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Autore: Straightandfast    10/05/2015    9 recensioni
Noelle lo guarda e non si ricorda più niente.
Non si ricorda più il suo nome, chi siano le sue migliori amiche, quante calorie abbia ingerito quel giorno e quale sia la sua taglia di pantaloni.
Lui la guarda e si ricorda tutto.
Ricorda quanti gradi c'erano il primo giorno che l'ha vista, la distanza in metri tra la sua finestra e quella della ragazza e il colore del maglioncino che portava la prima sera che sono usciti insieme. 
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Skinny love.

Holly quel giorno si sente uno straccio; ha i capelli rossi in disordine, la tinta da rifare e un alone scuro che circonda i suoi occhi, segno di intere notti spese a guardare il soffitto e a pensare piuttosto che a dormire. Siede da qualche ora dietro la cassa del negozio per il quale lavora, senza nemmeno sforzarsi di rivolgere un sorriso e qualche parola gentile alle clienti che, di volta in volta, le hanno chiesto consiglio per una gonna, un reggiseno o una magliettina. Ha gli occhi tristi, Holly, e di questo si sono accorti tutti, perfino la sua collega Sarah, solitamente troppo distratta per preoccuparsi di analizzare gli stati d'animo di chi le sta attorno. Da qualche settimana a questa parte - per la precisione ventitrè giorni e sedici dolorosissime ore-, non riesce a concentrarsi su nulla, non riesce a entusiasmarsi per nulla; lei e Lena vivono, camminano e parlano insieme alle altre persone, ma i loro pensieri, i loro sguardi e le loro attenzioni non sono rivolte a nessuno che non sia Noelle.
La loro migliore amica ha smesso di mangiare -di nuovo-, ha smesso praticamente di parlare e ha perennemente uno sguardo vitreo che mette i brividi ad entrambe. Non si presenta agli appuntamenti con i suoi psicologhi da tre settimane, arrivando perfino a costringere la dottoressa Mainfield a recarsi a casa loro per verificare da sè la gravità della situazione; anche in quella occasione, Noelle non ha voluto aprire bocca, limitandosi a guardare la psicologa con un'espressione tradita e gli occhi tristi. Non vuole pesarsi, ma Holly e Lena la conoscono così bene che, solo guardandola, sono riuscite ad occhio e croce a stimare un suo peso e sono quasi sicure che si stia avvicinando pericolosamente al peso più basso che sia mai riuscita a raggiungere nella sua vita. Noelle non mangia di nuovo e Holly si sente, di nuovo, inutile. Vuota.
E' stata triste molte volte in vita sua, e ha pianto in innumerevoli occasioni nonostante la sua corazza da dura, ma non c'è niente per il quale abbia sofferto tanto quanto vedere la sua migliore amica che si sta uccidendo con le sue stesse mani. Ci sono dei giorni in cui prova, nei confronti di Noelle, un odio così intenso che pensa che potrebbe arrivare a farle del male fisico; la odia per il suo egoismo con il quale sta distruggendo tutto quello per il quale hanno lottato, la odia per il suo menefreghismo nei confronti della loro amiciza che forse non riuscirà a sopportare un peso così opprimente, la odia per la sua incapacità di vedere quanto l'errore di Zayn sia stato dettato da una dolcezza e da un sentimento verso di lei che nessuno ha mai provato nei confronti di Holly. La odia perchè potrebbe non essere sola -come invece lei sembra destinata ad essere- e invece sceglie di essere egoista e capricciosa.
Poi la notte passa e il suo desiderio di strangolare Noelle di provocarla con parole forti e violente se ne va via, e lei ritorna a provare compassione per la sua migliore amica e a tentare di convincerla a mangiare almeno quattro penne della sua pasta al sugo. Li chiama i giorni "normali", ma in realtà sono i peggiori, perchè almeno la rabbia che prova a volte riesce a farle dimenticare quella sensazione di completa inutilità che la pervade durante quei giorni di apparente tranquillità psicologica. Sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa, qualsiasi davvero, pur di togliersi di dosso quella sensazione che la schiaccia, la soffoca e non le permette di comportarsi normalmente.
Manca circa un'oretta alla fine del suo turno in quel negozio che quel giorno odia ancora più del solito, e lei sta letteralmente scalpitando all'idea di uscire all'aria aperta; in casa con Noelle c'è Lena, perciò lei si può concedere una piccola passeggiata per le  strade affollate di Londra, prima di ritornare nel loro appartamento che ultimamente è diventato molto simile ad una prigione. Non si ricorda nemmeno più l'ultima volta in cui ha avuto il privilegio di avere del tempo per sè, di fare delle cose che le piacciano sul serio, eppure nemmeno l'idea di avere finalmentela possibilità di godere dei raggi del sole sulla sua pelle la rende pienamente felice.
«Buongiorno. » Una voce maschile e, diamine, fin troppo conosciuta dal suo corpo, richiama tutta la sua attenzione. Cerca di ignorare il magone che la soffoca all'altezza della bocca dello stomaco, e si limita ad alzare lo sguardo e a puntare i suoi occhi insolitamente spenti sul viso di Niall. Per la prima volta da quando lo conosce, Holly non ha alcuna voglia di vederlo, nè di parlare con lui; certo, il suo corpo percepisce chiaramente la sua presenza e sta danzando la conga al solo pensiero di poter posare gli occhi su quel viso ben definito, ma lei è stanca per un numero di cose troppo grande per avere la forza di discutere con lui.
Anche per lei quella sensazione -non avere voglia di vedere Niall Horan- è un qualcosa di completamente nuovo, quasi folle, e sa benissimo che non significa assolutamente la fine della sua cotta per il biondino; semplicemente, la faccenda di Noelle riscuote il suo interesse e le sta molto più a cuore di uno stupido irlandese che non ricambia i suoi sentimenti.
Per questo motivo Holly si limita a lanciare una lunga occhiata al nuovo arrivato nel negozio, stupendolo con il suo sguardo vitreo, per poi girarsi verso la sua collega, Sarah e richiamare la sua attenzione.
«Sarah, scusa, potresti occuparti tu di lui? Io non mi sento bene, penso che me ne andrò a casa. »  Niall apre la bocca per protestare, mentre Sarah si avvicina alla strana coppia di ragazzi, chiedendosi che cosa mai possa cercare un ragazzo del genere in un negozio completamente e inequivocabilmente femminile. Sia Sarah sia Niall, però, sono sconvolti dall'affermazione di Holly; la rossa non è una che "non si sente bene." E' una di quelle ragazze che preferisce svenire sul posto di lavoro, piuttosto che dichiararsi debole di fronte agli altri; inoltre, agli occhi attenti di Niall non sono sfuggite le occhiaie pesanti che circondano gli occhi di Holly, nè il viso pallido lasciato libero da ogni tipo di trucco.
Holly, la sua adorabile, allegra, appariscente e esagerata Holly, appare quasi sciatta, aggettivo che Niall non pensava avrebbe mai abbinato a quell'uragano di energia che gli ha sconvolto la vita; la segue con lo sguardo mentre, ignara dei suoi occhi puntati su di lei, infila un cappello nero in testa e mette la borsa di pelle marrone a tracolla. Poi, senza minimamente preoccuparsi della ragazza che gli sta di fronte e che ha iniziato ad illustragli i vantaggi dei leggins push-up, segue Holly fuori dal negozio; inizia a camminarle accanto, cercando di stare dietro al suo passo veloce mentre lei, dal canto suo, continua a guardare fisso davanti a sè nel vano tentativo di ignorare quegli occhi blu che le perforano il viso. Alla fine, quando lo sguardo di Niall su di lei diventa davvero troppo insistente e dio, troppo insopportabile per continuare a fingere di non essersene accorta, Holly si blocca in mezzo alla strada costringendo il ragazzo a fare lo stesso e a ricevere insulti dagli altri passanti, poco felici della loro decisione improvvisa.
«Che diavolo vuoi, Horan? » La voce di Holly esce in un modo strano, quasi stridula e rotta dalla stanchezza e Niall, che non aveva il piacere di sentirla da quasi un mese, ne viene sconvolto. Le guarda il viso pallido e non riesce a scorgere quella scintilla furba, quella luce maliziosa alla quale lei lo ha abituato e che è stata in grado di fottergli il cervello sin dal primo istante; per lui Holly è bella anche così, ma affonda comunque in una tristezza infinita, nell'incrociare i suoi occhi spenti.
«Stai bene, Hols? »  In realtà il motivo per  cui è piombato in quel negozio è un altro, non si è di certo fatto tutta quella strada a piedi solo per chiederle come sta; ma di fronte al suo viso pallido ed esausto, tutti i discorsi che aveva in mente di farle -su quanto le sia mancata in questo ultimo mese, ad esempio- sono inevitabilmente caduti sostituiti dall'ansia che gli procura vedere la sua Holly in quelle condizioni.
«No, non sto bene. » Risponde di fretta la rossa, desiderosa di concludere la discussione il più velocemente possibile e di levarsi quei dannatissimi occhioni blu di dosso. Nonostante sia ben decisa a non lasciare più che Niall Horan condizioni in qualche modo la sua vita, non può fare a meno di arrossire sotto il suo sguardo insistente.
«E'.. è per quello che è successo tra di noi? »  Niall non può fare a meno di sentirsi terribilmente in imbarazzo, sotto gli occhi annoiati di Holly e realizza che è la prima volta che la vede così di fronte a lui; infatti, nonostante abbia sempre cercato di nascondere il suo interesse per lui, Niall si è sempre accorto, fin dal primo istante, del modo in cui gli occhi di lei si illuminavano quando lo vedevano, o di come la sua parlantina diventasse un po' meno sciolta e volgare in sua presenza. Per la prima volta da quando si conoscono, lei non sembra per niente condizionata da lui, nè interessata ad avere una conversazione insieme.
«Dio, Horan, il tuo egocentrismo riesce sempre a sorprendermi, sul serio. Credi davvero che io abbia queste occhiaie perchè è un mese che non faccio altro che piangere disperata per colpa tua e passo tutte le mie notte a farmi consolare dalle mie amiche che continuano a ripetermi quanto io sia assolutamente meravigliosa e quanto tu sia assolutamente un coglione di prima categoria a non esserti accorto di quale meraviglioso fiore ti sei lasciato scappare? »  Holly è stanca, esausta ed incredibilmente triste, ma non ha di certo perso il suo cipiglio naturale. Non ha alcuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da Horan, nè tantomeno di fargli intuire il reale ruolo che lui e la sua ragazza ricoprono per quanto riguarda la tristezza che la assale e che non le permette nemmeno di respirare liberamente. Così, pronuncia quelle parole taglienti una dopo l'altra, con uno strano sorriso ironico che riesce chissà come a far comparire sulle sue labbra secche e spaccate dal vento londinese e che si incastra così alla perfezione tra le sue guance un po' smunte che Niall non riesce davvero a rattristarsi per il modo in cui lei gli ha parlato. In fondo, sa di meritarsi ogni cosa, ogni cattiveria ed ogni sguardo deluso che lei gli riserva.
«Cos'hai, allora?»  Si limita a chiederle, incassando malamente il colpo infertole dalle sue parole.
Holly, invece, decide di essere magnanima almeno per una volta con lui, e di lasciargli passare quell'allora che lascia intendere quanto lui trovi assurda che lei possa essere così incredibilmente esausta per qualcosa che non sia lui e la loro stupida non-relazione. Così, prima di iniziare a parlare prende un bel respiro, riuscendo così ad evitare di vomitare su di lui tutta la sua frustrazione e rabbia che -nonostante cerchi di mascherare con l'indifferenza- la assale a causa sua.
«C'è tutto il resto, Horan, tutto il resto. E ora, se permetti, devo tornare a casa.» Gli lancia un'ultima occhiata di sbieco, prima di sistemarsi la tracolla sulla spalla e voltarsi per allontanarsi da lui, dai suoi capelli biondi e da quei dannatissimi occhi blu che si sono allargati per lo stupore, nel sentire le parole con cui gli ha risposto.
Forse è perché non l'ha mai sentita così sconfitta, forse perché quegli occhi spenti non le appartengono proprio o forse semplicemente perché lui è Niall Horan e lei è la sua Holly e lui proprio non ci riesce a lasciarla andare via così, anche se in cuor suo sa che sarebbe meglio farlo. Qualsiasi sia la motivazione, Niall allunga la gamba e con un solo passo ricopre la distanza che già lo divideva dalla rossa, parandosi ancora una volta di fronte a di lei, i loro corpi vicini come non lo erano da tempo. Le punta di nuovo quei fari blu sul viso, precisamente in un punto indefinito tra le sue sopracciglia, perché è davvero codardo come dice lei e quello sguardo proprio non riesce a sostenerlo, nemmeno questa volta.
Lei sbuffa e muove un passo a destra per sfuggire al corpo di lui che la intrappola e così Niall si trova a dover agire all'ultimo minuto, un po' di sorpresa e perciò non sa nemmeno cosa le dice, come glielo dice, prima che lei dopo un'ultima occhiata gelida si allontani di nuovo e definitivamente da lui.
Holly, al contrario, ricorda tutte le parole che lui le ha sussurrato così piano che si è dovuta sforzare per distinguerle l'una dall'altra e < Mentre apre la porta di casa e già sente il vociare della televisione dalla quale Noele non si stacca mai, Holly pensa che è la prima volta che Niall Horan fa un passo verso di lei e le dimostra che forse, almeno un po', a lei ci tiene. E' anche la prima volta, però, che Holly non è dell'aiuto di Niall che ha bisogno.

Qualche ora più tardi, Lena si trova in casa di Harry Styles per la seconda volta nella sua vita. Holly è tornata a casa e l'ha praticamente costretta a lasciare il loro appartamento per trascorrere almeno una serata di libertà con il suo adorabile fidanzato; il fatto che i due non si siano ancora baciati e che Harry abbia da tempo smesso di provarci con lei, infatti, non scoraggia Holly dall'appioppare al riccio quel nome.
La casa di Harry è accogliente, e questo Lena lo può constatare sin dal primo istante in cui vi mette piede; le pareti sono dipinte con un adorabile color pesca, forse poco virile ma che riesce a colpire positivamente il gusto estetico della ragazza. Ovunque sono sparpagliati dei fogli su cui lei nota subito la scrittura disordinata ma aggraziata di Harry, ed adesso che lui si è chiuso in cucina congedandosi con la scusa di delle patate che devono essere messe in forno, Lena deve davvero fare i conti con la sua curiosità, che la spingerebbe ad afferare almeno uno di quei fogli. Pensa che se riuscisse a leggere almeno qualche frase scritta dal pugno di Harry, potrebbe arrivare  a capire quali pensieri si nascondono sotto quella enorme nuvola di ricci scuri; perchè lei, Harry, non l'ha mica capito. Non ha capito i suoi sguardi, le sue parole che riescono sempre a spiazzarla, non ha capito i suoi tentativi di avvicinarsi a lei che piano piano diminuiscono sempre di più, non ha capito -soprattutto- perchè ancora non l'abbia baciata. Non ha nemmeno capito questo suo invito a cena, che è riuscito per qualche secondo a distogliere la sua attenzione dalla sua migliore amica che non mangia, non parla e non vive.
Sente un rumore di pentole e di stoviglie provenire dalla stanza nella quale è scomparso pochi istanti prima Harry e permette alle sue labbra di aprirsi in un sorriso, dopo tanto, troppo tempo che non dava loro questa concessione; poi, lasciando intravedere forse per la prima volta  in vita sua un lato quasi schizofrenico che non pensava nemmeno le appartenesse, il suo sorriso si spegne e i suoi occhi tristi si riempono di lacrime. Non ha mai pianto in quel lungo mese, Lena. Lei non piange mai, e sa che se Holly o Noelle la vedessero piangere crollerebbero completamente; così lei non si è mai concessa il lusso di lasciarsi andare a quella tristezza che non riesce a scrollarsi di dosso, per paura di gettarne ancora di più sulle sue amiche.
E' fatta così Lena. Preferisce soffrire un po' di più lei, piuttosto che complicare ulteriormente le cose ad Holly e Noelle. Adesso, però, lontana dai loro sguardi che la cercano per trovare rassicurazione, in quella casa piccola ma che, dio, ha quel dannato profumo che la fa impazzire, non riesce più a trattenersi; appoggia i gomiti sulle gambe fasciate da un paio di jeans chiari mentre le mani affondano nei suoi ricci scuri e il labbro le incomincia a tremare in modo davvero patetico. Non è una da singhiozzi e lamenti, il suo pianto è dignitoso e silenzioso, proprio come lei, e anche questa volta non si smentisce; non sa nemmeno perchè ci sono quei lacrimoni che scendono come pioggia fitta sulle sue guance, non sa perchè sia scoppiata proprio in quel momento, proprio la prima volta che aveva un istante libero e per sè. Lena piange come non faceva da quella volta che, a 8 anni, sua mamma le aveva buttato la sua bambola preferita per rimpiazzarla con una nuova, e si sente davvero ritornare bambina, con il respiro che le si fa corto e la bocca bagnata piena di un retrogusto amaro.
«Lena?»
Harry è appoggiato allo stipite della porta che divide la cucina dal salotto, in mano due calici pieni di vino bianco e un'espressione incerta e preoccupata che gli inasprisce i lineamenti. Lena solleva il viso lentamente, sperando in una qualche magia che ricomponga la sua immagine; è evidente che non avrebbe mai voluto farsi vedere in una condizione simile da Harry Styles che riesce ad essere incredibilmente e fastidiosamente perfetto anche con un paio di pantaloni della tuta bucati all'altezza della coscia.
«Stai bene?»  Harry le si avvicina, appoggiando con un gesto distratto i bicchieri sul tavolo e inginocchiandosi per terra proprio di fronte a lei; punta i suoi occhi verdi e preoccupati su quelli dello stesso colore di Lena e le accarezza lentamente una mano.
Harry si è sempre giudicato un ragazzo abbastanza intelligente, nella media insomma, ma Lena ha la capacità di farlo sentire la persona più stupida sulla faccia della terra; il modo in cui il suo sguardo smeraldo si posa sul suo viso, quasi si aspettasse sempre chissà quale meraviglia da lui, i discorsi in cui si lancia a volte riguardo all'arte, i musei e la musica classica, la quantità di libri che ha letto e su cui è in grado di iniziare un dibattito in qualsiasi momento. Harry non può fare a meno di constatare la sua evidente inferiorità, davanti alla meraviglia di Lena.
Per la prima volta da quando la conosce, però, l'aurea di perfezione che sembra circondarla perennemente è caduta, non c'è più, e Harry si rende conto che, per quanto meravigliosa e straordinaria, Lena non è altro che una ragazza, un essere umano; la guarda con nuovi occhi, Harry, e la scopre ancora più bella, con gli occhioni lucidi che strabordano lacrime e le guance rigate di mascara.
«Scusa, io non so cosa mi sia successo, giuro.. »  La ragazza inizia a tamponarsi gli occhi con un fazzoletto che magicamente si è materializzato sulle sue gambe, ennesima dimostrazione dell'attenzione che il riccio le riserva in ogni occasione. «E' solo che.. le cose con Noelle non vanno bene, anzi vanno proprio di merda, lei non mangia e non parla praticamente mai, non ho passato l'esame di Martedì come ho detto a tutti – e qui Harry sbarra gli occhi- perchè non mi sono nemmeno presentata, tu non mi hai ancora baciata e probabilmente non vuoi nemmeno farlo mentre io sto tipo impazzendo all'idea, Holly sembra sempre sul punto di commettere un omicidio e Zayn mi chiama tutti i giorni per sapere come sta Noelle e io mi sono stancata di doverlo consolare. » Lena prende un bel respiro, dopo aver elencato in un solo fiato e con la velocità di una mitragliatrice ogni singolo elemento che l'ha portata a scoppiare; è così presa dalle sue parole e dai suoi problemi -per una volta nella vita- che non si rende conto di quanto Harry si sia avvicinato ancora di più a lei, gli occhi che gli brillano di dolcezza. << In realtà, credo di essere stanca di dover consolare tutti. Per una dannatissima volta nella mia vita, mi piacerebbe essere io quella che gli altri consolano. » Mentre finisce di parlare, sa benissimo che il suo discorso potrebbe essere subito catalogato come egoista, ma sa altrettanto bene che Harry capirà perfettamente quello che lei intende; Lena adora esserci per gli altri, è la sua natura e non potrebbe fare altrimenti ma, ogni tanto, apprezzerebbe ricevere almeno la metà di quello che dà.
Harry la guarda qualche secondo negli occhi, cercando di trovare delle parole in grado di riassumere la marea di sensazioni che lo hanno investito nel sentire i pensieri di Lena. Alla fine, però, si arrende, convinto di non poter dire nulla che possa anche solo essere all'altezza di quello che ha detto Lena, di quello che è Lena. Così, con un gesto fulmineo di cui la ragazza non si rende quasi conto, si appoggia con le sue mani grandi sulle sue ginocchia, facendo leggermente pressione su di esse per sporgersi con il viso verso di lei. Lena ha pensato molte volte a come sarebbe stato baciare Harry Styles e altrettante volte aveva pensato che non lo avrebbe mai saputo, ma adesso finalmente lo sa, perchè Harry avvolge il suo labbro superiore con la sua bocca, stuzzicandola piano con la lingua. Non è un bacio tranquillo e posato, per niente, ma è esattamente quello di cui entrambi avevano bisogno; Harry aveva bisogno di un bacio così, per poterle dire tutte le cose che non riesce ad esprimere verbalmente. In quelle labbra che si modellano l'una sull'altra ci sono milioni di parole; c'è dentro un "stai tranquilla, ci sono qui io." un "mi piaci ma non ho il coraggio di dirtelo" un "dio, quanto sei bella" e perfino un "mi si sta bruciando il pollo sulla padella ma non me ne frega niente perchè è troppo tempo che volevo sentire che sapore hanno le tue labbra". Lena capisce tutto, come al suo solito, e sorride tra un bacio e l'altro, sommersa dal profumo di Harry e dalle sue labbra che sanno di vino e di un sapore nuovo, che sta assaggiando per la prima volta e che sa già diventerà una sorta di ossessione, per lei.
Piano piano si staccano, assaporando ancora la perfezione intrinseca nel momento appena trascorso, gli occhi ancora socchiusi e le labbra distese in un sorriso sereno, tranquillo. Lena sente la pace rimpossessarsi di nuovo del suo corpo, dopo quel piccolo sfogo che l'ha sconvolta molto più del dovuto, e pensa che tutto può sistemarsi davvero, ora che Harry l'ha baciata. Lui, dal canto suo, vorrebbe passare tutto il resto della sera a ricoprirla di baci ma pensa che sia arrivato il suo momento di dire qualcosa, anche se non può nemmeno lontanamente sperare di dire qualcosa di sensato dopo aver dato il bacio più bello della sua vita.
«Lena, io voglio baciarti sin dalla prima volta che ti ho visto in quella pizzeria. » Dichiara, adesso un po' più sicuro, mentre lascia che un sorriso divertito increspi le sue labbra al ricordo del loro primo incontro. «Stavo solo cercando di capire se saresti scappata disgustata nel caso io lo avessi fatto.»  Spiega poi, in risposta ad una domanda che Lena non ha pronunciato ma che, lui lo sa, le è balenata nel cervello.
«E ti ci sono voluti 4 mesi per capirlo?»  Lo prende in giro lei, una risata che distende il suo viso e che la rende bellissima, sotto gli occhi incantati di Harry; adesso che lo può fare, adesso che è certo che la ragazza non si ritrarrà, il riccio non resiste alla tentazione e si sdraia sul divano, facendo distendere Lena sopra di lui ed inizia a prendersi cura di lei come da tempo avrebbe voluto fare.
La puzza di bruciato si diffonde nell'appartamento dopo circa dieci minuti, i ricci di Harry le solleticano il viso e Lena sente di avere tutto il trucco sbavato a causa del pianto di qualche momento prima, ma le va bene.
Harry Styles la sta consolando, e questo le sta  bene.
Decisamente bene.

 

Hola chicassss :3
Lo so, sono in un ritardo imbarazzante ma come forse alcune di voi sanno ho avuto il computer rotto in questo periodo e quindi non sono riuscita a pubblicare nè a rispondere a tutti i messaggi che mi avete mandato, scusatemi tutte!
Come ho visto, il capitolo scorso vi ha stupito tutte, e sono davvero davvero contenta di questo perché era proprio l'effetto che volevo ottenere. Come ho già detto, la scena dello scorso capitolo era quella su cui ho basato l'intera storia e volevo farvela leggere sin da subito, quindi per me era davvero un capitolo importante e sono così felice che voi l'abbiate apprezzato.
In questo nuovo, come avete notato, si vedono le conseguenze di ciò che è successo tra Noelle e Zayn.
So che molte di voi nei commenti hanno detto che speravano che Noelle non smettesse di nuovo di mangiare e invece -clichè, lo so- è proprio quello che è successo, purtroppo. Mi è piaciuto scrivere dei punti di vista di Holly e Lena e mostrare come per loro davvero Noelle sia il centro del mondo.
Abbiamo una scena Holly-Niall che non piacerà tanto ai fan della coppia perché Holly si mostra un po' scontrosa -ERA ORA!- e una Lena-Harry all'insegna dello zucchero, proprio!
Niente, spero vi piaccia e vi voglio davvero bene!
Chiunque volesse conoscermi/parlarmi/contattarmi/qualsiasi cosa mi trovate su facebook al nome Straightandfast Efp :3
Chiara
  
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