Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
Segui la storia  |       
Autore: SanSiro    11/05/2015    2 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
‘Signore e signori, vi informiamo che siamo appena atterrati all’aeroporto di Londra con successo. Siete pregati di non alzarvi, accendere telefonini finché l’aereo non si sarà fermato. Vi ringraziamo per averci scelto e vi auguriamo una buona permanenza.’
Lilian sospirò. Non era più sicura di voler ricominciare per la seconda volta una nuova vita. Fino a qualche ora prima era sicura fosse la cosa migliore per voltare pagina, ma ora che si trovava a Londra, ora che la sua fantasia era diventata realtà non era più sicura. Forse la spaventava semplicemente il fatto di dover ricominciare da sola, questa volta non c’erano i suoi genitori, non c’era la sua amica, non c’era nessuno con lei. Sospirò nuovamente, poi si alzò, prese il bagaglio e scese dall’aereo.  Appena si trovò sulle scale fu colpita da un lieve venticello che la fece sentire a casa, le diede il coraggio di non riprendere il primo aereo e tornare a Milano. Sentire quel venticello tipico dell’Inghilterra, quel clima estivo che le era mancato tantissimo, le aveva dato la forza di andare avanti. Sin da piccola aveva detto che avrebbe frequentato il college a Londra, poi i suoi piani erano cambiati. Solo un mese prima aveva ripreso l’idea di andare al college di Londra. Entrata in aeroporto perse la sua valigia e il suo borsone e si diresse verso l’uscita.
All’uscita tra le tante persone che stavano aspettando i passeggeri scorse due ragazzi. Dovevano avere più o meno la sua stessa età. Fu colpita dal loro modo di fare, si prendevano in giro per scherzo. Ma dietro quelle battute, nei loro occhi Lilian riuscì a vederci dell’amore. Li guardò con un pizzico di invidia.
Poco dopo la ragazza della coppia si accorse dei passeggeri arrivati e disse qualcosa al ragazzo che alzò un cartello. Lilian ci mise un po’ a mettere a fuoco quello che c’era scritto e finalmente riuscì a leggere. Su quel cartello c’era scritto con una bella calligrafia in stampatello maiuscolo il suo nome: Lily Collins. Sicuramente la ragazza doveva essere la sua coinquilina. Prese un grande respiro e si avvicinò ai due ragazzi.
“Piacere, sono Lily Collins.” Disse una volta vicino a loro. Il ragazzo voltò il cartellone verso di lui vedendo che il nome scritto era proprio quello della ragazza che si era appena presentata.
"Piacere, io sono Isabelle Blake la tua nuova coinquilina.- si presentò l’altra- Lui è Cristian, il mio ragazzo” continuò indicando il castano accanto a lei.
“Allora andiamo?” il tono di Cristian era allegro, doveva essere un ragazzo simpatico pensò Lilian.
 
 
Lilian era a Londra da qualche ora e già si sentiva a casa. L’Inghilterra le era mancata davvero tanto e la sua coinquilina si era dimostrata subito disponibile. Le aveva fatto fare un breve giro del quartiere, le aveva fatto vedere la casa e l’università e infine le aveva spiegato come funzionavano più o meno le cose lì.
“Lily, stasera torna un nostro amico e andiamo a cena insieme, ti vuoi unire a noi?” Domandò la ragazza indicando lei e il suo ragazzo.
“Non so.. non vorrei creare disturbo” rispose timidamente Lilian.
“Oh non ti preoccupare, a Robert non creerà nessun disturbo e poi a noi fa piacere.” Lily si lasciò convincere da Cristian. Rimase a parlare un po’ con i due ragazzi stringendo subito amicizia poi andò in camera sua per sistemare le sue cose.
Prese una valigia e la posò sul letto e iniziò a sistemare le cose che c’erano all’interno nei vari posti a disposizione. Attaccò le varie foto con la sua migliore amica, con amici e parenti per la stanza lasciandone qualcuna sulla scrivania. Aprì l’ultimo scatolone dove c’erano tutte le cose che la legavano al passato, la legavano a Southampton. Vi erano tutte le foto dalle elementari fino alle medie e in ogni singola foto lei era sempre insieme a Jamie. Le guardò una ad una mentre i suoi occhi si riempirono di nostalgia. Poi trovò il suo giglio, lo prese tra le mani mentre nella sua mente si facevano spazio i ricordi di quella settimana che le aveva stravolto la vita. Per un attimo le era passato in mette di buttare tutto, ma non sarebbe stato di certo quello a farla andare avanti.
“Posso?”
Domandò Isabelle aprendo leggermente la porta. Lilian posò il giglio nella scatola e fece cenno di entrare alla sua nuova coinquilina.
“Wow.. hai fatto diventare questa stanza stupenda- sussurrò Isabelle guardandosi intorno- sono venuta a dirti che tra mezzora passa Cris a prenderci.”
Lilian annuì e quando Isabelle uscì per andarsi a preparare, lei tornò al suo scatolone. Lei si era trasferita per poter voltare pagina. Richiuse lo scatolone e con un pennarello nero scrisse sopra ‘ricordi’. Conservò la scatola sopra l’armadio mettendo da parte il suo passato. Lily da oggi iniziava una nuova vita.
 
 
 
A Jamie non erano mai piaciuti gli ospedali, gli mettevano tristezza. Soprattutto ora che la sua migliore amica si trovava in bilico tra la vita e la morte. Passava tutte le giornate in quell’edificio insieme ai genitori della ragazza con la speranza che da un momento all’altro si svegliasse. Gli unici che andavano a trovare la ragazza erano soltanto i ragazzi del gruppo suo e di Jamie, tutti gli altri non se la sentivano di andare a trovarla. Jamie al contrario non riusciva a lasciare quella stanza nonostante odiasse l’ospedale. Era passato un mese da quando Lesley era in quelle condizioni, era un mese che la sua amica non apriva i suoi occhi verde acqua. Ricordava benissimo l’ultima volta che aveva incrociato i suoi occhioni.
 
Lei si era voltata a guardarlo, solo un secondo di distrazione e una macchina era andata contro la loro. Non ricordava bene quello che era successo dopo, ricordava solo di aver visto la sua amica priva di sensi, ricoperta di sangue e portata via dall’ambulanza, poi aveva perso i sensi anche lui. Una volta che si era risvegliato si era trovato in una stanza d’ospedale, il suo primo pensiero era stato l’incidente. Aveva chiesto al primo infermiere che cosa fosse successo alla sua amica e ricevette solo un “Mi dispiace, abbiamo fatto il possibile. La sua amica è in coma, non sappiamo quando e se si risveglierà.”
 
Jamie non aveva mai perso le speranze, sapeva che Lesley si sarebbe svegliata, lei era una ragazza forte.
Come ogni giorno il ragazzo era nella stanza d’ospedale aspettando che la sua amica si svegliasse. I suoi amici erano appena andati via e i genitori erano fuori a prendere un caffè.
“Svegliati Les.. abbiamo bisogno tutti di te, ci manchi tanto.” Appena il ragazzo finì di parlare sentì un lamento. Guardò subito la ragazza ma quando vide i suoi occhi ancora chiusi credette di aver immaginato tutto. Pian piano però la ragazza aprì i suoi occhioni chiudendoli subito dopo per l’eccessiva luce e portando una mano sugli occhi.
Jamie rimase immobile, non sapeva che fare. Aveva desiderato tanto che Lesley si svegliasse che ora gli sembrava solo un sogno. Le sfiorò la mano ma la ragazza spaventata la ritirò.
Il biondo confuso uscì a chiamare i medici e i genitori della ragazza.
 
 
Erano passati venti minuti da quando i medici erano entrati nella camera di Lesley a fare i controlli e l’ansia cresceva sempre di più. Finalmente uscì il dottore e sia lui che i genitori si avvicinarono.
“Lesley è una ragazza molto fortunata, dopo quello che è successo le possibilità che si svegliasse erano veramente basse. Ora è del tutto fuori pericolo però l’incidente ha causato dei danni.”
I signori Murray e Jamie si guardarono preoccupati.
“Che tipo di danni?” domandò il padre.
“La ragazza ha perso la memoria. Ricorda solo il suo nome e quelli dei suoi genitori. Per il resto ha rimosso tutto. Può essere una perdita temporanea, ma le su condizioni non mi convincono. Nessuno deve farle ricordare il suo passato, non tutto in una volta. Sarà lei stessa a dover chiedere informazioni sul passato e bisognerà dirle solo il necessario, pian piano potrete aiutarla a ricordare il resto.”
Jamie si sentì mancare il fiato, la sua migliore amica aveva perso la memoria. Non sapeva chi fosse lui. Si allontanò lentamente andandosi a sedere su una sedia. La signora Murray entrò nella stanza della figlia mentre il signor Murray andò da Jamie, sarebbe andato dopo dalla figlia.
 
“Mamma?”
Domandò insicura Lesley. Nella sua mente c’era una gran confusione, eppure non ricordava niente se non quel ragazzo che aveva trovato in camera sua al risveglio.
“Figliola.”
La signora Murray andò ad abbracciare sua figlia mentre piangeva. Aveva temuto di perderla.
Lesley strinse sua madre tra le braccia, la reazione della donna le aveva risposto alla sua domanda. Le uniche cose che sapeva ora Lesley era il suo nome e il volto di sua madre.
“Mamma, chi era il ragazzo che stava qui prima?”
Lo sguardo della donna si spense. Aveva davvero sperato che il dottore si fosse sbagliato sulle condizioni della figlia, ma quella domanda le fece capire che era tutto vero.
 
“Jamie?”
Il ragazzo alzò lo sguardo incontrando quello del padre di Lesley.
“Si sistemerà tutto, vedrai.” Greg posò una mano sulla spalla del ragazzo.
“Torna a casa a riposarti ora, tornerai domani. Vedrai che Lesley recupererà la memoria.”
Jamie si lasciò convincere, non era sicuro che la sua amica avrebbe recuperato la memoria ma lui ci sarebbe stato sempre per lei.
Abbracciò il signor Murray e andò via.
 
 
Era un mese che Robert non girava per le strade Londinesi. Tutto questo da un lato gli era mancato. Ma quello che era successo prima che lui partisse lo aveva trattenuto ancora di più a Port Laoise, in Irlanda. Le immagini di quella ragazza portata via in ospedale d’urgenza erano ben impresse nella sua mente e il senso di colpa lo mangiava ogni giorno. La morte della nonna non l’aveva di certo aiutato a riprendersi, però aveva bisogno di distrarsi da tutto questo. Infatti, quando Cristian gli aveva proposto di uscire aveva accettato subito senza neanche pensarci.
Si erano dati appuntamento al solito bar e lui si trovava lì a pensare al mese che era appena passato.
“Rob” lo richiamò Cristian appena lo vide.
“Hey ragazzi..- Robert salutò i suoi due amici e poi posò lo sguardo sulla ragazza nuova- mi sono perso qualcosa?” Domandò rivolgendosi ai suoi due amici.
“Oh lei è Lilian, la mia nuova coinquilina.” la presentò Isabelle.
“Piacere Robert e buona fortuna per la convivenza. Isabelle è una vera rompiscatole.”La prese in giro il riccio.
“Ah Ah neanche sei tornato e già fai le tue battutine di merda?” rispose divertita Belle.
“Mi è mancata la tua acidità Blake!”
“La tua simpatia per niente Sheehan.” disse abbracciando il riccio.
 

Eccoci qui con un nuovo capitolo..
Lily si è trafesita a Londra e ha conosciuto la sua coinquilina e due ragazzi, si è trovata subito a suo agio anche se all'inizio aveva cambiato idea..
Les si è sveglaita dopo un mese di coma, ma non ricorda nulla.. Jamie le è stata tutto il tempo accanto e continuerà a farlo cercando di far ricordare qualcosa alla sua amica..
come proseguiranno le cose? Che succederà ora?


baci Lulz&Els
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower / Vai alla pagina dell'autore: SanSiro