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Autore: LadyBi    11/05/2015    0 recensioni
"Ti prometto che un giorno sarai mia"
"Io sarò per sempre tua"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgana, Principe Artù, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Peonie Bianche

 

Era una giornata chiara e calda, soffiava una brezza leggera che accarezzava il suo viso, bianco come fosse neve appena caduta e lunghi capelli neri posati su un cuscino di piume. Sembrava stesse dormendo beatamente ma per Morgana i sogni non sono mai tranquilli.  Il suo volto era puro come quello di una bambola, quella bambola che da bambina suo padre le aveva regalato.
Gwen era lì, stava preparando gli abiti di Morgana per il torneo che sarebbe iniziato quella mattina, quando la vide svegliarsi « Oh..Buongiorno mia Signora, avete dormito bene? », Morgana aprì le palpebre, vide la tenda muoversi a ogni soffio di vento che ne seguiva i movimenti, sentiva il sibilo del vento e qualcos’altro « ..Buongiorno Gwen, ma cos'è questo rumore? Sembrano due spade.. » quel rumore, acciaio contro acciaio, uno scontro probabilmente, o forse un Torneo; « Mia Signora, sono i cavalieri venuti qui da altre terre per il torneo, ricordate? » il Torneo, come dimenticarlo, lo aspettava da tanto, e aspettava anche il vincitore, il Campione, sapeva che chi avrebbe vinto riceverà monete d’oro e anche di accompagnarla alla festa  « Giusto, come potrei dimenticarlo..Gwen! Prepara l'acqua calda. » Morgana voleva, no doveva, essere perfetta; vide un abito blu, dalle ampie maniche larghe di seta semitrasparente che le mostravano le spalle, il blu le donava, metteva in risalto quegli occhi magnetici che colpivano col solo sguardo, quelle iridi ghiaccio che leggevano l'anima al solo guardarle, « Si mia Signora, volevo dirle che le sono arrivati questi splendidi fiori bianchi, non conosco il fiore, sembrano rose » no, non erano rose, Morgana lo sapeva, conosceva quei fiori, i fiori sotto il salice, come quel giorno in cui lui glie lo aveva regalato « Non sono rose,sono..peonie, chi le ha mandate? » voleva solo sapere il nome, solo quello le bastava sapere. « Non saprei, non c'è nessun biglietto mia Signora » Morgana sorrideva forse qualcuno di speciale e lei sapeva bene chi fosse « Potrebbe essere stato Artù..? » Gwen emise una leggera risata impercettibile ma, Morgana l'aveva sentita bene, « Oh mia Signora, ne dubito fortemente » era così sicura di ciò che Artù provava per lei, come osava una serva dire ciò, lei non sapeva nulla di ciò che loro due avevano condiviso, del loro posto e della loro promessa, « Cosa vorresti dire? Non credi che Artù mi potrebbe mandare fiori? » il sorriso della serva cessò, e si rese conto che ciò che aveva detto fece irritare Morgana, cosa era successo a quel rapporto di amicizia, quell’amica che l’aveva consolata e capita quando avesse un problema, era cambiato « Non intendevo ciò, volevo dire che non è una cosa che Artù farebbe, ecco.» Morgana non diede peso a quello che aveva detto, sapeva che gli unici che conoscevano quel posto erano solo lei e Artù, ma aveva bisogno di sapere, di ricordare e di tornare lì.
Si tolse tutto ciò che aveva addosso, fece andare Gwen ed infine si immerse nella vasca piena di acqua calda che si muoveva sul suo corpo ad ogni movimento che faceva; quegli infusi alla lavanda, quel dolce profumo che inebriava la stanza; si immerse ancora per bagnare quei lunghi capelli neri che le coprivano la schiena e cominciò a osservare ciò che aveva attorno, la finestra socchiusa che lasciava entrare l’aria e disperdeva l’aroma che si era creata, le sue vesti poggiate su una sedia rivestita da stoffa pregiata e merletti, e poi quei fiori...

  Quella distesa di fiori faceva apparire il prato come un grande
mare che ad ogni soffio di vento sembrava creare delle onde, era uno spettacolo
guardarlo, lei era lì seduta ai piedi del salice mentre osservava il prato,
adorava stare lì, insieme a lui, solo loro e nessun altro, Artù la guardò e le sorrise
« Guarda questo fiore, è bianco e puro proprio come te »
Il biondo stacco dolcemente lo stelo della peonia, la più bella di tutti,
posandogliela tra la tempia e i capelli, si avvicinò e con
dolcezza le sussurrò « In questo momento esistiamo solo Io e Te. »



Ciao a tutti! Vi ringrazio per aver la lettura di questa storia, adoro la coppia Arthur/Morgana :) Vorrei ringraziare un mio amico - Silviu - per i complimenti che mi ha fatto, anche se a lui non piace questo genere, lui è come un maestro per me XD 
Ci sentiamo alla prossima ;)

 

   
 
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