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Autore: Dany Art 99    06/05/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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eccomi tornata con il nuovissimmooooo capitolo di Jack&Sally... mmmmm mi dispiace peer il ritardo ma spero che vi piaccia.. a me si inverità ma è un mio parere.
Recensite :) se vi va e vi dico già che nei prossimi capitolo vi aspettano colpi di scena ... muahhahh
Buona lettura, 
[Revisionato]



-Beh.. direi che è stata la notte migliore della mia vita- disse Rachel appoggiando la testa sul petto nudo di Alexandre.
Lui le accarezzò distrattamente i capelli mentre diceva -anche la.. mia, Je t'aime Rachel- disse guardandola.
Lei si alzò sui gomiti e si appoggiò interamente al suo petto con le mani sotto il mento, poi si avvicinò e sfiorò le labbra di Alexandre che rispose immediatamente al bacio invertendo le posizioni e stringendola sotto di sé.
-Io non.. voglia andarmene .. ne veux pas.. non voglio lasciarti- disse il ragazzo affondando il viso nell'incavo del suo collo ed inspirando profondamente il suo dolce odore.
-Io non voglio che tu te ne vada- disse lei stringendolo a sé e cercando di reprimere le lacrime che le stavano sgorgando dagli occhi.
Quella non era stata la sua prima volta con un uomo.. ma era stata quella più bella, le era sembrata.. giusta, in un certo senso.
-Non è finita qui- disse lui alzandosi sui gomiti per guardarla negli occhi, -verrò a trovarti a Parigi.. metterò via i soldi se necessario.. ma verrò tante di quelle volte che ti stancherai di me- disse Rachel sorridendo leggermente.
-Non mi stancherò mai di te.. Rachel.. e poi posso venire anche Je.. qui, quand non lavoro- disse lui accarezzandole il viso fino a finire alla spalla nuda.
Poi sostituì la mano con le labbra e cominciò a baciargli il collo e la spalla.
Rachel sospirò di piacere, Alexandre era timido quanto lo sembrava, ma nel momento in cui si rilassava era davvero bravo.
Rachel girò il viso guardando il comodino e sgranò gli occhi, si alzò seduta di colpo appoggiando una mano sul petto del ragazzo per allontanarlo.
-Che succede?- chiese lui guardandola, -tra due ore hai l'aereo,dobbiamo muoverci- disse la ragazza guardandolo negli occhi.
Lui sbuffò e la lasciò andare, lei si alzò e cominciò a raccattare i suoi vestiti da tutta la stanza infilandoseli velocemente e lanciando quelli del ragazzo sul letto.
In pochi minuti tutti e due erano rivestiti, -non credevo che volessi così tanto che andassi via- disse ridendo guardandosi intorno.
-Infatti, non lo voglio- disse mettendosi a cavalcioni sulle gambe del ragazzo ancora seduto sul letto, gli allacciò le braccia intorno al collo e lo baciò di nuovo a stampo.
-Mi mancherai- disse sfiorandogli le labbra con le dita, -anche tu, mon amour- rispose Alexandre.
Lei si staccò controvoglia ed andò verso la porta, prendendo la borsa, -hai tutto?- chiese lei, -sì.. mérè- disse lui, -che vuol dire?- chiese lei inarcando un biondo sopracciglio.
-Lascia perdere- disse lui ridendo e passandole una mano intorno alle spalle, -no dimmelo!- disse lei guardandola, -mérè vuol dire solo mamma- disse il ragazzo scendendo dalle scale con lei vicino.
-Andiamo Francese- disse lei ridendo e stringendogli la mano mentre uscivano dalla casa.
Caricarono la macchina e partirono.
Rachel mentre guidava continuava a picchiettare con le dita il volante, segno della sua ansia e pressione.
Non voleva che se ne andasse... possibile che l'unico ragazzo di cui si fosse davvero innamorata... abitasse così tanto lontano da lei?
Alexandre invece era palesemente tranquillo, guardava fuori con una mano appoggiata al mento che sorreggeva la testa mentre guardava il paesaggio.
Voleva ricordarsi ogni singolo dettaglio di quel posto che era così importante per Rachel.
In poco tempo furono ne parcheggio dell'aeroporto e in meno tempo di quello che voleva Rachel trovarono il parcheggio e si fermarono.
Mancava ancora un'ora circa e in meno di dieci minuti Alexandre era pronto a partire.. da solo.
Si sedettero su le seggiole di attesa e Rachel appoggiò la testa sulla spalla di Alexandre che sospirò.
-questo è l'ultimo posto dove vorrei stare- sussurrò, -e dove vorresti essere?- chiese lei continuando a guardare le persone che andavano e venivano, come se niente di tutto quello che le stava succedendo li toccasse..
Beh in realtà era così.
-Ancora su quel letto con te- rispose prontamente lui sorridendo al ricordo della loro notte, lei rise leggermente dandogli un leggero pugno sulla spalla.
Rimasero lì a chiacchierare finché non chiamarono l'aereo di Alexandre.
Appena sentirono quelle parole entrambi smisero di parlare e un brivido salì sulla schiena della ragazza che strinse la presa sul braccio di Alexandre.
-Devi andare- disse Rachel, forse cercando di convincere più se stessa che il ragazzo; -sì- disse lui alzandosi.
Rachel non si alzò.. non voleva farlo per poi dirgli addio.
Alexandre la guardò, la capiva in fondo.
Si inginocchiò davanti a lei e le prese le mani, -ti amo Rachel e ti amerò sempre, e questa non sarà l'ultima volta che ci vedremo. Non lo permetterò- disse avvicinandosi per baciarla di nuovo.
Quello fu un bacio leggero, quasi a fior di labbra.
Rachel chiude gli occhi godendosi quell'ultimo contatto e quando gli riaprì Alexandre era già lontano con le valige in mano.
Rachel prese il telefono e lo aprì.. aveva bisogno di Sally, aveva bisogno di un aiuto a superare tutta quella questione.
Ma appena lo prese, vide il braccialetto d'argento che le aveva lasciato il ragazzo.
-No.. - sussurrò, guardò nella sua borsa; e prese il portafoglio.
Voleva fare una pazzia e cominciò a correre verso la biglietteria.

Lasciarla lì era stato troppo. Mentre faceva la coda per il controllo dei bagagli.
L'aveva lasciata così, dopo quel bacio perchè capiva che era più semplice per entrambi, staccarsi definitivamente ma lui era sempre stato un ragazzo che pensava.. e calcolando i soldi e le possibilità di entrambi; sarebbero voluti mesi prima di rivedersi.
Mesi senza di lei?
Non sapeva se c'è l'avrebbe fatta. Ora capiva le frasi dei poeti sull'amore, come per esempio quella che recitava che la persona amata era come l'acqua fresca dopo essere stati nel deserto.
Beh.. Alexandre non voleva lasciare la sua acqua fresca nemmeno per un secondo, ora che l'aveva potuta avere fra le braccia per qualche giorno.
E se si fosse trovata qualcun altro mentre lui era a Parigi?
No.. non sarebbe stato da Rachel.
Tutte le insicurezze cominciarono a spuntare fuori riducendo la sicurezza del ragazzo a piccoli coriandoli calpestati dai turisti e dai trolley.
-Grazie- disse lui quando una ragazza in divisa prese le valigie e le imbarcò e chiuse le insegne visto che il ragazzo era l'ultimo di quel volo.
-Aspetti!- urlò una voce femminile, -si sbrighi stanno per partire- disse la ragazza in divisa.
-Certo.. mi scusi- disse la ragazza ed Alexandre si bloccò di colpo.
Quella voce. Quella voce la conosceva.
Si girò e vide la Rachel correre verso di lui con un biglietto aereo in mano che sventolava nella corsa.
-Rach..rachel?- chiese lei, Rachy lo guardò e non gli fece dire niente, gli saltò letteralmente addosso e lo baciò molto appassionatamente.. forse non nel modo consono da mostrare in mezzo ad un aereoporto.
-Tu.. tu. Che ci dai qui?- chiese lui strabiliato stringendola a sè -vengo a Parigi con te- disse lei guardandolo.
-Come..? Rachel.. le tue cose.. la tua famiglia- disse lui stringendola, -tutto a posto.. ho chiamato Sally.. e anche i miei.. posso stare con te.. possiamo stare insieme a Parigi- disse la ragazza con le lacrime agli occhi.
-Dovete andare ragazzi- disse la ragazza in divisa anche se il suo tono si era leggermente addolcito.
-Sì.. scusi- disse Rachel staccandosi e prendendogli la mano.
-Ti amo anche io- disse la bionda cominciando a camminare verso la pista.
Alexandre era ancora sconcertato e strinse la mano della ragazza solo per rendersi conto che era davvero tutto vero quello che gli stava succedendo.
-Andiamo- disse accarezzandole una guancia e continuando a camminare, verso la loro nuova vita.

***

Sally chiuse la chiamata con una lacrima che le rigava la guancia ma un sorriso a trentadue denti che ci contrastava parecchio.
-Che succede?- chiese Jack sfiorandole la guancia bagnata, -Rachy..- sussurrò lei, -che è successo a Rachel?- chiese il ragazzo stringendole le spalle.
-è andata a Parigi.. con Alexandre- disse sorridendo ed asciugandosi le guance, -ah- disse Jack guardandola.
-Beh questa è una cosa bella no?- le chiese, -sì...ma non la vedrò per molto tempo, Jack- disse Sally abbassando lo sguardo, lui la strinse a sé e la cullò.
-Ma è felice e se lo è lei, lo sono anche io. Mi ha chiesto di impacchettarle alcune cose e mandargliele- disse la ragazza.
-Possiamo farlo domani- disse Jack stringendola a sé dolcemente,-sì- rispose la ragazza staccandosi leggermente e mettendo le mani fra i capelli neri del ragazzo.
-Ora però dobbiamo finire matematica, dobbiamo abbiamo verifica- disse la ragazza indicando i libri aperti sul letto, -puff... Sally.. sei così... studiosa- disse il ragazzo ridendo e sedendosi sul letto.
Lei lo guardò maliziosamente per qualche momento e gli andò vicino, -potrei darti un premio quando abbiamo finito.. se fai tutti gli esercizi giusti- disse sfiorandogli le labbra con le proprie.
Jack la guardò e velocemente disse -finiamo matematica?-.




ecco qui il 15capitolo :) spero vi piaccia e che recensiate
al prossimo :)
Un bacio,Dany

   
 
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