Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: caraswifey    03/05/2015    1 recensioni
TRATTO DAL TESTO
[...] Perché si, ribadiamolo ancora una volta, Liam ama il bello. E, siccome è affascinato dalla bellezza naturale delle cose e delle persone, Liam non può fare a meno di immortalare il tutto nelle fotografie. Con l'effetto del bianco e nero, inoltre, reputa quegli scatti, quegli attimi, perfetti.
Sono le sette e un quarto, forse è presto, ma non per Liam che si perde in ogni angolo di strada o cielo per cercare il suo attimo perfetto, quello che potrebbe rendergli la giornata più bella di quanto lo sia già in realtà.
E non sa che quest'oggi la sua vita cambierà ancora, che troverà un attimo che durerà per sempre.
ZIAM (ZAYN×LIAM)
ACCENNI LARRY (LOUIS×HARRY) e NOSH (NIALL×JOSH).
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Continuiamo ancora col nostro salto indietro nel tempo.

SETTE GIORNI PRIMA 
Liam continua a pensare a ciò che ha fatto il giorno prima, chiedendosi che cazzo gli sia passato per la mente quando glielo ha chiesto. L'espressione glaciale di Zayn si era trasformata completamente alla sua richiesta, la sua mascella poteva quasi toccare terra. Ma non gli ha dato una risposta perché Rita lo aveva trascinato via, seppur sia convinto che Zayn gli avrebbe riso in faccia e lo avrebbe mandato a cagare. Deve esser sembrato uno stupido, di questo ne è proprio sicuro, e non sa che aspettarsi appena metterà piede nella scuola, non sa che aspettarsi appena metterà piede nella classe di biologia, ora che passerà nella stessa aula con Zayn. 
Ha quasi voglia di non andarci, ma non può mica saltare la prima lezione di biologia dell'anno, nonché una delle sue materie preferite?
Ma continua a fissare il soffitto bianco sulla sua testa e mette le mani dietro di essa, così da sollevarla appena, e provare a capire cosa dovrebbe fare. Affrontarlo oppure no?
E mentre tenta di rispondersi, si dice che lui non è un codardo e che, quindi, può andare a quella fottuta lezione e incontrare il ragazzo. Certo, eviterà in tutti i modi possibili di guardarlo o di incrociare, addirittura, il suo sguardo, ma non può saltare una lezione solo perché "chissà cosa pensa di me?".
La porta cigolante della sua camera si apre e Karen fa irruzione nella sua camera, i capelli raccolti in una crocchia disordinata e il corpo ancora stretto nel suo pigiama di pile preferito, quello che Liam tanto detesta ma nel quale la trova adorabile. -Liam? Tutto bene?- gli chiede, preoccupata dal fatto che suo figlio sia ancora disteso sul letto, tra le coperte. È la prima volta che Liam non è ancora pronto alle sette, è la prima volta che Liam se ne sta ancora nel letto a quell'ora.
-Sì, scendo subito. Non ho sentito la sveglia- si giustifica, per poi pensare che la sua motivazione è particolarmente valida. Si è svegliato prima che questa suonasse, ma, fortunatamente per lui, Karen non lo sa e quindi potrebbe accettarla come scusante. -Oh. Va bene, ti aspetto di sotto- gli dice. Ha capito che c'è qualcosa che lo tormenta, ma non vuole insistere. Sa che quando Liam ne vorrà parlare, lei sarà lì ad ascoltarlo.
Spera solo che sia qualcosa di positivo, spera sia un ragazzo che abbia fatto breccia nel suo cuore. Sì, se ve lo state chiedendo, Karen ha accettato l'omosessualità di suo figlio. "Sei mio figlio, non importa ciò che potrebbe pensare la gente o se sia sbagliato o no, anche perché non c'è nulla di sbagliato nell'amare una persona del nostro stesso sesso. L'amore non ha barriere, l'amore è libertà" gli aveva risposto, poi Liam l'aveva abbracciata, più che felice di avere una madre così.
Quando Liam, dopo essersi preparato velocemente e aver preso la sua adorata macchina fotografica, scende al piano di sotto, Karen gli poggia la tazza di caffè nero sul tavolo e lo guarda mentre lo ingurgita, bevendolo anche lei a piccoli sorsi. 
-Che ore sono?- le chiede, spezzando il silenzio, per poi posare la sua tazza nel lavello. Sa di essere terribilmente in ritardo, ma non importa se per un giorno farà più tardi del solito. -Sono quasi le otto. Vuoi per caso un passaggio fino a scuola?- gli chiede, sperando che accetti e possa finalmente entrare in auto col padre. Ma Liam, come previsto, le risponde che è meglio di no. Sa che la madre vorrebbe spedirlo con lui, ma Liam non ha alcuna intenzione di passare del tempo o addirittura parlare con quello che non ritiene una figura paterna dai suoi dodici anni. Ma questa è una cosa che spiegheremo più avanti nella storia, non è questo il momento.
Quando arriva a scuola, Liam va velocemente verso l'aula di storia dell'arte dove, sicuramente, Niall gli ha riservato il posto accanto al suo. Come lo spiegherà il suo ritardo al migliore amico?
-Credevo non arrivassi più- gli fa sapere l'amico appena si siede, felice di esser entrato subito dopo il professor Mayers. -Non è suonata la sveglia, Nì- si giustifica, sperando che l'amico non noti le occhiaie appena accennate sotto i suoi occhi castani. E pare che qualche dio sia in ascolto, perché Niall non le nota. O forse, semplicemente, non fa domande e fa finta di non vederle: questa è sicuramente più passabile, come scusante.
Dopo le prime due ore, un Liam terrorizzato si dirige verso l'aula di biologia. Non vuole andarci, ma deve. Perché Rita lo ha trascinato via? "Per averti fatto evitare la figura del coglione completo" gli ricorda il suo subconscio, così, col pensiero, ringrazia la sua migliore amica. Dovrà abbracciarla e sdebitarsi, ne è convinto. 
Appena entra nell'aula di biologia, per poco non gli tremano le gambe. Si è perso ad osservare ogni espressione, ogni angolo, da non accorgersi che il tempo scorreva, o forse lo ha fatto volontariamente, ma è rimasto poi fregato perché il posto libero è uno solo. Ed è proprio accanto alla persona che lui ha intenzione di evitare.
Chi è che ce l'ha con lui? 
Prende posto, il più lontano possibile da lui, e butta la tracolla sul pavimento. Forse sarà l'ora più lunga del suo anno e ne ha la conferma quando il professore comunica alla classe che i posti saranno quelli stabiliti dagli stessi alunni in quello stesso giorno.
Liam sbianca e pensa di essere nella merda, completamente, se pensa che il ragazzo accanto a lui potrebbe essere il proprio aguzzino per l'intero anno scolastico.
-Come scusa?- gli chiede allora Zayn, accanto a lui, che lo ha sentito borbottare. Adesso che la sua voce è così vicina, a Liam tremano le gambe. Possibile che in quel ragazzo ci sia solo perfezione? Non basta il corpo da urlo e la bellezza non umana, anche la voce sembra appartenere a qualche dimensione ultraterrestre. 
-Mi sembra di essere in Twilight- allora gli risponde, Liam, alla sua domanda. È ciò che aveva detto in un borbottio, convinto che il ragazzo accanto a lui non lo avesse sentito. 
-Mi cadi così in basso, Liam? Twilight, sul serio?- gli chiede il moro, accanto a lui, accennando appena un sorriso divertito. Ed è in quel momento che Liam sente il proprio cuore battere furioso contro la gabbia toracica, pronto ad uscirgli dal petto. Potrebbe avere un infarto seduta stante, proprio mentre il professor Burke continua a spiegare cosa studieranno durante l'anno scolastico e cosa dovranno impegnarsi a fare affinché possano superare l'anno. E i due ragazzi non seguono neanche una parola, Liam è abbastanza imbarazzato mentre Zayn è con la testa altrove, tentando di ricordare qualche frase del libro o del film.
-"Ogni cosa, tutto di me, tutto ti attrae: la mia voce, la mia faccia, il mio odore perfino. Come se io avessi bisogno di questo. Come se tu potessi sfuggirmi!"- cita il moro, facendo si che Liam ridacchi sotto voce, divertito dalla situazione. -Poi sono io che cado in basso, eh Malik? Tu conosci addirittura le citazioni a memoria!- lo prende in giro il castano, facendo abbozzare un piccolo sorriso al ragazzo seduto al suo fianco. 
Appena suona la campanella, Liam è il primo ad alzarsi. Posa il libro nella tracolla, velocemente, e saluta Zayn con un sorriso sulle labbra e un timido e flebile «ciao», appena accennato. Ha appena passato un'ora accanto al ragazzo che voleva evitare quella mattinata e non gli è sembrato poi così male, e soprattutto non lo ha preso in giro e deriso. Anzi, è stato amichevole e addirittura simpatico. 
Proprio mentra sta per uscire, sente una mano che gli stringe il polso, bloccandolo così dal fare un passo in più.
Si gira velocemente, chiedendosi chi sia, e rimane spiazzato appena vede il viso di Zayn a meno di venti centimetri dal suo. 
-Volevo solo dirti che sto pensando alla proposta che mi hai fatto ieri- gli sussurra, per poi avvicinarsi velocemente a lui e stampargli un bacio sulla guancia.
Liam può affermare di essere andato a fuoco e morto nello stesso istante. E tutto ciò per colpa di... Zayn.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: caraswifey