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Autore: Diosmira    09/05/2015    2 recensioni
Sinceramente, non vi consiglio nemmeno di provare a leggere questa storia. Potreste pentirvene.
In fondo, sapete tutti come andrà a finire, no?
Cambierà forse qualcosa?
Chi lo sa!?
Sta a voi scoprirlo.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A Ci tengo a ricordare a tutti che questa storia è una fanfiction, pertanto è frutto della mia fantasia.

Gran parte dei personaggi qui presentati non mi appartengono, così come la maggior parte dei fatti narrati non ha niente a che vedere con l'opera originale.

Non dovrebbero esserci spoiler, a meno che non abbiate mai visto l'anime o letto il manga ( cosa che ritengo al quanto improbabile dato che siete qui! ).

Sappiate che nel corso della storia potrei citare il caso BB.

E' tutto, vi lascio alla lettura.

 

 

 

Capitolo 1

Potrei cominciare a raccontarvi questa storia in molti modi diversi.

Per esempio, potrei farvi conoscere subito i protagonisti, ma credo che ci sarà tempo per questo.

Al momento ci sono un paio di questioni che dobbiamo assolutamente risolvere.

Vedete, la storia che ben conoscete vi è capitata tra le mani per vie piuttosto traverse.

E come succede quasi sempre in questi casi, ci sono dei dettagli che sono stati trascurati o addirittura omessi.

O almeno è così che la vedo io.

So bene che ci sono molteplici versioni di quanto è accaduto, non sono certo stato l'unico testimone; quindi non tenterò di convincervi che la mia versione dei fatti è più attendibile delle altre.

Al contrario, potrebbe risultare la meno veritiera, la più confusa.

Ma pensate davvero che possa essere tutto chiaro ed evidente quando si parla di vita e morte?

In fondo sapete bene che ogni volta che avete affrontato questa storia non siete potuti fuggire dall'incomprensione scaturita dalle forze sovrannaturali che sono state messe in campo di volta in volta.

Quindi datemi l'opportunità di raccontarvi le cose così come sono accadute ai miei occhi.

Datemi l'opportunità di stravolgere le vostre certezze, d'illuminare i vostri punti ciechi.

Per farlo, vi mostrerò il luogo che ha dato origine a tutto, senza il quale non ci sarebbe mai stato alcun tentativo di combattere l'ingiustizia, e voi non avreste mai conosciuto questa storia.

Vi mostrerò quel luogo per quello che davvero è, privo di fronzoli, pregno di macabre verità celate.

La Wammy's House.

Credetemi, non era un posto che i bambini avrebbero potuto chiamare casa.

Le cose positive le conoscete tutti.

E' il luogo in cui ha preso vita il mito del grande L, il luogo che ha custodito centinaia di piccoli geni per generazioni.

Una promessa di salvezza, una casa di giustizia.

Ma se dobbiamo tenere fede all'ipotesi che gli opposti si attraggono, capirete subito che avete conosciuto solamente la facciata più felice di questa medaglia.

Perchè effettivamente, come disse una volta una mia cara amica che presto forse potrete conoscere, tra le mura della Wammy's House si celavano degli psicopatici.

Pericolose menti criminali alle quali veniva imposto di servire la giustizia con le proprie capacità.

Non vi è mai passato per la testa che proprio L, con tutta la sua intelligenza, avrebbe potuto compiere delle azioni terribili?

Pensateci bene.

Ricordatevi di Near, e di Mello.

Credete davvero che tutti loro amassero a tal punto la " Giustizia" da dedicare la loro intera esistenza a combattere la sua nemesi?

Per non parlare poi del loro personale concetto di giustizia.

Uno non ha esitato a collaborare con la mafia, un altro ha sfruttato i servigi di gente iniqua.

In fondo il fine giustifica i mezzi, no?

Eppure sono proprio i mezzi quelli che poi vengono giudicati e che portano alla condanna.

Vi basti pensare al loro accanimento contro Light Yagami.

Il suo non era forse un fine accettabile?

Un mondo senza criminalità, senza malvagità.

Senza dubbio il mezzo da lui utilizzato era sleale, per non dire perverso, ma in questo io non posso certo permettermi di criticarlo.

Più che altro, trovo ridicolo per principio il suo scopo, giustificabile sì, ma fantastico nel senso letterale del termine, ovvero irraggiungibile.

L'oscurità è un elemento insito nel cuore degli uomini, neanche eliminando i fautori delle cattiverie più evidenti avrebbe potuto estirparne le radici.

Per non parlare poi del fatto che Light non era onnisciente, in un mondo grande come quello in cui viviamo ci sarebbe sempre stato qualcuno pronto a farla franca.

Ma questo un psicopatico con manie di grandezza non avrebbe certo potuto accettarlo.

Ed è proprio qui che volevo arrivare.

Gli orfani della Wammy's House erano tutti dotati di abilità straordinarie che venivano piegate ai sensi della giustizia.

Venivano loro presentati innumerevoli casi irrisolti in qualità di enigmi, e più ne risolvevano, e più venivano ammirati.

L, Mello, Near.

Nessuno di loro aveva visto nel caso Kira un male da abbattere, ma un enigma da affrontare.

Il più difficile, il più curioso.

Colui che sarebbe riuscito a risolverlo sarebbe risultato il migliore.

L, Mello, Near.

I migliori pupilli della Wammy's House.

Gli esperimenti meglio riusciti.

E di tutti loro, almeno una volta, avete messo in discussione la sanità mentale.

Se proprio loro, i migliori, si sono piegati più di una volta, e con una facilità quasi disarmante, ad utilizzare mezzi molto discutibili, cosa pensate che potessero fare i frutti di un esperimento fallito?

Perchè sì, è ovvio che che non tutto sia andato sempre per il verso giusto.

A questo proposito dovrebbe venirvi subito in mente qualcosa, o qualcuno.

BB.

Esatto.

Pensate forse che sia stato l'unica macchia sulla bianca facciata della Wammy's House?

Se sì, bé, direi che siete proprio ingenui, proprio come i direttori del famoso istituto, mi permetto di aggiungere.

Ancora oggi non hanno capito quanto sia pericoloso impartire lezioni di psicologia criminale a dei bambini, per quanto geni siano.

Continuano a creare criminali disturbati, ossessivi e peggio ancora, competitivi.

Il numero dei "detective" è decisamente in minoranza, e comunque tutti loro presentano gli stessi disturbi dei suddetti criminali.

Un disastro, in poche parole.

Solo una persona aveva colto il sudiciume sotto il sogno di gloria di quell'orfanotrofio.

E solo L, molto più avanti, condivise il suo pensiero.

Ma diciamo pure che furono le circostanze a convincerlo.

Ci arriveremo, non preoccupatevi.

Ora mi interessa parlare di quella persona.

Sì, proprio lei, l' "amica" di cui vi parlavo qualche attimo fa, ve la ricordate?

Ebbene, all'epoca ancora non avevo avuto il piacere di conoscerla, dunque mi toccherà parlare "per sentito dire".

So che la cosa non vi piacerà.

Per quanto possa assicurarvi che quanto sto per narrarvi l'ho saputo dalle sue stesse labbra, siete pur sempre amanti delle storie, e come ben sapete queste hanno la sorprendente abilità di cambiare a seconda di chi le racconti, pur rimanendo le stesse.

Purtroppo non posso fare niente per evitare questo fenomeno. Io stesso mi rendo conto che prima o poi dovrò fare vaghe e semplici congetture di quanto successo, perchè nemmeno a me è stato detto tutto.

Ma come ho già detto, cercherò di fare del mio meglio affinchè capiate e conosciate la verità dietro a quella che forse è stata l'indagine più complicata dell'ultimo secolo; un'indagine che non solo ha destabilizzato le forze di polizia mondiali, ma ha anche firmato la fine del più grande detective del secolo sulle pagine sbiadite di un quaderno usurato.

In quella che è risultata essere una partita fra bene e male, le regole non sono mai state chiare, e sinceramente nemmeno io ho ben capito quale forza sia effettivamente uscita vincitrice.

Eppure io ho un elemento in più che voi non avete, e ve lo voglio dare ora.

Magari uno di voi riuscirà a capire cosa è accaduto davvero, chi ha davvero condotto il gioco fino alla fine.

E' solo l'ennesimo enigma da risolvere, e la chiave è Lylie.

Potrei anche dirvi il suo vero nome, ormai non ha più bisogno di tenerlo nascosto, ma non lo farò adesso.

E' comunque un elemento irrilevante ai fini della trama.

Buffo a dirsi considerando che sto solo intessendo le cornici ad una storia che si reggerà sui veri nomi delle persone.

Ma davvero, al momento la cosa non ci interessa.

Ora state per entrare nella storia di quella che è stata una delle menti più brillanti mai ospitata dalla Wammy's House, e questo è un parere molto personale.

Chi l'ha conosciuta allora sicuramente l'avrà vista come la persona più insignificante, se non la meno dotata.

Vedrete come la sua storia si intreccerà per puro caso, o fortuna, a quella del grande L, ma sopratutto vedrete come io sia arrivato a lei.

La sua storia parte proprio ai cancelli della Wammy's House, un posto che non ha mai considerato casa, ma dove ha capito la cosa più importante.

Ha capito che voleva vivere, e per cosa lottare.

  
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