La ragazza dalla ciocca grigia
Il giro di ricognizione era andato più che bene, Annabeth e Nico avevano riso e scherzato per tutto
il tempo; criticando anche il modo di “fare ordine” dei figli di Afrodite secondo i quali mettere un po’ di
roba ammassata sotto il letto equivale ad avere una camera -Brillante e splendente- Li scimmiottò Nico
ridendo di gusto e scherzando allegramente insieme ad Annabeth, cosa che fino a poco tempo prima
entrambi avrebbero ritenuto impossibile ed invece adesso erano lì a parlare e scherzare come due amici
di vecchia data -Ma dimmi un po’ di Angelo, da quando sei così simpatico?- Chiese Annabeth, contenta
di aver di nuovo qualcuno con cui parlare e ridere; improvvisamente Nico si fece tetro e silenzioso -Da
prima di quanto immagini, figlia della saggezza- disse il ragazzo andandosene subito dopo.
Annabeth non capiva cosa fosse successo, che avesse detto qualcosa di sbagliato lei? Non le sembrava
possibile, rianalizzò tutta la conversazione avvenuta con Nico nel corso della giornata, ma non trovò
nessun particolare nascosto, sarà che lei non era per niente brava in materia relazioni, decise così di andare
a farsi una doccia e di tornare a concentrarsi sul computer di Dedalo, dimenticando lo strano comportamento
tenuto dal ragazzo nero.
Nico intanto, tornato nella cabina dedicata a suo padre, si diede dello stupido per il comportamento
tenuto con la ragazza, probabilmente adesso lo avrebbe già etichettato come “strano” o “da evitare”
proprio adesso che stavano cominciando ad avere quella confidenza che fin da subito sarebbe piaciuta al
ragazzo. Decise di pensare ad altro, Hazel non sarebbe tornata fino a qualche giorno dopo, quindi non
aveva nessuno con cui parlare e confidarsi magari facendosi aiutare, quindi il ragazzo decise di andare al
pugno di Zeus, la rocca più alta del campo, dove sarebbe stato da solo e indisturbato per un po’.
Annabeth aveva finito di farsi una rilassante e calda doccia, ottenendo come risultato quello di essersi
quasi completamente dimenticata della strana e sconclusionata conversazione avvenuta nella mattinata con
Nico di Angelo, ‘quel ragazzo si è rabbuiato quando ho accennato alla sua simpatia’ notò la ragazza
uscendo dalla doccia ancora grondante d’acqua e con un solo un asciugamano intorno alla vita a mo’ di
accappatoio approssimativo ‘che non voglia realmente risultare simpatico alle persone?
successe con Bianca? Devo scoprirlo, a quanto pare è solo un ragazzo molto triste e solo e vorrei anche
vedere con un padre come il suo’ continuò il ragionamento Annabeth asciugandosi i lunghi capelli biondi
e l’unica ciocca grigia, dovuta allo sforzo nel sollevare l’intera terra in una delle sue avventure con Percy.
Pensare a Percy non le faceva bene, le prime volte cominciava a rattristarsi fino alle lacrime e solo dopo il
primo mese, quando ormai ci aveva fatto l’abitudine, provava solo odio, disprezzo e ripudio verso il
ragazzo che, a sentir lei, era solo un viscido traditore, infame e ignorante con il cervello, quel poco che gli
rimaneva poverino, pieno solo d’acqua e null’altro.
Il figlio della morte intanto stava pensando a come rimediare alla figuraccia fatta quella mattina, ma per
quanto si spremesse le meningi e si sforzasse di trovare una soluzione accettabile e che lei avrebbe capito
senza problemi o spiegazioni aggiuntive, non riusciva a farsi venire in mente niente, proprio nulla, vuoto
completo; si sentiva come se gli avessero svuotato l’intera scatola cranica per riempirla di mosche, zanzare
e palle di fieno rotolanti che adesso vorticavano nella sua testa ininterrottamente dandogli costantemente il
tormento.
Alla fine riuscì a prendere un’ unica e l’ultima decisione lucida della giornata, il giorno dopo sarebbe andato
a parlarle e a chiarire il tutto, lui voleva essere qualcosa di più che un amico per lei e ora che Annabeth non
era più impegnata con Percy, lui glielo avrebbe fatto capire; presa quella decisione si coricò a letto e, stanco
morto, si addormentò di colpo facendo per la prima volta nella sua vita da semideo una notte senza sogni.
***angolo autrice***
Ed eccoci di nuovo qui ad un nuovo appuntamento con questa fanfiction che piano piano sta
crescendo, come le idee che mi vengono per continuarla, piano piano e con il corso del tempo solo.
Spero davvero che vi piaccia perchè ci sto mettendo tutta me stessa e tutta la mia inventiva.
Come al solito ho parlato troppo, noi ci vediamo la prossima settimana, see you later, _scrivo_