Anime & Manga > Death Note
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Autore: Kuchiyose_Edo_Tensei    02/05/2015    0 recensioni
Ammettiamolo: Almeno una volta tutti ci siamo chiesti cosa sarebbe accaduto se Light avesse vinto contro Near.
E se... Fosse “realmente” accaduto? L’ avventurarsi in questa sorta di universo parallelo, che è la mia prima FanFiction, spero sia di vostro gradimento. Buona Lettura!
Genere: Angst, Dark, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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È già passata una settimana dalla morte di Near e di Mikami. Light, cioè Kira, può agire indisturbato, non c'è più nessuno che sospetti di lui... O quasi. Del vecchio team è risto solo il povero Matsuda, che cerca di portare avanti il lavoro incompiuto di Soichiro, Elle, Mello, e adesso Near. Matsuda aveva l'assoluta certezza che Light fosse Kira, ma non aveva come dimostrarlo al mondo. Light di questo ne era a conoscenza e, sapendo di fare incazzare Matsuda con questo suo atteggiamento, continuava a contribuire alle indagini. Ma c'era una cosa che gli premeva: Misa. Quella gran rottura di scatole a cui faceva credere di avere una relazione con lui, una coppia non coppia, perché di Misa a Light non importava proprio niente e ogni tanto organizzava qualche appuntamento con lei giusto per farla chetare un po', e che adesso saltuariamente usava per depistare le indagini e i sospetti su di lui. Poteva benissimo continuare il suo "lavoro" come Kira in solitudine -"Del resto io agisci da solo"- disse fra sé e sé -"Ma... Potrebbe ancora servirmi. Quel Matsuda mi sta troppo attaccato alle palle"- Prese con uno scatto fulmineo il cellulare e, a malincuore, compose il numero di quella piattola. -"Hey Light!" "Ciao." "Perché una chiamata a quest'ora? È successo qualcosa? Hai di nuovo gli sbirri alle calcagna? Sei pedinato? Stai ma..." "No, cazzo Misa, volevo solo chiederti di uscire con me!"- Misa all'altro capo del telefono divenne paonazza -"Ah, oh... Beh ecco, sì va bene, sì! Q-quando?" "DDomani sera. 8:30 da Akebino." "D-D'accordo"- esclamò Misa frizzante e allo stesso tempo imbarazzata -"A domani!" "A domani." Riattacco freddo. E intanto pensava a come quella sanguisuga poteva tornargli utile ancora una volta; Nel frattempo scriveva un paio di nomi sul Death Note, sghignazzando sadico. Arrivò la sera, e Light si stava preparando. Uscì fumante dalla doccia, gli addominali quasi perfettamente scolpiti, i muscoli delle braccia molto ben definiti e quei capelli bagnati che lo rendevano esponenzialmente ancor più sexy. Lasciò scivolare su di sé una camicia di cotone bianco, si infilò i pantaloni e con un'incredibile scioltezza, annodò la cravatta. Ryuk azzardò ironico: -"Ti stai mettendo in ghingheri per far colpo, eh?"- Light lo fulminò con lo sguardo, lui scoppiò a ridere rotolando per aria, alché Light gli tirò contro una mela, che prese al volo e andò via. Light arrivò al ristorante e vi trovò Misa che lo aspettava. Guardò l'orologio -"Sei in anticipo. Sono le 8:15". Entrarono e si sedettero al tavolo, l'atmosfera calda e accogliente, Light mantenne un atteggiamento che oscilla tra il cascamorto adulatore e il freddo suo solito per tutta la serata. Bipolare come sempre, del resto. Misa invece era al settimo cielo, frizzante e allegra, ad ogni complimento di Light andava su di giri, non capiva più niente. Finirono e lui la riaccompagnò a casa, ma lui inaspettatamente la baciò sull'uscio della porta di casa, la spinse dentro con un movimento impercettibile. Salirono sopra e fecero l'amore, quando raggiunsero entrambi l'orgasmo e si lasciarono andare stremati e ansanti sul grande letto matrimoniale a baldacchino di lei, Light chiese a Misa se volesse continuare ad essere il secondo Kira sotto la sua egida, per continuare a depistare le indagini e allontanare i sospetti da lui. Lei rispose con voce sommessa e allo stesso tempo ansanteansanti -"Sì"- E si addormetarono entrambi. Un raggio di sole attraversava timido la finestra della camera da letto di Misa. Lei si girò ancora intorpidita e e pigramente mosse mano come se stesse accarezzando qualcosa, ma non sentì nulla: Aprì gli occhi e provò una fitta di dolore allo stomaco, l'uomo con cui aveva fatto l'amore e con cui si era sentita completa era scivolato via, probabilmente alle prime luci dell'alba, senza lasciare traccia. Non riuscì ad alzarsi dal letto, ma non a causa dei dolori muscolari, ma perché non aveva ancora realizzato a pieno quanto successo la scorsa notte. Si sentì spaesata, incredula e un po' dubbiosa; Light non si era mai comportato così, ma una vocina in fondo al suo cuore spazzò via i suoi dubbi: il suo amore per Light era troppo forte e grande per avere dei ripensamenti.
   
 
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