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Autore: Malec Lovers_    11/05/2015    3 recensioni
Ian è un ragazzo piuttosto solitario. Odia il liceo, lo frequenta solo perché offre un addestramento militare e il suo sogno è di diventare un soldato. Ma un giorno la sua solita routine verrà sconvolta da Mickey Milkovich, capitano di rugby della sua scuola, e la sua fama di bullo lo precede.
Come andrà a finire? Riusciranno a cambiare l'uno il mondo dell'altro o addirittura a crearne uno nuovo tutto loro?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina che seguì l’impetuoso incontro con Mickey, Ian vagava per il corridoio, come sempre, da solo.
Stranamente era arrivato in anticipo – un notevole anticipo: la scuola era quasi deserta, e tutt’intorno regnava un silenzio tombale.
Dato che era inutile continuare a stare lì, Ian si mise lo zaino in spalla e si diresse verso gli spalti del campo di rugby. Si sedette e rimase a fissare il campo, immaginando tutti quei bellissimi ragazzi che correvano, scontrandosi con ferocia tra loro, con quei calzoncini.
Si accese una sigaretta – rubata a Lip – e iniziò a fumarla. Il pensiero precedente venne rimpiazzato da un altro decisamente meno piacevole: quello schifo che era la sua vita. Pieno di problemi economici, con una madre malata che li aveva abbandonati, un padre alcolizzato, in più era gay e senza nemmeno un amico. Perché nessuno voleva essere amico di Ian Gallagher, il figlio di Frank-fottutissimo alcolizzato-Gallagher.
Odiava suo padre, riusciva a rovinargli la vita anche indirettamente. Ma la cosa che lo faceva più incazzare era che a Frank non importava niente di lui, di loro: non capiva come ci si potesse comportare così con i proprio figli. Nessun padre l’avrebbe fatto. Iniziò a pensare che Frank effettivamente non era un padre.
Non lo era mai stato e non lo sarebbe mai stato.
Avrebbe continuato a crescere in quel posto di merda senza un punto di riferimento, qualcuno che gli fungesse da modello. La cosa più simile a quello era Lip. Lui e Fiona erano stati come dei genitori, ma ovviamente non sarebbe mai stato come se avesse davvero avuto un padre e una madre.
Ed eccolo lì, da solo, mentre tutti si tenevano alla larga da lui. Non aveva un migliore amico, come tutti i sedicenni normali, con cui poter parlare. O un fidanzato.
Strinse forte i pugni, facendosi forza mentre calde lacrime cominciavano a pungere agli angoli degli occhi verdissimi, minacciando di scendere.
Si diede un contegno quando sentì qualcuno scendere con passi pesanti, gli spalti d’acciaio che circondavano il campo. Ian non alzò nemmeno lo sguardo, fregandosene della persona che non si sarebbe comunque interessata della sua presenza.
Si paralizzò, invece, quando sentì chiamare il suo nome.
«Trovato la ragazza, Gallagher?» chiese con scherno Mickey, prendendosi gioco di Ian.
«Fottiti Mickey» gli rispose l’altro ancora con la sigaretta tra le labbra, e le strette a pugno. Non lo degnò nemmeno di uno sguardo mentre lo malediceva in cuor suo.
Mickey si guardò intorno spaesato, poi ritornò sulla testa rossa del ragazzino.
«La festa è stasera, hai ancora oggi per rimorchiare una tipa» gli disse infine, prima di ricominciare a camminare.
Quando raggiunse il ragazzo, invece di oltrepassarlo semplicemente come Ian credeva che avrebbe fatto, gli diede un colpetto dietro la testa, facendogliela scattare in avanti.
«E guarda chi ti sta parlando, stronzetto» gli disse infine, lasciandolo con la testa tra le gambe.
 
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La campanella suonò e Ian si diresse con poco entusiasmo verso il laboratorio di chimica, portando con sé il libro. Si sedette al solito posto, con la speranza che per una volta qualcuno occupasse il posto accanto al suo, ma tutti riuscirono a trovare una postazione ben diversa da quella vicino a Ian. Quando iniziò a perdere le speranze di avere un compagno di esperimenti, qualcuno entrò frettolosamente dalla porta e si guardò un po’ intorno in cerca di un posto. Si avvicinò ad Ian e si sedette sull’unica sedia disponibile.
La lezione iniziò, e in brevissimo tempo gli studenti furono circondati da varie fialette dei più svariati colori. Il professore si fermò molto spesso – anche troppo – vicino alla loro postazione. Ian appurò che era più per posare il suo sguardo pervertito sulla scollatura di Mandy Milkovich, la sua nuova compagna di banco, che per controllare come procedevano gli esperimenti. Trovava nauseante un comportamento del genere nei confronti di una ragazzina, e data l’espressione di lei, era anche abbastanza seccante.
Così decise di intervenire in suo aiuto: mentre il vecchio pervertito era impegnato a verificare la rotondità dei seni di Mandy, Ian mescolò vari composti.
«Ehm, professore … credo che qui ci sia qualcosa che non va» disse con fare allarmato, vedendo uscire dalla propria fialetta una vaporosa schiuma. Il professore finalmente gli dedicò la sua attenzione, l’espressione sul suo volte tramutò rapidamente da un sorriso sghembo a un lampo di terrore.
«Tutti giù!» urlò ad un certo punto; inizialmente nessuno capì cosa stesse accadendo, poi Ian si abbassò sotto il banco e trascinò con sé Mandy mentre il composto sul banco esplose. Una volta sentito lo scoppio, si sollevarono per ammirare l’operato.
Il professore era sbiancato. «Milkovich e…» Si interruppe, non riuscendo a ricordarsi il nome del ragazzo.
«Gallagher» gli suggerì Ian, seccato,
L’insegnate si limitò ad annuire e gli ordinò di farsi controllare in infermeria e poi di lasciare la scuola per andare a casa.
Dopo vari e del tutto inutili accertamenti, i due ragazzi poterono lasciare la scuola.
 
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Ian si diresse subito al Kash&Grab, con la speranza di poter guadagnare qualcosa in più con qualche ora di straordinario.
Entrò, salutò velocemente Linda e Kash, e iniziò subito a riordinare i prodotti sullo scaffale.
«Ehilà, Gallagher» disse ad un certo punto una vocina civettuola.
Ian si voltò e scese dalla scala.
«Oh, ciao. Mandy, giusto?» chiese Ian, non sicuro di ricordarsi il nome.
«Ho saputo che lavoravi qui, quindi sono venuta a salutarti» alluse Mandy spingendo sempre più verso l’esterno la propria scollatura, tanto contemplata dal professore poche ore prima.
«Che pensiero carino» disse Ian imbarazzato, non sapendo cosa fare.
«Sai» iniziò a dire lei «non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto nel laboratorio oggi.» alluse Mandy con voce quasi sensuale.
Ian si chinò per prendere delle confezioni di cereali da uno scatolone, continuando a lavorare, ma Mandy gli toccò spudoratamente il culo.
Ian scattò subito in posizione eretta e la guardò con aria interrogativa. Dal canto suo, Mandy lo osservava con aria accattivante, mentre si mordeva sensualmente il labbro inferiore.
Ian, chiaramente a disagio, si portò un braccio dietro la testa «Ehm…io ho molto da fare adesso.» si giustificò, con la speranza che la ragazza lasciasse in fretta il negozio.
Mandy si avvicinò ancor di più al braccio di Ian. «Ci vieni alla festa di stasera?» chiese ad un certo punto lei.
«No, non sono stato invitato» ammise il ragazzo, mentendo solo in parte.
«Vienici con me» rispose lei rapidamente.
Ian rimase allibito da quella proposta. Una ragazza l’aveva invitato alla festa, a quella festa alla quale poteva presentarsi solo con un’accompagnatrice.
Era un’occasione irripetibile: avrebbe potuto farsi conoscere, e chissà, magari avrebbe anche trovato qualche futuro amico, qualcuno così stupido da dimenticarsi che suo padre doveva dei soldi al proprio.
Ian allora accettò l’invito di Mandy, e lei prima di andarsene gli scoccò un bacio sulla guancia.
Stava giocando con il fuoco, Ian questo lo sapeva, ma niente aveva importanza, era il suo momento.
Si era stufato di quella situazione da emarginato sociale e avrebbe fatto di tutto per raggiungere il suo scopo.
«A stasera, allora» disse, mentre Mandy usciva, con un sorriso che non accennava a scomparire dalla sua faccia.







Note delle autrici:
Lù: Buonasera! Devo dire che questa storia ci sta prendendo tantissimo, e siamo contentissime che qualcuno abbia letto e recensito il prologo. Siete meravigliosi ;w;
Speriamo che vi sia piaciuto anche questo capitolo, se vi andasse di lasciarci un parere, mentre l'ora della festa si avvicina sempre di più!
Ilenia: Ed eccoci qui con il secondo capitolo. Ringrazio tutte per aver seguito la storia e per aver recensito ** Ad ogni modo, spero che questo capitolo abbia soddisfatto le vostre aspettative, vi avviso che siamo già a lavoro per il terzo capitolo ^^
Vi aspetto qui sotto con una piccola recensione!

Un bacio,
Malec Lovers_

 
   
 
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