Sento salire le scale e già mi preparo moralmente alla ramanzina di Harry ma quando alzo gli occhi verso la porta, non vedo ricci né occhi verdi, vedo degli occhi caramello i capelli corvini legati in un codino. Lui, era li difronte a me ed io non sapevo cosa fare. Aveva un aspetto trascurato, la barba incolta, il viso scavato da tanto era dimagrito. Mio dio cosa avevo fatto. Restavo a fissarlo ancora seduto in mezzo al casino che avevo fatto, senza fiatare. Lui mi guardava e non accennava a nulla. Mi alzo in piedi continuando a fissarlo mentre delle lacrime cominciano a rigare il mio viso. Lui ha gli occhi lucidi e sembra anche lui su una crisi di pianto. Si avvicina lentamente e quando è a pochi centimetri da me mi sorride “Ciao” dice con il suo sorriso sghembo con la lingua, dio quanto mi era mancato quel sorriso, quanto mi era mancato lui. “Ciao” sussurro ricambiando il sorriso. “So che adesso mi odi, magari non vuoi più vedermi come mi hai detto quel giorno di un mese fa ma, io non ce la faccio più senza di te…sono uno stronzo lo so non mi merito nemmeno un tuo sguardo ma non ce la faccio più” comincia a piangere e io non ci riesco a vederlo così “Zayn, qui quello che è uno stronzo e che non si merita nemmeno un tuo sguardo sono io, non riesco a vederti cosi, per favore” dico tra le lacrime. Mi avvicino a lui e lo stringo a me e lui mi stringe tra le sue esili braccia e nasconde la testa nell’incavo del mio collo. Siamo distrutti e in uno stato pietoso entrambi, tutto perché non so stare zitto. “E’ solo colpa mia, tu stai cosi per me, scusami è colpa mia e delle mie stronzate, mi dispiace” mi strige ancora di più e sussurra “No, non sono stronzate piccolo” a quel nomignolo il mio cuore perde un battito “Ora capisco, anche se non so cosa trovi in me, io in questo mese ci ho provato ma non ho trovato nulla, ho solo capito che sono un emerito coglione e che ho rovinato tutto” Scuoto la testa “No, smettila” si allontana da me e mi guarda negli occhi “Lo hai rifatto per colpa mia per caso?” mi irrigidisco, odio mentire e tanto lo scoprirebbe lo stesso optiamo per la sincerità “Stamattina, solo stamattina” Zayn fissa il pavimento “Lee, devo dirti una cosa” non mi guarda in faccia fissa il pavimento “i-io c-cr-credo di esse-rm-i i-in-namor-ato di te” sussurra. Gli sollevo il viso per fare che mi guardi in faccia. E’ rosso in viso e è adorabile. “Anche io Zee” mi guarda e poi dopo avere sorriso cade a terra. “Oddio!” lo comincio a scuotere “Zayn! ZAYN! SVEGLIATI ZAYN CAZZO!” in preda al panico lo prendo in braccio e scendo velocissimo le scale e lo porto in macchina e sfreccio verso l’ospedale. Entro e con Zayn in braccio cerco dei dottori. “Zayn non puoi andartene così cazzo!” vedo un dottore e urlo “IL MIO AMICO E’ SVENUTO NON SO COSA FARE,NON DA SEGNI DI VITA,MI AIUTI PER FAVORE!” cerco di non scoppiare a piangere, devo essere forte, devo essere forte per lui. Lo mettono in un lettino e lo portano d’urgenza dentro a una stanza dove io non posso entrare. Mi siedo fuori e aspetto ore interminabili passate a piangere rannicchiato sulla sedia della sala d’attesa. Dopo tre ore il dottore esce dalla camera e dalla faccia non so decifrare se sarà positiva o negativa la cosa che mi deve riferire…