Senza ironia, sono davvero contento
e quasi commosso dal fatto che, a più di cinque anni dall’ultimo capitolo
pubblicato, Professione Beta Reader abbia ancora lettori
che apprezzano e chiedono nuovi capitoli. Per questo, e grazie al suggerimento
di una di loro, torno con una nuova betatura. .To be continued?
Caro Publio,
ho
completato la betatura della tua fanfiction
a tempo di record. Non lo dico per vantarmi, eh; in realtà, è una settimana che
Gaio Ottavio mi fa una testa tanta su Whatsapp: “Per
favore, betala il prima possibile, ché quello se non
rivede tutto non pubblica!”; sai com’è fatto, questi modi un po’ autoritari
come se si credesse un monarca assoluto; all’inizio non capivo nemmeno tutta
questa fretta, mica muori prima di pubblicarla!
Poi
ho letto la fanfiction e ho capito perché il nostro
amico è così ansioso di vederla su Efp:
obiettivamente, è una gran bella storia, potresti pubblicarla così come me l’hai
spedita e sarebbe comunque una spanna sopra la media. Però, si sa, al meglio
come al peggio non c’è mai fine, e poi apprezzo sempre gli autori che si dedicano
alla revisione con lo stesso impegno usato per la lettura; quanti ce ne sono
che scrivono e mettono subito su internet senza rivedere nemmeno gli errori di
battitura! Insomma, tra queste considerazioni e l’insistenza di Gaio Ottavio,
mi sono messo di buzzo buono, ed eccomi qui con qualche osservazione. Nulla di
veramente negativo, date le premesse, però magari facci un pensiero.
Partiamo
dalla cosa forse meno importante, e cioè dalla classificazione. Ora, il fandom dell’Iliade e dell’Odissea è piena di storie della nuova
generazione, ultimamente riscuotono parecchio interesse, quindi capisco che
anche tu sia partito da spunti simili.
Però non sono sicuro che sia il contesto giusto da indicare per la tua
storia, perché di solito le next-gen si riferiscono a
figli o nipoti dei protagonisti, come
Telemaco, Astianatte, Neottolemo...
nella tua invece il protagonista è Enea, che nell’Iliade comunque appare (non che
faccia nulla di utile, ma questo è un altro discorso). Sì, cronologicamente
parli di eventi che avvengono dopo la guerra di Troia, e a parte il figlio di Anchise molti dei personaggi principali sono più giovani
dei protagonisti omerici, però comunque non parlerei di nuova generazione.
Parla con gli amministratori, se per Harry Potter hanno creato il contesto “Dopo
la II guerra magica” penso che anche per l’Iliade si potrà fare qualcosa di
simile, no?
A
parte questo, però, le osservazioni che farei non riguardano tanto lo stile o l’impianto
generale. Non vorrei sembrare un adulatore, però secondo me hai molto talento,
e in questa storia lo sfrutti sì, ma non quanto potresti. Per essere più
preciso, la storia di Enea che racconti ricalca davvero molto i poemi di Omero:
la prima parte è proprio l’Odissea, con l’eroe per nave, la divinità che cerca
di ostacolarlo, l’ospitalità in terra straniera, il flashback, e via dicendo;
nella seconda parte, invece siamo in piena Iliade, con lo pseudo-Achille
di turno, il caro amico che muore e scatena l’ira funesta del protagonista, il
duello...
Detta
così sembra che ti stia accusando di plagio, ma chiaramente non è quello che
intendo: se i riferimenti alle opere originali sono palesi tu aggiungi molto di
tuo e hai uno stile personale che si nota e si apprezza. Ma si potrebbe
apprezzare molto di più, quindi se c’è un suggerimento che posso darti è
questo: prova a sviluppare di più le parti più originali del tuo racconto, come
il dramma di Laocoonte, o la storia d’amore tra Enea
e Didone; con più risalto, questi pezzi possono
svettare come i gioielli della storia, così che la ripresa della struttura dei
poemi di Omero passerà in secondo piano.
Mi
rendo conto che come betatura non è proprio dettagliata
al massimo; però prendila come un complimento, visto che per il resto non ho
trovato praticamente nulla da eccepire. Probabilmente prima di pubblicare vorrai
fare una revisione ancor più approfondita, a Gaio Ottavio verrà un coccolone...
Ave atque vale.