavento. Ma non poteva. Proprio no.

-Allora?- la riscosse nuovamente Katrina con un sopracciglio inarcato e visibilmente spazientita.
-Non posso! Divertiti…- sussurrò afflitta.
-Non fare la cacasotto! Caput Draconis!- recitò e come una furia la trascinò dentro afferrandola per un polso. Era dentro. La musica era assordante, le luci tutte colorate lanciate da una palla sospesa con la magia al centro del soffitto. L’aria era calda grazie al camino acceso e i ragazzi erano divisi tra chi ballava, chi beveva in un bancone improvvisato con tavolini e scacchiere e chi chiacchierava sui divanetti con aria brilla. –Divertiti tu!- alla fine si congedò Katrina, mollandola all’entrata con aria stordita. Doveva scappare.
-UN ALTRO BRINDISI A SIRIUS, IL NOSTRO CAMPIONE!!- sentì urlare da un ragazzo alto e dinoccolato coi capelli rossi. Lo riconobbe come Freddy, il cugino Weasley di Sirius. Tutta l’attenzione era su di lui e sui calici, era il momento di fuggire.
-Che ci fai tu qui?!- la voce di Florinda Jordan la fece trasalire. Il sangue le si congelò nelle vene e si voltò lentamente nella direzione della riccia e la trovò che la squadrava minacciosa.
-Volevo…volevo congratularmi con Potter…-
-Falla finita! Voi non vi parlate…- Calli si sentì infastidita dall’acidità della risposta e punta nel vivo gonfiò il petto.
-Beh allora Sirius non ti ha aggiornata… ci riparliamo eccome!- Florinda doveva essere all’oscuro della loro ultima chiacchierata sul balcone perché la durezza del suo sguardo vacillò e si morse un labbro.
-Non sei stata invitata comunque!- tornò alla carica.
-Come avrebbe potuto farlo se era una festa a sorpresa per lui?- rispose a tono.
-Comunque non sei la benvenuta altrimenti saresti stata sulla lista degli invitati!- il punto andò a segno. A quello non poteva replicare perché se lei e Sirius fossero stati amici, i suoi migliori amici ovvero gli organizzatori della festa l’avrebbero invitata, come avevano fatto con la Krum, che addirittura era di un’altra scuola. Il brindisi era finito ma loro due non se ne accorsero affatto, prese a fulminarsi con gli occhi, perché altrimenti si sarebbero dileguate visto l’imminente figuraccia.
-Cosa sta succedendo qui?- la voce di Sirius fu come uno schiaffo in pieno viso. Ma Calli si accorse che lo fu per entrambe perché anche Florinda sembrò impallidire. Ma lei era la benvenuta perciò fu proprio la riccia a rispondere.
-Si è imbucata!- quanto avrebbe voluto strangolarla. Sirius la squadrò ma non sembrava arrabbiato, quanto confuso.
-Che ci fai qui Calli?- le chiese dopo un attimo di smarrimento.
-Volevo salutarti…sei stato male…io, io volevo farti i miei auguri per…- si sentiva ridicola a blaterale sottovoce e imbarazzata, mentre Florinda al fianco di Sirius la sfidava con lo sguardo. –niente, lascia perdere…- alla fine capitolò rendendosi conto di essere fuori posto e indesiderata. Lì dentro lui era il re, accerchiato dai suoi amici e da lei. Era chiaro come il sole ormai che il suo passo falso lo aveva avvicinato a lei. A Florinda Jordan.
-Aspetta…- soffiò Sirius mentre lei si voltava per andar via, e Calli si bloccò.
-Sirius…- sussurrò Flo sconvolta, poi si riscosse e fece per voltare le spalle al suo amico ma Sirius le cinse il polso. A Calli quel gesto fece male quanto una pugnalata al cuore. Erano così legati, così in sintonia. Per questo non riuscì a mordersi la lingua e star zitta.
-Sirius mi hai detto di aspettare, sono qui, sono qui per te!-  il ragazzo lasciò la presa e tornò a guardare lei. Flo li osservava impalata, come lei poco prima. Era una situazione inverosimile, così prese le redini lei. –Vieni fuori a parlare?- aveva sganciato la bomba ora doveva solo aspettare.
-Flo, torno subito…- una piccola vittoria per Callie. Ma Florinda sembrò sprofondare nello sconforto. –Ti prego Flo…- ma la riccia si era già dileguata delusa. Vide Sirius alzare lo sguardo verso un suo amico, che Calli non capiva bene come e perché sembrava aver assistito a tutta la scena. Si scambiarono un’occhiata intensa e poi Octo, così Callie si ricordava si chiamasse, annuì e marciò via.
 
*

Aveva combinato un casino. Voleva seguirla, voleva parlare con lei. La mattina si stavano per baciare e la sera aveva perso ogni chance con lei.

Bravo Sirius, complimenti. Sei proprio un coglione.
Eppure anche se lo pensava, stava seguendo Calliope e non riusciva a smettere di pensare che gli era mancata ed era felice di vederla lì.
-Mi dispiace che per la sola mia presenza, tu abbia dovuto litigare con la tua amica!- conosceva Callie ed era certo che quello che aveva detto non lo pensava affatto, ma apprezzò la cortesia. Calliope sapeva che Flo aveva una cotta per lui, ne era certo, l’aveva capito prima lei che lui stesso. Se lo ricordava quel periodo.
-Tranquilla! Le passerà! “spero” –piuttosto perché stavi scappando? Non abbiamo superato la fase “voglio ucciderti” da un pezzo?!- ironizzò anche se si sentiva abbastanza scombussolato. Anzi per meglio dire diviso. Si sentiva diviso tra la ragazza che ormai le dava il tormento, in senso buono, e la ragazza che ormai non era più solo un’amica. Tra due fuochi, ecco.
-Si, è vero! Ma mi ci vedevi lì dentro a dare spiegazioni perché una serpe si aggira tra grifoni ubriachi?!- ribatté sottovoce perché ancora vigeva il pericolo Gazza.
-Dai andiamo nella mia stanza, se Gazza ci scopre alle quattro di notte in giro ci finisce a pulire gabinetti con lo spazzolino da denti!- Calli annuì rilassandosi. Voleva stare con lei, e glielo stava dimostrando. E lei stava dimostrando a lui di essere felice per questo. Entrarono nella sua camera da prefetto dopo sembrava esser esploso un petardo visto che era piena di vestiti ammucchiati qua e là, bottiglie vuote di burrobirra agli angoli e pacchetti vuoti di mielandia. – Scusa il disordine, in attesa della terza prova mi ero lasciata andare un po’…- disse imbarazzato. Sentì Callie ridacchiare e la vide accomodarsi nell’unico angolo di letto libero da indumenti o rifiuti.
-Tranquillo…sarai stato stressato!- rispose con un tono nervoso mentre tamburellava con le dita sul materasso.
-Callie, non voglio girarci intorno…quindi te lo chiederò direttamente: perché sei qui?- sbottò in piedi davanti a lei. La ragazza si morse un labbro nervosamente e lui davvero non voleva farla sentire indesiderata o offenderla, ma doveva sapere.
-Sirius ero venuta mentre eri ancora svenuto in infermeria…e volevo congratularmi con te e…vedere se stavi bene, se ti eri ripreso…e…- Sirius però scosse la testa e fece una smorfia. –Che c’è?- allora ruggì Callie, inarcando un sopracciglio.

-> https://www.youtube.com/watch?v=Y-01dsXDqGE
-Il vero motivo Callie…tutte queste cose potevi anche aspettare e farle domattina a colazione o nella pausa pranzo! Perché sei qui?-

*Non so perché non ci sei. Ti ho dato il mio amore, ma proprio non ti interessa.
Avevo ragione, ero sbagliato. Dammi un segno. Che cos'è l'amore?
Bambina non farmi male, non farmi male, non più.*


Lo guardò con quei suoi grandi occhioni blu lucidi, che dal basso sembravano ancora più grandi, anzi più profondi perché si stava sentendo annegare in quel blu, in quel mare tempestoso. La sentì sospirare e stava per gettare la spugna perché con lei era tutto così tormentato, sbagliato ma allo stesso tempo così piacevole, che lei si alzò e lo baciò. Un bacio lento, dolce, a fior di labbra. Il sapore delle sue labbra era dolce ma ugualmente amaro, perché quel bacio era si sbagliato ma anche così piacevole. Perché era lei, e perché gli era mancata. Quando lei si staccò lentamente aprì gli occhi ed incontrò quel maledetto blu in cui ogni volta affogava. Gli diede un altro piccolo bacio, aveva delle labbra così morbide Callie, era così bella lei. Sirius si leccò le labbra confuso ma dolcemente spaesato.

-Ero venuta per questo…- gli sussurrò a fior di labbra. Il respiro caldo della ragazza lo fece rabbrividire. Con lei non si eccitava per piccoli gesti o parole, tremava. Tremava dall’emozione. Questo lo spaventava a morte.
*Non so, cosa posso fare? Cosa posso dire per fartelo capire…Io non posso andare avanti. Che cos'è l'amore? Bambina non farmi male, non farmi male, non più.*
Non aveva più parole e lei non sembrava voler aggiungere altro. Era stata per tutto il tempo in punta di piedi per baciarlo e la vide tornare a terra e voltargli le spalle.
-Lo sai…- fece una pausa perché non gli sembrava nemmeno la sua voce tanto si sentiva emozionato, la sua voce tremava. -…ehm, lo sai che non puoi fare così? Non puoi essere fidanzata e venire qui nella mia camera, baciarmi e andartene? Non puoi farlo…- spiegò frustrato. Le spalle di Callie si irrigidirono visibilmente e la sentì sospirare ancora.
-Lo so…- e poi uscì dalla sua camera.
 
*

-ah eccoti qui!- Octo aveva inseguito Flo che aveva imboccato le scale verso il dormitorio femminile. La ragazza però si era intrufolata nel magazzino della Torre, dove gli elfi impilavano cuscini, lenzuola e coperte rosso-oro puliti. La trovò accucciata a terra con le ginocchia al petto, le braccia attorno alle gambe e la faccia sprofondata su di esse. Udì qualche singhiozzo e allora sospirò.
-Oh ti prego, lasciami stare! Ti ho già detto che non c’è bisogno che mi fai da balia…non importa ciò che hai promesso a quell’idiota!- rispose Flo scossa dal pianto.
-Oh si adesso lo chiami idiota! E comunque guardati…- fece una pausa indicandola, -sei davvero convinta che non ti serva una balia?!- ironizzò velenoso. Non ricevendo risposta si lasciò sfuggire un grugnito camuffato da sospiro e le si sedette accanto a gambe incrociate. La sentì singhiozzare ancora per un po’.
-Cosa c’è di sbagliato in me? Perché non mi vuole?- piagnucolò tornando a guardarlo. Octo si sentiva impotente, non sopportava vederla triste figuriamoci piangere.
-Nulla! Sei perfetta Flo! Se lui non riesce ad accorgersene peggio per lui, ok?!- rispose posando i suoi occhi azzurri su quelli nocciola dell’amica.
-Non è vero…hai visto come è andato dietro a quella?! E stamattina…beh al diavolo stamattina!- sbottò. Octo sentì dentro di sé un campanello d’allarme, lo ignorò.
-Stamattina cosa?-
-Mi stava baciando! Capisci? Sta solo giocando! Sono una delle tante...fa come gli pare!- sciorinò con gli occhi rossi dal pianto. Octo sgranò gli occhi.
-E perché non è successo?- si sentiva curioso e allo stesso tempo infastidito. Perché il suo amico faceva lo stronzo con Flo? Perché gli aveva fatto promettere di starle accanto per poi vederla soffrire e non poter fare nulla?
-E’ arrivata Madama Chips… ma questo non centra nulla! Lui stasera mi ha bellamente ignorato come se non esistessi, come se fossi peggio di uno snaso! È corso dietro a quella lì…e…guardami!-
-Lo sto facendo Flo! E non vedo nulla di sbagliato!- rispose serio. Si sentiva incazzato e non capiva perché.

-> https://www.youtube.com/watch?v=4Vp4T4y94c0

-Io sono bella per te?- rimase spiazzato. Era una domanda intima e sicuramente Flo non gliel’avrebbe mai fatta visto il loro rapporto d’amicizia fatto solo di battute e scherzi. Era certo che se non fosse stato per due acquaviole corrette con vodka al mirtillo, Flo non sarebbe stata così spudorata. Eppure lo guardava con la innocenza negli occhi. Per fortuna sua non si sarebbe ricordata più nulla domattina.
-Si lo sei!- rispose sorridendole. Era sincero. Lo aveva sempre pensato. Facendo battute sul suo fondo schiena sporgente e sodo, questo si, ma lo era davvero. Aveva delle belle labbra piene, occhi grandi e dolci color nocciola e ricci graziosi che le ricadevano sul viso rotondetto e color caramello. Era bella, punto. Non sapeva se era un dato oggettivo o soggettivo, ma era stato sincero, quello si.
-Perché lui non se ne accorge?- lei continuò ignara e incurante dei suoi pensieri. Già perché? Perché il suo amico gli aveva mollato quella patata bollente di cui si stava sempre a preoccupare e che gli faceva rimpicciolire il cuore quando piangeva. Perché lo stava facendo affezionare a Flo più di quanto avrebbe mai immaginato. Erano amici, ma non lo erano stati mai fino a quel punto. E a che punto erano? Che punto era quando avevi voglia di spaccare il culo a chiunque potesse farle del male?
-Lo farà, e spero per lui che sarà troppo tardi!- sussurrò duro. Flo annuì solo perchè l’effetto sonnolenza dell’alcol l’aveva fatta calmare. Probabilmente non aveva capito un’acca di quello che lui le aveva detto. Difatti lei si accucciò con la testa nell’incavo tra collo e spalla di Octo e chiuse gli occhi. Si irrigidì un attimo. Quel contatto così intimo lo fece rabbrividire. Era tutto così nuovo e inaspettato e così dettato dalla disinibizione dell’alcol che non sapeva se era giusto o sbagliato sentirsi emozionato.
-Non voglio tornare in camera…dovrò raccontare dell’ennesima cazzata di Sirius e le mie amiche mi faranno la predica…-
-E dove pensi di dormire per stanotte? In camera mia ci sono i ragazzi! Non sono sicuro potresti sopportare la puzza dei piedi di Freddie!- sdrammatizzò Octo perché stava sudando un po’ freddo avendola così vicina e calda su di se.
-Restiamo qui! Il pavimento e il muro non sono mica così scomodi, no?!- rispose con tono pacato e la voce già impastata dal sonno. Octo si morse il labbro. Non avrebbe chiuso occhio con lei così avvinghiata.
-Mmh ok…- mormorò. –Flo?- chiese qualche secondo dopo. Nessuna risposta. Il fatto che si fosse addormentata lo rendeva meno nervoso. La osservò dormire beatamente sul suo petto e si intenerì. Sentì il cuore scaldarsi.

“No il pavimento è decisamente scomodo!”
 
*Non voglio altro, nessun altro amante.
Questa è la tua vita, ma è il nostro tempo.
Ma quando siamo insieme, ho bisogno di te per sempre.
È questo l’amore?
Bambina non farmi male, non farmi male, non più.* (Kiesza; What is love?)

EHILAAAAA'!!!
Come va lettori??? scusate l'assenza, la mia vita sociale e lavorativa mi aveva rapito e lo confesso...ho scritto moooolto poco ultimamente ma non è giusto togliere così tanto tempo ad una passione come quella dello scrivere e allora prometto a me stessa di dedicare più tempo a questa storia!!! ;)
Intanto GRAZIE di cuore a chi ha recensito lo scorso capitolo, pubblico e corro a rispondere ;)
E grazie a chi (anche se non aggiorno spesso) segue, ricorda e preferisce la storia :-* SIETE LA LINFA PER ME!
Che ve ne pare dl 21esimo cap? Tortuoso eh? Beh anche il prossimo sarà così...siamo a circa 3/4 della storia! Non so se la parte dedicata a Lily la continuerò come seconda parte di questa fic oppure ne inaugurerò una seconda fic! ;) vedremo...
Intanto baci e buona settimana! A presto (spero ^^), rory...
  
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