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Autore: MayQueen    21/04/2015    1 recensioni
"Il nome. Puoi tenerlo. I soprannomi esistono per questo. Tu sei Roger, io sono Syd."
***
"Barrett, Waters, Wright, Mason. Benvenuti alla EMI Music."
***
"Rilassati, Roger. Lasciati andare. Per una volta nella tua vita."
***
"Syd o il successo. L'amicizia o la fama. Devi scegliere. Ormai le cose non sono più compatibili"
***
"Fermami. Dimmi che sbaglio."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Roger Waters, Syd Barrett, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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And if I show you my dark side
Will you still hold me tonight?
And if I open my heart to you
And show you my weak side
What would you do?
 
 
Quando ti sei accorto che era cambiato?
Non può essere successo all'improvviso, deve essere stata una cosa graduale.
E tu quando te ne sei accorto, Roger?
Quando ti ha guardato con quello sguardo vuoto, senza emozioni, come se non riuscisse a vedere al di là dei suoi stessi occhi?
 Quando le sue risate si sono fatte più chiassose, sforzate, palesemente finte, in ogni occasione?
Te ne sei accorto quando ha cominciato a saltare le prove, ad arrivare in ritardo, a distrarsi perfino nel bel mezzo di un assolo, continuando a suonare sempre la stessa corda o fissando lo sguardo sulle dita di Rick che volavano sulla tastiera?
Te ne sei accorto quando le sue canzoni, che già erano evidentemente caratterizzate dai trip di LSD, sono diventate ancora più criptiche nei testi e ancora meno orecchiabili nelle melodie, come deliri musicali difficili da comprendere per chiunque non fosse lo stesso Syd?   
O te ne sei accorto già al vostro primo incontro? Quando lo hai guardato, l'hai visto brillare, hai visto qualcosa in lui. Un potenziale, un talento, una promessa di un futuro radioso che avrebbe portato anche te a splendere di una luce simile alla sua. Già lì, dopo quel primo momento, ti sei accorto che qualcosa in lui era pericolosamente instabile?
Quando te ne sei accorto?
Forse te ne accorgi solo ora.  Come quando cammini lungo una salita. L'inclinazione è minima, non ti rendi nemmeno conto di salire. Solo quando a un certo punto ti giri e guardi indietro ti rendi conto di quanto il suolo sia ormai lontano.
E così fai ora. Ti giri e guardi. Guardi quel ragazzo rannicchiato sul divano, con la testa tra le mani, che mormora parole sconnesse scosso dai singhiozzi. Quasi fai fatica a riconoscere in quel ragazzo quello che da anni consideri il tuo migliore amico e che ora è circondato dai resti di una chitarra che ha fatto a pezzi con le sue stesse mani.
E in quella chitarra tu rivedi quella promessa di successo, quei sogni di gloria che da tempo insegui con tutte le tue forze, distrutti senza che tu potessi fare niente per impedirlo.
Distrutti da chi pensavi ti avrebbe permesso di raggiungerli.
"Quando hai cominciato a sentirle?"
Syd stringe i pugni, torturandosi capelli fino quasi a strapparseli.
"Io.. Non lo so.. Hanno cominciato a..A parlarmi quando ero sotto acido.. Sempre più spesso.. Poi..Poi un giorno sono rimaste." ti guarda, con occhi pieni di paura.
Ti rendi conto, Roger, che questa è la prima emozione che vedi nei suoi occhi da mesi?
"Suonavo. Io.. Di solito funziona. Non stanno zitte. Non stanno zitte un attimo. Ma almeno... Almeno, se suono.. Almeno loro cantano. Ma questa volta.. Questa volta non ha funzionato."
Il tuo sguardo è freddo, impassibile. Lo senti dai tuoi nervi tesi, nelle braccia e nel collo, e dalla sensazione di gelo che sembra ti avvolga. Guardi Syd dall'alto, a metri di distanza, come se avesse una malattia contagiosa. Non capisci cosa stia succedendo, è vero. Almeno, non completamente. Ma le sue parole bastano a farti capire che la situazione non può essere ignorata.
"Devi parlarne con qualcuno." dici. Suona più come un ordine che come un consiglio.
"Ne sto parlando con te.. Di te..Solo di te mi fido." sembra un animale braccato dal cacciatore. Di cos'ha paura? Delle voci? Della sua condizione? O di te?
"No. Parlo di qualcuno di esperto. Un medico, uno psichiatra."
Syd ti guarda confuso, come se avessi parlato in una lingua sconosciuta.
"Non sono pazzo." lo dice con un tono tranquillo, innocente, quasi infantile.
"Dico davvero. Da amico, devi farti visitare. Possono aiutarti." insisti, cercando di mantenere il controllo. Devi stare calmo e ragionare a mente fredda, almeno tu.
"Quindi è così che la metti?" Di nuovo il suo sguardo e la sua voce non esprimono emozioni.
"È così? Dopo tutto questo tempo?Ho un momento di confusione perché qualche pezzo di merda mi ha messo una voce non mia nella testa e tu cosa fai? Tu pensi che io sia pazzo?"
 Una morsa di chiude lo stomaco. Sensi di colpa? Distogli lo sguardo, in silenzio.
"E adesso? Andrai a raccontare la storia a qualche giornale? O direttamente alla polizia, perché mi rinchiudano in una clinica?"
Qualche secondo di silenzio, di tensione. Poi Syd parla di nuovo, questa volta con voce più debole.  
"...O resterai con me?"
La morsa si fa più forte. La domanda è legittima. Cosa farai, Roger? Cos'hai intenzione di fare?
Hai davanti a te una bivio.  Syd o il successo. L'amicizia o la fama. Devi scegliere. Ormai le cose non sono più compatibili, non a queste condizioni, non con Syd pronto a esplodere come una bomba a orologeria proprio a un passo dal traguardo.  No. Devi scegliere, Roger. Cosa farai?
"Cosa farai, Roger?"
Cosa farai?
"Io.." mormori, cercando di prendere tempo. I sensi di colpa ti squarciano lo il petto, combattendo contro la spinta familiare del tuo ego.
 Guardi Syd negli occhi. Vuoto.
Ma sarà sempre così?
Cosa farai, Roger?
"Io.. resto con te."
"Davvero?"
Davvero?
"Davvero. È giusto così. Hai ragione tu... Sei..sei il mio migliore amico, e io ho il dovere di starti vicino se sei in difficoltà."
Le tue belle parole sembrano sorprendere Syd. Ti guarda in silenzio per qualche secondo, poi solleva gli angoli delle labbra in un leggero sorriso.
"Grazie."
"Si. Resto con te. Resto con te."
Lo ripeti di nuovo, come una formula magica. Vuoi rassicurare Syd. O cerchi di convincere te stesso?
 ***
Entri nella cabina telefonica e ti chiudi la porta alle spalle mestamente.
Sollevi la cornetta e inserisci un gettone.
Prendi dalla tasca dell'impermeabile una piccola rubrica che da anni hai l'abitudine di portare sempre con te. 
Sfogli le pagine fino a trovare il numero di Rick. Sospiri e cominci a digitare il numero, ma ha metà ti blocchi, con il dito sospeso in aria.
Ti passa un pensiero per la mente. L'immagine di una chitarra in mille pezzi nel mezzo di un salotto pieno di quadri.
Un brivido di puro terrore ti attraversa la schiena, e in uno scatto riappendi la cornetta, recuperi il gettone, lo inserisci di nuovo, sfogli le pagine della rubrica fino ai numeri più vecchi fino a trovare quello che volevi, nella terza pagina, segnato con un tratto di penna ormai sbiadito.
Digiti il numero velocemente, per evitare ripensamenti.
Risponde al terzo squillo.
Prendi un respiro profondo, ricacciando verso il fondo della tua anima quella maledetta sensazione di colpevolezza e autocommiserazione che non ti sono proprie, e recuperi un tono calmo e professionale, sorridendo come per rassicurare te stesso sul fatto che questa sia la cosa giusta da fare.
"David Gilmour? Sono Roger Waters, ti ricordi?....Sì, vorrei farti una proposta. Possiamo vederci?"
Non è un tradimento, ti dici. Non è niente di definitivo, non è un taglio netto.  È solo un aiuto. Un supporto, finché Syd non starà meglio.
Ma ne sei sicuro?



****
Author's corner: Salve a tutti di nuovo! Ok, in questo capitolo ho provato uno stile un po' diverso, usando la seconda persona, come se a parlare fosse una sorta di coscienza di Roger... Spero non sia risultato troppo noioso o pesante, comunque era un'esperimento riservato unicamente a questa scena, nel prossimo capitolo prevedo di tornare allo stile che ho usato nei primi capitoli  (oltre a rinserire finalmente i personaggi degli altri Pink Floyd, quindi dovrebbe essere un capitolo un po' più dinamico degli ultimi 2 ^^")
Devo dire che questo capitolo mi convince solo a tratti, ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso dopo averlo riscritto completamente e riaggiustato innumerevoli volte.. Come sempre vi chiedo di lasciare una recensioncina con commenti o critiche di qualsiasi natura, e se avete domande sulla storia, i personaggi o non importa che altro, sarò felicissima di rispondervi! :) 
Grazie a chi ha lasciato recensioni ai capitoli precedenti o ha inserito la storia tra le seguite, mi fa davvero piacere! <3 
A presto!

-May

P.S: Ricordo che questa storia è frutto della mia fantasia. Pur ispirandomi a fatti realmente accaduti nella storia dei Pink Floyd, sui quali tento quasi maniacalmente di informarmi il più possibile, questi sono descritti secondo la mia personale interpretazione; questo vale in particolare per quanto riguarda lo stato mentale di Syd. Sono a vostra disposizione per ogni chiarimento su quanto è vero e quanto inventato e su fonti e ispirazioni :)
  
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