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Autore: Ismene_    24/04/2015    0 recensioni
La vecchia generazione, l'unico grande amore di molti di noi.
I coniugi Evans, molto simili al Signore e alla Signora Bennet (P&P).
I fratelli Black.
I Malandrini.
Lily Evans, Mary McDonald e Emmeline Vance.
Severus Piton.
I professori di sempre.
Insomma, non c'è molto da dire. Leggete :P
Dalla storia:
...Sai cosa mi ha detto tuo padre? Proteggila James, proteggila perché lei non è una che chiede aiuto. È il mio compito Evans, che tu lo voglia o no” ammiccò alla fine. ]
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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V

Halloween al sapore di drammi

(Parte uno)

 

ra tutto ufficialmente pronto.

Non era mai stata una delle favorite di Lumacorno, lei. O almeno, non come Lily. Era molto intelligente ma, come spesso accade, scolasticamente parlando il suo era un grande potenziale a riposo. Riusciva sì ad ottenere risultati discreti in tutte le materie, ma preferiva studiare da sé cose che non avevano nulla, o almeno molto poco a che fare con la sua carriera scolastica. Amava viaggiare alla follia, conoscere le culture di popoli diversi, le avventure e le cose pratiche. Non poteva sopportare Mary e la sua passione per la divinazione; proprio non capiva come si potesse provare interesse per cose così futili. Lei era più per i fatti. Amava la vita alla follia, ma principalmente per la sua concretezza. Non credeva a nulla che non avesse visto con i suoi occhi e mai si lasciava andare a fantasticherie da femminuccia. Era, in due parole, Emmeline Vance.

Benché non fosse la preferita in assoluto del professore di pozioni, lui nutriva comunque una profonda stima nei confronti suoi e della sua famiglia. Inoltre, dato che Lily quel venerdì sera era impegnata con la sua riunione settimanale con i Prefetti (e in generale non era tipa da organizzare feste, preferiva di gran lunga dare una mano durante la festa stessa), aveva deciso di lasciare ad Emmeline il compito di aiutarlo ad organizzare la sua “riunione speciale” per quel trentuno di ottobre.

Lei aveva un talento innato per questo genere di cose. Cresciuta in una famiglia nobile e abituata ad avere come ospiti il fior fiore delle casate più antiche, si muoveva con naturalezza in occasioni del genere.

Si era soltanto presa la briga di invitare qualche persona in più di quelle della lista di Lumacorno, non dimenticando mai i suoi ambiziosi piani per la conquista di Hogwarts.

Stava arrampicandosi su una scala per finire di sistemare le ultime lanterne agli angoli delle pareti, quando sentì una voce familiare tossicchiare alle sue spalle.

-È ancora presto, Black- gli disse senza girarsi, mentre continuava il suo lavoro.

-Lo so, Emm, sono venuto prima apposta per darti una mano- c'era qualcosa nel suo tono di voce che la spinse a girarsi, rischiando quasi di cadere giù dalla scala.

-Darmi una mano?- chiese sarcastica.

Tutti sapevano che Emmeline non sopportava l'idea che qualcuno la aiutasse. Sapeva che in ogni cosa nessuno avrebbe potuto agire secondo il piano che lei aveva nella sua testa, quindi preferiva far da sé per non rischiare che ci fossero errori. Da questo punto era una perfezionista, e Sirius lo sapeva. Indi per cui, se era lì il motivo era tutt'altro.

-In realtà volevo chiederti se Mary sarà dei nostri stasera!- ammiccò lui.

-Mary?- chiese lei con fare inquisitorio.

-Già, lei manca all'appello- ridacchiò lasciando intendere molte cose.

-Sirius, quante dannatissime volte devo dirtelo- sbuffò lei seria -Portati a letto chi vuoi, ma le mie amiche sono off-limits. Chiedo tanto?

-Io non ho messo nessun veto sui miei amici, stai giocando sporco, piccola!

-Nessun veto? James è innamorato di Lily, Remus è il migliore ragazzo che conosca, non lo inserirei mai nella mia lista! E Minus... insomma, è Minus. Non avrai messo nessun veto, lo so, ma mi piacciono i tuoi amici, non potrei mai trattarli male.

-Non c'è gioco così...- sbuffò lui, in fondo però sollevato. Non sapeva come avrebbe reagito vedendola con uno dei suoi migliori amici, era come una sorella per lui!

-Andiamo Sir, sai bene che a differenza tua non mi sono portata a letto metà della popolazione di Hogwarts del sesso opposto! Ci gioco soltanto un pochino. E quest'anno non c'è gusto, dal nostro anno in giù sono tutti ragazzini.

-Tutti?- ammiccò.

-Tutti, Sirius Black, te compreso!- lo canzonò lei dandogli una spinta.

-Quindi mi stai servendo la vittoria su un piatto d'argento?

-Non ho detto questo, amico mio, non ci sperare. Dico solo che bisogna mettere dei paletti. Non dico che tu non debba uscire con Mary. Soltanto che non devi farla rientrare nei nostri giochetti. È mia amica ed è una delle persone più sensibili che conosca. Quindi non fare stronzate se non vuoi essere evirato. Intesi?- disse accompagnando le sue parole con un sorriso angelico.

-Intesi.

Perché lui ci teneva a vincere la sfida, ma teneva di più ai suoi gioielli. E sapeva che Emmeline ne sarebbe stata capace.

La osservò mentre scendeva dalla scala. Godric, aveva la migliore amica più gnocca del mondo.

-Belle gambe, Vance!

-Bello tu, Black- lo canzonò lei. -Devo andare a cambiarmi, vieni a far la guardia?

-Nessuno cercherà di attentare alla tua virtù in mia presenza!- rispose lui, mettendosi sull'attenti.

 

 

***

 

Era stata in assoluto la riunione più lunga della storia.

Lily aveva dovuto raccogliere tutta la sua pazienza per cercare di non contraddire l'altro Caposcuola in tutto ciò che diceva.

James aveva dovuto fare appello a tutta la sua buona volontà per non passare il tempo a fissare l'altra Caposcuola.

Quel lungo pomeriggio era ora finalmente finito, e ormai erano rimasti soltanto loro nell'aula.

-Dimmi, Evans, vieni alla festa del vecchio Luma?- le chiese lui, poggiato con la schiena contro l'armadio e le gambe accavallate in una posa che a chiunque sarebbe sembrata provocante, ma che in quel momento a lui era venuta perfettamente naturale.

-Se indendi vado alla festa, sì; se vengo alla festa con te, no.

-Andiamo Evans, per una volta non era un invito.- rise lui -Stiamo semplicemente andando nello stesso posto e non credo ci sia nulla di male nel fare un tratto di strada insieme. Poi ti proteggerei da strani incontri che potresti fare nei corridoi; non si è mai troppo sicuri la notte di Halloween, sai!- disse con un tono serio molto poco credibile.

Lei, che stava recuperando i suoi appunti per la riunione sparsi sul tavolo, alzò per la prima volta lo sguardo su di lui. Non poteva negarlo, la pubertà gli aveva fatto soltanto bene. Restò ferma a fissarlo un attimo di troppo prima di rendersi conto che lo stesse effettivamente fissando. Fu il sorrisetto provocatorio di lui a farla ridestare.

-Devo passare dalla Sala Comune per cambiarmi, Potter, non credo tu abbia voglia di aspettarmi.- disse subito, prendendo tutte le scartoffie da buttare.

-Ti cambi in Sala Comune e vuoi che me lo perda, Evans?- la prese in giro lui.

-Io non intendevo... volevo dire...- arrossì lei per un attimo. Arrossire? -Andiamo, sai cosa intendevo, Potter, non farmi perdere tempo. Emmeline mi uccide se faccio tardi.

-Allora sbrighiamoci, tesorino.- continuò lui, separando con un balzo la spazio che li separava e prendendola sottobraccio. O almeno provando a prenderla sottobraccio.

-Non ho bisogno di una scorta, Potter.

-Non l'ho mai pensato!

-E allora restituiscimi il mio braccio!

 

 

***

 

 

Aveva lasciato Potter in sala comune ed era corsa in camera a cambiarsi. Passare tutto quel tempo con lui di certo non le faceva bene, la sua pelle ne stava risentendo; le era uscito addirittura un brufolo per il troppo tempo trascorso con Potter! Ci avrebbe messo un po' per coprirlo, e lei odiava il fondotinta. Mentre era assorta in pensieri del genere sull'aspetto logistico della serata non si accorse della presenza di Mary.

Una Mary Mcdonald alle prese con la sua faccia. Già, con la sua faccia, ed era così impegnata da non notare la sua amica che la scrutava curiosa.

-Mary, tesoro, cosa diavolo stai facendo?- rise lei.

-Ho un aspetto terribile. Non ridere, sono seria! Guarda qui, ho le zampe di gallina- le disse disperata, girandosi verso di lei e indicando con un dito le sue presunte rughe d'espressione.

A quelle parole Lily non poté fare a meno di sorridere. Mary era così insicura, nonostante fosse davvero bella; soltanto lei non se ne rendeva conto. Era troppo impegnata a vedere il bello negli altri per rendersi conto di quanto fosse speciale.

-Siediti, ti aiuto a prepararti, ti va?- Mary annuì, e Lily iniziò a spazzolarle i capelli biondo cenere -A proposito, quando ti sei accorta di avere le zampe di gallina?

-Non è esattamente quello il problema- sorrise-è che...

-È che un certo Black di mia conoscenza stasera sarà da Lumacorno- completò lei la frase al posto suo.

-Sono davvero stufa di questa situazione, sai? Non voglio essere uno dei suoi tanti trofei o un mezzo per vincere la sfida con Emmeline. Non l'ho mai voluto e l'ho sempre rifiutato per questo, lo sai- disse con amarezza.

-Ma?

-Ma te l'ho detto, sono stufa. Non è bello respingere ogni volta la persona che mi piace. Qualche volta ci penso; penso che magari lui mi vede come una delle tante perché non mi conosce; che forse sbaglio a respingerlo perché potrebbe scattare qualcosa in lui. Che mi piace, Lily, mi piace davvero tanto!

-Tesoro, lo so. È mi dispiace che lui sia un perfetto idiota. Ti sei vista? Sei una delle persone migliori che io conosca, dentro e fuori! E sai quanto mi stia stretto Black, per me tu meriteresti di meglio. Andiamo, come fa a resisterti?- le sorrise, spingendola a guardare la sua immagine riflessa nello specchio -Però se rifiutarlo ti fa sentire così, forse una possibilità gliela potresti dare. Non che io sia favorevole alla cosa, ma magari potrebbe sorprenderci. In fondo, per quanto possa essere insopportabile sotto tutti i punti di vista, è sempre stato un ottimo amico per Emmeline. Magari gli serve che qualcuno gli dia una svegliata!

-Mi stai dando la tua benedizione, Lily Evans?- rise lei, sentendosi sollevata grazie alle parole dell'amica.

-Giammai, McDonald, giammai. E ora sbrigati, Emmeline mi uccide se ti faccio arrivare in ritardo!

Si alzò con un saltello e andò verso la porta. Prima di uscire si voltò per sussurrarle un grazie.

-Invece di ringraziarmi, promettimi che qualsiasi cosa ti dirà Potter non gli crederai!

-Lily, non so nemmeno se lo incontrerò- rise lei.

-Oh si che lo incontrerai, è sotto le scale.

-A fare...? Oh-Merlino-bono. Stai andando alla festa con lui?- le chiese con il tono di una dodicenne che incontra il suo idolo per strada.

-Non vado alla festa con lui, ti pare! Facciamo solo la strada insieme visto che siamo entrambi in ritardo. Se vuoi puoi anche unirti a noi- cercò di giustificarsi, disgustata al pensiero.

-A voi?- le fece il verso.

-Mary McDonald, il fatto che tu sia mia amica non mi impedirà di schiantarti. Togliti subito dal mio spazio visivo!

L'altra rise e si allontanò davvero, canticchiando una marcia nuziale.

 

 

***

 

Qualche ora dopo...

 

 

Emmeline era accanto al buffet, in un angolo, e stava tracannano l'ennesimo bicchiere di Ponce. Vedendola lì, intenta a fissare un angolo con uno sguardo arcigno, Lily le si avvicinò.

-Ha intenzione di ubriacarsi, signorina Vance?- la salutò.

-L'alcol in questi drink è talmente poco che dovrei berli tutti per essere un po' brilla. Accidenti a me- sbuffò. Era in effetti stata proprio lei a preparare le bevande e volutamente non aveva esagerato con l'alcol per evitare che la festa finisse con un completo ed indecente fiasco.

-Quali dispiaceri stai cercando di annegare nell'alcol?- indagò lei, pur avendo già un certo sospetto.

-Guardalo- disse indicando l'angolo che fissava da un po' -è così sfacciato. Gli ho chiesto solo una cosa, Lily, e non mi ha ascoltata. Non voglio nemmeno prendermi la briga di rimproverarlo.

-Emm, magari le sue intenzioni sono buone- disse lei, ma con il suo tono di voce lasciava intendere di pensare esattamente il contrario.

-Oh andiamo, lo sai anche tu che non è così. A Sirius non è mai piaciuta nessuna, figuriamoci se nell'arco di un pomeriggio sarebbe stato capace di innamorarsi di Mary. Una cosa gli avevo chiesto, una! Può scegliere chiunque, ma non le mie amiche. Sembra quasi che lo faccia apposta- sbottò lei, versandosi dell'altro Ponce.

-Tesoro, sai bene quanto me che Mary non si farebbe mai usare da nessuno. Forse le è sembrato sincero- suggerì.

-Può fare l'attore.

-Sei sicura che ti dia fastidio soltanto per questo? Non è che hai paura che si affezioni davvero a qualcuna?

-Andiamo, Lily, sai quanto mi farebbe piacere vedere Mary felice con lui. Non mi guardare così, è vero!- la rimproverò vedendo il suo sopracciglio alzato.

-Non sto dicendo questo, solo che vedere lui impegnato seriamente con una ragazza potrebbe darti fastidio. Dopotutto fino ad ora ha sempre avuto occhi solo per te!

-Ma mai in quel senso! Non sarei mai gelosa se lui si innamorasse, lo conosco, so che non toglierebbe mai del tempo alla nostra amicizia. Mai. Ergo, discorso chiuso. Parlami tu di James e Fabian, sono l'unica ad essersi persa la scena!

-Beata te, guarda. È stato terribile. Io non sapevo che Fabian sarebbe stato qui stasera, ha voluto farmi una sorpresa e lo adoro per questo. Ma non è mai stato un tipo geloso, non mi sarei aspettata una scenata del genere. Insomma, mi ha solo vista arrivare alla festa con Potter! Poi, andiamo, geloso di Potter? Lo sa che non ci sarà mai niente fra noi.

-Lils, anche io avrei reagito così. Si è sentito tradito, capisci! Lui è lontano da te e si fida ciecamente. Viene qui pensando che tu non veda l'ora di rivederlo e ti vede arrivare ad una festa con un altro, che guarda caso è fra i ragazzi più ambiti di Hogwarts, nonché perdutamente innamorato di te da tempo immemore. La sua reazione sembra abbastanza consequenziale!

-Mah, tralasciando la totale assurdità della cosa, il Fabian che conosco io ne avrebbe parlato con me, senza dare spettacolo davanti a tutti. Mi dà della fedifraga e se ne va, senza darmi nemmeno la possibilità di chiarire?

-Sono perfettamente d'accordo con te, Evans- s'intromise James sorridendo.

-Potter- lo fulminò lei -tu sparisci immediatamente dalla mia vista!

 

 

To be continued...

  
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