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Autore: the_hawk_girl_    11/05/2015    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se Annabeth Chase, figlia della dea della saggezza avesse scelto le tenebre invece del mare?
Se si fosse innamorata di Nico di Angelo invece che di Percy?
ATTENZIONE PUO' CONTENERE SPOILER AI LIBRI ORIGINALI
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Annabeth Chase, Atena, Bianca di Angelo, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza dalla ciocca grigia

 

Il giro di ricognizione era andato più che bene, Annabeth e Nico avevano riso e scherzato per tutto 

il tempo; criticando anche il modo di “fare ordine” dei figli di Afrodite secondo i quali mettere un po’ di 

roba ammassata sotto il letto equivale ad avere una camera -Brillante e splendente- Li scimmiottò Nico 

ridendo di gusto e scherzando allegramente insieme ad Annabeth, cosa che fino a poco tempo prima 

entrambi avrebbero ritenuto impossibile ed invece adesso erano lì a parlare e scherzare come due amici 

di vecchia data -Ma dimmi un po’ di Angelo, da quando sei così simpatico?- Chiese Annabeth, contenta 

di aver di nuovo qualcuno con cui parlare e ridere; improvvisamente Nico si fece tetro e silenzioso -Da 

prima di quanto immagini, figlia della saggezza- disse il ragazzo andandosene subito dopo.

Annabeth non capiva cosa fosse successo, che avesse detto qualcosa di sbagliato lei? Non le sembrava 

possibile, rianalizzò tutta la conversazione avvenuta con Nico nel corso della giornata, ma non trovò 

nessun particolare nascosto, sarà che lei non era per niente brava in materia relazioni, decise così di andare 

a farsi una doccia e di tornare a concentrarsi sul computer di Dedalo, dimenticando lo strano comportamento 

tenuto dal ragazzo nero.

 

Nico intanto, tornato nella cabina dedicata a suo padre, si diede dello stupido per il comportamento 

tenuto con la ragazza, probabilmente adesso lo avrebbe già etichettato come “strano” o “da evitare” 

proprio adesso che stavano cominciando ad avere quella confidenza che fin da subito sarebbe piaciuta al 

ragazzo. Decise di pensare ad altro, Hazel non sarebbe tornata fino a qualche giorno dopo, quindi non 

aveva nessuno con cui parlare e confidarsi magari facendosi aiutare, quindi il ragazzo decise di andare al 

pugno di Zeus, la rocca più alta del campo, dove sarebbe stato da solo e indisturbato per un po’.

 

Annabeth aveva finito di farsi una rilassante e calda doccia, ottenendo come risultato quello di essersi 

quasi completamente dimenticata della strana e sconclusionata conversazione avvenuta nella mattinata con 

Nico di Angelo, ‘quel ragazzo si è rabbuiato quando ho accennato alla sua simpatia’ notò la ragazza 

uscendo dalla doccia ancora grondante d’acqua e con un solo un asciugamano intorno alla vita a mo’ di 

accappatoio approssimativo ‘che non voglia realmente risultare simpatico alle persone?

Ma sopratutto poi, perchè? Che non si voglia affezionare per poi vedersele scomparire davanti come 

successe con Bianca? Devo scoprirlo, a quanto pare è solo un ragazzo molto triste e solo e vorrei anche 

vedere con un padre come il suo’ continuò il ragionamento Annabeth asciugandosi i lunghi capelli biondi 

e l’unica ciocca grigia, dovuta allo sforzo nel sollevare l’intera terra in una delle sue avventure con Percy.

Pensare a Percy non le faceva bene, le prime volte cominciava a rattristarsi fino alle lacrime e solo dopo il 

primo mese, quando ormai ci aveva fatto l’abitudine, provava solo odio, disprezzo e ripudio verso il 

ragazzo che, a sentir lei, era solo un viscido traditore, infame e ignorante con il cervello, quel poco che gli 

rimaneva poverino, pieno solo d’acqua e null’altro.

 

Il figlio della morte intanto stava pensando a come rimediare alla figuraccia fatta quella mattina, ma per 

quanto si spremesse le meningi e si sforzasse di trovare una soluzione accettabile e che lei avrebbe capito 

senza problemi o spiegazioni aggiuntive, non riusciva a farsi venire in mente niente, proprio nulla, vuoto 

completo; si sentiva come se gli avessero svuotato l’intera scatola cranica per riempirla di mosche, zanzare 

e palle di fieno rotolanti che adesso vorticavano  nella sua testa ininterrottamente dandogli costantemente il 

tormento.

Alla fine riuscì a prendere un’ unica e l’ultima decisione lucida della giornata, il giorno dopo sarebbe andato 

a parlarle e a chiarire il tutto, lui voleva essere qualcosa di più che un amico per lei e ora che Annabeth non era più impegnata con Percy, lui glielo avrebbe fatto capire; presa quella decisione si coricò a letto e, stanco
morto, si addormentò di colpo facendo per la prima volta nella sua vita da semideo una notte senza sogni.


***angolo autrice***

Ed eccoci di nuovo qui ad un nuovo appuntamento con questa fanfiction che piano piano sta 

crescendo, come le idee che mi vengono per continuarla, piano piano e con il corso del tempo solo. 

Spero davvero che vi piaccia perchè ci sto mettendo tutta me stessa e tutta la mia inventiva.

Come al solito ho parlato troppo, noi ci vediamo la prossima settimana, see you later, _scrivo_

   
 
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