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Autore: Dimea    10/05/2015    1 recensioni
Dean Winchester è sempre stato un ragazzo impulsivo e testardo
Da quando suo fratello minore Samuel, era partito per il college, la vita del giovane Dean era calata precipitosamente verso un baratro.
La sua relazione con Lisa, dopo quattro anni, era finita in maniera disastrosa, ed il lavoro presso l'officina dello zio Bobby cominciava a scarseggiare.
Forse fu proprio per la sua indole, o forse per spirito di conservazione, ma una mattina il ragazzo si rese conto che la cittadina di provincia in cui viveva con lo zio ed il fratello, da vent'anni , ora cominciava a stargli stretta. Iniziava a soffocarlo... Tanto da cominciare a fare i bagagli.
Con la benedizione dello zio Bobby, un borsone contenente qualche abito ed uno scatolone di vinili caricati nella vecchia auto ereditata dal padre, il maggiore dei Winchester partì alla volta di Detroit.
Ed è proprio qui che comincia la nostra storia.
Ma il giovane Winchester non sa a cosa sta andando incontro...
Tra un coinquilino strano, vicine di casa avvenenti ed Ex incallite.
[Warning : Destiel]
Aggiornata:
- Buonanotte Detroit
-Il Talento di Mr Fatty
-Verde Speranza
-A due passi dall'apocalisse
-Vapore
-Quasi Amici
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo III
A Due Passi Dall'Apocalisse

A drop in the ocean,
A change in the weather,
I was praying that you and me might end up together.
It's like wishing for rain as I stand in the desert,
But I'm holding you closer than most,
'Cause you are my heaven.
I don't wanna waste the weekend,
If you don't love me, pretend
A few more hours, then it's time to go.
As my train rolls down the East coast,
I wonder how you'll keep warm.
It's too late to cry, too broken to move on.
[...]
Misplaced trust and old friends,
Never counting regrets,
By the grace of God, I do not rest at all.
[A Drop in the Ocean -Ron Pope]


In qualche modo, quella pazza di Charlie era riuscita nel suo intento di convincervi. Lo sapevi benissimo di aver perso in partenza, ma già che eravate lì, tanto valeva non tenere il muso.
Il vostro allegro terzetto si accomodò su un divanetto, facendosi strada tra la calca. In Pista le coppie ballavano e si strusciavano.
Tu e la rossa cominciaste a passare a rassegna tutte le ragazze del locale, tu nella vana speranza di rimorchiare e lei con la certezza.
Nulla, non vedevi nemmeno uno spiraglio di possibilità. Ogni essere femminile ruotava attorno ad un individuo del suo stesso sesso.
Oramai eri certo di tornare a casa ed andare in bianco.
Dopo venti minuti di tremenda agonia a guardare scene lesbo gratuite, il tuo corpo cominciò a richiedere alcolici. Sospirando, ti alzasti dal divanetto.
-Vado a prendere da bere. Cosa vi porto?-
- Un Orgasmo, grazie...- rispose Charlie, gasatissima.
Avevi sentito bene? Aveva detto Orgasmo?!? Esisteva un Cocktail con quel nome?
Ti voltasti appena in tempo per vedere il barista. Era un armadio palestrato.
-Quindi io dovrei chiedere a quel lampadato un Orgasmo?- Ringhiasti verso la rossa.
-Dean calati nella parte!- Provò a dire Castiel, ridacchiando sotto i baffi,
Ma da che parte stava, quello stronzo?!?
-Ho cambiato idea! Io non ci vado- ti risedetti, mentre la vostra amica, scuotendo il capo scelse di avviarsi verso il bancone.
Cass cercava di non guardarti, trattenendo una risata. Dopo la vostra chiacchierata, il tuo coinquilino aveva cominciato a rilassarsi. Tanto, che da seduto, ballava anche!
-Che cosa c'è da ridere?- domandasti sorridendo.
-Nulla, è solo che sei così ingessato... tutto qui!- fece spallucce il moro, ridacchiando.
E... Bam! Ecco il secondo che ti diceva, tra le righe, che eri un po' troppo nervoso. Troppo impostato. Neanche fossi Han Solo! 
In quel preciso istante arrivò Charlie con un vassoio.
-Che cosa sono?- chiese Cass, visibilmente incuriosito
-4 Shottini a testa - Sorrise, prima di rivolgersi a te - Magari qualcuno si scioglie!-
Sbuffasti sonoramente, alzando gli occhi al cielo.
-Ok, ok... passa il primo-
Forse avevano ragione, avevi bisogno di lasciarti andare. Cosa poteva accadere? E via...Quattro shottini in fila seguiti dalla Ola dei tuoi amici.
-Olè!- ti urlò Charlie -Ed ora, ho adocchiato una gattina...- si addentrò tra la folla ridendo.
Quella ragazza era assurda!.Vi portava in un locale per rimorchiare e poi scappava dietro ad una minigonna, lasciandovi da soli in un gay bar.
-Senti, mi sta venendo un attacco... mi accompagni fuori?- chiese Castiel. Certamente non saresti rimasto lì dentro, da solo, a fare tappezzeria.
L'aria di Detroit ti penetrò nelle narici, sostituendo l'odore acre, misto sudore e profumi vari,del locale, prima di essere sostituito da quello dell'erba.
-Se ti dovesse dare fastidio il fumo, mi sposto più in là.-
-No, tranquillo-
Cass fumava in silenzio mentre tu restavi lì a guardarlo. Aveva l'aria di chi ne aveva viste abbastanza nella sua vita. Ti ricordava te stesso.
Era strano e fumava, certo. Ma tu non eri assolutamente meglio di lui. Anni prima, avevi avuto qualche problemino con gli alcolici ed avevi visto da vicino la prigione, per una notte.
Istintivamente, ti sentisti uno stronzo per averlo aggredito, dopo averlo visto con l'oggetto incriminato in mano. Non sapevi nulla di lui, se non le cazzate che vi eravate raccontati la prima sera.
-Posso chiederti cosa simboleggia il tatuaggio che hai sul petto?- Chiese il ragazzo.
-Ah! Ehm, è un simbolo di protezione che ci siamo tatuati io e mio fratello.- rispondesti con sincerità, prima di renderti conto di una cosa -Sai, non ho mai fatto caso se ne hai qualcuno tu...-
-Mi piacerebbe farmene uno... è tanto che ci penso.- Ti guardò sorridendo - Un paio di ali che partono dalle scapole.-
-Beh, se ti va - Sorridesti - ti posso accompagnare- La sua espressione era indescrivibile. Sembrava un bambino davanti ad un negozio di caramelle. Gli chiedesti un tiro, che non ti negò.
Una parte di te si sentì ancora un liceale, quando il filtro toccò le tue labbra.
Lasciasti che il fumo pervadesse la tua mente ed ovattasse gli spigoli delle tue paure. Lo facevi da ragazzo, quando eri uno scapestrato giocatore di football. Ironico.
Improvvisamente si avvicinò un ragazzo dalla pelle scura e gli occhi neri come la notte, diretto verso Castiel.
-Castiel! Che diavolo ci fai qui, non pensavo frequentassi certi posti...- Sputò in tono acido.
-Ciao anche a te Raphael.- cercò di non dargli troppa corda il moro.
Raphael, non sembrava molto felice della poca attenzione che Cass gli dedicava.
-Ehi, c'è qualche problema?- domandasti, intromettendoti.
-Fatti gli affari tuoi...- rispose acido il ragazzo.
-Se rompi le palle a Castiel, sono affari miei-
-Dean, lascia perdere...- continuò a fumare il tuo coinquilino.
-Già , Dean, lascia perdere.- Gli fece il verso il molestatore. -Altrimenti mi tocca farti male...- Gli scoppiasti a ridere in faccia, e  Raphael non la prese bene... tanto da tirati un gancio destro, che ti ruppe un labbro.
Immediatamente uno dei suoi amici lo afferrò urlandogli dell'idiota, cercando di trascinarlo via. Ma tu fosti più veloce, rispondendo con la stessa moneta ed afferrandolo per il bavero. E la sua espressione di trionfo si trasformò in paura.
-Sappi che stavolta ti lascio andare con i tuoi amici cretini, con solo un labbro rotto... ma se ti becco attorno a Castiel,  sappi che il tuo corteo non mi fermerà dal mischiarti le ossa, intesi, Coglione?!?- ti voltasti verso il suo gruppo - Ora, me lo levate dalle palle?- Ringhiasti.
Nonappena il gruppetto si fu allontanato, ti sedesti sul marciapiede e Cass ti fu subito addosso a constatare la ferita al labbro.
-Non dovevi! Me la sarei cavato...- disse con un filo di voce.
-Pazienza... direi che ora sei a posto per un po'- cercasti di sorridere - è tanto gonfio?- il tuo coinquilino alzò un sopracciglio
-Beh... niente che con un po' di ghiaccio non possa passare.- Eravate vicini. Tremendamente vicini... sentivi il suo respiro sul tuo volto.
I suoi occhi azzurri non sembravano provenire da questa terra.
Ti sentivi strano. Era parecchio tempo che il tuo cuore non galoppava tanto. Impossibile che il mix tra alcol e fumo ti avesse reso tanto vulnerabile! Non avevi bevuto quasi niente, ed un tiro non poteva annebbiarti tanto. Ti sentivi una calamita, e Castiel era il ferro.
Lo lasciasti spiazzato, senza fiato, quando di punto in bianco decidesti di azzerare le distanze tra le vostre labbra, mentre la tua lingua si faceva strada nella sua bocca.
In quel preciso istante vibrò il telefono nella tasca, costringendovi ad allontanarvi.
Con rabbia afferrasti il cellulare, maledicendo chiunque vi avesse interrotto...
Sul display comparve il nome di Charlie, seguito dal testo "non torno a casa ;) ".

Continua...

Mmm, una parte di me, è indecisa se cambiare rating o meno.
In ogni caso, siamo arrivati al primo bacio!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo ^^ù
Ringrazio Ciuffettina e rockaddicted per i commenti, Le Otto persone che anno messo questa storia tra le seguite e  andrejdenali, delirium_ e Sherlock221 per averla messa tra le preferite...
 GRAZIE
Fatemi sapere cosa ne pensate, ricordatevi... è sempre un piacere leggere i pensieri di chi legge una tua creazione ^^
Ci leggiamo presto.
Dimea








   
 
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