Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: SHERAZARD    27/12/2008    1 recensioni
...Non sapeva da quanto tempo andasse avanti quella storia e nè sapeva come fosse iniziata ma la cosa certa era che sua madre lo odiava incondizionatamente...
...Come ogni sera scrutava la città da sopra al tetto di un'abitazione, in cerca della vittima ideale!!! Doveva avere dei prerequisiti particolari, difficili da trovare...
" Forse Riku era stata la madre peggiore del mondo, forse non si merita le mie lacrime ma nonostante quello che mi ha fatto lei resta sempre mia madre"
Genere: Drammatico, Thriller, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Shino Aburame
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ma buon giorno!!! allora questo è un piccolo capitolo di passaggio! Per ora non centrerà niente con la storia ma introdurrà solo un fatto che verrà spiegato verso la fine della ff e che sarà uno dei pilastri portanti della storia. Fatemi sapere cosa ne pensate!!! M raccomando ci conto.






Shibi si era alzato che il sole non era ancora sorto. Aveva insistito tanto con l’Hokage affinché gli fosse affidata quella missione che avrebbe potuto compiere anche un bambino dell’accademia. Lui però aveva insistito per giorni e alla fine Tsunade, pur di non sentirlo più, gliela aveva affidata. Si trattava semplicemente di consegnare un banalissimo rotolo al sovrano del villaggio della notte. Shibi giunse al villaggio  sul far del tramonto. Erano passati vent’anni dall’ultima volta che ci aveva messo piede e con sua grande gioia notò che non era cambiato di una virgola. Si affrettò a consegnare il rotolo al regnante e dopo essersi congedato cominciò a correre come un pazzo verso la periferia che ben conosceva. La periferia del villaggio della Notte era molto più abitata del centro e anche se non aveva lo stesso gusto estetico era molto carina e accogliente. Anche se la sua era un’opinione molto di parte. In fondo in quella zona aveva passato i sette anni più felici della sua vita. Sette anni veramente stupendi almeno fino a quando alla sua compagna di squadra non era venuto in mente di fare quella terribile genialata. Giunse finalmente davanti a una casa isolata rispetto alle altre. Era molto più piccola e carina rispetto alle altre, ma aveva anche un non so che di inquietante, come aveva sempre sostenuto Shibi con la proprietaria dell’abitazione. Era tutta bianca, tranne la porta e le veneziane che erano di un rosa shokking molto acceso . Era li che l’aveva vista per la prima volta. Stava tornando al villaggio della Foglia assieme ai suoi due compagni di squadra dopo aver scortato una carovana che trasportava dobloni d’oro. E lei era  li davanti la porta che spazzava la strada dalle foglie autunnali, poco più che tredicenne con i capelli ricci e arruffati color rame e due stupendi occhioni grigi. I loro sguardi si erano incrociati per meno di un secondo e lui si era subito perdutamente e incondizionatamente innamorato di lei. Era tornato un paio di mesi dopo in quella terra inospitale, sempre per portare a termine una missione, e l’aveva rivista di nuovo. Questa volta però aveva avuto il coraggio di avvicinarsi a lei. Avevano parlato un po’ e da allora si erano visti e sentiti regolarmente. E se non fosse stato così stupido, quella volta di diciassette anni prima, adesso avrebbero potuto essere marito e moglie.                                                                         “Hai intenzione di rimanere a fissare la mia casa ancora per molto?” Quella voce, la sua voce.                                
 “Ciao, è da tanto che non vieni più a trovarmi. Allora? Come va la vita?”                                                                     “Già, sono diciassette anni che non ci vediamo. A Konoha tutto uguale. Adesso abbiamo Tsunade come Hokage.” Rispose il ninja di Konoha con amarezza 
“E lui come sta?”chiese la donna in tono apprensivo                                                                                                            “ Come vuoi che stia?! Quell’arpia non perde occasione per rendergli la vita impossibile! Ma resiste bene anche se soffre tremendamente.” rispose Shibi rattristandosi . Nonostante il grande lasso di tempo in cui non si erano visti, i due ex fidanzati si erano sempre tenuti in contatto.
“Povera stellina!Lui non centra niente con tutta questa storia. Non è giusto che debba pagare per un suo sbaglio. Comunque, che ne dici di entrare in casa a bere qualcosa. Ti fermi per la notte non è vero? Voglio approfondire questo argomento!! E poi Konoha è a più di dodici ore da qui. Non puoi affrontare il viaggio adesso anche perché tra poco comincerà a nevicare” detto questo la bella ninja prese il suo vecchio “amico” per il braccio e lo trascinò in casa.                                                                                                                                                                                   “Kora” sbuffò con fare fintamente scocciato “ non sei cambiata di una virgola” 
 
Dopo aver preparato un pasto caldo e aver parlato del suddetto
argomento e di altre cose tipo “ il paese va a rotoli” o “ non ci sono più gli insegnanti di una volta” Kora cominciò a preparare il letto per il suo ospite.                                          
 
 “ guarda che io mi accontento di dormire con te” disse Shibi guardando la donna trafficare con copriletto,lenzuola e federine varie.                                                                      “Shibi Aburame ti ricordo che sei sposato!!” lo riprese scherzosamente la donna                                                                                                                                                                           
  
“Chi? Io? No no ti confondi con qualcun altro” rispose con una faccia da angioletto che non gli apparteneva                                                                                                                     “lo so che sei stato obbligato da tuo padre a sposare Riku, ma le hai giurato lo stesso amore e fedeltà eterna e tu lo sai che per me il matrimonio è sacro. Mi dispiace tanto amore mio” disse Kora accarezzando la guancia dell’uomo che amava.                                                                                                                                                                                      “ Se sta notte hai bisogno di qualcosa non esitare a svegliarmi, io sono nella camera a fianco. Buona notte tesoro mio.” ( ma quanta confidedenza xd)
“Kora, ti ho mai detto che ho paura del buio, in modo particolare ho paura quando fuori imperversa una bufera di neve e sono solo in camera!” fece il moro con aria colpevole.  La bella ninja lo squadrò per qualche secondo poi tornò indietro e si mise trafficare dentro un cassetto del comodino. Alla fine prese un oggetto che diede in mano al suo “amico” dicendogli                                                                                                                                                                            
“la presa della corrente è dietro al divanetto, buona notte e mi raccomando non farti portar via dall’uomo nero”  Detto questo diede un bacio sulla fronte all’uomo e si avviò verso la sua camera da letto. Shibi guardò divertito l’oggetto che aveva in mano: una piccola lucina da notte in vetro. Sulla superficie liscia del vetro era dipinto un manto nero con una miriade di stelle e una grande falce di luna sulla quale un tenerissimo coniglietto stava dormendo beatamente. Ricordava perfettamente dove  quando e perchè avevano acquistato quella lucina.
Era metà dicembre e come ogni anno nel villaggio della notte si
teneva la fiera annuale dell’artigianato e come ogni anno da quando l’aveva
conosciuta, Kora lo trascinava a quella stramaledetta fiera che ormai conosceva
a menadito. La donna stava curiosando qua e la quando all’improvviso lanciò un
urlo che  lo fece spaventare non
poco.                                                                                                      
                                                                               “
Kora che hai, ti senti male?” aveva chiesto
l’uomo                                                                                                
“Shibiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, guardala! Non è un amore?!” aveva strillato con
altrettanta enfasi e senza nemmeno aspettare una sua reazione aveva aggiunto “
devo assolutamente comprarla per il nostro bambino!!!!!!!!!!!” e lasciandolo
spiazzato si apprestò a comprare quella cosa stupenda  per il loro
bambino. Al che il ninja di Konoha fece alcune
riflessioni:                 
 Punto primo: cosa diavolo c’era da urlare come un maiale sgozzato 
( oddio che paragone orrendo, ma non me ne venivano altri, I’m really sorry) per un oggetto?  
Punto secondo:cos’era quel devo  assolutamente comprarlo?
Non la obbligava nessuno anzi, visto la quinta lata di cianfrusaglie già acquistate quella poteva anche risparmiarsela dato e considerato che poi toccava a lui portare tutti i suoi acquisti.
Punto terzo, nonché il più importante: che cazzo voleva dire devo assolutamente comprarla per il nostro bambino?   Lei non poteva essere incinta!
Beh teoricamente poteva ma non doveva, sì insomma, lui desiderava avere una famiglia fare dei bambini ma, cazzo, aveva solo diciott’anni era troppo presto per diventare padre. E soprattutto era terrorizzato all’idea di ciò che gli avrebbe fatto SUO padre non appena ne fosse venuto a conoscenza.  E poi un bambino non era certo come i suoi adorati insetti, doveva essere curato, assistito, coccolato e amato: insomma aveva bisogno di una miriade di attenzioni.   Si riprese dai suoi pensieri quando una felicissima Kora gli zompò su un piede comunicandogli di avere effettuato l’acquisto e di essere riuscita a farsi fare un bello sconto sul prodotto.  Tutta allegra e giuliva la donna ricominciò a zampettare di qua e di la fino a quando qualcuno non l’afferrò per un braccio e la costrinse a voltarsi verso di lui(ma mica stava portando la miriade di roba che aveva comprato la sua ragazza? Come cavolo ha fatto?)                                                                                 “ Kora,” disse Shibi con aria grave “ perché non me lo hai detto”                                                                                          “detto cosa?” rispose ingenuamente                                                                                                                                                    
  “ che sei incinta, mi sembra ovvio”                                                              “ma io non sono incinta” rispose Kora guardando il fidanzato come se fosse un alieno                                                                                                                                                                                        “ah no? E allora cosa voleva dire quel” devo assolutamente comprarla per il nostro bambino?” chiese acidamente l’uomo                                                                                                                                                                               “ ma Shibi” disse come se stesse parlando a qualcuno che non vuole sentire ragioni su quanto appena detto“ io dicevo così per dire!L’ho detto perché un giorno io e te avremo un bambino. Tranquillo amore mio, quando sarò incinta sarai il primo a cui lo dirò. E poi scusa se non l’avessi comprata ora sono certa che non l’avrei più trovata”disse dando un bacetto a fior di labbra al suo ragazzo.                                                                                                                          “Sarò il primo a saperlo?” chiese Shibi scettico “ e poi cos’è che avresti comprato?”                                                                                                                                                                         “Uffa e va bè sarai il secondo a saperlo. La mamma è sempre la mamma e a proposito Shibi, dopo tutto questo tempo non riesco ancora a comprendere la tua avversione verso mia madre.  Certo è una donna severa, manesca, vendicativa e a volte anche un po’ perfida ma sono sicura che tu le piaci” concluse Kora                                           “ come no, era certo che lui  piacesse alla suocera tanto quanto a un cane  piacesse che un altro cane sconfinasse nel suo territorio” ( oddio! Oggi è la giornata dei paragoni osceni!! Scusatemi davvero tantissimo) pensò il ninja di Konoha e a proposito di questo gli tornò in mente la prima volta che aveva avuto “l’onore” di conoscere la madre della sua ragazza. In pratica la nonnina gli aveva detto chiaro e tondo che se avesse anche solo guardato sua figlia in un modo che non le piaceva, gli avrebbe tagliato i gioiellini di famiglia e poi gli avrebbe dato fuoco(a Shibi).                                                                                                                                                     “comunque ho comprato questo” disse Kora riscuotendolo dai suoi”gioiosi” ricordi.                                                                  “così di notte non avrà paura” disse porgendo al moro una bellissima lucina da notte
 
Sorrise nel ricordare quei magici momenti, poi ripose la lucina
nel cassetto e si mise sotto le coperte. Quella notte nessuno dei due ninja
dormì, sia a causa della  tempesta di neve che imperversava  sul
villaggio sia perché entrambi pensarono a quei meravigliosi sette anni passati
insieme,a tutte le cose fatte insieme, i momenti felici e quelli tristi che
avevano affrontato insieme, le missioni svolte insieme o quelle che
costringevano uno ad  allontanarsi dall’altro per qualche tempo e ai mille
altri momenti passati insieme. E alla fine, sul fare dell’alba entrambi ripensarono
al giorno che segnò la rottura del loro rapporto: il 23 maggio di circa
diciotto anni prima.    
 
Il mattino dopo Shibi si alzò poco dopo le dieci e si diresse in
cucina. Cominciò a preparare la colazione. Questo gesto semplice e
meccanico  gli riportò alla mente il periodo in cui Kora si era trasferita
a Konoha e lui tutte le mattine si alzava silenziosamente dal letto per
prepararle la
colazione.                                                                                                               
“                                                         
 giorno Shibi” disse una Kora con i capelli scarmigliati (ma quando mai?!) e due enormi occhiaie violacee.                                                     
 "Buon giorno piccola! Neanche tu sei riuscita a dormire??”                                                   
“ e come facevo a dormire se per tutta la notte ho avuto l’allegra orchestrina che suonava a tutto spiano
nella camera a fianco?” chiese acida la ninja.  Shibi sghignazzò, era
vero. Non era cambiata di una virgola, pur di non farlo soffrire perché, con il
suo comportamento superficiale, gli aveva fatto capire che di lui era ancora
perdutamente innamorata, si inventava le scuse più
assurde.              
 “Se lo dici tu!” sghignazzò nuovamente il ninja di Konoha                                                     “ Fino a quando resti qui al villaggio, devo assolutamente portarti alla nuova gelateria che hanno aperto, fanno un gelato davvero stupendo” tergiversò la donna                                              “Kora piantala di dire cazzate per favore! Di le cose come stanno! Guarda che non ti condanna nessuno se ammetti di voler passare ancora del tempo con me e di amarmi ancora” Questa forse era un’affermazione un po’ presuntuosa ma l’uomo sapeva corrispondere a verità. Fu un attimo, il volto della donna da sereno e spensierato che appariva si trasformò in una maschera di dolore.                                           
 “Io non ce la faccio più a vivere senza di te amore mio” disse la donna buttandosi contro il petto dell’uomo e cominciando a piangere.  
 “ Non ce la faccio più, non ce la faccio più” disse tra i singhiozzi  e scuotendo il capo come in segno di diniego.
“voglio averti sempre con me, voglio trovarti nel letto a fianco a me quando mi sveglio voglio dei bambini e voglio invecchiare al tuo fianco” riuscì a dire tra i singhiozzi. ( Mi sembra giusto che voglia dei bambini, altrimenti la lucina cosa l’ha comprata a fare?)                                                                                                                                                          “anch’io vorrei le stesse cose amore mio” sussurrò Shibi nell’orecchio dell’amata                                                                                                                                             “ è solo colpa mia se ora non possiamo stare insieme, avrei dovuto aspettarmelo, quell’idiota mi aveva anche avvertito che si sarebbe vendicata, avrei dovuto prestare più attenzione avrei….”                                                                         “smettila di dire cretinate!!!! Baka la colpa non è affatto tua tu….. non potevi sapere, non potevi prevedere è successo e basta e a mio giudizio ne è scaturita una cosa bellissima anche se questa cosa ci ha separati per sempre, non torturarti per qualcosa che non hai commesso ” disse Kora che ormai aveva smesso di piangere anche se era comunque scossa da forti singulti. Improvvisamente l’espressione della donna cambiò nuovamente, sul suo volto si aprì un sorriso a 32 denti.                                                                                                                                                                                       “ dai smettila di trafficare tra i fornelli, andiamoci a prendere un bel gelato.”                                                                                                                                                                             “un gelato? Alle 10:30 del mattino”domandò l’uomo che era anche un po’ spaventato dagli improvvisi quanto strani sbalzi di umore della donna.                    
“ smettila di fare il pignolo e andiamo” detto questo trascinò a forza l’uomo fuori da casa. Ma purtroppo la bella ninja non aveva fatto i conti con un piccolo quanto fondamentale fatto. Non appena Kora chiuse la porta di casa, con la sua solita delicatezza da elefante ubriaco, una montagna di neve sommerse i due ninja. I quali cominciarono  a ridere come due deficienti per poi cominciare a fare a palle di neve. Continuarono così fino al primo pomeriggio. Poi rientrarono in casa e si fecero una bella doccia, ognuno per fatti suoi(con immenso disaccordo di qualcuno!!) dopodiché Shibi cominciò a trafficare tra i fornelli per preparare il pranzo (la merenda).  Kora lo fissava appoggiata allo stipite della porta. Certo che era davvero sexy! Con quei capelli sparati in aria del color del cioccolato fondente, lei adorava il cioccolato , quelle spalle forti e larghe, il fisico che, nonostante i suoi 40 anni, era tonico e muscoloso, quel sedere così terribilmente…………. Ma che cavolo stava pensando? No, non doveva. Se l’era promesso. Si era promessa di dimenticarlo, ma a quanto pare l’auto convincimento non dava risultati.                                                      “  bimba vieni che è pronto?” chiamò l’uomo ( ripeto, troppa confidenza xd)   Kora aiutò l’uomo a portare le pietanze in tavola e poi cominciare a mangiare.   Il resto della giornata lo passarono chiacchierando(questi due sono peggio delle vecchiette). Al tramonto però Shibi decise che, pur se a malincuore, era giunto il momento di lasciarla per tornare a casa sua.                                     “sicuro di voler partire ora? Non puoi aspettare domattina?” chiese Kora quasi in una supplica                                             “vorrei tanto restare ma è meglio che io vada, fidati! Ma prometto che tornerò presto da te. E poi io preferisco viaggiare di notte così almeno non soffro il caldo.”                                                                                                                         
 “be allora ciao” disse tristemente la donna.                                                                              
“a presto bimba” dicendo questo Shibi uscì da quella casa e in breve la neve che vorticava lenta nel cielo lo inghiottì completamente cancellando le impronte che lasciava dietro di se.                                 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: SHERAZARD