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Autore: Moony_911    11/05/2015    2 recensioni
"Ore 11, riunione urgente Rescue Team. Sala 2. Assolutamente vietato mancare. Massima priorità. Harry.
Che diamine era successo stavolta da richiedere l’immediata mobilitazione del Rescue Team? D’accordo, erano pur sempre l’elite del ministero, un concentrato di talenti da far invidia forse anche a Priscilla Corvonero, ma l’attivazione così, di prima mattina, lasciava spazio a ipotesi catastrofiche degne della Cooman degli anni migliori."
Prendete il meglio del meglio del dipartimento Auror, aggiungete una richiesta di intervento decisamente fuori dagli schemi, un pizzico di amicizie consolidate, amicizie che stanno nascendo, agitare ma non shackerare con una spolverata di rivalità e accoppiate improbabili,alla fine la vera domanda è: quanto sei disposto a metterti in gioco per riuscire a toglierti di dosso le etichette che ti sono state affibbiate fin da quando eri un bambino?
Benvenuti ad Hogwarts Conferences, allacciate le cinture gente, il viaggio ha inizio!
-FanFiction creata in collaborazione con Queen Cassiopea e la pagina FB Dramione FanFiction Italia-
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Genere: Azione, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna) | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Neville
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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I.



Aveva sempre odiato chi arrivava in ritardo, considerando la cosa come mancanza di rispetto per gli astanti e sapere di essere lei il soggetto ritardatario della situazione le creava non pochi problemi.
Non appena si chiuse la porta alle spalle incrociò lo sguardo di Harry che le aveva conservato il posto che si trovava alla sua destra e si affrettò ad accomodarsi.

Mentre attendeva che Kingsley riprendesse il suo discorso, buttò un occhio sui partecipanti alla riunione.
-Ci siamo veramente tutti, che diamine è successo?- si chiese.
Erano riuniti intorno ad una tavola ovale, stile cavalieri della tavola rotonda, con Kinglsey seduto al centro esatto pronto per esporre il problema.
Partendo dalla destra del ministro erano seduti rispettivamente Luna, Theodore Nott, Neville,Blaise Zabini, la maggiore delle sorelle Greengrass, Daphne, poi c’erano Ginny, lei, Harry, Pansy Parkinson ed infine, l’essere più simpatico di questo mondo,quello che era capace di mandare a livelli improponibili l’acidità del suo succo gastrico. In poche parole, Draco Malfoy.
Cercò di concentrarsi su Kingsley senza prestare troppa attenzione alla sua nemesi e fu con sollievo che cominciò ad ascoltare il discorso del ministro.
“Bene signori, per prima cosa vi ringrazio per essere intervenuti, so che ognuno è preso dal proprio lavoro e so che ultimamente abbiamo avuto bisogno di voi in diverse occasioni ma se sono, se siamo qui oggi, è per un motivo serio…” disse il moro guardando le persone sedute intorno a quel tavolo prima di estrarre una lettera dalla cartella portadocumenti in pelle di drago che aveva davanti.
“Cos’è successo?” chiese Theodore esprimendo il pensiero comune dei colleghi.
“Mi è arrivata una lettera da Hogwarts, la preside McGrannitt richiede la vostra presenza al gran completo” rispose il primo ministro pur mantenendosi vago.
“Hogwarts?” chiese Neville che stava finendo l’affiancamento alla professoressa Sprite per poterne ricoprire il posto l’anno successivo e che di conseguenza, tra tutti i presenti era quello che più frequentemente andava nella loro vecchia scuola “Strano, non ne sapevo niente…”.
“Questo perchè il compito che sto per affidarvi, esula da quelli che sono i target abituali del Team, Neville.”.
“In che senso?” chiesero in coro gli ex Grifondoro.
Carissimo Kingsley,” cominciò il ministro tenendo in mano la pergamena “ spero che tu stia bene e che questa mia non ti angosci più del dovuto.
Ti scrivo in veste di preside di Hogwarts in quanto vorrei proporti una collaborazione.
Sto pensando di proporre agli studenti del settimo anno un ciclo di incontri orientativi in vista del termine dei loro studi in questa scuola, mi piacerebbe far toccare loro con mano le esperienze vissute da ex studenti che come loro qualche anno fa si sono trovati di fronte ad una scelta analoga e che in alcuni casi sono andati anche contro le aspettative che le famiglie di origine avevano su di loro.
Spero che quando leggerai quanto ho intenzione di fare riuscirai a capire a chi mi sto riferendo, ti chiederei quindi, ovviamente compatibilmente con gli impegni dei singoli, di potermi avvalere dei servigi del tuo Rescue Team.
Sono certa che ai ragazzi non dispiacerà raggiungermi quanto prima per una tazza di te davanti alla quale discutere i particolari del mio progetto.
Ovviamente se vorrai aggregarti sarei felice di poter scambiare due chiacchiere come ai vecchi tempi.

Sperando di vedervi presto, vi auguro una felice giornata. Minerva Mc Grannitt, preside di Hogwarts.

Quando Kingsley richiuse la missiva si concesse di osservare un istante le reazioni dei suoi ragazzi che lo stavano guardando con un’espressione a mezzo tra lo sconcertato e il basito.
“Lo so che solitamente le vostre competenze sono richieste per missioni di altro genere,” disse cercando di smorzare la tensione che aleggiava nella sala “ma ritengo che non vi farebbe male staccare per una volta e mettervi a disposizione della Preside...pensate di essere in grado di affrontare un incarico di questo tipo?”.
Non ottenendo risposta, lo prese per una risposta affermativa e di conseguenza proseguì con le comunicazioni.

“Bene signori, penso che per voi non sarà un problema presentarvi sabato pomeriggio alle 15 presso la Presidenza, provvederò io stesso ad avvertire Minerva e mi raccomando, non sono ammesse assenze o proteste. Non è cortese nei confronti della preside e non è un comportamento consono a dei professionisti del vostro calibro.”
Nessuno si azzardò a commentare ed Hermione stessa si ritrovò senza parole. Non la preoccupava il doversi relazionare con studenti indisciplinati, in fin dei conti era quello che faceva spesso occupandosi delle nuove reclute. Quello che la preoccupava è che tutta la squadra fosse coinvolta e che conoscendo la mente contorta della preside ed i suoi ragionamenti “alla Silente” avrebbe come minimo proposto una collaborazione trasversale tra i vari membri del team… ergo, come minimo, poichè la dea della fortuna è bendata ma la sfiga ci vede benissimo, avrebbe dovuto lavorare gomito a gomito con il Furetto.
La cosa non le creava grandi problemi, anche se poteva creare notevoli danni strutturali, e al dipartimento Auror ne sapevano qualcosa.
I litigi fra il dottor Malfoy e la dottoressa Granger erano qualcosa di semplicemente epico.
Per dirla alla babbana, era come mettere insieme nello stesso bicchiere la coca cola ed una mentos: la reazione esplosiva era garantita.
C’erano stati casi in passato nei quali si erano ritrovati a dover condividere il laboratorio, ed erano state scintille fin dai primi secondi, non ci potevano fare niente, era più forte di loro e puntualmente si trovavano a battibeccare come cane e gatto, cercando di primeggiare sull’altro per la conquista del titolo di Re del Laboratorio.

“Niente Granger, stavolta ho ragione io.” le disse Draco mostrandole i risultati degli esami tossicologici che aveva effettuato sul cadavere che stavano esaminando.
“Ti dico di no Malfoy, non è possibile che sia stato il cianuro, non ha senso!”.
“No Malfoy, non ha senso” la imitò Draco prendendola in giro.
“Molto maturo Furetto, non c’è che dire!” rispose sarcastica la medimaga.
“Davvero Granger, non sto scherzando, so che tu cerchi sempre una spiegazione logica dei fatti, ma a questo giro ti è andata male,” continuò il suo ragionamento il biondo “Per l’ennesima volta, non è cianuro, è Elleboro nero, se solo tu fossi un pelo più pratica di pozioni ed erbologia, sapresti che è dannatamente velenoso, facilmente camuffabile e poi basta un’occhiata per averne la conferma, è pieno di ulcere cutanee, un segno tipico dell’avvelenamento dovuto ad Elleboro.”.
“Mi scusi sua altezza boriosissima, se tra le varie opzioni di una diagnosi differenziale ho anche solo osato ipotizzare di contraddirla!”.
“Granger, per la barba di Merlino, piantala e ammetti per una volta che sono io il Re del Laboratorio”.
“A me sembra solo tu sia il Re degli Idioti, ma sai, probabilmente viaggiamo su due frequenze radio differenti!”.

Non c’era verso, ogni volta che si trovavano a collaborare, il caso veniva risolto si in tempi record, ma non senza scatenare un’emicrania di proporzioni cosmiche a tutto il dipartimento.
Ginny puntualmente la prendeva in giro, sapendo perfettamente di scatenare le ire dell’amica, esponeva le sue teorie, ovvero che chi disprezza compra e che in un futuro non molto lontano, invece di battibeccare come due galli cedroni in un pollaio, avrebbero sfogato la tensione tra le lenzuola.
E puntualmente Hermione dopo averla quasi incenerita con lo sguardo- della serie che se gli sguardi potessero uccidere, la signora Potter sarebbe già da tempo un simpatico cumulo di cenere pronta per essere aspirata con il Folletto- le ripeteva che doveva farla finita di vedere cose che non c’erano.
Kingsley sciolse l’assemblea e non si meravigliò di vedere la confusione riflessa negli sguardi dei suoi collaboratori, lui stesso a dirla tutta era abbastanza scettico riguardo al progetto di Minerva, non perchè coinvolgeva i ragazzi del settimo, a suo modo di vedere era solo un bene che potessero vedere coi loro stessi occhi come e quanto si poteva andare contro le apparenze, ma per le persone che l’avrebbero dovuto realizzare.
Arrivati a quel punto, sapeva benissimo che se avesse accettato la proposta della Preside, sarebbero presto arrivati alla soglia limite di esposizione all’implosione del Team, e allora perchè non testare la loro resistenza ed il loro affiatamento anche in una situazione limite come poteva essere quella delle conferenze a scuola. Non era rischiosa dal punto di vista pratico, per una volta almeno non avrebbero rischiato di lasciarci la pelle ma era comunque rischiosa dal punto di vista emotivo. Sarebbero riusciti a fare squadra?

Non aveva esattamente rivelato tutti i dettagli che erano contenuti nella lettera, forse ad occhi esterni la cosa poteva benissimo risultare una carognata, ma perchè farli partire prevenuti? In fin dei conti, quando Minerva aveva parlato di far vedere che si può andare oltre le etichette, aveva specificato che poteva essere anche una buona idea per promuovere la collaborazione tra case, anche se i membri del Team non erano più divisi per case ormai da anni.








Moony's Corner!
Buonsalve mie belle fanciulle, come state?
Eccoci qua con il secondo capitolo della nostra storia,che ne pensate?
Ringrazio chi ha lasciato un segno del suo passaggio, non ho ancora avuto tempo di rispondere ma lo farò presto sono stati giorni caotici (laboratorio del master, una preselezione per un concorso a Sondrio con rispettivo viaggio a/r da Pisa, in pratica mi ci vorrebbe una giratempo!) e anche questa settimana non sarà da meno!
Come al solito, se vi è piaciuto il capitolo, se volete tirare pomodori virtuali all'autrice, non vi resta che lasciare traccia del vostro passaggio!
Ci sentiamo settimana prossima!
Moony

  
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