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Autore: Jaredsveins    29/04/2015    6 recensioni
Destiel ambientata tra i banchi di scuola.
Dean e Castiel sono amici, ma il loro rapporto è un po' particolare. Il loro passato li porterà ad unirsi, oppure ad allontanarsi sempre di più?
Se volete sapere come va, non vi resta che leggere!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Salve a tutti! Sto pubblicando questo capitolo per miracolo, dato che il pc non si accendeva più e adesso mi ha fatto la grazia di funzionare. Infatti, pensavo che non sarei riuscita ad aggiornare in tempo, invece grazie alla mia insolita fortuna, ci sto riuscendo! Quindi, se non dovessi esser puntuale per la scuola, potrebbe anche essere per problemi "tecnici". Anche se entro la settimana prossima risolverò il problema, ma non si sa mai!
Ringrazio sempre coloro che seguono la mia storia e che recensiscono e vi lascio alla vostra lettura. Spero come sempre di non deludervi.
Alla prossima!

-Feffe

 
3. I'm a nightmare dressed like a daydream.
 
 
“Oh my God, who is she?”
I get drunk on jealousy
But you’ll come back each time you leave.
Blank Space - Taylor Swift
 

Dean notò subito lo sguardo di Castiel in mezzo agli altri e la sua bocca si aprì in un enorme sorriso. Andò da lui e notò con disappunto che era insieme a Meg, quella ragazza non gli piaceva per niente e non la sopportava. Non per niente a scuola era chiamata “bocca di rose” e chissà come mai. E la cosa peggiore era che l'aveva sempre tra i piedi, dato che erano compagni di classe.

“Winchester.”

“Scansati.” Aggrottò le sopracciglia appena la rossa si mise tra lui e il suo amico per separarli.

“Non rompere, non vedi che stiamo ballando?”

“Beh io devo parlare con Castiel.”

“Chissene frega.”

Dean strinse i pugni e prese un respiro profondo, se solo non fosse stata una ragazza le avrebbe dato molto volentieri un pugno.

“Meg, aspetta.” Cas mise gentilmente una mano sulla spalla della ragazza, stringendogliela piano e facendole un sorriso. “Lasciaci parlare un attimo, poi torno subito da te.”

La ragazza sbuffò e poi li guardò, ma rivolgendo uno sguardo diverso a entrambi. Uno di sfida a Dean e uno dolce ma che nascondeva malizia a Castiel e quel che fece dopo lasciò scioccati i due. Meg si sporse in avanti dopo aver preso il viso di Cas e poggiò le labbra sulle sue, premendosi poco a lui e chiudendo gli occhi. Lui, dal canto suo, fece un verso di sorpresa e rimase immobile non sapendo cosa fare e colto alla sprovvista.

Dean invece sentì una fitta allo stomaco davanti quella scena, distogliendo lo sguardo e stringendo i pugni con forza per contenere la rabbia. Non sapeva nemmeno lui perché gli stesse dando tutto quel fastidio, alla fine non era affar suo quel che faceva il suo amico. Fatto stava che avrebbe tanto voluto prendere quella sgualdrina e insultarla in tutti i modi possibili e immaginabili.

Castiel sbatté le palpebre diverse volte prima di riprendersi dopo che la ragazza se ne andò, sentendosi abbastanza confuso e sorpreso. “Ma che cavolo..”

“Adesso possiamo parlare?” Dean alzò lo sguardo e usò un tono per niente garbato.

“Dimmi.”

Afferrò l'altro per il braccio e lo portò fuori, lasciandolo andare appena notò il suo irrigidirsi.

“Potresti smetterla di farlo? Mi da fastidio!” Castiel lo spinse e prese un respiro profondo, toccandosi il punto in cui prima c'era la mano di Dean.

“A me sembra ci sia qualcosa di più Cas, che diavolo ti succede?”

“Tu togliti questo vizio di merda di afferrarmi.”

“Okay, scusami va bene?” Dean sospirò e gli diede un buffetto sulla spalla accennando un lieve sorriso subito dopo. “Vuoi dirmi che ti è successo?”

Castiel si calmò un po' vedendo il suo amico più tranquillo. “Non posso Dean e soprattutto, non voglio. Quando tu inizierai ad aprirti con me, allora anche io lo farò con te.”

Dean sospirò e si grattò la nuca con una smorfia. Quindi era quello il problema? Un capriccio del tipo “voglio sapere i tuoi segreti altrimenti ti attacchi”?

“Dean, per me il rapporto umano è molto importante e se stai pensando che voglio sapere tutto perché sono un impiccione non farlo, perché non è così. Il problema è che io mi sono accorto, dal primo momento in cui ti ho visto, che nonostante tu sorrida, sotto sotto stai male. C'è qualcosa che ti turba e che automaticamente turba anche me, perché mi rendo conto che non sei te stesso e che non riesci ad aprirti.”

“Io non mi apro con gli altri, perché non voglio fare pena a nessuno.”

“Non mi faresti pena, posso assicurartelo.”

“Cas, forse un giorno riuscirò a dirti tutto, ma non adesso. Non ancora.”

Castiel sospirò e annuì, facendo per dire qualcosa ma venendo interrotto da Meg che corse da lui prendendogli la mano, sussurrandogli qualcosa all'orecchio. “Devo andare.”

“Va bene, ci vediamo domani allora.”

“A domani.”

E detto ciò, Dean rimase lì a guardare il suo amico allontanarsi. Si poggiò alla ringhiera e chiuse gli occhi, poggiando le mani dietro se per sostenersi e sentendosi improvvisamente nervoso. Aveva bisogno di sfogarsi in qualche modo e dentro se sapeva qual'era il modo migliore in mezzo a tante ragazze. Prese un bel respiro e aprì gli occhi, incontrando con questi il corpo di Lisa, una ragazza del quarto anno che gli rivolgeva spesso molte attenzioni e con cui a volte si ritrovava a parlare e scherzare. Sapeva bene che lei non cercava delle storie serie e che voleva divertirsi, quindi era praticamente fatta. Il problema principale era che il motivo del suo nervosismo non era la conversazione appena avuta con Castiel, ma l'aver assistito a quel bacio tra lui e Meg. Gli aveva dato davvero fastidio e quindi adesso si sentiva strano. Lui era etero, dannazione. Non gli piacevano affatto i ragazzi e doveva dimostrarlo a se stesso portandosi a letto quella bella ragazza.

Si avvicinò lentamente e le fece un sorriso malizioso mentre andava da lei. “Lisa.”

“Guarda un po' chi c'è. Dean!”

“Vuoi ballare?” Le sorrise e andò con lei in mezzo agli altri, mettendole le mani sui fianchi e iniziando a muoversi a tempo di musica con la ragazza. Dentro se si sentiva ridicolo, ma aveva bisogno di distrarsi e in quel momento quello gli sembrava il modo migliore. E poi doveva ribadire a se stesso la sua eterosessualità. A lui piacevano le ragazze e non il contrario. Era andato sotto le coperte con molte nella sua vita e di certo un paio di occhi celesti e un sorriso bello come il sole non lo avrebbero distolto da quell'attività fisica, come la definiva lui.

La ragazza poggiò le mani al suo petto e lo accarezzò, sorridendogli maliziosa. “Immagino che tu non sia qui da me per un semplice ballo, l'ho capito subito dal tuo sguardo.”

Dean rise e si strinse nelle spalle, ammiccando. “E' così evidente?”

“Diciamo di sì, ma a me non dispiace per niente.”

Il ragazzo si avvicinò di più e quando l'altra poggiò le labbra alle sue, lui chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quel bacio e cercò di distogliere i suoi pensieri da Castiel. Le strinse i fianchi e la premette contro se, approfondendo il bacio e schiudendo le labbra iniziando a giocare con la sua lingua. Lisa iniziò a indugiare con le mani sotto la maglietta di lui che la fermò prontamente, staccandosi un po' e ridendo. “Vuoi farlo qui davanti a tutti?”

“Scusami, ma non ti so resistere.”

Dean la prese per mano e la tirò a se, camminando in mezzo agli altri spintonandoli un po' per avere il passaggio libero. Appena ebbe la visuale libera da tutti quei corpi, riuscì a incontrare lo sguardo di Castiel che non era di certo tranquillo, in quanto sembrava deluso e soprattutto a Dean non sfuggirono per niente i pugni stretti dell'amico vicino ai fianchi.

Cas non poteva credere ai suoi occhi, non si aspettava un comportamento del genere da parte di Dean. Vero era che ogni tanto gli aveva parlato dei suoi successi con le ragazze, ma non lo aveva mai visto all'opera e gli era sembrato un altro. Non era più quel ragazzo schivo e riservato, anzi..gli era sembrato uno di quei soliti coglioni popolari che facevano cadere ai piedi tutti e tutte. E Castiel sapeva bene il motivo di quel fastidio, era geloso. Quel ragazzo gli piaceva davvero molto, ecco perché faceva di tutto per capirlo e si ritrovava a pensarlo spesso. Ormai era palese che si stava innamorando di Dean Winchester.

Solo, chi era davvero Dean Winchester?

 

Non ebbero nemmeno il tempo di arrivare nella camera di Dean che tutti i loro vestiti erano già sparsi sul pavimento. Si baciavano con foga e si strusciavano tra loro, lasciando andare degli ansimi profondi. Lui chiuse gli occhi appena Lisa scese con le labbra sul suo petto, iniziando a lasciargli dei baci umidi che lo fecero fremere. Chiuse gli occhi e le mise una mano sui capelli, accarezzandoglieli gentilmente e immaginando che fossero quelli di Castiel. Quei capelli neri che gli piacevano da morire, soprattutto quando li portava scompigliati. Improvvisamente le labbra di Lisa furono quelle di quel ragazzo che lo stava confondendo giorno dopo giorno, lei divenne Castiel nei suoi pensieri. Si lasciò andare all'immaginazione e si morse il labbro, mentre stava iniziando ad apprezzare molto il servizietto che la persona tra le sue gambe gli stava regalando. Ormai era perso nel piacere, tanto da non rendersi conto di star sussurrando il nome sbagliato.

“Cosa c'entra lui adesso?”

Dean sgranò gli occhi e si sedé immediatamente, guardando Lisa che era sorpresa ma al tempo stesso divertita.

“Ah Dean, Dean..possibile che tu sia così scemo?”

“Come?”

“Mi hai chiamata Castiel.”

Il ragazzo deglutì a vuoto e si morse il labbro, facendo una smorfia imbarazzata e divenne rosso per la vergogna. Era mortificato.

“Okay, adesso ne parliamo io e te.” La ragazza si coprì con il lenzuolo insieme a lui e gli diede un buffetto sul naso.

Dean dal canto suo era confuso. Come poteva esser tranquilla e non arrabbiarsi? Lei stava facendo un lavoretto stupendo e lui l'aveva chiamata CASTIEL. Nemmeno con il nome da donna sbagliato, ma con il nome di un uomo. Se fosse successa a lui una cosa del genere sarebbe andato su tutte le furie.

“Perché ti ostini a fingerti etero?”

La domanda arrivò diretta e lui si strozzò con la saliva, iniziando a tossire e ormai il rossore sulle sue guance era permanente. “Ma c-cosa dici?”

“Oh su Dean, è palese! Sei cotto di Cas.”

“No, a te si è cotto il cervello. Sei matta?” La voce del ragazzo si alzò.

“D, non c'è nulla di male nell'avere un'attrazione verso una persona dello stesso sesso. Anche a me piacciono le ragazze per esempio, fino a due giorni fa sono stata a letto con una. Ogni tanto bisognerebbe sperimentare, sai?”

“Beh ma non fa per me, io sono etero.”

Lisa lo stava fissando scettica e poi si mise a ridere, lanciandogli i vestiti addosso. “Vai a prendere la persona con cui vorresti essere davvero. Forza.”

“E' qui che voglio essere. Su questo letto e con..”

“Castiel.” Terminò la ragazza accanto a lui. “Forza, muovi il culo.”

E Dean sospirò, chiudendo gli occhi e sentendo la stanchezza di tutta la giornata impadronirsi di lui. Doveva davvero seguire il consiglio di Lisa?

E senza rendersene nemmeno conto e ignorando il sonno, sospirò profondamente e si alzò, iniziando a rivestirsi piano piano. Era inutile prendersi in giro, era molto attratto dal suo amico e se c'era una persona con cui avrebbe voluto essere sotto le coperte, quella era proprio Castiel. Voleva toglierlo dalle braccia di quell'arpia di Meg e abbracciarlo, dicendogli cosa provava veramente e sperando che non scappasse da lui. Ma non era molto sicuro di come sarebbe andata a finire, visto che fino alla mattina stessa avevano litigato e non sapeva quanta voglia potesse avere Castiel di stare insieme a lui, soprattutto dopo lo sguardo che gli aveva rivolto mentre era con Lisa.

“Vai, poi mi ringrazierai!”

“Ti odio.”

Lisa si mise a ridere e gli fece l'occhiolino. “Dai, vai.”

“Ah, Lisa..”

“Non lo dico a nessuno, tranquillo.”

Le sorrise e poi uscì da casa e si strinse nella giacca, salendo sulla sua piccola e guidando verso casa di Castiel. Accese lo stereo e le note di heat of the moment riempirono l'abitacolo, facendogli muovere la testa a ritmo di musica e mettendosi a cantare e cercando di tranquillizzarsi. Quella sera, se tutto fosse andato come lui prevedeva, sarebbero cambiate molte cose e avrebbe fatto un enorme passo avanti.

Dopo un quarto d'ora fu davanti casa del suo amico. Scese dall'auto, andò alla porta e bussò, stringendosi nelle spalle quando il proprietario aprì la porta e fece una smorfia sorpresa.

“E tu che ci fai qui?”

Dean fece un passo avanti e non rispose, prendendo il viso di Castiel e studiandolo attentamente.

I suoi occhi azzurri erano sgranati, le labbra schiuse per la sorpresa e il respiro ridotto a un piccolo sospiro quando la bocca di Dean fu sulla sua. Chiusero entrambi gli occhi e il biondo sbatté al muro l'altro, dopo aver chiuso la porta con un calcio. Lo prese da sotto le gambe e presto la sua vita fu circondata da queste, premendosi contro Castiel che aveva iniziato ad ansimare sulle sue labbra. Dean sentiva il sangue ribollire nelle vene e la testa girare, talmente intenso era ciò che stava provando.

Presto le magliette di entrambi furono sul pavimento, i loro petti si toccarono e Dean iniziò e strofinare il bacino contro quello dell'altro quando lo sentì gemere per quel contatto.

Il resto venne da se.

Alle magliette fecero presto compagnia anche le scarpe, poi i pantaloni e infine il loro intimo. Erano nudi e stretti tra loro, mentre presto avevano iniziato a muoversi insieme e il più grande notò che il volto dell'altro stava diventando sempre più sfocato, come se stesse scomparendo. Fino a che non sparì del tutto e al posto di Castiel comparve il soffitto di casa sua. Si ritrovò con un'erezione stretta nei boxer e con una Lisa dormiente accanto a lui. Doveva essersi addormentato mentre stavano parlando.

“Dio..” Il ragazzo strofinò una mano sul viso e sospirò, rendendosi conto del sogno che aveva appena fatto.

Era inutile continuare a mentire a se stesso. Castiel gli piaceva come amico e voleva risolvere le cose tra loro, ma fisicamente lo attraeva come nessuna ragazza al mondo aveva mai fatto.

  
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