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Autore: narcyssa malfoy    11/05/2015    5 recensioni
Draco è tornato ad Hogwarts per conquistare la ragazza che, da otto anni, colora i suoi pensieri...
Hermione è tornata ad Hogwarts, ma non è piu la stessa.
Dopo la guerra sono pochi gli studenti che decidono di tornare ad Hogwarts per frequentare l’ultimo anno.
La preside decide cosi di costituire una nuova casa, così gli studenti saranno costretti a vivere insieme, accantonando le vecchie divergenze....
Dal prologo:
La sentivo urlare ed il suo dolore era così straziante da lacerarmi dentro.
I suoi urli....
I suoi occhi spenti.... (...)
Fu quello il momento.
In quell’esatto momento, ho smesso di venerare mio padre, di volerlo emulare.
In quel momento mi sono ritrovato a desiderare di non essere mai nato in quella famiglia.
In quel momento mi sono ritrovato a pregare per Lei...perchè la lasciassero stare....
In quel momento ho maledetto me stesso per tutte le ingiurie che, nel corso degli anni, le avevo rivolto. Mi sono maledetto per gli insulti... per i dispetti.... per le cattiverie gratuite....
Ma fu il momento successivo quello in cui, realmente, ho capito di essere dalla parte sbagliata della trincea:
Il in momento in cui Potter e Weasley la salvarono.......
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Capitolo XXI
 
Uscendo dalla sala comune, sbatto contro qualcuno, ma non mi arresto e continuo spedito verso la sala da ballo. Solo la voce che mi arriva alle spalle mi fa comprendere che ho urtato contro Blaise… ma non m’importa. L’unica cosa che voglio è trovare il rosso.
Percorro i corridoi velocemente, giungendo davanti alla sala. Lo individuo subito, seduto su una sedia insieme alla sorella ed allo sfregiato.
Mi avvicino e più la distanza tra noi dimunisce, più la mia rabbia aumenta. Lo afferro dal colletto della camicia, davanti gli occhi increduli di Potter
  • Weasley, vieni immediatamente fuori – ordino e dai suoi occhi sgranati intuisco che dal mio sguardo deve trasparire quello che provo
  • Furetto, che vuoi? Non hai da fare con Hermione stasera? – chiede irrisoria la Piattola, ma non le rispondo
Weasley non accenna ad alzarsi e continua a ridere con altri grifondoro, ignorandomi. Lo afferro con forza dalla giacca e lo trascino fuori
  • Malfoy, che diavolo fai? – urla Potter, seguendoci
  • Chiedilo al tuo amico! – ringhio, scagliando Weasley contro il muro appena fuori dalla sala ma, prima che Potter possa anche solo formulare una domanda, il mio pugno destro colpisce Weasley sul naso
  • Malfoy!!!!! – urla la piattola, accasciandosi addosso al fratello
  • Chiedete al vostro Ronald che ha fatto ad Hermione… - grido e lo sguardo del Rosso si fa attento.
Mi aspetterei una supplica, da parte sua. Mi aspetterei che mi implorasse di tacere. Ma non lo fa, ride, rimettendosi in piedi e pulendo con la manica della giacca il sangue che gli cola dal naso…
  • Te l’ha detto, quindi… - dice, beffardo
  • Detto cosa Ron? Mi vuoi spiegare che succede e dov’è Hermione? – chiede Potter con le mani tra i capelli. Forse lo sfregiato non è tanto stupido quanto ho sempre creduto, forse ha intuito la gravità della situazione
  • Parla Weasley, di al tuo amico Potter cosa hai fatto! -  lo istigo, strattonandolo e spingendolo ancora a terra.
La rabbia mi acceca quando, con un calcio, lo colpisco in pieno stomaco.
Alle mie spalle sento il rumore di passi veloci e, subito dopo, qualcuno mi strattona da dietro facendomi allontanare leggermente dal rosso che ride.
Come cazzo fa a ridere?
Lui l’ha…l’ha… non riesco neanche ad ammettere a me stesso cosa le ha fatto… e ora, ride?
Si rialza a fatica, con il sangue che gli imbratta il viso e gli indumenti e stringendosi la pancia appena colpita
  • Che cazzo ridi? – urlo
  • Draco… calmati… così peggiori solo le cose… - Blaise continua a stringere il mio braccio, tentando invano di calmarmi
  • Guarda che le è piaciuto! – ghigna il rosso. Bastardo.
  • Mi volete spiegare che cavolo succede! – urla la piattola
  • Lascia stare Ginny… Malfoy è solo geloso che sia stato io a sverginare la sua bella! – esclama soddisfatto verso la sorella incredula
  • Non è andata così – ringhio – lei non voleva!-
Un silenzio agghiaccinate cala tra i presenti e, improvvisamente, sento il sentimento che provo, l’odio, fuoriuscire dal mio corpo ed insediarsi nell’animo di tutti…
  • No… non è vero… non può essere… - sussurra incredula la Piattola
  • Ron… non sta dicendo la verità, vero? – chiede Potter
e le sue sono le ultime parole che sento. Strattono Blaise, liberandomi dalla sua presa e sono di nuovo addosso al rosso.
Lo colpisco ripetutamente, ma stavolta nessuno tenta di fermarmi.
Voglio ucciderlo…
Non chiedo altro se non questo…
Non mi importa se lei non vorrà più vedermi, dopo…
Non mi importa di finire ad Azkaban…
Non mi importa di nulla, ormai. E le immagini di loro due insieme, stavolta in modo molto diverso da come lo avevo immaginato nei giorni scorsi, mi offuscano la mente…
  • Draco…- la Sua voce mi arriva alle orecchie un istante prima che lo colpisca ancora
Metto a fuoco la sua immagine, immobile qualche metro dietro a Blaise. Tutti la guardano con compassione, senza sapere che dire… ha le braccia strette al petto e le lacrime continuano a solcarle il viso, scendendo lungo il suo collo e bagnando il colletto della camicia bianca… è impaurita, trema …sembra cosi piccola… e nel suo sguardo leggo solo la sua supplica… mi sta implorando di tornare da lei, di abbandonare la mia vendetta ed occuparmi di lei. Lei che è così fragile, così indifesa, lei che ha bisogno di me… ancora una volta…
Mi guarda con gli stessi occhi con cui mi guardò quel giorno, al manor… non credevo avrei visto di nuovo quello sguardo….. non fui forte, quel giorno, rimasi immobile tentando di non vedere. Di non vederLa. Urlavo dentro di me che la lasciassero stare, ma non mi mossi. Ero l’unico in grado di salvarla, ma non lo feci, pregai che fosse qualcun altro a farlo e, grazie a Salazar, le mie preghiere furono esaudite.
Ma se quel giorno al manor i suoi amici non fossero giunti in tempo, lei sarebbe morta ed io non me lo sarei mai perdonato. I suoi occhi gonfi di tacite suppliche mi avrebbero tormentato per l’eternità….
Ed ora eccoli, ancora una volta, quegli occhi. Come se il destino mi stesse dando una seconda possibilità, quella che ho chiesto per mesi…
Eccola, proprio davanti a me, la scelta che non presi allora, ma ho la possibilità di fare adesso.
No, stavolta non sarò il codardo che fui quel giorno, stavolta sarò io a salvarla.
Wealey non avrà la soddisfazione di vedermi marcire ad Azkaban.
Non avrà la possibilità di avvicinarsi ancora a lei…
Lei… non sarà mai più indifesa, mai più…
Mi alzo lentamente, lasciando Weasley a terra, nessuno si avvicina per assicurarsi che stia bene anzi, si scansano lasciandomi passare, mentre io la raggiungo… le poso un braccio intorno alle spalle e la stringo, forte. Più forte che posso.
Non ci voltiamo mentre, lentamente, abbandoniamo il corridoio.
 
 
 

 
  
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