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Autore: AcrossTheUniverse    30/12/2008    6 recensioni
Hermione è al suo settimo anno ad Hogwarts e per sbaglio finisce indietro nel tempo; cosa succede quando incontra i Malandrini e comincia a provare dei forti sentimenti per uno di loro? ce la farà il loro amore a resistere al tempo?
Sirius/Hermione....attenzione: Voldemort è stato sconfitto nel quinto libro e Sirius e Remus insegnano ad Hogwarts!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, I Malandrini, Il trio protagonista, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Sirius & Hermione'
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Erano passate ormai tre settiman

Erano passate ormai tre settimane e né Hermione né Sirius avevano trovato il coraggio di informare Ron e Harry della loro relazione. Tutte le volte che Hermione tentava di farlo, non appena apriva la bocca trovava un valido motivo per tacere, e Sirius non la aiutava certamente, impaurito di perdere l'affetto del figlioccio. Quella mattina però Sirius decise di dare una svolta cruciale al suo rapporto con Hermione. "Ragazzi, vi andrebbe di venire nel mio ufficio stasera? E' così tanto che non venite, mi piacerebbe parlare un po' con voi, ultimamente studiate sempre e non avete mai tempo per stare con me!" Harry guardò gli amici e dopo annuì. "Va bene, allora ci vediamo stasera nel tuo ufficio, tanto per domani abbiamo pochi compiti." Sirius lanciò un breve ma significativo sguardo a Hermione e si allontanò soddisfatto. Ron assunse un'espressione pensierosa. "Chissà perchè Sirius ci vuole nel suo ufficio...è tanto che non ci ritroviamo più la sera, perchè adesso gli è saltato in testa di ricominciare?" Hermione deglutì e si affrettò a dissipare i dubbi dell'amico. "Beh, l'hai sentito anche tu no che vuole passare più tempo con noi? Se per una sera siamo tutti liberi, approfittiamone!" Ginny annuì vigorosamente, sapendo già dentro di sé che Sirius aveva in mente qualcosa, e volendo gustarsi per bene lo spettacolo.

Quella sera i quattro ragazzi si recarono tutti contenti verso l'ufficio del padrino di Harry, pronti ad una serata di risate e allegria. Solo Hermione e Ginny sapevano che in realtà sarebbe arrivato un momento in cui forse non avrebbero riso tanto, così Hermione cercava di nascondere il nervosismo e Ginny ogni tanto le stringeva delicatamente il braccio, come a volerle sottolineare la propria presenza e il proprio appoggio. Arrivati nello studio di Sirius, si sedettero vicino al camino anche se le giornate stavano iniziando ad essere più calde; Hermione sprofondò in una poltrona e prese una Cioccorana da un vassoio lì vicino. "Sirius, credevo che questi dolci non ti piacessero. Ti facevo un tipo più da alcool, non da caramelle e cioccolata!" Gli altri risero e Sirius guardò Hermione con un sorriso malandrino. "Credo proprio che tu non sia nella condizione adatta per fare sarcasmo dopo il tuo debutto nel mondo degli alcolizzati per il ballo di Natale, vero Hermione?" La ragazza dovette ammettere di aver perso la battaglia e scrollò le spalle, sotto le risate di tutti gli altri. Dopo un po' di tempo passato a ridere e prendersi in giro a vicenda, Sirius si schiarì la voce. "Ecco, io dovrei dirvi una cosa...in teoria, riguarda anche Hermione...è un po' di tempo che cerchiamo di farlo, ma non ce la facciamo..e ecco insomma direi che è arrivato il momento..anche se non è facile...però, insomma, direi che.." Ron e Harry guardavano Sirius come se fossero indecisi se portarlo o no al San Mungo; Sirius si torceva le mani e balbettava frasi senza senso; Ginny fissava ora Sirius, ora Hermione che era arrossita furiosamente e guardava il tappeto, ora Harry e Ron. All'improvviso Hermione inspirò e prese la parola, sovrastando i goffi tentativi di Sirius di informare Harry e Ron. "Quello che Sirius sta cercando di dire è che io e lui abbiamo capito di provare qualcosa l'uno per l'altra, e che è un po' ormai che ci vediamo di nascosto!" Finì la frase tutto d'un fiato e aspettò una tempesta che però non arrivò. Ron smise di fissare Sirius e spostò lo sguardo su Hermione, guardandola come se non potesse credere a ciò che aveva udito; Harry diventò pallido ma restò comunque calmo e si limitò ad annuire lentamente. "Ok, e da quant'è che va avanti questa storia?" Hermione lo scrutò con cautela. "Da metà marzo circa. Ve lo volevamo dire, davvero, ma non sapevamo come fare e avevamo paura che la prendeste male..soprattutto tu Harry. Davvero, ci dispiace, ma non possiamo fare a meno di stare insieme, io ho provato a trattenermi ma non ci riesco." Harry annuì. "Credo che mi ci vorrà un po' per abituarmi all'idea, ma se siete felici voi allora lo sono anch'io. E poi, meglio Sirius di Robbie..almeno siete tutti e due miei amici." Hermione guardò preoccupata Ron. "E tu, Ron? Che ne dici?" Ron soppesò bene la risposta. "Non me l'aspettavo proprio, ma anch'io la penso come Harry...almeno Sirius è simpatico e sono certo che ti tratterà bene...e se non lo farai non so se saremo più tuoi amici!" concluse guardandolo con aria falsamente minacciosa. Ginny rise e Sirius evocò dei bicchieri, decisamente sollevato. "Bene, allora direi proprio che ci vuole un bel brindisi! Avanti, Mione, è solo un po' di spumante, che ti costa berlo?" disse alle proteste della ragazza quando evocò anche una bottiglia di spumante. "Che cos'è, Sirius?" chiesero Ron e Ginny che non conoscevano quell'alcolico babbano. "E' spumante, lo usano i babbani per festeggiare! Non è tanto forte, andiamo, prendetene un po'!" Hermione lo guardò severa. "Sirius, domani abbiamo lezione, non credi che dovresti evitare di farci bere? Lo so che per te ogni momento è buono, ma insomma, cerca di controllarti! Conosci addirittura gli alcolici babbani, che cultura!" Harry scosse la testa. "Mi sa che stasera ho avuto la prova definitiva che gli opposti si attraggono..comunque, brindiamo a Sirius e Hermione!" Tutti alzarono i bicchieri e brindarono, con il cuore leggero e una risata stampata in volto.

Ormai l'anno scolastico stava per finire e la relazione tra Sirius e Hermione procedeva a gonfie vele; gli unici a saperlo in tutta la scuola erano Harry, Ginny e Ron e quindi il segreto era stato mantenuto. Era una sera di fine maggio, e Hermione era rimasta fino a tardi a scrivere una lunga lettera per Sirius; indossava una camicia da notte leggera, perchè si sentiva soffocare dal caldo asfissiante e straordinario per quella stagione. Era seduta a una scrivania nel suo dormitorio, mentre Ginny dormiva della grossa; stava ricontrollando minuziosamente la lettera e stava facendo asciugare l'inchiostro. Alzò lo sguardo e si avvicinò alla finestra, per osservare il lago illuminato dalla luce lunare; era uno spettacolo bellissimo, degno di un mondo magico come quello. Ritornò a sedersi per chiudere la lettera, quando un ticchettio alla finestra la fece sobbalzare. Sollevò la testa e trattenne il respiro; Sirius era sospeso in aria fuori dalla vetrata. Guardando meglio, si accorse che in realtà il ragazzo era a cavalcioni su Fierobecco, che sostava proprio all'altezza della camera di Hermione. La ragazza corse ad aprire la finestra. "Sirius! Cosa ci fai qui?" disse con voce acuta. Sirius le fece segno di abbassare il tono. "Sst! Non svegliare tutta Hogwarts, per favore! Avanti, sali!" aggiunse poi indicando l'ippogrifo. Hermione sgranò gli occhi e parlò con un filo di voce. "Tu sei pazzo, Sirius." Il suo ragazzo le sorrise. "Certo che sono pazzo, sono innamorato e l'amore fa fare sempre delle pazzie. Avanti, monta su, è una serata bellissima e calda!" Hermione lanciò uno sguardo a Ginny, prima di uscire dalla finestra e salire a cavalcioni di Fierobecco; subito dopo si stava librando nell'aria, stringendosi forte a Sirius e chiudendo gli occhi per la paura. Sirius atterrò vicino al lago e molto cavallerescamente l'aiutò a scendere. "Sirius, la prossima volta preferisco venire a piedi! Odio volare!" Sirius non la stette a sentire e la prese per mano, conducendola verso la riva; una volta arrivati, si sdraiò in terra e altrettanto fece Hermione. Stettero qualche minuto in silenzio a contemplare il cielo stellato, poi Hermione parlò. "Perchè mi hai portata qui? Cosa volevi mostrarmi?" Sirius si voltò verso di lei, facendole una carezza su una guancia. "Volevo solo condividere con te questo spettacolo meraviglioso. E' solo che tra un po' avrai finito la scuola e so benissimo che questa pagina della nostra vita non tornerà più..i baci rubati, i nostri incontri segreti...tra poco potremo vivere il nostro amore alla luce del sole, e volevo spendere un ultimo momento così magico ed elettrizzante con te, perchè ho la sensazione che quando avrai finito la scuola tutto cambierà." Hermione gli sorrise. "Sì, quando sarò diplomata ci fidanzeremo ufficialmente, e non saremo più costretti a nasconderci. Sarà bellissimo, comportarci come una coppia normale. Però è vero, mi mancheranno questi attimi proibiti, l'eccitazione di fare qualcosa di nascosto, la sensazione di vivere un amore a detta di tutti impossibile..." Sirius osservò i riccioli castani di Hermione che ricadevano sulla pelle chiara di questa, le mani intrecciate sul ventre, gli occhi persi nell'infinità del cielo, la camicia da notte di stoffa leggera che lasciava intravedere le forme del corpo. "Che fai?" chiese Hermione guardandolo divertita, accortasi che la stava osservando. "Nulla, ti guardavo." Hermione si girò su un fianco. "E cosa vedevi?" Sirius scherzò. "Mah, niente di particolare direi.." Hermione finse di essere arrabbiata. "Ah è così?" Sirius sfiorò la spalla nuda di Hermione procurandole un brivido. "Sei troppo bella per essere descritta, Mione." Hermione arrossì e continuò a guardare il cielo. Dopo un po' Sirius riprese a parlare. "Mione, hai detto di noi ai tuoi genitori?" Hermione lo guardò un po' imbarazzata. "Sì, e in effetti lo sanno già da un po' di tempo..ho scritto alla mamma che mi piacevi ancora prima che ci baciassimo la prima volta." Sirius la osservò divertito e curioso insieme. "E allora, cosa dicono? Approvano?" Sul volto di Hermione si dipinse un sorriso enorme. "Certo! Hanno detto che se io sono felice allora lo sono anche loro, e che comunque ti conosceranno per la festa di consegna del diploma, perchè vengono anche loro." Sirius diventò un po' titubante. "Ma se faccio una cattiva impressione? Insomma, io non voglio causare liti in famiglia.."."Sirius, non è possibile che tu faccia una cattiva impressione..sanno chi sei, ti stimano e non vedo poi perchè ti dovresti comportare così male da far cambiare loro idea! Vedrai, andrà tutto benissimo!" Sirius stette in silenzio. Dopo un po' prese tutto il coraggio che aveva in corpo e decise che Hermione, la donna che lo amava così tanto da parlare di lui ai genitori ancora prima di essersi dichiarata sfidando ogni giudizio, meritava tutta la verità. "Mione, voglio raccontarti una storia." Hermione lo guardò vispa. "Una storia? Quale? Avanti, sentiamola!" Sirius iniziò a raccontare di come era arrivata una ragazza, al suo settimo anno, che lo aveva fatto innamorare perdutamente; di come lui aveva giurato di amare solo lei, e di come si era disperato quando lei era andata via. Hermione aggrottò le sopracciglia. "Scusami tanto, ma se hai giurato di amare solo lei allora non mi ami!" Sirius sorrise sornione. "Eh no, Mione, perchè quella ragazza eri proprio te. Quest'anno, quella volta che non sei venuta a lezione perchè ti eri addormentata e poi mi hai dovuto cercare per consegnarmi il tema, ti ricordi? Beh, la tua Giratempo si era rotta e ti aveva trasportato nel 1977; ci siamo innamorati e poi la storia te l'ho già raccontata. Io non ho mai smesso di amarti; quando ti ho rivista nella Stamberga Strillante non sapevo se essere felice per averti ritrovata e sapere che eri la migliore amica del mio figlioccio e quindi avrei potuto rivederti, o disperarmi, perchè credevo che non avresti mai potuto amarmi." Calde lacrime scendevano sulle guance di Hermione; Sirius le asciugò con i pollici, delicatamente. "Sirius, ho sbagliato tutto. Non so perchè non ricordo nulla di tutta questa storia, ma non avrei mai dovuto innamorarmi di te. Così facendo ti ho costretto a restare legato a me, e forse se non lo avessi fatto il corso della storia sarebbe stato un altro! Ti rendi conto di quello che ho fatto?" Sirius le sorrise teneramente. "E chissà, forse se tu non fossi finita negli anni '70 sarebbero cambiate molte altre cose ben più importanti! Per esempio, con i tuoi consigli hai convinto Lily ad uscire con James; chissà cosa sarebbe successo se non ci fossi stata tu! Per quello che riguarda i tuoi ricordi, quando sei ritornata al presente Silente te li ha prelevati per evitare una relazione tra di noi durante l'anno scolastico..ma per fortuna anche senza di quelli siamo riusciti lo stesso a stare insieme." Hermione sorrise e poi diventò un po' rossa. "Sirius, scusa se te lo chiedo, ma noi due abbiamo mai fatto l'amore?" Sirius diventò serio. "No, ci siamo andati vicino una volta ma tu hai voluto aspettare." Hermione tirò un sospiro di sollievo. "Per fortuna, perchè non avrei sopportato di non ricordarmelo. Sirius, io mi sento pronta, se ti va." Il ragazzo la guardò senza fiato, temendo di avere capito male, ma dal luccichio degli occhi di Hermione seppe di avere capito benissimo. "Ho aspettato questo momento per venti anni, Mione." La ragazza si lasciò andare sotto di lui, sorridendo. "Anch'io, Sirius."

Hermione era in piedi davanti all'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, in attesa di sostenere l'esame. Passeggiava in su e in giù nel corridoio, borbottando a mezza voce formule e definizioni, torcendosi le mani e tremando di ansia. Quando l'esaminatore la invitò ad entrare nell'aula, nonostante gli auguri ricevuti dai suoi amici si sentiva più agitata che mai; una volta dentro l'aula Sirius le sorrise rassicurante, così come il professor Silente. "Si calmi signorina Granger, se la nostra migliore studentessa è così in ansia in che stato dovrebbero essere i suoi compagni? Lei pensi a concentrarsi e vedrà che saprà dare il meglio di sé anche in questa sede, come del resto ha fatto tutto l'anno." le disse Silente con voce calma e rassicurante. Hermione si sentì tranquillizzata ed eseguì correttamente tutti gli incantesimi che l'esaminatore le propose; alla fine le fu richiesto di produrre un Patronus. Senza esitazioni Hermione pronunciò la formula e il cane enorme spuntò fuori dalla bacchetta; Sirius si sentì onorato di essere il suo pensiero più felice e la sua protezione, e nello sguardo di Silente passò un lampo di improvviso trionfo, quasi di conferma di qualcosa. L'esaminatore batté le mani, entusiasta, e Hermione uscì dall'aula con la netta impressione di avere svolto un ottimo esame.

Ciao a tutti, ho impiegato un po' di tempo a scrivere questo capitolo prima di tutto perchè volevo prendermi tutto il tempo necessario per tirare fuori una cosa decente, e poi perchè sono stata impegnata nella scrittura di una one-shot natalizia su Sirius e Hermione, che trovate sul mio profilo. Vi avverto che la fine della storia è vicina, ma mi piacerebbe scrivere un seguito così la vicenda non finirà qui xD. Come sempre ringrazio chi legge, mette la storia tra i preferiti e commenta; approfitto per ringraziare anche coloro che hanno letto, commentato o messo tra i preferiti le mie one-shot. Al prossimo aggiornamento, HermioneForever92.

   
 
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