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Autore: yachan    18/02/2005    6 recensioni
Prima o poi bisogna fare i conti con il proprio passato e con le verità celate...Una nuova piccola serie di Ojamajo Doremi sta per iniziare, con nuovi problemi e segreti...(cavoli, ma che trama è?)
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PRIMA O POI

PRIMA O POI

 

Quando la vita non va come speriamo…

 

 

Ogni volta è più emozionante!

Che faresti se d'improvviso tu avessi poteri magici?

(Che faresti?)

Sicuramente ti arriverebbe una gran sorpresa!

Non credi che sarebbe qualcosa di meraviglioso?

(Vero che si?)

Faresti che tutti i giorni fossero domenica!

E che la scuola fosse un parco di divertimenti!

Lanceresti tutti quei compiti alla pattumiera!

Anche se vedi i libri di testo, non c'è niente scritto.

Anche se chiedi ad un piccolo gatto, non ti farà caso.

Però, come sarebbe se è possibile?

Che quel tipo di cose diventino realtà!

Con una voce molto forte dì "Pirikala"!

Cantando senza fermarti!

Papà, mamma, le professoresse, e la vecchia brontolona

Ti sgriderà ed esploderà come un gran vulcano!

Che nel cielo si ascolti forte "Pirikala"!

Vola, corri, sentiti libero!

Anche se prenderai un 3 all'esame, ti sentirai soddisfatta con un gran sorriso.

Lavora felicemente tutto l'anno!

Sempre, sempre senza stancarti!

 

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-         Piista!!

Una ragazza dai capelli color rosso Magenta, corse a folle velocità in una piccola strada, costeggiata dai cancelli di alcune villette

-         forse c'è la faccio…- disse con il fiato corto.

Svoltò l'angolo e scese per dei scalini, fino ad arrivare alla porta. Allungò la mano verso la maniglia e aprì la porta.

-         Scuuusate il ritardo!- disse la ragazza, rivolta alle persone presenti all'interno.

-         Doremì- disse leggermente arrabbiata la ragazza dai capelli blu corti e un completo di maglietta e jeans- Mai che riesci ad essere puntuale!

-         Eh, eh…(^_^)'- ridacchiò, mettendo la mano dietro la nuca- mi dispiace, ma la prof. Nakay mi ha trattenuto oltre l'orario scolastico e…

-         Sei la solita imbranata- disse un ragazzo appoggiato alla parete e con le mani incrociate e i capelli leggermente a punta- Se tu non fossi inciampata, non avresti fatto cadere il vaso preferito della prof. e di conseguenza non saresti rimasta in punizione.

-         Per la precisione, Kotake (¬_¬)'- si girò verso il ragazzo- sei tu che mi hai fatto cadere e…ma che ci fai qui? (°_°)

-         Come, non ricordi? (-_-)'

-         Ci dovevamo incontrare per metterci d'accordo per la festa di Hana- spiegò la ragazza che stava sistemando i tessuti, Hazuki.

-         Ah già, adesso ricordo ('o') Stasera si festeggia il compleanno di Hana-chan- disse Doremì sedendosi sulla sedia a forma di panca.

-         Hazuki e Momoko si sono incaricate di impacchettare il regalo- disse Aiko, mentre sistemava nel cassetto le forbici.

-         Speriamo che gli piaccia il regalo- disse Onpu, chiudendo il libro che stava leggendo- Ci abbiamo impiegato un bel po' per sceglierlo.

-         La festa si terrà questa notte, vedete di essere puntuali- disse Majorika, apparendo da dietro la porta, con la sua fatina Lala.

-         Sì- esclamarono i presenti.

-         Ahh- sospirò Hazuki- Hana-chan…chissà quanto sarà cresciuta…

-         E' da un anno che non la sentiamo, a parte le varie lettere che ci spedisce- disse Momoko e guardò preoccupata Doremì, che se ne stava in silenzio a fissare il soffitto.

Si creò un momento di silenzio. Doremì si svegliò dai suoi pensieri e guardò gli altri.

-         Ehh- sospirò- del resto la nostra Hana-chan sta per diventare una regina…è naturale che sia sempre occupata…- sorrise- l'importante è che stia bene.

-         Già, hai ragione- disse Aiko, allegra- Sapere che gli impegni non l' hanno cambiata, mi rende felice.

-         Mh…io sono l'unico che ancora non l' ha vista dal vivo- disse l'altro ragazzo dai capelli nero corvino.

-         Mh, in effetti Yuri ha visto Hana solo in foto- disse Onpu.

-         Questa è la buona occasione per conoscerla- disse Hazuki.

-         Bene, allora ci vediamo tra qualche ora qui (^-^)- disse Momoko.

-         Sì (^o^)- risposero tutti.

Doremì e gli altri uscirono dal luogo in cui si erano incontrati e si diressero ognuno per la propria strada. Majorika e Lala salutarono i ragazzi e rientrarono dentro, chiudendo la porta.

La ragazza con i due codini, si fermò dopo due gradini e guardò gli altri allontanarsi, poi si girò verso il luogo da cui era uscita, il Maho.

Era passato un anno da quando Hana era tornata nel suo mondo. Nel frattempo sulla terra erano successe tante cose.

Doremì sorrise al pensiero delle avventure che avevano affrontato tutte insieme, insieme ai due nuovi arrivati Kotake e Yuri.

La ragazza finì di salire le scale e rimase perplessa.

"Già, Kotake…ancora oggi non mi sono ancora abituata alla sua presenza…" camminò lungo il sentiero per tornare a casa "E poi, Yuri…ogni giorno ci riserva qualche sorpresa"

Da lontano poteva ancora scorgere il Maho, che era diventato un negozio di vestiti.

"Chi l'avrebbe detto che un giorno mi sarei messa a cucire…" ridacchiò "anche se per il momento non combino che disastri" (-_-)'

-         Okey, adesso non mi resta che avvertire Pop e prepararmi per la festa.

 

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-         Wow, wow!- una ragazzina saltellò da un posto all'altro della stanza.

-         Si calmi, signorina…- disse una donna disperata- Manca poco alla festa e non si è ancora preparata.

-         Eh, eh…è che oggi incontrerò la mia mammina (^.^)

-         Mamma? (°_°) Ah, sì. Si riferisce al gruppetto di apprendiste che si sono prese cura di lei sulla terra.

-         Già- sorrise- Non vedo l'ora di riabbracciarle! (^-^)

-         Per il momento vedo solo che lei ha ancora indosso il pigiama e che se non si sbriga, rischia di non incontrarle per niente.

-         Ehh? (ó_ò) Noo, non voglio!

-         Allora stia ferma per qualche minuto, che l'aiuto a vestirsi.

Bussarono alla porta e la signora si diresse verso la porta.

-         Sì, chi è?- chiese aprendo la porta.

-         Salve- disse un gruppetto di ragazzine.

-         Mh? Che volete?

-         Siamo venute per Hana…è lì?

-         Sì, ma adesso non può ricevervi, perché…

-         Mamma! Amiche!- Hana spinse via la donna e corse incontro a Doremì e alle altre.

-         Hana-chan!- sorrise Doremì abbracciandola- Sempre pimpante, eh?

-         Eh, eh…

-         Signorina, non è il momento per mettersi a chiacchierare, deve ancora prepararsi!

Doremì guardò la ragazzina dai lunghi capelli biondi.

-         Hana, ma non sei ancora pronta?

-         Ehh…è che ero troppo eccitata.

-         In questo caso capitiamo a fagiolo- disse Pop, guardando Hazuki che aveva in mano una graziosa scatola impacchettata.

-         Sì, ti aiutiamo a finire di prepararti e allo stesso tempo ti diamo il nostro regalo.

-         Eh? Una regalo per me?

-         Su, aprilo- disse Hazuki, porgendogli la scatola.

-         Subito- prese il regalo e iniziò a scartarlo. Aprì il coperchio della scatola e rimase sorpresa.

-         Tanti auguri, Hana- dissero le ragazze in coro.

-         Wow!! Un vestito! Che bello!- prese l'abito e lo guardò meravigliata.

-         Ti piace? L'abbiamo realizzato noi- disse Aiko.

-         E' stupendo!- si tolse di fretta e furia il pigiama ed indossò l'abito, infilandoselo dalla testa- Urgh…che succede?- si ritrovò incastrata nel vestito.

-         Aspetta, sei la solita frettolosa- disse Aiko, avvicinandosi ad Hana- Dovevi prima aprire la cerniera.

-         Ahh, finalmente, non respiravo più.

Le ragazze risero un po' e conclusero l'operato, sistemandogli i capelli e gli accessori.

-         Finito- disse Onpu, con il pettine ancora in mano.

-         Guardati allo specchio- disse Pop, prendendo per mano Hana e portandola davanti allo specchio.

-         Sta benissimo, signorina Hana!- disse la donna.

Hana guardò il suo riflesso sullo specchio e sorrise. Il vestito bianco le arrivava sotto le ginocchia e la gonna era ornata da piccole farfalle di tessuto colorato. I capelli erano raccolti in due graziosi codini.

-         Eh, eh…- volteggiò un paio di volte, guardandosi allo specchio. Poi si girò verso le ragazze- Grazie, amiche mie.

-         Adesso muoviamoci- disse Doremì- La festa non può iniziare senza la festeggiata.

-         Sì (^-^)

 

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-         Mhhhh… (ù_ú)

-         Che hai da rimuginare Yuri? (ò_ô)- chiese Kotake.

-         Tu hai già conosciuto Hana, no?

-         Sì, ha frequentato per un anno la nostra scuola.

-         E com'è?

-         Perché questa domanda?

-         Bhe, mi chiedevo…Hana diventerà la nuova regina…quindi sarà sicuramente una persona seria e…

-         Eh, eh.

-         Che hai da ridere?

-         Niente. Ma se è come la ricordo io, ci sarà da ridere.

-         Eh? (°.°)

-         Stanno arrivando…- disse Kotake, guardando dalla cima delle scale della sala da ballo.

Una ragazzina, accompagnata da altre ragazze, iniziò a scendere le scale. Gli spettatori, maghi e streghe si fermarono a guardare la futura regina del regno delle streghe.

Hana notò i due ragazzi che si trovavano alla fine delle scale, accanto al corrimano.

-         Kotake!- gridò felice agitando la mano e iniziò ad accelerare la discesa.

-         Aspetta Hana, non così in fretta!- riuscì a dire Hazuki, prima di sentire il rumore del capitombolo.

-         Hana, tutto bene?- chiesero le ragazze accorrendo da lei.

-         S- sì…- Hana si trovava quasi alla fine delle scale, in braccio a Kotake.

-         Uff (U_U)'- sospirò alleviato- Per fortuna sono riuscito a prenderti, prima di fare una brutta fine.

-         Eh, eh…(^_^)'

-         Dovresti fare più attenzione- disse Onpu- Pensa se non ci fosse stato Kotake.

-         Sì, mi dispiace…(u_u)'

-         L'importante è che stai bene- la fece scendere.

-         Sono contenta di rivederti!

-         Anch'io- sorrise- Non sei cambiata.

-         Eh, eh, me lo dicono tutti. Ah, ma chi è questo ragazzo- indicò la persona che stava con Kotake.

-         Ehh…(OoO)'- non riuscì a spiccicare parola dalla sorpresa.

-         Mh? Ti hanno tagliato la lingua?- Hana guardò divertita il ragazzo e poi allungò la mano- Piacere, mi chiamo Hana! (^.^)

-         E- ecco, io sono…Yuri, sì mi chiamo Yuri- si strinsero la mano.

-         Anche tu sei uno stregone, vero?

-         Sì.

-         Doremì mi ha parlato di te nelle sue lettere. Sono contenta di conoscerti.

-         Ah, anch'io- disse imbarazzato.

-         Bene, e adesso che cominci la festa!- disse Hana e tutti iniziarono a festeggiare.

Hana si girò verso Yuri.

-         Ti va di ballare?

-         Eh, ah, sì…

-         Andiamo, allora- lo prese per mano e lo trascinò nella pista da ballo.

Doremì e le altre ragazze rimasero in disparte a guardare i due ragazzi ballare.

-         Sembra che abbiano fatto subito amicizia- disse Momoko.

-         Avevi qualche dubbio?- disse Aiko.

-         Se non sbaglio, Hana mi ha detto che avrebbero cucinato le bistecche- disse Doremì guardandosi intorno.

-         Ahh, Doremì, non pensi altro che alle bistecche? (U_U)'- chiese Hazuki- Comunque, dovrebbe trovarsi in quel tavolo, là in fondo.

-         Eh, eh, eh…vado e torno- si allontanò da gruppo.

-         Beh, sembra che l'abbia presa piuttosto bene- disse Momoko, guardando Doremì allontanarsi.

-         Dici?- disse Onpu pensierosa.

-         Che vuoi dire?

-         Penso che Doremì sia triste…- disse Hazuki- ma che non vuole farlo notare, per non rovinare la festa a Hana.

-         Già, questo sarà l'ultimo compleanno che potremmo festeggiarlo insieme a lei- disse Aiko triste.

-         L'ultimo giorno da ragazzina spensierata- aggiunse Onpu, guardando Hana.

 

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"L'ultimo compleanno…l'ultima volta che potremo chiacchierare e scherzare così amichevolmente…" Doremì chinò la testa, rivolgendo lo sguardo sul piatto che aveva in mano, ma senza prestare attenzione al suo contenuto.

-         Che ti prende, le bistecche non sono di tuo gusto?

La voce la riportò alla realtà.

-         Kotake…no, stavo solo pensando…

-         Ad Hana?

-         …sì- rivolse il suo sguardo al di fuori della finestra- Dovrei essere felice per Hana…in fondo presto sarà la nuova regina…- chinò la testa- eppure non ci riesco, al solo pensiero che non la potrò rivedere spesso. Ho paura che cambi…

-         Chi, Hana?- ridacchiò.

Doremì si voltò e guardò seria Kotake.

-         Sto dicendo sul serio, Kotake. I nuovi incarichi e le responsabilità…finiranno per cambiarla…

Kotake sorrise e si appoggiò alla parete accanto alla finestra.

-         E' naturale che tu sia preoccupata per Hana. In fondo ti sei occupata di lei, come se fosse tua figlia…ma vedi…è arrivato il momento anche per Hana di crescere. Comunque stai tranquilla, Hana rimarrà la solita bambina giocherellona e questo perché…ha avuto come madre te e le altre ragazze.

Doremì rimase a guardare sorpresa Kotake.

-         Uhm…una volta tanto hai ragione, Kotake.

-         Che vuoi dire con "una volta tanto"?! (ò_ó)*

-         Eh, eh, scherzavo. Apprezzo quello che hai detto. Anche se Hana crescerà e non la potrò quasi vedere, continuerò a volerle bene come adesso- sorrise dolcemente.

-         Ehi, voi due solitari- disse una voce dietro di loro- Venite o no a ballare con noi?- chiese Hana.

Kotake e Doremì si guardarono.

-         Ti va?- chiese leggermente arrossito.

-         Sì.

Kotake la prese per mano e iniziarono a ballare.

Poco dopo arrivarono gli F4 insieme ad Alexander e Hana iniziò ad aprire i regali che gli avevano portato i loro ospiti.

 

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-         Wuaaa (=o=)- sbadigliò Doremì- Che sonno (=_=).

-         Sveglia ragazzi, non è il momento di poltrire! (ò_ó)*- gridò Majorika.

-         Majorika, ieri siamo tornati tardi dalla festa. E' naturale che adesso abbiamo sonno (-_-)- disse Hazuki.

-         Io oggi mi sono addormentata in classe- disse Aiko.

-         Allora non eri l'unica- disse Kotake.

-         Non potremmo per oggi, chiudere il negozio?- chiese Momoko.

-         Non se ne parla!- ringhiò Majorika.

-         Uffi, sei una sfruttatrice- disse Doremì sbuffando.

-         Poche ciance e al lavoro! (>_<)*

La porta d'ingresso si aprì e suonò il campanello posto sopra la porta.

-         Ecco un cliente, non perdete la fiacca!- disse Majorika, andando a nascondersi insieme a Lala.

-         Vado io- disse Momoko, avviandosi per prima- Salve, posso esserle utile…eh?- la ragazza rimase sorpresa di trovarsi di fronte ad una bambina dai capelli castani e occhi di color blu.

-         Che succede?- chiese Doremì, avvicinandosi a Momoko.

La ragazza bionda, indicò la bambina.

-         Ciao piccola, hai bisogno di qualcosa?- chiese Doremì, chinandosi.

-         Sì…cerco mia madre…

-         Eh? (°_°)'

-         Ti sei persa?- chiese Hazuki- Ti aiutiamo noi…come ti chiami?

-         Hikaru Kotake.

-         Che?!! (OoO)'''

 

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Intermezzo

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-         Scusa, puoi ripetere?- chiese incredula Aiko.

-         Mi chiamo Hikaru Kotake…

Tutti si girarono verso Kotake, che era caduto dalla sedia su cui era seduto qualche istante prima.

-         Kotake, non ti credevo in grado di…- disse inorridita Momoko.

-         Eh?? Aspettate, non è come credete! (O_O)''- disse alzandosi in piedi e agitando le mani- Si tratta di un equivoco!- diede uno sguardo a Doremì che era rimasta in silenzio a guardarlo.

-         In ogni caso…- disse Onpu avvicinandosi alla bambina- hai detto che stavi cercando tua madre, vero?

-         Sì.

-         Come si chiama?

-         Non lo so.

-         Eh?- rimase sorpresa Onpu- Tuo padre dov'è?

-         Non c'è, sono sola.

-         Puoi descrivercelo, così lo cerchiamo tutti insieme.

-         Ha i capelli blu e gli occhi dello stesso colore…

Di nuovo tutti si girarono verso Kotake.

-         Ancora?! Vi ho detto che non c'entro niente con questa storia! (^_^)*- si avvicinò alla bambina- Senti bambina, vedi di non dire cose equivocabili, se no…

-         Ohhhh…('o')- la bambina rimase a guardarlo sorpresa.

-         Mh? E adesso che ti prende? (°_°)'- chiese Kotake preoccupato.

-         Papà!- gli saltò in braccio, facendolo cadere all'indietro.

-         Ahhh! (@_@)

-         Papà?!!! (O_O)'- esclamarono i presenti.

Doremì si avvicinò ai due e sollevò la bambina da Kotake steso a terra.

-         Calma, è inutile fare baccano per niente- disse Doremì tranquilla.

-         Ma…ha appena detto…- disse Momoko sconcertata.

-         Non diciamo sciocchezze. Credi che Kotake potrebbe fare una cosa simile?- disse Doremì seria e poi si rivolse alla bambina- Che ne dici di sederti e raccontarci le cose per bene?

-         Va bene- la bambina la guardò e fece cenno di sì.

-         Spiegaci, come mai ti trovavi da questi parti? I tuoi genitori abitano in zona?- chiese Doremì, facendola sedere su una sedia.

-         No…sono venuta al Maho, perché sapevo di trovare mio padre.

-         Vi siete dati appuntamento al negozio?- chiese Hazuki.

-         No- scosse la testa- Una volta mio padre mi ha raccontato di un certo Maho a Misora…speravo che venendo qui avrei trovato un indizio per trovare mia madre.

-         Non sai dov'è tuo padre?

-         E' a casa.

-         Senti, perché appena hai visto questo ragazzo- disse Onpu indicando Kotake- l' hai chiamato papà?

-         Perché è mio padre- disse decisa.

-         E' impossibile! (ò_ó)*- disse Kotake furioso- Come potrei essere tuo padre se sono ancora un ragazzo!

-         Lo sarai…

-         Eh? (°o°) Ragazzi, ci capisco sempre meno in questa storia (-_-)'- disse Yuri.

-         Spiegati meglio, piccola- disse Aiko- Cosa intendi dire?

-         In quest'epoca mio padre è ancora giovane. Avevo visto alcune sue foto, per questo l' ho riconosciuto.

-         In quest'epoca?- chiese Doremì confusa.

-         Sì, io vengo dal futuro.

-         Che?!!!- esclamarono in gruppo.

-         Piano, mi state rompendo i timpani (>_<)'.

-         Cos'è questo chiasso, perché non state lavorando?- comparve Majorika.

-         Ohh, ma tu…certo, devi essere Majorika!- disse Hikaru, saltando giù dalla sedia- Mio padre mi ha raccontato di te.

-         Che? (°.°)

-         Majorika, la conosci?- chiese Momoko- Dice di venire dal futuro.

-         Mh…dal futuro, dici?

-         E' impossibile, come avrebbe potuto?- disse Aiko.

-         Già, non esiste un modo per viaggiare nel tempo- disse Hazuki.

-         Sì, ma nella mia epoca, esiste. Ho approfittato dell'assenza di mio padre per ricreare un passaggio temporale. Ci è voluto tempo, ma ci sono riuscita.

-         Forse questa bambina ha visto troppi cartoni animati- disse Momoko bisbigliando all'orecchio di Aiko.

-         Senti, anche ammettendo che vieni dal futuro- disse Hazuki- perché sei venuta qui? Per cercare tua madre?

-         Sì, pensavo di chiederlo direttamente al mio padre del passato, ma forse sono andata troppo indietro con il tempo- disse triste.

-         Che ne pensi Majorika?- chiese Doremì.

-         Mh…la bambina non ha la faccia di una che sta mentendo…è probabile che venga davvero dal futuro…ma è ancora da verificare.

-         Quindi, può davvero trattarsi della figlia di Kotake? (°o°)- disse Yuri.

-         Una figlia dal futuro?- Kotake rimase a fissare incredulo, la bambina che portava il suo stesso cognome e che aveva il suo stesso colore degli occhi.

-         Curioso…- disse Momoko analizzando Hikaru- allora la madre di questa bambina, è la futura moglie di Kotake, no?

Kotake arrossì di colpo.

-         C- come?! Mia moglie?

-         Ha ragione- disse Onpu. 

-         Sono curiosa di sapere chi è. Come si chiama tua madre?- chiese Momoko.

-         Non lo so.

-         Eh? Non sai niente di lei?

-         No…

-         Perché la stai cercando qui? Non è con il tuo papà a casa?

-         No- scosse la testa- mia madre è morta qualche anno fa…

-         Oh, mi dispiace…- disse triste Momoko.

-         Quindi sei venuta qui, nell'intento di conoscerla?- chiese Majorika.

-         Sì…

-         Ti ricordi qualcosa di lei?

-         No, non molto…

-         E tuo padre non te ne ha mai parlato?

-         Quando glielo chiedo, evade il discorso. L'unica cosa che mi racconta è che era una persona dolce e gentile con la gente. Ah, e poi so che faceva parte del Consilio delle streghe.

-         La Consilio delle streghe? Allora si deve trattare di un pezzo grosso…- disse Majorika.

-         Ma tuo padre sa che sei qui?

-         No, sono venuta di nascosto. Se mio padre lo sapesse, non lo approverebbe.

-         Capisco, ma con così pochi indizi, come possiamo aiutarti?

-         Già, è come cercare un ago in un pagliaio- disse Momoko.

Hikaru abbassò la testa triste. Doremì le sorrise.

-         Non preoccuparti, vedrai che in un modo o nell'altro, la troveremo.

-         Davvero?

-         Sì.

-         Grazie!- si sentì il rumore di una pancia che brontolava- Eh, eh…scusate…

-         Penso che dopo un viaggio così, sarai affamata…- disse Aiko.

-         Mh…sì.

-         Bene, ti preparerò qualcosa. Poi ci metteremo in azione.

 

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-         Allora, neo papà, come ti senti?

-         Piantala Yuri, non sono in vena di scherzi- disse scocciato Kotake.

I due ragazzi erano seduti vicino al tavolo da cucito.

-         Nervoso? Dovresti essere contento, invece- disse Yuri sorridendogli- Hai appena scoperto che diventerai il padre della piccola Hikaru.

-         Invece sono agitato. Tutta questa storia…così all'improvviso- appoggiò la mano sulla fronte- ahh, credo che mi scoppierà la testa.

-         Esagerato. In fondo Hikaru è graziosa e poi non hai ancora conosciuto la tua futura moglie. Chissà che tipo è.

-         Bella prospettiva- disse ironico il ragazzo- Sapere che morirà, non mi rende di sicuro allegro.

-         Se riusciamo a trovarla, potrai fare in modo di impedirlo.

-         E come? Non sappiamo neanche la causa.

-         A me sembra che il tuo problema sia un altro- disse Onpu sedendosi vicino a loro- Non è vero, Kotake?

Kotake arrossì leggermente e diede un veloce sguardo alla porta della cucina.

-         Non capisco…- si finse ignaro e sbuffando.

-         Neanche io, volete spiegarmi?- chiese Yuri.

-         Non sono affari tuoi- rispose sgarbatamente Kotake.

-         Ehh? E adesso perché sei arrabbiato? (é_è)

-         Non sono arrabbiato- si difese il ragazzo.

-         Sì, che lo sei (¬_¬)- lo rimbeccò Yuri.

-         Kotake, non credi che sia il momento di parlare con Hikaru?- chiese Onpu, guardando la bambina seduta sulla sedia distante da loro, mentre chiacchierava con Lala e Hazuki.

-         E perché?

-         Non scordare che è tua figlia…non sei curioso di conoscerla meglio?

-         No- sbuffò.

-         Kotake, Hikaru ha fatto un lungo viaggio per venire in questa epoca e solo per conoscere i suoi genitori da giovani. Sarà spaventata e stanca dal viaggio. Penso che se tu provassi a parlarle, riusciresti a tranquillizzarla.

-         Mh…- Kotake rimase pensieroso.

 

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-         Il the è pronto- disse Momoko, che si trovava in cucina insieme alle altre due ragazze e Raganella.

-         Bene, versalo nella teiera- disse Aiko- Ho quasi finito di preparare qualcosa da mangiare.

-         Doremì, a che punto sei con…- Momoko si girò verso la ragazza, che aveva lo sguardo fisso sul forno- Doremì?

-         Eh? ('_')

-         Doremì, il forno!- disse Aiko.

-         Ahh, me ne sono scordata! (O_O)- girò la manopola e aprì il forno- Per fortuna i biscotti sono ancora integri (u_u)'- sospirò sollevata.

-         Sei la solita pasticciona, Doremì!- disse Majorika.

-         Che ti prende?- chiese Momoko- Sei soprappensiero…

-         Eh, eh, scusate- rise leggermente- Adesso tiro fuori i biscotti e…

-         Doremì- Aiko guardò seria la ragazza con i due codini- Stai pensando a Hikaru e a Kotake?

Doremì rimase silenziosa, poi tirò fuori i biscotti.

-         …mi sembra così assurdo…- disse mentre serviva i biscotti in un vassoio-…sono anni che conosco Kotake…eppure faccio fatica a vederlo nei panni di un padre. Non mi sono neanche abituata all'idea che sia diventato un apprendista stregone.

-         Mh, capisco- disse Momoko- Fai fatica ad accettarlo, perché lo vedi ancora come un ragazzino.

-         Ma come Hana, anche Kotake un giorno crescerà e si sposerà- disse Aiko, preparando il vassoio.

-         Già…

-         Piuttosto, per venire qui, avrà utilizzato la magia.

-         Chissà, forse gliel' ha insegnato suo padre- disse Momoko- E poi sa qualcosa di Majorika. Sicuramente conoscerà il mondo delle streghe.

-         Come potremo aiutarla a trovare sua madre, se ancora Kotake non si è ancora sposato?- chiese Aiko.

-         Con la magia- propose Doremì.

-         Ma sarà sufficiente?- chiese Momoko.

-         Non dimentichiamo che avete anche l'aiuto di Yuri e Kotake- disse Majorika- Stasera proverete a fare una magia tutti insieme.

-         D'accordo.

 

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Kotake si avvicinò alla bambina che era rimasta da sola a guardare un libro illustrato.

-         Ciao- la salutò e si sedette vicino a lei.

-         Ciao- ricambiò il saluto.

-         Dunque…- disse insicuro Kotake.

-         Mi devi chiedere qualcosa?- chiese Hikaru incuriosita.

-         Beh…sì. Sai che lavoro fa tuo padre?

-         Uhm…se non sbaglio si occupa di una scuola per apprendisti stregoni.

-         Davvero?

-         Sì, lo tiene impegnato ogni giorno e quindi lo vedo poche volte.

-         E com'è con te?

-         Oh, è sempre molto gentile e bravo- sorrise felice- Cerca di fare di tutto per non farmi pensare alla mamma.

-         Mh…

-         Però…- chinò la testa- io so che è triste.

-         Come?

-         Sì…ogni tanto se ne sta in salotto a fissare il camino, con lo sguardo triste…per questo voglio trovare la mamma…voglio che torniamo a stare tutti insieme.

Kotake guardò la bambina e gli sorrise.

-         Faremo tutto il possibile.

 

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-         Perché non funziona?- disse disperata Pop, seduta per terra, insieme agli altri.

-         Forse non ci siamo concentrati abbastanza- disse Hazuki, guardando il cielo scuro di notte.

-         Allora dovremmo riprovare- disse Yuri.

-         Ah, ma io sono stanca- disse Onpu.

-         Già, anch'io- disse Doremì- Potremmo riprovare domani.

-         Nel frattempo Hikaru rimarrà al Maho- disse Lala.

-         Ok, allora ci vediamo domani- disse Momoko.

I ragazzi si alzarono da terra e le ragazze misero via i loro cristalli. Poi ognuno tornò a casa propria.

 

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Il giorno di domani, come vorrei incontrare una bella fantasia.

Così che dammi un poco di valore, anche se è solo un grammo.

Quando ritorno sola da scuola, canticchio una canzone, la quale mi da sentimenti più sinceri e mi da voglia di piangere.

Il giorno di oggi, per qualche motivo, non ho potuto dirlo.

Dopo un litigio, un perdono.

Agisco con naturalità tale come lo fa il vento

Così che domani lo dirò.

 

Fine prima puntata

 

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Saaalve, eccomi di nuovo con una nuova fiction su Ojamajo Doremi…beh, proprio nuova non è…visto che avevo iniziato a scriverla da tanto tempo…ma continuavano ad esserci parecchi vuoti, qua e là…

Ma alla fine mi sono decisa a terminarla e finalmente posso dire con sicurezza di quanti capitoli è composta questa fiction, 4 in totale.

Ah, la storia è datata dopo la quarta serie…diciamo che questa la considerò una puntata extra, tipo come gli Oav, avete presente?

Naturalmente questo è il primo capitolo, quindi non cambiate canale, perché nelle prossime puntate, la storia s'ingarbuglierà di più (sembra che sto facendo pubblicità ad un prodotto -_-').

All'inizio e alla fine ci sono le sigle originali di Ojamajo Doremi, tradotte da me (quindi, tenete conto che non assicuro che siano giuste).

Ah, e poi…visto che a me piace mettere alle mie fiction, i titoli delle canzoni, ho deciso per questa di mettere il titolo della canzone dei Gemelli Diversi "Prima o poi". Anche perché mi ha ispirato a terminare questa fiction.

Ok, con questo è tutto! Ciao!

By Ya-chan

 

Personaggi:

Doremi Harukaze

Hazuki Fujiwara

Aiko Senoo

Onpu Segawa

Momoko Asuka

Pop Harukaze

Tetsuya Kotake

Yuri

Hikaru Kotake

Majorika

Lala

   
 
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