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Autore: giudark    31/12/2008    2 recensioni
I tre regni presenti su "Abisso" si daranno lotta per il possesso di un'arma dai poteri nascosti. Strane creature abitano questo pianeta, in cui la magia è "cosa quotidiana" e le città possono anche levitare grazie ad incantesimi andati perduti. I simpatici personaggi però saranno la cosa che più vi colpirà ... almeno spero!
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L' Abisso
n.b. le parole scritte in questo carattere particolare sono pronunciate nell'antica lingua di "Abisso"
2. In viaggio

E' ormai pomeriggio inoltrato quando riescono a raggiungere l'amato deserto. I granelli di sabbia si sollevano dalle dune formando, nell'aria, spirali che si allontanano verso l'alto. Non si riesce quasi a respirare. Nonostante ciò i due continuano il loro tragitto come se nulla fosse; il loro ritorno è previsto per la tarda serata. Non ci sono scuse valide; l'incarico è troppo importante per potersi permettere perdite di tempo.
La "Spada dell'Eterno" è la lama più forte che sia stata mai prodotta dalle fucine sotterranee di Telyr, la capitale del Regno della Terra. Passata di mano in mano, giunse a Murein, dove un mago sconosciuto la incantò, conferendole poteri magici al di là del pensabile. Nessuno ha mai assaporato la  sua potenza fino in fondo. Si narra sia in grado di spazzare via una città con un solo attacco, se in perfetta simbiosi con il possessore.
Da lontano, sull'orizzonte, si intravede una macchia scura, che l' aria torrida del deserto rende sfocata. I due rater sanno già di cosa si tratta: due immense torri nere.
La maggiore delle due, Giofan, è alta oltre 800m ha la base circolare e si va assottigliando al centro. Sulla sua sommità ospita l'omonima città, capitale del Regno del Deserto, racchiusa in una appena-visibile calotta semisferica. Questa è generata dai forti venti, che ruotando intorno alla città, fungono da protezione magica. La seconda, Maertio, è leggermente più bassa e più marcatamente sottile nella parte centrale, è più larga rispetto alla prima ed in grado di ospitare abitanti anche all'interno della torre stessa, oltre che sullo spiazzato superiore. Attualmente, però, Maertio è pressoché disabitata a causa della impossibilità di giungere a Giofan senza attraversare le pericolose lande che separano le due torri: creature, spesso in grado di usare gli elementi a proprio piacere, popolano questi territori.
"Attento con quell'affare" dice Torac, guardando Blackout che fende l'aria con la Spada dell'Eterno. "Non preoccuparti, voglio solo vedere se è veramente così potente, come si dice".
Torac e Blackout sono i migliori guerrieri del regno ed a capo di un gruppo avente l'obbiettivo di scovare e sottrarre le tecnologie dei rivali. Entrambi rater: il primo ha capelli biondi, una linea luminosa visibile sulla guancia sinistra e un'armatura nera in cuoio; il secondo capelli castani, il braccio destro ricoperto dal segno ed indossa abiti marroncini.
"La regina ci ha raccomandato di non usarla in nessun caso". "Si, si, si ...". Blackout non riesce nemmeno a terminare la frase che, all'improvviso, sbuca da sotto la sabbia uno "Swormer", un verme gigante con due teste gemelle e sottili protuberanze come bocche.

***

A Murein, intanto, la situazione era completamente cambiata: la gente si trova in un evidente stato di agitazione, le guardie sono più vigili e nella Torre di Ghiaccio i messaggeri corrono a destra e a sinistra.
"Anche la seconda truppa è armata e pronta alla partenza, inoltre, un gruppo di dertas è già in viaggio verso il confine tra il Regno della Terra e quello del Deserto". "Perfetto; invia il generale Xonda a capo della seconda truppa in direzione Crovu" risponde il re al messaggero.
L'alleanza stipulata tre mesi prima lo costringe ad inviare supporto militare in difesa della Terra in caso di pericolo, e l'arma più potente in mano al nemico poteva ritenersi tale.
"Riferite, inoltre, al re Gorlax III che il nipote rimarrà a studiare dai nostri precettori per ancora tre mesi". "Si, maestà"
Il re del Regno della Terra è, invece, un birzet: corporatura non molto robusta, media altezza, capelli lunghi e bianchi, barba molto folta ed anch'essa bianca; in grado, però, di usare al meglio le arti magiche. Anche il nipote appartiene alla medesima razza sebbene i capelli siano ancora castani ed il corpo vigoroso.
Stava scendendo placida la sera mentre gli ultimi raggi di Fx23, la stella intorno alla quale ruota Abisso in 30 ore, attraversavano obliquamente la cupola di Murein allungando verso l'infinito l'ombra della Torre di Ghiaccio. Non molto lontano, in una cameretta rischiarata da una candela, il giovane birzet divora avidamente libri di magia.

***

Lo Swormer attacca con una delle due teste, la preda più vicina: Torac, che agilmente si sposta di lato ed in un bagliore luminoso richiama l'arma Rin sotto forma di arco. Blackout, in disparte, assiste alla scena, quasi divertito. Il verme gigante colpisce la sabbia con la particolare bocca emettendo un suono acuto, stridulo. Dalla protuberanza posta sull'altra testa emette un schizzo di liquido, estremamente acido e di colore verde, in direzione del rater. "Mefevi Grath (barriera terra)". La sabbia come guidata da propria volontà, si solleva celermente verso l'alto andando a formare un muro davanti Torac. La sostanza corrodendo la sabbia genera un vapore bianco e denso che diffondendosi nell'aria produce un odore acre. Sebbene, però, la protezione magica sia sottile, l'acido non riesce a penetrarla così che la creatura, impossibilitata nel continuare l'attacco, si scaglia contro Blackout.
Il tempo sembra arrestarsi. Blackout solleva appena la spada: un fortissimo vento inizia a spazzare la duna dello scontro, il tramonto scompare e l'aria circostante risplende di un tenue chiarore che sembra uscire dal metallo di cui è composta la lama.
In un attimo lo Swormer è circondato da questo pesante splendore e scompare alla vista. Il cielo ritorna a mostrare il sereno tramonto, il vento si placa e la Spada dell'Eterno riacquista il tipico colore grigio.
Intanto la barriera di sabbia si sgretola e colpendo il suolo produce un sonoro tonfo. Torac, impugnando saldamente l'arco e tenendo ben tesa la corda con tre frecce incoccate, pronto a scagliare, si guarda intorno smarrito. Il mostro gigantesco, se paragonato alle sue dimensioni è letteralmente sparito nel nulla. Unica traccia: la voragine dalla quale era sbucato.
"Dove è andato?" il primo pensiero che gli soggiunge. "Beh ... ha fatto tutto la spada, io non c'entro ...". "Cosa?!?". "Ho giusto alzato la spada per proteggermi e ... quella si è illuminata. L'aria risplendeva, come la spada, ... ha circondato lo Swormer ... ed è scomparso!" termina di raccontare Blackout.
Dopo un notevole silenzio, Torac inizia ad urlare contro l'arto rater: "Sai che sono in classe C3x! Quelli si estinguono e tu li continui ad ammazzare! ... D'ora in poi la spada la porto io!" togliendo la gelida lama dalle mani di Blackout ed incamminandosi in direzione delle torri nere.
  
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