[lui le
spezzò il
cuore]
[gli prese la sua anima,]
[sei ferita dentro]
[perchè c’è un vuoto]
[hai bisogno di un po’ di tempo]
[per stare da sola]
[poi ritroverai]
[quello che hai sempre saputo]
[io ti ho
vista
piangere]
[nella notte]
[ho sentito il tuo dolore]
[posso farlo, giusto?]
[ho capito che non c’è]
[ancora fine in vista]
[che io l’ aspetto ancora]
[per vedere la luce]
[I’ll
Be Waiting – Lenny Kravitz]
Bella’s POV
“Bella mi vuoi
sposare?”
Non riuscivo a credere a
quello che aveva detto.
La testa cominciò a
girarmi. Il sangue pulsava nelle vene, sempre più forte.
Mi guardai in giro in
cerca di qualcosa, qualcosa che neanche io sapevo cosa fosse, ma non lo
trovai.
Speravo fosse un sogno,
un brutto sogno dal quale presto mi sarei svegliata, e ripensandoci mi
sarei
anche fatta una risata, ma sapevo che non era così. Non era
un sogno, era la
cruda realtà che aveva deciso di prendersi gioco di me
ancora una volta.
Una parola rimbombava in
me, no.
No perchè
c’era
qualcun’altro nel mio cuore, no perchè sapevo che
non se ne sarebbe mai andato.
Ma un altra parte di me
mi disse che non sarebbe nemmeno mai tornato.
Avevo una lotta dentro di
me, ragione contro sentimento. Una battaglia che solo io avrei potuto
far
vincere a uno o all’altro.
Ma in questi casi, si
segue il cuore non la ragione.
No.
“No!”
Solo dopo mi accorsi di
averlo detto ad alta voce.
Jacob abbassò il capo.
Forse non avrei dovuto dirlo così.
Con una mano cercai di
accarezzargli la testa.
Quando alzò il viso mi
accorsi dei suoi occhi lucidi, ma soprattutto pieni di tormento.
“Va bene” disse
cercando
di trattenere le lacrime. Erano lacrime amare, proprio come quelle che
io non
riuscivo a trattenere, quelle che avevo versato giorno e notte vicino a
lui. Ma
Jacob era più forte di me, lui c’e
l’avrebbe fatta.
“Non è un buon
momento
Jacob. Sono stata in ospedale e poi...”
Stavolta fui io ad
abbassare il capo.
“Lui non
c’è lo vuoi
capire? Non c’è e non tornerà
mai”
Disse alzandosi.
Non seppi riconoscere
quel tono. Era un misto fra rabbia, ira e forse anche timore.
Lo vidi andar via. Non si
girò più. Mi lasciò da sola, con i
miei pensieri che mi trucidavano, che più
andavo più mi uccidevano.
Dopo un po’ di tempo
tornò.
Io ero ancora ferma.
“Ti accompagno a
casa!” disse
freddo.
E così fece.
Era notte fonda. Io ero
in un luogo buio e vuoto.
Nessun rumore, neanche il
fruscio del vento.
Solo la mia paura
rimbombava chissà dove. Era troppo buio per vedere cosa ci
fosse intorno a me.
Il freddo cominciò a
gelarmi, allora mi inginocchiai per terra cercando di coprirmi.
L’aria si raffreddava
sempre di più, fino a quando dalla bocca non cominciarono a
uscirmi gemiti di
dolore.
“Calma, Bella, stai
calma”
Una voce già conosciuta
rimbombò.
La paura aveva
completamente preso il controllo del mio corpo.
Ero immobile, mentre
sentivo dei passi avvicinarsi sempre di più.
Cercai di alzarmi, ma fu
inutile, le gambe sembravano come bloccate al pavimento.
I passi intanto
diventavano sempre più vicini, fino a quando, alzando il
viso, non vidi degli
occhi rossi davanti a me.
Le lacrime cominciarono a
scendermi come niente.
Sembrava un lamento, ma
anche un bisogno d’aiuto.
Vidi il mio corpo
congelato, immobile come una statua.
Mi sentivo completamente
anestetizzata da qual troppo freddo.
Lui si avvicinò a me,
sentii la sua mano passarmi dal viso, per poi arrivare alla mano.
Si fermò su di essa, che
era ferma anche lei.
Volevo muoverla, ma non
ci riuscivo, non la sentivo nemmeno più.
Sul mio corpo si vedeva
un leggero strato di un qualcosa tipo neve.
Si soffermò
sull’indice,
poi con una mossa velocissima lo spezzò, staccandolo.
Un dolore mi pervase da
qual punto.
Cominciò ad uscire
sangue, tanto sangue. Mentre lui cominciò a succhiare il
sangue dal mio indice.
Volevo gridare ma anche
le labbra erano bloccate.
Solo le lacrime
cominciavano a scendere, cercando di togliere quello strato di neve su
di me.
Poi si avvicinò al resto
della mano.
“Fa male vero?”
disse con
gli occhi eccitati.
Il sangue continuava a
scendere, ancora scurissimo.
Lui intanto passò la
lingua sulla ferita che cominciò a bruciare.
Un lamento uscì dalle
mie
labbra immobili.
Sapevo che tutto quello
era successo perchè quando aveva cominciato a fare freddo
non me ne ero andata,
non avevo cambiato strada, magari camminando solo un po’,
dove l’aria sarebbe
stata più calda.
Qualcosa però mi
fermava,
mi diceva che quello era il mio posto, il luogo in cui dovevo stare,
intanto tornò a guardare
la mia mano.
Stavolta si avvicinò
all’anulare.
Anche qui un tac e un
forte dolore.
Questo era diventato
troppo forte. Sentivo un’immensa voglia di farla finita, di
non dover più
soffrire.
Aro poi si avvicinò al
mio braccio.
Un tac forte.
E mi svegliai.
Un salto mi fece tornare
nel mio letto.
Ero completamente sudata
e ansimavo. Diedi un’occhiata all’orologio, segnava
le 2.30. era notte fonda.
Poi guardai la finestra,
e successivamente guardai la stanza.
Era avvolta nelle tenebre
della notte, proprio come l’intera città.
Con la mano cercai
l’interruttore
della lampada sul comodino.
Lo trovai, e la accesi.
Niente di diverso dal
solito.
Poi mi toccai il viso con
le mani che era completamente bagnato, sia dalle lacrime che mi erano
scese nel
sonno, sia per il sudore.
Mi alzai dal letto, ma
non scesi scalza, non avevo voglia di freddo intorno a me.
Tornata in stanza mille
pensieri mi affollavano la mente.
Se quel sogno era stato solo
frutto della mia fantasia o se fosse qualcosa riguardante il futuro e
la
verità.
Solo dopo capii.
Era quell’altra parte di
me, quella che diceva che bisognava andare avanti, che bisognava
cambiare
strada.
Ma cosa c’entravano i
Volturi?
Perchè ero sola?
Forse perchè nessuno era
accanto a me. Nessuno a proteggermi.
Un rumore mi distolse dai
miei pensieri.
Erano anche questi dei
passi.
Mi alzai la coperta fin
sopra gli occhi, ma qual qualcuno vide i miei movimenti.
“Stai calma
Bella”
Era Jacob.
“Ti ho riportato la tua
giacca. Pensavo di averla presa per sbaglio.”
Io la presi, poi abbassai
le coperte e la poggiai sul comodino.
“Che ci fai
qui?” dissi
in tono un po’ arrabbiato e un po’ confuso.
“Perchè nel
caso avessi
bisogno d’aiuto... sono qui fuori!” rispose con un
sorriso.
“Torna a dormire. Buona
notte”
Si girò e se ne
andò.
Una parte di me, sempre
quella, si chiese se farlo rimanere fosse la cosa migliore, ma
l’altra gli
diede la risposta. NO.
Edward’s POV
Avevo corso per
chilometri e chilometri. Fino ad arrivare all’aeroporto, dove
presi un volo per
l’Alaska.
Avevo ancora quella
lettera nella tasca del giubbotto.
Ma quella scrittura mi
disse che era presto per aprirla, che sarei potuto tornare indietro
solo grazie
a cinque lettere.
E non dovevo, non potevo
rovinarle ancora la vita ora che era felice, ora che aveva scelto la
strada
giusta.
Sapevo che lo odiavo per
questo, perchè amavo lei, ma sapevo anche che sarebbe stata
al sicuro.
Ora i Volturi o sarebbero
venuti a cercare me, o sarebbero tornati a Volterra.
In entrambi i casi non
avevo paura.
Anche se non volevo
morire, volevo aspettare ancora un po’, magari avrei
conosciuto i suoi figli, e
di nascosto l’avrei protetta per sempre.
Sarebbe stato il mio
compito per l’eternità, vegliare su di lei.
Vegliare sul mio cuore, e
sul mio amore.
Spazio
Autrice
Per questo capitolo ho
deciso di cambiare il rating da giallo a arancione, e forse
arriverà anche a
rosso.
Comunque volevo precisa
che io odio Jacob Black, nonostante lo stia facendo uscire piuttosto
spesso, e che
magari ci sarà un lieto fine, prima o poi.
Confesso che questo
capitolo è piuttosto dark, e anche gli altri lo saranno, per
cui.... ho
avvertito.
Ora vi lascio con i
ringraziamenti.
Francy79:
Grazie
di aver capito quello che
intendevo ^^. Mi piace sapere cosa ne pensano, ed è proprio
per questo che
posto i capitoli e le storie. È una cosa fondamentale
sentirti dire che puoi
migliorare, che magari c’è qualcosa che non va, o
che tutto è perfetto. È anche
un modo per cominciare a scrivere meglio, e, visto che so di trovarmi
solo all’inizio,
ci tengo molto. Comunque questo era quello che aspettavi,
l’altro capitolo. Spero
ti piaccia. Grazie ancora. Baci.
BlackEyes:
Amore. Si lo so, ma se
fosse tutto
così facile, non sarebbe la vita di Bella Swann giusto?
Comunque, come ho
detto, un lieto fine ci sarà. Grazie, lo so che mi adori ^^.
Kissss