Power of Girls: The Re-Make
Il
risveglio nella regione di Jhksu fu semplice per tutti, tranne che per
una
bambina molto
speciale.
I
lunghi capelli castani erano sparsi sopra il cuscino, gli occhi
socchiusi.
- Bea! È pronta la colazione! - disse la madre, Antonella.
- Aspetta ancora due secoli mamma! - le rispose lei.
- Volevi dire due secondi? -
- Che differenza c'è? -
La madre scosse il capo, sospirando.
- Birba, vai tu a svegliarla, ti prego.- disse rivolta
all’Houndoom di
famiglia, soprannominato Birba.
Non
lo sapeva perché si chiamasse così, il cane, era
così dolce e buono che non
capiva, Beatriz, il contenuto di quel soprannome.
Il cangnone fece per salire le scale, ma si bloccò
all'improvviso, cadendo
all’indietro a testa in giù.
- ARRIVO! - un urlo della piccola la fece spaventare più di
quanto lo fece poco
prima la caduta.
E,
già! L’età cominciava a farsi sentire
per la cagnona.
- Io esco, a dopo! – esclamò la bambina,
afferrando una fetta biscottata con
sopra della marmellata di baccamora, la sua preferita.
-Forse
mi incontro con Ash!- aggiunse poi, uscendo si fretta coi piedini
piccoli.
- Non andare troppo lontano, lo sai che sei troppo piccola per andare
lontano
da casa.- la avvertì Antonella.
- Sì, sì, lo so! - la freddò Bea,
scattando a raccattare le matite e i fogli
che usava di solito per disegnare.
Amava
disegnare all’aria aperta, uno spirito libero che non aveva
la minima voglia di
restare rinchiuso.
Corse subito alla Valle degli Shinx.
Lei amava stare li con i suoi unici amici PoKéMoN, passando
con loro giornate
intere.
Lei
diceva sempre, a sua mamma e a suo papà, che il suo primo
Pokèmon doveva essere
uno Shinx, o almeno una delle sue evoluzioni.
Ad un certo punto, però,nella valle apparvero sei Luxio e un
Luxray che, non
appena misero piede dentro il campo, iniziarono a comandare gli Shinx.
Beatriz non poteva stare lì come un ebete e non fare niente,
quindi, visto che
non possedeva nessun PoKéMoN, decise di andare a chiedere
aiuto al Sapiente dei
Vulpix.
L’idea
non le piaque più di tanto, ma doveva aiutare le creature in
difficoltà, era
uno dei suoi doveri principali.
La casa dell' uomo era piena dei piccoli PoKéMoN, tra cui
una Vulpix di colore
diverso, bianco, che aveva un musino triste triste.
La bimba spiegò la situazione al vecchio, che le rispose:
- Posso prestarti uno dei miei Vulpix. Scegline uno.-.
Eh,
non era esattamente la stessa cosa, un Vulpix per uno Shinx, ma almeno
erano
carini!
Lei le squadró una per una e alla fine scelse quella bianca.
L’uomo
si grattò la barba.
-Perché
proprio quella bianca?- le chiese.
-Facile!
Perché è diversa dalle altre!- fu la risposta
della bimba.
-Mh…
non capisco…- mormorò lui.
-Ma
è facile! Perché, se tutti fossero uguali, il
mondo farebbe schifo!-.
Inutile dire che la volpe ne fu felicissima.
-Vuoi
darle un soprannome?-.
Lei,
che non aveva mai amato i Pokèmon coi soprannomi, ad
eccezione della Birba,
fece una boccaccia.
-No!-.
-D’accordo
allora. Questa è la sua Ball.-.
-Ok Vulpix, andiamo!- esclamò lei.
Giunte
al campo, videro lo scenario dei Lux che dominavano incontrastati sugli
Shinx.
Sfidarono il gruppo di PokeMon malvagi e, uno dopo l'altro, li
sconfissero con
le mosse tipo Fuoco di Vulpix.
Non
sembrava proprio, ma quel piccolo volpacchiotto era più
potente di quanto non
si potesse pensare!
Alla fine dello scontro i Lux se ne andarono, e anche con la coda tra
le gambe.
- È ora di riportarti dal tuo padrone, piccola mia!- disse
sospirando Bea,
stanca.
Lasciato il campo, la bambina dai capelli castani andò a
restituire il Pokèmon
al Sapiente.
-Grazie
dell’aiuto, e arrivederci!- disse salutando tutti con la mano.
Ma,
quando uscì dalla porta, si ritrovò a strisciare
contro qualcosa di peloso.
Il
Vulpix bianco che aveva scelto.
Voleva stare con la persona che era riuscita finalmente a farsi amica e
, dato
che di Vulpix amici non ne aveva, voleva stare con chi la capiva
veramente.
Lei.
Sentiva che le voleva già un mondo di bene, come se fosse
sua sorella.
Allora il sapiente le disse:
-Visto che quel Vulpix ti si è affezionato tanto, tienilo tu.
Te lo regalo.È da tanto tempo che non sorride più
e ora, per la prima volta
dopo tanto tempo,sorride. - e indicò il PoKéMoN.
Sul visetto bianco di lei c'era un bel sorrisone, che metteva in
risalto i
canini ancora poco sviluppati, rotondetti e biancastri.
-Evviva!
Non mi importa se non sei uno Shinx! Tu sei mille volte meglio di uno
Shinx, di
un Luxio e di un Luxray messi insieme!- esclamò Beatriz,
prendendola in
braccio.
Da quel momento Beatriz e Vulpix passarono dei momenti indimenticabili
e
preziosi, che, se non si fossero incontrate, non avrebbero potuto
vivere…
Mai….
Insieme.
Per
sempre.
***
Commenti dell’autrice pazza psicolabile! ***
Salve
salve, come va?
Ecco a voi il re-make
della mia primissima fanfiction in assoluto, PokèMoN Power of Girls,
riadattata per la scarsa scorrevolezza della prima e perchè
non avevo niente da fare! :P
Dunque dunque, se vi
va, potete recensire anche con poche parole, o con le critiche,come vi
piace di
più!
Ma comunque…
DOVETE RECENSIRE!
Ve lo chiedo in
ginocchio!
So
dove abitate!
XD
…
-.-
D’accordo, non
so dove abitate, ma tentar non nuoce…o sì?
Bene, qui io ho
finito!
Alla prossima,
probabilmente con illusion,
W!
<3