Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: thera    24/04/2015    1 recensioni
Se Minato fosse sopravvissuto all'attacco della volpe, che in questa if non è mai avvenuto, che cosa sarebbe successo quando gli Uchiha volevano fare il colpo di stato? Il clan Uchiha è pronto a sostenere questa ambizione? Come reagirà Konoha? E le altre nazioni?
Obito scosse più volte la testa per allontanare quei pensieri, ma sembrava che tutti i suoi sforzi andassero a vuoto, se riusciva ad allontanare quelle immagini, dopo qualche secondo, tornavano, inesorabilmente, indietro. L'imponente sagoma dell'ospedale servì insieme a rassicurarlo e metterlo ancora più in ansia, che cosa avrebbe fatto se lei fosse morta? Iniziò a correre più veloce, ma quello che vide riuscì solo a gelargli il sangue nelle vene, c'erano molti cadaveri e ancora più sangue, sul pavimento, sulle pareti e perfino sul soffitto. Come diavolo poteva finire del sangue sul soffitto? C'erano delle urla e lui si diresse istintivamente verso la loro fonte. Ma più avanzava più sembrava rallentato, tutti quei corpi stremati per terra lo distraevano, guardava tutti i loro volti, uno per uno, per accertarsi che non fossero lei. I suoi occhi lo ingannavano, ogni singola ragazza dai capelli castani assumeva inspiegabilmente le sue sembianze
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Minato Namikaze, Un po' tutti | Coppie: Minato/Kushina, Obito/Rin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14

Il secondo di uno sguardo

Notte tra giorno 5 e giorno 6

Mikoto guardava nervosamente l'orologio da diversi minuti. Sembrava che l'ora stabilita non arrivasse più.

Quel ticchettio era assordante nel silenzio. Tic toc.

Sentiva il cuore accelerare il suo passo. Tic toc.

Iniziò a ticchettare con le unghie sul tavolo per coprire il rumore. Tic toc.

Si morse il labbro inferiore in ansia. Tic toc ta.

Le lancette segnavano finalmente l'ora giusta. S'alzò velocemente, quasi di scatto. Salì piano di sopra per accertarsi che il sonnifero avesse fatto effetto su Sasuke. Si sentì sollevata nel vederlo dormire sereno. Quella sera suo marito sarebbe tornato tardi, c'era una riunione, ma questo non significava che poteva prendersela comoda.

Camminò per la strada deserta con apparente calma. Controllò di nuovo l'ora.

Cercò di reprimere un tremito senza successo. S'avvicinò ostentando la sicurezza che la volta prima le era stata amica. Più s'avvicinava alla porta più sentiva il climax della tensione. Un altro unico passo e ce l'avrebbe fatta.

"Hey, tu! Dove stai andando?"

Mikoto sentì di perdere un battito dalla paura, subito dopo però il suo cuore iniziò una corsa sfrenata.

Era nel panico totale.

Che cosa avrebbe fatto adesso? Che cosa doveva fare?

In quel momento non sapeva proprio cosa fare, non riusciva più a ragionare e così non s'accorse nemmeno d'aver parlato.

"Fammi passare! Io devo andare! Devo farlo per i miei figli!"

Il suo era stato un grido, il lamento disperato di una madre.

Inabi Uchiha fece un passo indietro. Quando gli avevano dato quest'incarico non gli avevano detto che ci sarebbero state donne isteriche.

"Beh,è meglio che si calmi."

Mikoto guardò quell'uomo e la sua espressione, magari continuando questa farsa l'avrebbe lasciata passare.

"Non mi dica di calmarmi! Come potrei calmarmi?"

"E allora? Gridando non farà cambiare nulla, se suo figlio è ferito rimarrà ferito. "

Mikoto guardò l'uomo e decise di giocarsi il tutto per tutto. Attinse ad un coraggio ed a una capacità di mentire che non sapeva nemmeno di avere.

Lo arpionò per le spalle ed iniziò a scuoterlo.

"Lasciami passare! Mio figlio è ferito! Io devo andare!!"

L'uomo, intimorito la aprì le porte. Le donne erano pericolose.

Mikoto oltrepasso le mura a passo sostenuto, non doveva perdere tempo. Adesso aveva anche una scusa per correre.

***

Shikaku Nara uscì dalla tenda dirigendosi con passo veloce verso il fronte. Dalla morte del terzo si era aggiunta alla sua mansione di stratega anche quella di generale. Minato pensava che fosse utile per l'esercito avere un punto di riferimento e Shikaku pensava che avesse ragione. Affrettò il passo, non aveva tempo da perdere.

Ci aveva pensato spesso e adesso, come nuovo consigliere, gli aveva detto che, secondo lui, catturare Fugaku Uchiha fosse la mossa migliore. Era in realtà il modo più veloce. Non era detto che, se l'avessero ucciso, gli Uchiha non avrebbero trovato un altro leader, anche quando gli Uchiha avessero trattato la resa, parlare con Fugaku sarebbe stato più facile. Sentiva già l'eco della guerra. Era quasi arrivato.

***

Le strade di Konoha erano puro caos. Grida che si perdevano, kunai che sfrecciavano, sangue che macchiava l'aria, corpi a terra che sembravano manichini.

Fugaku non riusciva a vedere l'atrocità che tutto questo conteneva. Il suo occhio filtrava tutto. Lui vedeva solo il suo ideale che facilmente, tra poco, avrebbe realizzato. Ogni corpo che, scomposto, gli cadeva davanti non sortiva nessun effetto, era come in un gioco. Non riusciva a vedere l'orrore del sangue che macchiava tutto di un oscuro rosso.

Fu in quel momento che Shikaku Nara gli si presentò davanti. Valutò il nemico con occhio critico. Sapeva che quello scontro sarebbe dovuto finire presto, non era una buona idea dare ad un Nara il tempo di pensare. Spiccò un salto all'indietro, nemmeno stargli troppo vicino era una buona idea. Le sue mani corsero a formare i sigilli, non gli avrebbe dato nemmeno il tempo di reagire.

"Katon: gokakyou no jutsu!" la palla di fuoco illuminò la notte come un tetro faro. Shikaku riuscì ad evitarla e quando la luce si spense, rimase solo la fievole illuminazione artificiale. Fugaku sorrise sprezzante, altro che genio!

"Katon: Karyū Endan1 " disse subito dopo, ma anche questo colpo andò a vuoto, colpì solo l'altalena del parco giochi e il lampione alle spalle dell'avversario che nel frattempo si era slanciato in alto. Il lampione cadde a terra producendo una miriade di scintille mentre dell'altalena non rimaneva altro che una pira fumeggiante.

Proprio un grande genio, Shikaku Nara, tutto ciò che riusciva a fare era evitare attacchi! La sua figura, in quel momento, era resa come una macchia scura dalla luce che aveva alle spalle.

Fugaku, furente di rabbia per il suo secondo attacco fallito ne lanciò un altro.

"Katon:Gōryūka no Jutsu 2" le spire del drago corsero veloci nell'aria, come se fosse vero. Diffondeva calore e paura. Ma nell'aria non si sentì l'odore della carne bruciata, né grida di dolore, solo il rumore di vetro rotto. Pochi secondi dopo anche il drago morì nell'aria e si portò con sé solo il chiarore del lume. Fantastico, quel Nara aveva proprio un talento per impedirsi di diventare una pira vivente! Quella, però, era solo fortuna. Boccheggiò, non credeva d'aver usato così tanto chakra.

Fu in quel momento che la vide. Fu il secondo di uno sguardo. Perché sua moglie era uscita? Che cosa ci faceva fuori? Non ebbe mai il tempo di pensarci troppo. Proprio in quel momento un kunai le trafisse lo stomaco. Lei cadde a terra come un sacco di patate. Fugaku fece per muovere istintivamente un passo verso di lei. Non ci riuscì. I suoi occhi saettarono immediatamente verso terra. Come aveva fatto? Lui era rimasto abbastanza lontano! Si guardò intorno e capì. I lampioni. Il Nara glieli aveva fatti distruggere. Sorrise. Doveva liberarsi da questa tecnica velocemente e poi occuparsi di sua moglie.

La vide estrarre il kunai e premere con la sua esile mano sulla ferita. Il sangue vermiglio le macchiò ben presto la pelle nivea. Fugaku la guardò con ansia crescente, quando aveva fatto scoppiare la guerra non aveva mai pensato che lei potesse rimanere ferita. Lei non sarebbe nemmeno dovuta uscire. I suoi pensieri volarono più veloci del vento e fu proprio in quel momento che vide davvero ciò che aveva intorno. Vide le macerie d'edifici costruiti con tanta fatica venir giù in un attimo, vide decine di corpi a terra, quasi irriconoscibili in mezzo al sangue e alla polvere, vide le loro facce, maschere di dolore, ormai eterno. Vide l'orrore.

Forse non aveva scelto la strada giusta per affermare la supremazia Uchiha.

Fu in quel momento che una massa d'acqua l'avvolse. Non riusciva più a respirare, ma in compenso poteva di nuovo muoversi.

Guardò il Nara e vide sconcerto anche sul suo viso.

Shikaku si voltò verso l'utilizzatore della tecnica alterato.

"Sciogli subito questa tecnica, stupido!"

Fugaku Uchiha gli serviva vivo!

"Perché? Abbiamo vinto!"

Stupido stolto, non aveva preso in considerazione tutte le conseguenze del suo gesto.

Fugaku, intanto, sentiva i polmoni bruciare in cerca d'aria, la gola ardeva e si sentiva sempre meno lucido, sapeva che presto sarebbe morto. Guardò la moglie, fra tutta quella desolazione, voleva che fosse quella l'ultima cosa che avrebbe ricordato.

Allungo la mano verso di lei il più che poteva senza che rimbalzasse contro la superficie della sfera d'acqua. Vide anche la mano di lei allungarsi nell'ultimo vano tentativo di potersi sfiorare. Quelle due mani erano proprio come erano sempre state le loro vite, divise.

Talvolta anche molto vicine, talmente tanto da potersi toccare, ma mai unite.

I loro sguardi erano pieni di cose non dette, rimpianti e dolore. Bastò loro il secondo di uno sguardo per capire, uno sguardo per accettare ed uno sguardo per perdonare. Fugaku guardò bene per l'ultima volta i bellissimi occhi scuri di sua moglie. Sentiva già la fredda morte carpirlo e la coscienza divenire sempre più evanescente, labile. Era sul punto di morire, se ne rendeva conto. Allungò ancora di più la mano prima di chiudere per sempre gli occhi.

Mi dispiace.

 

 

Note

1:Arte del fuoco: fiato ardente del drago

2:Tecnica del Drago di Fuoco Supremo o qui

 

 

Angolo d'autrice

Mi odiate? Effettivamente sono sparita e ritorno con questo capitolo, ehm, come dire malinconico...

La distruzione dell'altalena, non so se ci avete fatto caso è un piccolo omaggio al nostro Nacchan e alla sua altalena della solitudine che in questo mondo non esiste. Scusate per eventuali errori di battitura ma sono di fretta. Allora che ne pensate? Volete insultarmi? Vi è piaciuto? Potente nire tutto questo in una fantastica recensione! No, eh...

Alla prossima

thera

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: thera