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Autore: _CreepyAlis_    26/04/2015    1 recensioni
Questa é una spin-off di 'n a t a l e', quindi se non l'avete letta forse non sarà molto comprensibile! Quindi filate e poi tornate, tanto non scappa~
["Amavo Gazel. Ma...
Primo. Non riuscivamo a discutere civilmente per più di tre minuti.
Secondo... Lui non sapeva..."]
Genere: Demenziale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Natale'
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Hey! :)
 
Ecco il 2°, sempre dedicato alla mia pazza Rey-chan~
E a tutti coloro che lo leggono! (Wecensite plz? =D Pewfavooooweeee! >ω<)
 
[Come tempo, si svolge circa tra il secondo e terzo capitolo di *n a t a l e*]
 
Per questo capitolo ero indecisa se taggare la storia come 'hurt/comfort', ma dato che finirò qui la depressione, ho deciso di avvertirvi solo ^^
 
Se odiate questo genere di cose, andate direttamente alla fine, qualche riga prima della seconda nota d'autore (che come faccio sempre, è qui, all'inizio e poi alla fine!~) dove si calmano un po' le acque, e nella N.d.A vi faccio un piccolo riassunto X"D
 
Ho deciso di non chiamare i due per sta volta... Mi ucciderebbero sennò, hehe... o.O
 
Alla storia!~ ^^


*What's going on in that beautiful mind?*
 
"Haaah. Grazie. Mi stavano cadendo le braccia." mi disse una volta appoggiati i pacchi sul tavolo nell'angolo del salotto e buttatosi sul divano.
 
Gazel era... Strano. In genere era sarcastico, non ironico come ora.
 
Abbassai lo sguardo, pensando a cosa potesse star succedendo.
 
"Nagu? Non é da te guardare verso il basso. Non eri te che puntavi in alto, per superare Gran? Non sei interessante così.". Aveva cambiato discorso, tutt'un tratto. E l'aveva fatto di nuovo.
 
Questo faceva male.
 
Non il commento.
 
Non mi aveva mai chiamato Nagumo o Nagu. Sempre e solo Burn. Lo era sempre stato...
Per me era Gazel e io, quantomeno secondo me, per lui ero Burn.
Gazel e Burn. Capitani di Chaos. Insimeme nella squadra. Anche all'FFI.
Insieme. Era stato il periodo migliore della mia vita. Anche ora convivevamo.
É vero, dovevo molto a nostro padre... Ma dovevo molto di più a Gazel. Molto di più.
 
Eppure...
 
Ora sentivo un abisso tra noi.
 
Non solo per oggi; già da un po' ci stavamo distanziando. Lui stava prendendo il largo.
 
Decisi di parlare. Era difficile... E se l'avesse presa nel modo sbagliato? O anzi... Nel modo giusto? L'avrei perso?
'Idiota! Non hai niente da perdere. Non perderai i bellissimi ricordi: nelle foto o nella mente restano. Sempre. Al limite avrai perso combattendo, Burn! Come ti sei sempre ripromesso di fare!'. Sollevai il viso dalle piastrelle del salotto per cui prima avevo sviluppato un improvviso interesse, e lo guardai. Nei suoi bellissimi occhi.
 
"Ehi, Gazel... Mi dispiace per prima... Scusa. Io pensavo che, visto il tuo atteggiamento annoiato, comprare i regali già sarebbe stata una rottura, più mettendoci i miei 'consigli'  avremmo fatto notte... Volevo solo che finisse prima per te..." buttai tutto fuori come un fiume in piena.
Avrebbe riso? Detto che era una scusa idiota, che la verità era un'altra e che la voleva sentire seduta stante? Non lo sapevo.
 
In genere riuscivo a leggerlo come un libro aperto nonostante la sua maschera di ghiaccio e sarcasmo, ma ora...
 
Gazel era sempre stato un libro scritto in inchiostro simpatico.
I segreti scritti, invisibili, tranne quando accettavano di essere svelati al calore di una fiamma. Ma ora sembrava...
 
'No, sto sbagliando. Lui è così da sempre... Sono io che non sono più caldo abbastanza da leggerlo.'. Girai la testa, guardando da qualsiasi altra parte che non fosse... Suzuno.
 
Ero sempre stato emotivo. Di solito ero arrogante e... Si, bastardo, lo ammettevo anche, ma questo mi aveva sempre aiutato ad agire in fretta, a volte irragionevolmente certo, ma ero il primo ad offrirmi per qualsiasi problema. Una testa calda. Quasi sorrisi a me stesso.
 
E ora era il mio punto debole. La mia forza e personalità mi avevano tradito. Anzi... Mi ero fatto tradire.
'Sono patetico. Non riesco neanche a formare lacrime perché ho paura di... Suzuno!'.
 
Questo era ancora più doloroso.
 
Lui ora mi chiamava Nagumo, quindi... Per me rimaneva ancora Gazel, ma doveva cambiare. Sarebbe diventato Suzuno. Non si sarebbe neanche accorto della differenza, probabilmente.
 
"Fa male..." mormorai.
 
Avevo parlato. E me n'ero accorto solo dopo averlo detto. Che stupido...
 
E mi ero accorto che Ga- Suzuno mi stava abbracciando solo quando sentii ll suo maglione morbido grigio bagnato da qualcosa che finalmente usciva da... I miei occhi.
'Heh... Ce l'ho fatta... Diamine. Parlando di tempismo...' sorrisi amaramente tra le lacrime.
 
Poi mi riscossi. Ga- Suzuno mi stava abbracciando?
 
"Suzu.. No?" dissi sperduto, cercando di sollevare il viso dal suo petto ai suoi magnifici occhi glaciali.
 
"Zitto. E non chiamarmi Suzuno. Non tu. Non ne hai il diritto." mi rispose, stringendo le braccia attorno a me e riavvicinando il mio viso al suo petto con la mano che non mi ero accorto avesse appoggiato sui miei capelli.

Sembrava arrabbiato...
 'Non è giusto. «Non chiamarmi Suzuno»?! Io cosa dovrei rispondere?!'
 
Mi facevo doppiamente pena, ora. Sembravo una ragazzina.
 
E non mi ero mai accorto di essere più basso di Gazel.
 
Suzuno, Gazel... Era uguale ormai.
 
Probabilmente, si era sempre abbassato al mio livello per aiutarmi... Su ogni piano evidentemente.
 
Io... L'avevo bloccato. Limitato. Rallentato.
 
Ora ero arrabbiato con me stesso. Strinsi i pugni che non mi ero accorto di aver formato sul maglione di Suzuno.
 
E se ne accorse, ovviamente. Prima non aveva detto niente, ma ora, nel sentirmi stringerli... Perché coglieva sempre i miei errori, passi falsi, difetti e debolezze?!
Perché...
 
"Nagu. Stà calmo. Non hai fatto niente. Non sono arrabbiato con te per prima. Solo, non chiamarmi Suzuno."
 
Sentivo l'eco delle sue parole rimbombare nel suo petto, e ignorando il significato delle parole, mi rilassai con le vibrazioni, ascoltando il suo cuore che batteva.
 
L'unica e ultima volta che l'avrei sentito da così vicino.
 
Mi strinsi di più a lui, e gli fui riconoscente quando non si staccò.
 
Prese invece ad accarezzarmi i capelli, lentamente, regolarmente. Mi stava calmando.
'Se non c'è il sorriso di Gazel, c'è sempre la sua mano, heh?'. Dio, sembravo lui con tutto questo sarcasmo.
 
Poi sentii che aveva appoggiato dolcemente il mento sulla mia testa, mai smettendo di accarezzarmi i capelli. Probabilmente aveva anche gli occhi chiusi, e ne ebbi la conferma quando lo sentii respirare più lentamente, come faceva sempre quando dormiva, pensava ed era rilassato o quando semplicemente teneva i suoi bellissimi iceberg chiusi, come ora.
 
Quando finalmente mi sentii calmo anch'io, mi allontanai dalla sua figura di pochi millimetri, per segnalargli che poteva andare e che poteva anche... lascarmi... Ora.
 
"Gazel, se vuoi andartene... Vai. Io sto bene ora. Grazie." dissi sorridendogli.
 
Lui mi guardò, sospirò e poi mi fece sedere sul divano, lui dal lato opposto.
 
"Con le lacrime agli occhi? Non credo proprio, Nagumo. E poi... Io vivo qui, ricordi?" mi sorrise, appoggiando il gomito sulla gamba e la guancia sul palmo della mano. Tutto guardandomi.
 
Sembrava bellissimo, ma per me era un dio.
 
"Ga-Suzuno." sospirai, per poi riprendere prima che mi interrompesse. Aveva già il volto contratto in una protesta. In questo, eravamo simili: odiavamo ricevere ordini ed entrambi detestavamo che i nostri ordini fossero ignorati.
 
"Perché mi chiami Nagumo?" chiesi, finalmente.
 
"...". Sembrava spiazzato.
 
"Me lo devi, Suzuno. Dimmi perché lo fai, perché non posso chiamarti così io. E perché non riesco più a leggerti.". Misi l'enfasi sul suo nome quasi per tenere lì la mia attenzione invece che sulle parole dopo. Lui mi lanciò un'occhiata nel sentirmi, ma sembrava quasi divert-
 
"Mi sa che prima allora devo partire dalla risposta alla tua scusa di prima. Dopotutto, l'aspettavi, giusto?".

Heya! ^^
 
Grazie di essere giuti fin qui~
Anche a chi ha saltato! X)
 
Diciamo che questo è un punto di svolta nella relazione dei nostri protagonisti... Il prossimo capitolo sarà sempre ambientato nel 3° dell'altra storia, e dopo il 4° della HiroMido ne pubblicherò un altro qui intersecato con *n a t a l e* (che ho lasciato in sospeso... Non uccidermi TimeStrangerRey! >.< )

Scusate per eventuali errori, sono ancora semi k0 ^^'.
Sarei felice se me li mostraste per correggerli! u.u


Alla prossima~ ^^*
(Ps.: Sì, il titolo è da All of Me - John Legend. Io però ascolto la versione Nightcore, e Rey lo sa~)
 

****Riassunto~ (non indispensabile per chi ha letto eh ^^)
Burn comincia a 'disperarsi' perché Gazel non lo chiama più Burn come ha sempre fatto poi ha un fiume di pensieri dopo aver detto a Suzuno la causa per cui non l'ha accompagnato (detta a Hiroto) e specialmente sul fatto che Suzuno é come scritto in inchiostro simpatico (quello invisibile che appare con il calore) e che ormai Burn é troppo poco caldo per leggerlo come prima riusciva.
 
Poi c'è di nuovo la storia dell nome: Gazel lo chiama Nagumo, ma si 'arrabbia' quando Burn lo chiama a sua volta Suzuno.
Fine~ [piùommeno]****
   
 
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