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Autore: Classicboy    24/04/2015    2 recensioni
AU! Modern, AU! Mistery, AU! Fantasy
Nel villaggio tra le montagne di Cover Village tutto sembra scorrere nella più assoluta tranquillità.
Ma allora perché Hazel ha la sensazione che ci sia qualcosa che non va? Perché suo fratello si comporta in maniera così paranoica? Perché lui ed il padre non le hanno mai parlato del fatto che, prima di farla vivere con loro, vivevano lì? E soprattutto chi è la misteriosa figura di cui tutti parlano ma di cui nessuno fa cenno quando lei è presente?
Verità e fantasia a volte si confondono, rischiando di diventare un incubo senza vie d'uscita.
C'è un motivo se un tempo le persone avevano paura del buio...
ATTENZIONE: STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA, CI SCUSIAMO PROFONDAMENTE PER IL DISAGIO!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hazel Levesque, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAP.3: AMICIZIE

 

 

All'ora di pranzo, Hazel e Nico si diressero in mensa come stabilito. Una volta arrivati e subito dopo aver preso da mangiare (lui una melagrana ed una bottiglietta d'acqua, lei un'ala di pollo e un po di carote) si affrettarono a dirigersi verso un tavolo, dal quale Percy continuava a fargli dei cenni e a sbracciarsi per attirare la loro attenzione.

I due si sedettero: “Ben arrivati. Come è andata la mattinata?” chiese il ragazzo con gli occhi verdi.

“Oh, molto bene. Abbiamo fatto due ore di matematica, tre di inglese ed una di scienze” disse lei.

“Oh, allora avete incontrato la Artemis” disse leggermente imbarazzato.

Fu Nico ad rispondere: “Non sapevo che si fosse messa ad insegnare”

“Sai com'è, ha sempre avuto il pallino della natura e delle scienze”

Hazel guardò preoccupata il fratello. Da quell'incontro se ne era rimasto completamente zitto, provocandole non poca preoccupazione, e adesso che parlava lo faceva con tono carico di risentimento e rancore.

Il ragazzo con la maglietta arancione pareva davvero in difficoltà, finché non vide una figura e le fece segno di sedersi accanto a loro.

La bruna vide che si trattava della ragazza che aveva visto sulle scale della scuola, la bionda col laptop. Aveva i capelli tenuti in una coda, indossava una semplice felpa rossa e dei jeans scuri, ma erano gli occhi che colpivano, grigi come una tempesta.

“Hei Testa d'alghe” disse la ragazza sedendoglisi accanto e dandogli un lieve bacio sulla guancia, lasciando i due fratellastri interdetti.

Percy sorrise leggermente: “Ciao, Sapientona. Ti voglio presentare qualcuno. Loro sono Nico di Angelo ed Hazel. Ragazzi, lei è la mia fidanzata, Annabeth”

“Ciao” disse Hazel con un sorriso mentre il fratello rispondeva con qualcosa simile ad un grugnito. Se possibile era diventato di umore ancora più tetro.

La ragazza li osservò un attimo, come per vedere se potevano costituire un qualche tipo di minaccia, poi sorrise e li salutò: “Piacere. Vi avevo già notati stamattina quando parlavate con questa Testa d'alghe. Inoltre” squadrò Nico “Percy mi parla spesso del tenero ragazzino che da piccoli gli faceva venire l'esaurimento nervoso, e da come ti ha salutato direi che sei tu”

La ragazza era leggermente agitata. C'era qualcosa di freddo e calcolatore in quegli occhi grigi.

“Ad ogni modo...” disse Percy leggermente imbarazzato e percependo un'atmosfera carica di tensione.

Nico lo interruppe: “E così ti sei fidanzato”

La pronunciò come se si trattasse di una sfida, tramite la quale stava sfidando Percy ad ammettere un'orribile colpa.

“Già, tu non la conosci, si è trasferita qui un paio di anni fa. All'inizio non andavamo molto d'accordo, ma poi...” e la guardò teneramente negli occhi, mentre lei contraccambiava lo sguardo con altrettanta dolcezza. Hazel si ritrovò a sorridere. Erano così teneri, ma il fratello sembrava pensarla diversamente, al punto che distolse lo sguardo e tornò a concentrarsi sul suo misero pasto.

Per alcuni minuti la ragazzina fece conversazione con i due, cercando anche di coinvolgere, senza successo il fratellastro.

Alla fine sentì una voce: “Ehi Percy”

Si voltò e vide un ragazzo che doveva avere due anni più di lei, fisico grosso ma atletico, indossava dei semplici jeans e la felpa della scuola, in testa aveva un berretto con una foglia d'acero, simbolo del Canada. I tratti erano lievemente orientaleggianti.

“Frank” lo salutò Percy, facendoli cenno di sedersi affianco a loro.

Il ragazzo si diresse lì, ma arrivato ad un certo punto inciampò (o qualcuno gli fece lo sgambetto) col risultato che per poco il suo pranzo non finì per terra. Per fortuna riuscì a recuperare in tempo l'equilibrio e salvare il cibo, attirandosi comunque le risate da parte di praticamente tutta la sala.

Il ragazzone prese posto affianco a Percy. L'espressione festosa aveva lasciato il posto ad una triste ed imbarazzata.

“Che figura” mormorò prima di concentrarsi sul cibo. Non seppe perché, ma Hazel lo trovò all'istante molto tenero e dolce.

“Non è colpa tua” disse dolcemente “Capita di essere un po sbadati ogni tanto”

Il ragazzo le rivolse un timido sorriso: “Grazie. Ad ogni modo io sono Frank Zhang”

“Hazel Lavesque” si presentò lei. Ma perché lei stava arrossendo?

“Zhang? Sei davvero tu?” chiese Nico accanto a lei facendola sobbalzare. Era così taciturno che ci si dimenticava della sua presenza.

Anche Frank sembrò accorgesi del ragazzo soltanto ora: “Nico? Avevo sentito dire che eri tornato, ma pensavo fosse una bufala”

“Ed invece eccomi qua”

“Come vi conoscete?” chiese Hazel curiosa.

“Non è niente, solo di vista” provò a schermarsi il fratello prima che Percy lo interrompesse rivelandole la verità: “Giocavano a Mitomagia insieme. Ed erano dei veri fanatici”

Hazel si trattenne dal ridere, mentre Nico diventava sempre più rosso dall'imbarazzo.

Stavano per continuare, quando l'ennesima voce li interruppe: “Che mi venga un colpo se quello non è il piccolo Nico di Angelo!”

Lei si voltò e stavolta vide non una semplice persona, bensì un gruppetto di due ragazzi ed una ragazza venire verso di loro.

Avevano tutti e tre due anni più di lei, il ragazzo che aveva parlato era magrolino e piuttosto basso, i pantaloni erano sporchi d'olio di motori e robe del genere, la maglietta era bruciata in più punti, il viso era magro e presentava dei lineamenti elfici e tratti ispanici, i riccioli castani gli ricadevano sulla fronte sopra agli occhi dotati di una strana energia vitale. Affianco a lui c'era un ragazzo alto, biondo, muscoloso, con i capelli tagliati alla perfezione e due occhi blu come il cielo di primavera. Infine c'era una ragazza con la tipica carnagione scura degli indiani d'america (cherokee, forse?). L'unico aggettivo con cui la si poteva descrivere era bella, non che indossasse vestiti all'ultima moda o fosse truccata alla perfezione, solo che portava i jeans ed il giubbotto da sciatore con eleganza e stile.

Quei tre erano il più strano terzetto che avesse visto: un elfo di Babbo Natale drogato e con la mania per il fuoco, il principe azzurro un po tenebroso, e la regina delle fate fatta persona.

I ragazzi si avvicinarono. Fu di nuovo l'ispanico a parlare: “E invece e proprio lui gente. Che partano gli applausi registrati e le ragazzine scoppino in pianti isterici perché il “Ghost King” è tornato in questo mondo per maledirci tutti”

“Piantala Leo” disse il biondo, prima di rivolgere la sua attenzione al fratellastro di lei “È un piacere rivederti Nico” disse con un sorriso.

“Jason, Piper, Leo” li salutò freddamente lui, prima che la ragazza gli schioccasse un fraterno bacio sulla guancia: “Bentornato” disse.

Nico arrossì leggermente.

I tre nuovi arrivati le furono presentati come: Leo Valdez, Jason Grace e Piper McLean. Sembravano simpatici.

Il resto del pranzo lo passarono senza più interruzioni, chiacchierando del più e del meno ed informandosi gli uni sugli altri. Anche Nico pareva più allegro, come se gli fosse stato tolto un grosso peso da sopra le spalle.

Lei chiacchierò principalmente con Frank e Piper. Il ragazzo era molto carino e simpatico, mentre lei era spigliata e allegra. Entrambi conquistarono ben presto la sua fiducia.

Alla fine della giornata Hazel tornò a casa con animo più sereno, contenta della giornata speciale appena trascorsa.

 

Nel frattempo...

 

“Allora, mi porti qualche novità?” chiese la figura avvolta nell'oscurità.

“Si, mio signore. La luna entrerà all'apice del suo potere tra due mesi”

“È molto tempo, troppo. Forse però, potrebbe essere proprio il periodo sufficiente per preparare tutto come si deve. Lui è pronto? Sospetta di qualcosa?”

“È assolutamente pronto mio signore, ed è completamente all'oscuro di tutto. Solo che...” la voce del servo esitò.

“Solo, che cosa?”

“Beh, ecco, pare ci sia stato un nuovo arrivo, anzi due. E paiono essere soggetti potenti”

“Si tratta di Vedenti?”

“Uno no, l'altro forse, stiamo ultimando le verifiche”

“Non importa. Ciò non influenza minimamente i miei piani” uscì dall'oscurità, ed un lampo di luce colpì la maschera d'oro ritraente un volto assolutamente inespressivo “Molto presto potremo attuare il Rito, e allora nulla avrà più importanza”

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Ssssalve, bbella gente!

Come potete vedere ho deciso, per via di impegni vari, di anticipare l'uscita del capitolo ad oggi.

Come vi sembra? L'ultima parte è da brivido, eh?

Annabeth forse è un po OOC, ma volevo renderla il più fredda e distaccata possibile.

Scusatemi per il bacio di Piper, e che non sapevo proprio come presentarla.

E già si notano delle spinte sul piano Frazel. Cause Frazel is life, Frazel is love. Enjoy in the Frazel team (per informazioni contattare il fondatore del Frazel Team Percy Jackson, Manhattan, New York).

Comunque: la vita sembra andare bene ad Hazel, ma chi è la misteriosa figura? Di chi sta parlando? Cosa succederà tra due mesi?

Lo scoprirete tra una settimana.

Bye!!!!!

   
 
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