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Autore: Sashy    30/12/2008    2 recensioni
Una catena di one-shot di ogni coppia possibile. Sono principalmente drammatici. Qui sotto la lista di ogni trama.
[Riku x Sora]
«Tu non hai idea di cosa significhi essere quello cattivo! Nessuno ne ha idea!»
[Xemnas x Saix]
Perché stavano facendo tutto questo? Perché la Luna e le Stelle dovevano essere guidate dal Sole?

[Zexion x Demyx]
[...]allora ignorava tutto di quell'uomo, dalla sua intelligenza alla sua bassa statura. Fino al terzo giorno.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi è venuta ispirazione dalla canzone "Behind Blue Eyes", difatti, come potete notare, la frase nella trama ne è una citazione, importante per la mia fic, e il titolo l'ho preso da lì.
Volevo fare come al solito qualcosa sull'Organizzazione, ma ho deciso che cambierò un po', una volta tanto XD
Buona Lettura ^^



Titolo: Behind Blue Eyes.
Coppia: RiSo
Momento della storia: Dopo KH ma prima di CoM, mentre Riku sta nelle porte di KH.

Behind Blue Eyes

Non c'era segno di vita. Non sentiva urla, né adrenalina, né tristezza. Non aveva neanche idea di dove si trovasse. Sentiva solo i ticchettii di un orologio. Poi ticchettii e risate, poi ticchettii e risate e urla, poi ticchettii e risate e urla e battiti cardiaci. Più correva nel buio, più suoni sentiva, più aveva voglia di non sentire più niente. Di rimanere solo e in pace, di uscire da quel buio vuoto che lo stava assordando.
Ma continuava a correre veloce, col fiato corto, alla ricerca di un suono che non riusciva a trovare.
Quel suono rassicurante, capace di riuscire a far chiudere gli occhi e rilassare chiunque, come l'eco di una goccia d'acqua che cade in un immenso lago.

La voce di Sora.

Quella voce.

La voce di Sora...

La voce..

Sora.

Sora!


Anche se lo urlava, sia con la mente che con le labbra, non riusciva a sentirlo. Sentiva solo suoni imprecisi, quasi astratti, di risate, urla, pianti, cuori, combattimenti, ma non voci.
Poi il colpo.

"Riku, Non ti voglio più vedere!"

Sora. Era lui. Esattamente, era la sua voce da bambino.
Gli venne in mente un ricordo di quando erano piccoli. Non volontariamente. Non ricordava, vedeva. Come se ci fosse uno schermo, davanti a lui, a riprodurre quella scena.
Avevano appena finito di fare un duello con le spade di legno e, come solito, Sora aveva evidentemente perso. Riku rideva con gusto.

"Ti arrendi di già?! Forza Sora! Pensavo fossi meglio di così!"
"Sei cattivo Riku! Non ti voglio più vedere!"


Poi altri ricordi. Altri duelli, altri pianti e risate. Era come se la sua testa non volesse più smettere di ricordare.
Basta, Basta! Si diceva in testa sua, ma non riusciva a scacciare quelle immagini. Non riusciva a non pensare a quel dato di fatto, a quella frase che Sora diceva in continuazione.

Che lui era cattivo.

E Sora correva. Lo vedeva correre in quel buio, piangendo, mentre, come per telepatia, sentiva la sua voce: "Sei cattivo!"

«Sora?!»
Iniziò ad inseguire quella figura –anche se sicuro che non era reale– che, al contrario di Sora, era terribilmente veloce. Una corsa forsennata e stancante, un inseguimento, più che sentimentale, animalesco. Ad ogni suo passo, sempre più velocemente, pronunciava col pensiero il suo nome: Sora, Sora, Sora! – Mentre ad ogni passo di Sora, sentiva nella sua mente: Sei cattivo, sei cattivo, SEI CATTIVO!

Non ce la fece. Le sue gambe crollarono e cadde in un pavimento invisibile. Mentre riprendeva fiato, la figura di Sora si era fermata e, girandosi, iniziò ad urlare: "Cattivo! Cattivo! Cattivo!"
Mai suono fu più dolente, per quanto falso ma concreto potesse esssere. Continuava ad urlare, più forte, più rabbiosamente, e Riku si tappò le orecchie per non sentire, ma non bastava.

«Cattivo!»
«Basta.»
«Cattivo!»
«Basta, ti prego...»
«Cattivo! Cattivo! Cattivo!»
«BASTAAAA!»

Si alzò di colpo e vide che nelle mani si trovò un Keyblade. Con la rabbia che gli scorreva nelle vene, e la figura che lo guardava con faccia imbronciata, iniziò a urlare e a impazzire.
«Tu non hai idea di cosa significhi essere quello cattivo! Nessuno ne ha idea!»
La figura lo guardava arrabiato, ma lui continuò a sfogarsi.
«Che vuoi?! Le scuse? Ti chiedo scusa! Sono stato preso dall'oscurità! Pensavo che dopo le porte di Kingodom Hearts si fosse sistemato tutto, no?! Non puoi permetterti di trattarmi così! Non puoi!»
Poi il silenzio. Lo guardava nei suoi occhi azzurri. Sentì uno sguardo severo dal compagno, come se neanche per un secondo avesse esitato a cambiare idea.
«Io Posso.»

Scomparì. Una luce dorata, proveniente da uno strano keyblade, lo colpì da dietro.
«Aaaah, questi hartless! Che guai che combinano!»
Un esserino piccolo, un topo, con due orecchie tonde, che tutti chiamavano Sua Maestà, aveva ucciso...
Aveva ucciso Sora.
Aveva ucciso Sora!
«Che ha fatto?! Che cosa ha fatto?!» Disse piangendo.
«Come sei stanco, Riku» rispose lui «Forse è meglio che dormi per un po'»
«Ma io non sono...stanco..non–»

Era già sdraiato. Stava guardando altre figure, sconosciute. Non erano ricordi...forse visioni?
C'era Sora, e piangeva, davanti ad Ansem. Piangeva? Davanti ad Ansem?
«Buonanotte, Riku» si sentì dire dal Re.
Ormai aveva ceduto.
Chiuse gli occhi lentamente e, prima di cadere nel sonno, sentì l'ultima frase di quella visione che aveva visto poco prima.

"Riku! E' Riku! Riku è qui!"


–––
Ok, fa schifo -ò- la prossima volta cercherò d'impegnarmi di più =P
Buon Natale fatto e Buon anno nuovo <3
  
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