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Autore: Beta Chan    25/04/2015    1 recensioni
[Fic tratta/ispirata al film & libro"Un Ponte Per Terabithia"][Diciamo la stessa storia cambiando alcuni fatti, ma con protagonisti i nostri Inazumiani][RanMasa][HiroMido, MasaHika, MinaKura con accenni]
"Salve a tutti, sono Kariya Masaki, un ragazzino strafottente che ha una passione nascosta per il disegno e gli scherzi.
Un giorno mi capitò di incontrare per la mia strada un ragazzo insolito, strano, con capelli bizzarri di un color rosa fotonico raccolti in due piccoli codini ai lati della testa.
Più lo guardavo... e più sentivo che il misterioso ragazzo era diverso dagli altri.
Si differenziava dalla massa e aveva in qualche modo qualcosa di più particolare e affascinante al tempo stesso.
Quel ragazzo era la mia rovina, mi avrebbe cambiato e totalmente stravolto la vita...
Me lo sentivo già dal primo giorno.
Ed infatti non mi sbagliavo per nulla.
Era tutto vero."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hikaru Kageyama, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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-Capitolo 9

 

Forse qualcosa di più

 

Sono passati un paio di giorni dallo scherzo insieme al confetto rosa, e devo ammettere che, stranamente, quei due bulletti non mi danno più noia o fastidio, anzi, non sfottono praticamente più nessuno.
Che quell'imboscata di palloncini abbia fatto effetto su di loro...? Credo sia probabile, in effetti.
Poi c'è da dire che l'intera scuola considera me Kirino eroi delle ingiustizie, e nessuno mi prende a botte, il che per me significa veramente tanto, visto che ero abituato a prendercele almeno due volte in una settimana.
Sono contento della nostra vendetta, già... solo che c'è un unico piccolo e spiacevole problema: Mister vampiro -alias Kyosuke Tsurugi- ce l'ha ancora a morte con me e la barbie rosa, e credo che sia l'unico che nutre ancora odio e divertimento mentre ci "mena" di colpi.
Abbiamo un altro ostacolo nel cammino, e sono sicuro che lo affronteremo al più presto, ma di certo non oggi.
E' Sabato, il che vuol dire che il week end è appena cominciato, ed io come al solito mi trovo a chiacchierare con l'evidenziatore rosa nella nostra piccola reggia a Terabithia. O meglio, lui parla ed io disegno, perchè non lo sto ascoltando per niente, a dirla tutta. Mi limito solo ad assecondarlo con qualche "si" e cenni d'assenso con il capo.
«Emh... mi stai ascoltando?» a quella frase ripeto il mio rituale, e continuo a ignorarlo con brevi cenni alla testa.
«Tu non mi stai ascoltando!» mi ripete.
«Già.» gli ripeto a mia volta.
In realtà non so che cosa cappero mi stia domandando, ma sono troppo concentrato sul mio dipinto per prestare veramente attenzione al tutto.
Continuo a ripassare i contorni del soggetto raffigurato, cancello le sbaffature, e sono certo che adesso, più che mai, vi starete chiedendo che diamine di "cosa" stia disegnando...
Ebbene vi accontento subito: sto ritraendo quella barbie rosa di Kirino Ranmaru, felici? (Non chiedetemi perchè però).
E' dipinta con i suoi soliti e stravaganti vestiti che indossa nel tempo libero, i capelli sono più corti del solito e tinti di un fucsia più penetrante, mentre gli occhi... beh, per farli ho semplicemente pensato al cielo azzurro.
«Kariya» Kirino mi richiama «che stai disegnando di così tanto importante?».
A quelle parole arrossisco di botto, e non so proprio cosa fare.
Forse dovrei fargli vedere il suo personalissimo ritratto? Ma no via, rovinerei tutto. Però se me ne sto zitto, faccio lo stesso, perchè lo farò innervosire comunque.
Alla fine però, quando sono in procinto di una terribile crisi di indecisione, Kirino mi strappa il quaderno dalle mani e tutto il mio piano va in fumo.
«M-ma cosa...» la sua voce sembra sorpresa, meravigliata, ma non capisco però se è felice o no dello schizzo. Cavolo!
«R-ridammelo!» con il viso tinto più rosso di una ciliegia, mi affretto a strappare dalle mani il blocco a Ranmaru, e quando ci riesco, lo tengo stretto al mio petto, abbassando lo sguardo per paura di essere giudicato.
«Masaki, guardami.» Tremo appena. E' la prima volta che mi chiama con il mio nome.
«Quello nel disegno... beh, si insomma, sono io?» mi domanda, con una leggera nota di malizia nella voce da barbie.
Trasalisco, e alzo leggermente la testa, incrociando i miei occhi con quelli azzurri di Kirino.
«B-beh, emh... in un certo senso s-si...» lo vedo sorridere divertito.
«Oh, disegni molto bene, comunque. Solo un'altra domanda adesso...» il suo tono non promette niente di buono, ma annuisco lo stesso. Tanto peggio di così non può andare.
«Per caso... ti piaccio?» ecco, se prima avevo detto che non poteva andare peggio di così, adesso so che mi sbagliavo di grosso: può andare peggio, eccome!
La domanda di Kirino mi spiazza, e non so proprio che rispondere, quale scusa inventarmi, e quali frasi pronunciare...
Così rimango lì, con la bocca semi aperta a guardarlo in attesa di un qualche colpo di genio, il quale però sfortunatamente non arriva alla mia testa.
«C-cosa? Emh... ma che dici! Ma ti pare?! La risposta è no, poco ma sicuro!» finalmente riesco ad articolare un misero discorso di senso compiuto, e gliela butto lì al vento, sperando che si beva quella scusa.
Respiro lentamente, e vedo l'evidenziatore scrutarmi in viso come per vedere se mento o no. Infine, mi prende nuovamente il quaderno dalle braccia e guarda il disegno un'ultima volta, per poi concentrarsi su un particolare e sorridere vittorioso.
«E allora cos'è questo...? Spiegamelo. Però non dire bugie, mi raccomando!» Ranmaru mi sfotte e arrossisce nello stesso momento, posando un dito appena sopra il centro del suo ritratto, dove alberga tranquillo un... oh cavolo, cuoricino!
Accidenti a me ed a quando ho deciso di fare questo disegno in sua presenza! E poi diamine, cosa mi è passato per la mente!? Io che disegno cuoricini da innamorati?! Dio... manca solo che incida le nostre iniziali in qualche albero del bosco e poi siamo apposto!
 «U-un cuore...» gli rispondo cercando di fare l'indifferente.
«Un cuore piccolo.»
«Si beh, un cuoricino, contento?»
Lo vedo annuire con la testa, e farsi più vicino. D'istinto indietreggio, ma dopo pochi passi mi ritrovo con le spalle al muro. Fortuna, quando servi dove sei?!
«Che significa?» mi domanda ancora.
Mi limito ad abbassare lo sguardo e cercare di spingerlo via, ma invano. Mi blocca i polsi e resto con le mani a mezz'aria. Lo fisso dritto nelle iridi, e non posso far a meno di arrossire.
Infine, lo vedo sorridere.
«Ah, adesso capito.» mormora al mio orecchio.
Un brivido mi percorre la schiena vertebrale.
«C-cosa?» Devo ammettere che ho un pò paura della risposta che mi darà. Forse  facevo meglio a stare zitto...
«Ho capito che ti piaccio, Kariya! E' così evidente, quando arrossisci, il modo in cui mi guardi, il disegno che hai appena fatto... ti ho scoperto. E poi... beh, se devo dirla tutta pure tu mi piaci, ragazzo effelinato.» COSA?!  COSA?! HO CAPITO BENE?! Piaccio a quella barbie di Kirino?! Oh Dio... devo segnarmi questo evento sull'agenda.
L'emozione comunque, non mi permette di pensare lucidamente.
«M-Ma che-» alla fine cerco di parlare, ma l'evidenziatore mi precede, e mi si butta letteralmente addosso, a contatto con le mie labbra, le quali combaciano in modo malizioso con le sue, così piene e soffici.
Preso dallo shock del momento, cerco di spingerlo via dal mio corpo, ma invano, visto che mi tiene il corpo in una presa salda con il suo.
A quel pensiero arrossisco il doppio, e cerco di concentrarmi sui miei sentimenti, su ciò che provo, e sul mio cervello, il quale adesso è appena scoppiato per la troppa emozione e foga. E' una cosa così illogica.
«Aspetta un attimo...» dopo un lungo periodo, Kirino si stacca finalmente da me, e ignorando palesemente la mia espressione basita, si china a prendere il suo cellulare, per poi sbloccarlo e cliccare sull'icona della fotocamera.
«Sorridi...» infine mette  il telefono davanti a noi, aziona il timer ed un flash abbagliante mi acceca letteralmente . «Ecco fatto! E che questo momento rimanga una nostra emozione, chiaro? Non provare a scordartelo.»
Non so cosa rispondergli... sorrido e basta. E dentro, una parte di me, spera con tutta se stesso che quel contatto, sia solo l'inizio.
«Sai cosa vuol dire questo?» mi domanda il confetto rosa.
«C-che cosa?» gli dico confuso. A dirla tutta mi ero un pò distratto, e credo che Kirino se ne fosse accorto.
«...Sai cosa siamo noi?» mi sorride.
«A-amici?» gli dico cauto, sapendo comunque che dopo il bacio e ciò che è successo fra di noi, è impossibile rimanere neutri come eravamo prima.
«No» lo vedo scuotere la testa. «Ho l'impressione, che siamo qualcosa di più...» e detto questo, mi sorride e se ne va.
 


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-Angolino dell'arcobalenO

Eccomi qua anche questo beeeel Sabato (?) a pubblicare un altro capitolo! C:
Beh, che dire??
Mi scuso se forse questo capitolo risulterà più corto, ma il fatto è che lo stress della scuola mi sta schiacciando sempre di più e faccio fatica a fare tutto e.e
Ma comuuunque, apparte ciò, spero che gradirete lo stesso questo chap rosato con i nostri due belli micettini :33 già già
Ora è meglio che vada,
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate, se ci sono errori, orrori, plagi o meno, tramite una piccola recensione che mi farà mui felize (?) :3
Alla prossima!


-Beta-Chan

   
 
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