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Autore: Lodd Fantasy Factory    11/05/2015    0 recensioni
Alistair è tornato a Foolknight, in Irlanda, per cercare di completare finalmente il suo romanzo. Il comunissimo blocco dello scrittore gli impedisce di rinnovare la sua già celebre carriera, e per questo motivo ha portato con sè sua moglie Blair ed i suoi figli, così da non dover essere costretto a viaggiare, per potersi concentrare interamente sulla sua opera. Ciò che Alistair non sa, però, è che la sua vita sta per essere stravolta: il mondo che conosce non è lo stesso che in realtà appare. Presto dovrà fare i conti con un segreto che ha cambiato la vita e le conoscenze degli uomini, un segreto che lo porterà a vedere cosa c'è dall'alta parte.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro lettore,
Questa è l'ultima parte del racconto "Un sentiero oltre lo specchio". Quindi, se sei capitato in questo capitolo senza leggere il resto della storia, ti sconsiglio di proseguire, onde evitare di rovinarti il finale. Invece, se tu sei uno di quei lettori che sono arrivati sin qui tramite la lettura dei restanti capitoli, vorrei ringraziarti per avermi prestato il tuo prezioso tempo. Buona lettura!





La donna avvertì il penetrante sguardo dell'entità su di sé, tanto da costringerla ad abbassare gli occhi sul bastone. Ripensò al fatto che effettivamente avesse un debito nei confronti di Aidan, ma che egli era ormai troppo distante affinché potesse raggiungerlo per assolverlo. Senza contare il fatto che, pur avendo a sua disposizione un giorno, il ponte era ormai crollato, e forse lo spirito non era sopravvissuto alla dura ferita infertagli dall'individuo dall'armatura d'ebano.

Sarebbe rimasta intrappolata in quel luogo, eppure, i suoi sentimenti erano contrastanti: quel mondo era riuscito ad affascinarla, ed ammise che avrebbe voluto scoprire ogni suo segreto. Poi, i pensieri corsero ai suoi figli, ma d'un tratto fu come se i loro volti, le loro voci ed i ricordi che li riguardavano fossero offuscati, velati da una densa patina che le impediva di riconoscerli: ebbe l'impressione che quei momenti di vita terrena non le appartenessero più.

«Blair!», sì udì chiamare. Ritornò alla realtà all'improvviso. Lo spirito incedeva zoppicando alle sue spalle.

«Sto tornando a casa, Aidan. Non ho molto tempo: fai la tua richiesta», lo pregò.

«Vorrei poter sfiorare le tue labbra, prima che tu vada. Un semplice bacio», rispose mostrando un sorriso.

Blair lo raggiunse lentamente, e gli restituì il bastone, affinché fosse in grado di restare decentemente in piedi. Poi, gli carezzò dolcemente il viso. Nonostante le ferite, Aidan appariva più affascinante che mai, puro come nessun altro; inoltre, quel suo sguardo era in grado di rapirla, di farla sentire protetta. Non aveva mai avvertito una sensazione simile in vita. Egli aveva dato tutto se stesso per aiutarla, combattendo per lei, rischiando addirittura di morire, e tutto per quell'ultima, banale, eppure immensamente romantica richiesta. Si morse il labbro per cercare di nascondere quel sentimento, anche se i suoi occhi non erano in grado di celare il desiderio che avvertiva nei confronti di Aidan.

Accostò lentamente le labbra alle sue, e permase a lungo assorta in quel morbido ed assuefacente bacio caldo, travolta dalla passione. I loro corpi si avvinghiarono l'un l'altro, con le mani che affondavano nei capelli e carezzavano le proprie forme. Le loro lingue s'incontrarono prima docilmente, poi ardentemente.

Si sentì tutt’uno con Aidan, come se egli fosse ciò che da tempo aveva cercato, colui che aveva sempre voluto al suo fianco. I suoi ricordi parvero annebbiarsi, così come la sua vista. Per lei esisteva solo lo spirito in quel momento. Non si accorse di una sagoma furtiva che prese il suo posto all’interno della vasca infuocata.

«Rimani con me, Blair. Non dovrai più preoccuparti d'invecchiare, di morire o di sopravvivere. Qui soltanto potrai essere realmente felice. Insieme vivremo l’eternità», disse lo spirito.

La donna rispose con un altro lungo bacio, abbandonandosi fra le sue braccia. Il globo ardente si dissolse nella lava.


 

Dopo quell’ultimo messaggio, Alistair non aveva più ricevuto notizie. Il giorno dopo decise di recarsi a denunciare la scomparsa della moglie, e da quel momento sarebbe iniziato il suo calvario. Dante non aveva più dato segni di vita, e lui si era recato spesso durante le notti tempestose nei pressi della chiesetta di Foolknight, nella speranza di riuscire anch’egli a passare dall’altra parte. Ma tutto era stato inutile.

A torturarlo, oltre alla scomparsa della moglie, sarebbero stati i social network, i giornali e la polizia. Numerose volte venne richiamato in caserma per esporre nuovamente la propria versione:

Dopo quel giorno non l’ho più vista”, continuava a ripetere, ma le domande lo inseguivano giorno e notte. Gli chiesero di recarsi in televisione, di aiutarli nelle ricerche, ma lui sapeva che tutto sarebbe stato vano: Blair non era più nel loro mondo.

Aveva anche ricevuto una lettera anonima, oltre a tutte quelle minatorie che gli davano del mostro; qualcuno lo invitava a tacere, altrimenti lui ed i suoi figli ne avrebbe pagato le conseguenze. I mesi trascorsero lenti, e la bottiglia divenne la sua migliore amica. Il suo libro incompiuto giaceva sepolto sotto una pila di lettere mai lette, consapevole del loro significato. Il caso divenne nazionale, e ben presto mondiale, specialmente dopo che la scientifica rinvenne un orecchino di piume purpuree nei pressi della chiesetta di Foolknight, e riscontrò nei suoi pressi i segni delle ruote della sua auto. Sentiva un nodo stringersi attorno al suo collo.


 

Il suono delle sirene lo destò improvvisamente, ed i suoi stanchi occhi ricaddero su qualcosa che luccicava vicino al televisore. Si alzò a fatica, schiacciando alcuni frammenti di vetro con le scarpe, e sbandò sino alla fonte luminosa. Presto riacquistò parziale lucidità, mentre si rendeva conto che a luccicare era lo specchio che gli aveva donato Dante: sulla superficie presero vita nuove scritte, ma gli ci vollero parecchi istanti per riuscire a focalizzare al meglio la vista:

Perdonami, ho fallito…”.

Nello stesso momento, Alistair udì le parole del telegiornale: le cattive notizie erano giunte tutte insieme. La polizia aveva scoperto del suo prelievo di ventimila euro nei giorni seguenti alla scomparsa della moglie, effettuato da lui in prima persona; inoltre, vi erano parecchi testimoni che l’avevano visto in compagnia di un losco figuro, ed erano tutti pronti a testimoniare di non averlo più notato da quelle parti. Alistair non avrebbe potuto che mentire riguardo quelle affermazioni, e questo, sommato alle prove ritrovate sull’ormai definita scena del crimine, lo rendevano a tutti gli effetti un possibile assassino agli occhi del mondo. Un assassino che aveva avuto un anno di tempo per sbarazzarsi del corpo della moglie. Udì ancora le sirene, ma questa volta parvero essere fuori casa sua.


 

Il gelo filtrava come un sussurro arido di speranze attraverso le arrugginite inferriate della sua cella, sbattendo anch’esso contro l’agonia e lo sconforto esalati da quelle sporche, ristrette e angoscianti mura. La fuggitiva luna si era celata dietro grigie e sentenziose nubi, annunciandosi sporadicamente e stancamente in tutta la sua abbondanza. Pioggia sporca stava per cadere e, come si usava dire nei pressi di Foolknight: “lo sporco dei peccati umani vien vomitato dagli angeli, e ciò è male”.

Delle fredde lenzuola che coprivano lo scomodo lettino fissato al pavimento non restava che l’ombra di un nodo fra le sbarre; l’uomo dal rosso e arruffato crine strinse l’annodamento all’altro estremo, infilando la testa all’interno del cappio che aveva appena creato. Sospirò lentamente, e strinse ancora il nodo dietro alla nuca, poi gettò i suoi cangianti occhi verdi sullo sgabello sotto i suoi piedi.

«Ti ho sempre amata… Blair…».

 



Fine

 



Un sentiero oltre lo specchio è terminato, ma non è detto che questa avventura possa concludersi in questo modo. Ammetto che questo progetto è stato portato avanti come racconto, ma è nato per essere un vero e proprio romanzo. La scelta di dividerlo in capitoli così brevi è stata presa in base alle esigenze web. Volevo consentire una più rapida lettura agli utenti. Questo è per dire che forse, in un futuro non esattamente precisato, questa storia potrebbe essere effettivamente ripresa, ed in tal modo darmi la possibilità di spiegare tutto il mondo che ho immaginato dietro questo semplice racconto. La storia sarà perlupiù la stessa, ma in essa saranno presenti maggiori dettagli e focus sui personaggi.
Se il racconto ti è piaciuto, voglio invitarti a lasciare un commento a riguardo: mi darà maggiori energie per continuare a scrivere!
Se invece lo hai detestato, non sei soddisfatto o semplicemente hai delle critiche da fare, non tenerti tutto dentro e sfogati nei commenti! Questo mi permetterà di crescere!
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