-Bene,-disse Carlisle appena i due piccioncini tornarono a
casa-adesso possiamo cominciare ad allenarti sul serio. Emmett ti mostrerà tutte
le mosse vincenti per sconfiggere quei neonati, mentre io chiamerò di nuovo il
clan di Denali per aiutarci. Spero non si stufino, a forza di falsi
allarmi...
Emmett e Bella si diressero in giardino, seguiti a ruota da Edward
che non intendeva lasciarli soli.
-Andiamo, fratellino... non voglio certo
mangiarmi tua moglie!
-Io resto comunque, per precauzione...
La vampira
rise, stupita della gelosia che Edward provava per lei senza alcun motivo. Più
tardi glielo avrebbe fatto notare...
-Allora, Bella-disse Emmett mettendosi
in posizione d'attacco-anche se hai in te tutta la forza di un vampiro neonato
devi imparare le regole basilari del combattimento. Io adesso ti attaccherò e tu
dovrai provare a schivarmi...
Il vampiro le balzò addosso, ma lei lo schivò
con una velocità ed una prontezza che nessuno si aspettava, mandando Emmett a
sbattere contro l'albero dietro di lei. Ciò, provocò la risata divertita di
Edward.
-A quanto pare stai perdendo colpi, eh?
-Tsk, é solo fortuna! La
fortuna del principiante... riproviamo, ma stavolta dovrai cercare di fermarmi,
ok?
-Va bene. Procedi pure...
Come prima, Emmett tentò di balzare addosso
a Bella ma lei lo fermò prontamente correndo velocemente dietro di lui per
intrappolargli le braccia dietro la schiena.
-Ehi, sorellina, sembra che tu
sia nata per essere una vampira combattiva, sai?
-Mi sto impegnando al
massimo per poter sconfiggere quei neonati... e se servirà anche Jake.
Bella
si rabbuiò. Anche se ormai non sentiva più quell'enorme bisogno di lui che
sentiva da umana, Jacob restava sempre il suo migliore amico e l'idea di doverlo
combattere non la rallegrava affatto.
Edward si avvicinò per confortarla;
benché non approvasse l'attaccamento di sua moglie per quel lupo, non riusciva a
non starle vicino quando ne aveva bisogno.
Quando terminarono l'allenamento,
rientrarono in casa per un'altra visita medica. Ormai, Carlisle gliene faceva
due al giorno per accertarsi della salute del piccolo.
***
-Aro, dove vai?
-Sto andando dai Cullen,
Marcus..
-Da solo?
-Si, e non dovete seguirmi. Non ci vado per combattere,
ma per avvertirli del pericolo.
-Intendi dire...
-Esatto, proprio lui.
Metterà a repentaglio la sicurezza di tutti quanti, e questo non posso
permetterlo. D'altronde, l'odore che ha non mi piace affatto.
***
I Denali
erano appena arrivati dai Cullen, e Tanya sembrava non vedere l'ora di buttare
le braccia al collo di Edward che sciolse immediatamente l'abbraccio, conscio
della gelosia di Bella.
-Allora, nuovi pericoli in vista?
-Si, purtroppo.
Altrimenti non vi avremmo mai disturbati. Stiamo per essere attaccati da un
esercito di neonati il cui capo potrebbe essere una vampira bionda e assetata di
vendetta.
-Perché vorrebbe vendicarsi di voi?
-Non lo sappiamo. É Bella
che fin da umana ha avuto visioni di lei che vuole portarle via suo figlio e
l'altro giorno, con Alice, l'ha vista arrivare a capo di un esercito di vampiri.
Ci aiuterete?
-Si, certo, Carlisle.
Stavano preparandosi per mettere a
punto un piano di attacco e di difesa, quando udirono qualcuno suonare alla loro
porta. Andò Carlisle ad aprire, e la persona che si trovò davanti lo lasciò di
stucco.
-Aro, a cosa devo la tua visita?
-Sono venuto in pace, amico. Come
noterai, sono solo e ciò vuol dire che non ho intenzione di combattere. Voglio
solo parlarvi di un pericolo imminente che sta minacciando tutti noi... di certo
ne sarete a conoscenza.
-Parli dell'esercito di neonati che arriverà tra
circa un mese?
Aro annuì, mentre l'altro lo faceva entrare. La presenza del
Volturo suscitò non poche facce stupite e qualcuno si alzò anche pronto a
fronteggiarlo, prima che Carlisle dicesse che lui era dalla loro parte.
-Io
non ci credo. Aro, sputa il rospo e dicci cosa vuoi..
-Calmati, Tanya. Io
conosco la persona che sarà a capo dell'esercito e vi garantisco che non sarà
facile da sconfiggere.
-E come mai ci aiuteresti?
-Perché quella persona
vuole mettere a repentaglio la segretezza di tutti noi, perciò siamo tutti sulla
stessa barca. Credevo volesse uccidere solo voi e invece...
-Allora chi
é?-chiese Tanya con curiosità, non abbandonando però la sua diffidenza verso
Aro.
-Pazienta, ragazza. Lo scoprirete tutti a tempo
debito...