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Autore: europa    27/12/2008    3 recensioni
Due amici d'infanzia che una volta adolescenti si ritrovano ad essere attratti l'uno dall'altro..riusciranno a superare le paure e l'imbarazzo e a trovare l'amore?
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Goten, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il secondo ed ultimo capitolo. Ringrazio tantissimo per i commentini e mi auguro di non deludere le vostre aspettative con questo finale. Buona lettura, spero che qualcun altro commenti^___^

 

II CAP : QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA’.


Quando il capitano della squadra decise di concludere l’allenamento tutti andarono negli spogliatoi, mentre Goten fu letteralmente assalito dalle sue fans, che gli consegnarono regalini di vario genere e gli chiedevano autografi e appuntamenti. Dopo un quarto d’ora le liquido’ con un sorriso, mentre gli altri ragazzi uscivano dalla palestra. Era gia tardi e nella palestra era rimasto solo lui, quindi si affretto’ ad andare a cambiarsi, quando all’improvviso si trovo’ davanti Trunks che lo guardava furente.

TRUNKS : “Insomma e un secolo che ti aspetto, che hai fatto finora???” disse fingendo di essere arrivato in quel momento e fingendo che la sua rabbia fosse dovuta alla lunga attesa.

GOTEN : “(con aria calma e dispiaciuta) Scusami amico, hai perfettamente ragione. E che i campionati cominciano dopodomani e il capitano ha voluto prolungare l’allenamento”

 TRUNKS : “be pochi minuti fa non mi era sembrato che ti stessi allenando”

 GOTEN : “ (esasperato) Ma cosa ci posso fare io se quelle svitate mi seguono dovunque vada???” TRUNKS : “ oh povero!!! (con aria sarcastica) E questo ti dispiace da morire vero??? “

 GOTEN : “ Smettila! Lo sai benissimo che le detesto! “

 TRUNKS : “ Allora complimenti per la recitazione…sai non si notava affatto!! (disse punzecchiandolo) “

 GOTEN : “ Stai dicendo che sono un bugiardo?? ( cominciò ad arrabbiarsi) Uffa ma si può sapere che ti prende ,sei nervoso oggi??? Se e cosi non mi sembra il caso di prendersela con gli altri!! …..Oppure sei solo invidioso perche io ho un mucchio di ammiratrici che mi muoiono dietro e tu neanche una??( lo prese in giro)”

 TRUNKS : “Cosa stai cercando di insinuare….che sei meglio di me?? Allora vuoi proprio che ti conci per le feste, eh?? “

. Detto questo si lanciò con tutta la rabbia che aveva in corpo verso l’amico, e lo colpì con una raffica di calci e pugni, il cui eco si diffondeva per tutta la palestra vuota e silenziosa. Dopo qualche secondo di sgomento in cui si era lasciato cogliere di sorpresa e colpire dal compagno, Goten reagì e sferrò contro Trunks un’onda energetica che lo scaraventò sulla parete rendendolo per qualche secondo incapace di muoversi. Goten si avvicinò a lui, che lo guardò con un ghigno sul volto. TRUNKS : “ (ancora a ridosso della parete) Mi ci voleva proprio…era da tanto che non facevamo un po di allenamento serio “

 GOTEN : “ (sorpreso) Ma…allora mi hai provocato apposta brutto stronzo….(tornando col sorriso sulle labbra) Non potevi dirlo subito che volevi essere umiliato da me?? (disse con aria divertita) “ TRUNKS : “ Guarda che sono io il più forte…e poi (sorrise) se te lo avessi chiesto non ti saresti impegnato a sufficienza e non ci sarebbe stato gusto a battersi con te …”

 GOTEN : “ (cominciò a ridere ) Tu sei malato…..hai bisogno di uno psichiatra al piu presto amico, fidati..”

 TRUNKS : “ (lo guardò languidamente) No…(disse con voce sensuale)…Io ho bisogno di questo…..>” .

 All’improvviso Goten, ancora impegnato a sbellicarsi dalle risate, si sentì tirare per il colletto della maglia dall’amico, che si impadronì violentemente delle sue labbra, stuzzicandole con la lingua calda. Mentre Trunks, preda dell’istinto, baciava Goten, quest ultimo rimase per qualche secondo incapace di reagire, si sentì spiazzato e indifeso, e non riusciva a comprendere se quel meraviglioso contatto che lo stava facendo avvampare era autentico, o se si trattava dell’ennesimo sogno. Dopo qualche secondo Trunks resosi conto di ciò che stava facendo, scostò bruscamente Goten, pensando di essere completamente impazzito per essere arrivato fino a tanto, sicuramente quel gesto gli sarebbe costato caro…ma come gli era venuta in mente una cosa del genere…perchè aveva agito d’istinto, senza pensare alle conseguenze, senza riflettere sul fatto che il suo amico sarebbe rimasto spaventato e sconvolto, come aveva potuto corrompere e turbare un animo cosi candido e innocente…cercò di scusarsi nonostante fosse stato letteralmente travolto dal dispiacere e dalla vergogna

 TRUNKS :” S..scusami..Goten..io..io..non so…perd..perdonami….ci vediamo>>

E cosi dicendo volò verso casa a supervelocità…non aveva nemmeno avuto il coraggio di guardarlo in faccia, stava scappando come un vigliacco, ma non se la sentiva di affrontarlo in quel momento. Goten rimase immobile e in silenzio a guardarlo mentre si allontanava, e fu assalito dalla tristezza……l’aveva solo illuso allora….ma certo era ovvio…come poteva essere possibile che lui piacesse a Trunks…quel bacio era stato solo uno scherzo per prenderlo in giro di cui poi anche lo stesso autore si era pentito…uno scherzo molto crudele per il quale non l’avrebbe mai perdonato….ma perchè si prendeva gioco dei suoi sentimenti in questo modo…perchè lo feriva…perchè provava piacere ad umiliarlo…non capiva che il suo affetto e la sua stima era tutto ciò di cui aveva bisogno…non capiva che con il suo comportamento gli stava lentamente mandando il cuore in frantumi… Calde lacrime sgorgarono dai suoi occhi mentre si faceva queste domande…pianse…pianse disperatamente, e solo dopo essersi calmato recuperò le proprie cose e si diresse a casa a piedi, con lo sguardo spendo..perso nel vuoto..come un burattino senz’anima. L’indomani Trunks giunse a scuola appositamente in anticipo, doveva assolutamente parlare con Goten, chiarire con lui e rivelargli i suoi sentimenti,nonostante fosse convinto di andare incontro ad un rifiuto, ma non poteva agire in altra maniera, era questa la decisione più giusta , e qualsiasi cosa fosse successa non avrebbe mai smesso di volergli bene. Tuttavia il ragazzo attese inutilmente perché il suo amico non si presentò, ne quel giorno, ne quelli successivi. Trunks era disperato, ormai aveva capito che lui stava cercando di evitarlo, che a causa di quella stupida bravata lo aveva perso per sempre…no…non si sarebbe arreso cosi, doveva trovare il modo di prenderlo da parte e scusarsi, sperando almeno di recuperare la sua amicizia. Un ottima occasione si presentò un paio di settimane dopo, quando alla Capsule Corporation si tennero i festeggiamenti per il compleanno di Bulma, che ovviamente aveva invitato tutti i suoi amici. Finalmente avrebbe avuto modo di rivederlo e parlargli una volta per tutte, si, sentiva che quella era la sua serata fortunata, magari sarebbe anche riuscito a fare la pace con lui e a far tornare tutto come prima. Appena suonò il campanello si precipitò tutto contento alla porta, ma le sue speranze si spensero con l’arrivo dei Son , in quanto tra loro mancava proprio l’elemento più importante…Goten aveva deciso di non presentarsi alla festa. Trunks Sali in camera con aria afflitta, e si mise a rimuggiare su quanto era accaduto, chiedendosi se l’amico lo avrebbe mai perdonato. All’improvviso prese una decisione, e in un batter di ciglia uscì di nascosto dalla finestra della stanza per recarsi a casa di Goten, questa volta, anche se si fosse rifiutato di vederlo, lo avrebbe costretto lo stesso ad ascoltare ciò che aveva da dirgli. Goten era disteso pigramente sul divano a guardare la tv. Dopo pochi minuti la spense GOTEN : “ Uffa non fanno mai niente di interessante…mi sto annoiando a morte…dopotutto sarei anche potuto andare alla festa…li si che ci sarebbe stato da divertirsi…(si riscosse) …o no ma che sto dicendo, ho fatto benissimo a non andarci…avrei di sicuro in contrato…..” “ TRUNKS GIUSTO???”. Goten fu distolto dai propri pensieri a causa di una voce conosciuta che proveniva da dietro le sue spalle. Si girò di scatto e vide l’ultima persona che avrebbe voluto incontrare in quel momento in piedi dietro di lui che lo fissava con aria decisa.

 GOTEN : “ (alzatosi velocemente dal divano con una faccia arrabbiata che celava l’enorme imbarazzo) C…che cosa ci fai tu qui?? “

 TRUNKS : “ Sono solo venuto a trovarti per vedere come stavi. E un pezzo che non ti fai sentire.”

 GOTEN : “ Fino a 5 minuti fa molto bene ,grazie…..e ora se non ti dispiace sei pregato di andartene….la tua visita non è gradita…nessuno ti ha invitato “

 TRUNKS : “ Perchè mi parli cosi??? “

 GOTEN : “ Allora sei lento di comprendonio….ti ho detto di levarti dai piedi, non l’hai ancora capito?? “

 TRUNKS : “ Questo lo farò senz’altro, ma solo dopo che mi avrai ascoltato “

 GOTEN : “ Non ci penso nemmeno!quello che hai da dirmi non mi interessa…ti avverto o te ne vai di tua spontanea volontà o userò le maniere forti “

 TRUNKS : “ E allora che aspetti…usale no?? Io non mi muovo da qui “

 GOTEN “ E va bene allora…quando è cosi…” .

Si gettò su Trunks scaraventandolo a terra con un pugno, ma l’amico passò al contrattacco e con un burning attack scaraventò il padrone di casa in giardino. Continuarono la loro sfida fuori dall’abitazione, intervallando di tanto in tanto i colpi con frasi e domande piene di rabbia che si rivolgevano l’un l’altro

TRUNKS :” Anf, anf …sei uno zuccone..anf…non vuoi mai dare ascolto agli altri “

 GOTEN : “ Meglio zuccone…anf….che ipocrita e crudele come te “

 TRUNKS : “ma si può sapere che ti ho fatto???”

 Goten continuava a parare i suoi colpi ma non rispondeva alla domanda  “Allora??” insistette Trunks. All’improvviso quest ultimo rassegnatosi smise di combattere

TRUNKS : “ E va bene….è inutile cercare di instaurare un dialogo con te…ho solo sprecato tempo…io me ne torno alla festa “ si girò di spalle pronto a librarsi in volo per andarsene

“ IO MI FIDAVO DI TE “ urlò all’improvviso Goten, mentre Trunks si girava nuovamente e lo guardava negli occhi sorpreso da quella tempestiva risposta

“ Credevo che fossi mio amico..che mi volessi bene…e invece (si incupì) non perdi occasione per prenderti gioco di me e umiliarmi…ma ora sono stanco di sopportare tutto questo…stavolta hai superato ogni limite…..IO CI HO CREDUTO IN QUEL BACIO “.

 Quest’ultima frase fu pronunciata più forte, producendo un eco che si diffuse per tutta la vallata, mentre Trunks ascoltava tutto in silenzio e con gli occhi pieni di lacrime, avvicinandosi pian piano al compagno, che intento com’era a finire il suo discorso non si era neanche accorto che procedeva verso di lui…” Pensavo che me lo avessi dato perchè provavi qualcosa per me e invece..” Goten fu zittito da due mani che gli presero il viso e lo sollevarono. Ora gli occhi dei due ragazzi erano fissi l’uno sull’altro, si guardavano intensamente, l’azzurro del mare e le tenebre del cielo notturno si invadevano a vicenda.

TRUNKS : “ (disse con aria seria e calma) Ora stammi a sentire…non era mia intenzione ferirti o prenderti in giro…quello che ho fatto l’ho fatto solo per dimostrarti ciò che provo per te…ma se ti ho ferito col mio gesto…ti chiedo scusa…ti prometto (cominciarono a scendergli le lacrime senza il minimo controllo) che non sentirai più parlare di me “.

Nel pronunciare quelle parole fu bloccato a propria volta dal dito di Goten, che si era appena poggiato sulle sue labbra e le stava accarezzando con dolcezza “ Shh!! Va tutto bene adesso”, e cosi dicendo gli diede un bacio, un bacio lento e sensuale, che fu subito ricambiato e che divenne sempre più passionale, mentre si sentiva trascinare dentro casa con foga. Si buttarono sul letto cominciando a liberarsi l’un l’altro dai fastidiosi abiti, ostacoli che separavano i loro corpi frementi, senza staccarsi dal bacio….passarono la notte insieme…due amanti finalmente uniti nel corpo e nell’anima. La festa procedeva bene a casa Briefs, mentre in un altro luogo c’erano una camera, un letto disfatto, il buio della notte, due ragazzi sudati e ansanti distesi l’uno accanto all’altro che continuavano ad accarezzarsi languidamente e a riempirsi di baci, dopo aver trovato la loro liberazione dal desiderio reciproco che infiammava i loro cuori pieni d’amore “ Ti amo” disse Trunks improvvisamente “Ti amo anch’io mio principe” rispose Goten felice accoccolandosi ancora di più vicino a lui e poggiando la testa sul suo petto “ Il principe dei sayan…mi piace l’idea” ribattè l’amante con aria divertita “ Ma no scemo…tu sei solo il principe del mio cuore” insistette il moro “ Mi sembra di vivere un bellissimo sogno…se è cosi non svegliatemi vi prego” sentenziò

Trunks : “ No..questo non lo è…e poi anche i sogni si avverano lo sai??” sostenne a bassa voce l’altro cingendogli la vita ”Mhh?? Hai detto qualcosa Goten?? “ “Niente niente” disse questi sorridendo e socchiudendo gli occhi in attesa di un altro bacio che non tardò ad arrivare. C’erano solo loro in quel momento, due anime in un mondo di fantasia in cui tutto il resto era come svanito nel nulla,ma in fondo cosa importa del mondo quando tutto l’universo e la persona che ami?

 

 

 

 

 

 

 

  
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