Corpi sudati si strusciavano a ritmo di una musica assordante che era seguita da luci stroboscopiche bianche e gialle, creando ombre grottesche che apparivano e sparivano. Quando le luci si spegnevano per una frazione di secondo, i corpi erano in una posizione diversa. L’odore di sudore, alcol, fumo di sigaretta e marijuana appestava l’aria. Era un odore acre che faceva bruciare gli occhi e per poter dar loro sollievo si poteva solo strofinarseli col dorso della mano, ma ciò comportava la compromissione del trucco composto da matita nera e mascara e per Angie non era una cosa ammissibile.